lunedì 13 giugno 2022

Mappe sulla nomenclatura tecnica dell'Aikido - parte 4

Con questo quarto appuntamento, concludiamo l'excursus sulla nomenclatura tecnica dell'Aikido: quest'oggi ci occuperemo bastone e di tutte le pratiche codificate ad esso correlabili nell'Aiki jo.

Il costrutto del Post seguirà in grandissima parte quello della mappa sull'Aiki ken (che potete ritrovare QUI), poiché sono veramente ragguardevoli le analogie con quest'ultimo... anche se il numero di esercizi codificati nel caso odierno tende ad essere nettamente più alto.

Il jo è un'arma molto più versatile che il bokken, quindi anche il numero di forme che genera si moltiplicano rispetto ad un fendente o un affondo.


STEP 1

Sono anche in questo caso previsti una serie di esercizi di base, chiamati 
SUBURI: nel caso dell'Aikido essi sono 20, sono suddivisi in gruppi omogenei fra loro per finalità, ed i loro nomi descrivono la tipologie di movimento che li caratterizza:

A) [ 突き五 本TSUKI GO HON: serie di 5 affondi o colpi di punta (già approfonditi QUI)

1 - [直突き] choku tsuki: colpo di punta diretto;

2 - [返し突き] kaeshi tsuki: colpo di punta rovescio;

3 - [後ろ突きushiro tsuki: colpo di punta all'indietro;

4 - [突き下段返しtsuki gedan gaeshi: colpo di punta e risposta bassa;

5 - [突き上段返し打ちtsuki jodan gaeshi uchi: colpo di punta e risposta alta con fendente.


B) [打ちこみ五本UCHIKOMI GO HON: serie di 5 fendenti (già approfonditi QUI)

6 - [正面打ち込みshomen uchikomi: fendente frontale;

7 - [連続打ち込みrenzoku uchikomi: fendenti concatenati;

8 - [面打ち下段返しmenuchi gedan gaeshi: fendente e risposta bassa;

9 - [面打ち後ろ突きmenuchi ushiro tsuki: fendente e colpo di punta all'indietro;

10 - [逆横面後ろ突きgyaku yokomen ushiro tsuki: fendente opposto e colpo di punta all'indietro.


C) [片手三本] KATATE SAN BON: serie di 3 risposte che si eseguono con una mano sola (già approfonditi QUI)

11 - [片手下段返しkatate gedan gaeshi: risposta dal basso con una mano;

12 - [片手遠い間打ちkatate tomauchi: fendente lontano con una mano;

13 - [片手八の字返しkatate hachi no ji gaeshi: risposta a forma di "8" con una mano.


D) [ はっそ返し五本 HASSO GAESHI GO HON: serie di 5 parate "hasso" con risposta (già approfonditi QUI)

14 - [八相返打ちhasso gaeshi uchi: parato "hasso" e fendente frontale;

15 - [八相返直突きhasso gaeshi tsuki: parato "hasso" colpo di punta;

16 - [八相返後ろ突きhasso ushiro tsuki: parato "hasso" e colpo di punta all'indietro;

17 - [八相返後ろ打ちhasso ushiro uchi: parato "hasso" e fendente all'indietro;

18 - [八相返後ろ払い] hasso ushiro barai: parato "hasso" e spazzata all'indietro.


E) [流れ返し二本NAGARE GAESHI NI HON: serie di 2 risposte fluide (già approfonditi QUI)

19 - [左流れ返し打ちhidari nagare gaeshi uchi: risposta fluida a sinistra con un fendente;

20 - [右流れ返し突きmigi nagare gaeshi tsuki: risposta fluida a destra con un colpo di punta.


Noterete subito un brusco aumento di cose da sapere rispetto allo step analogo dell'Aiki ken (nel quale gli esercizi erano solo 7 e si prendevano nome dal loro numero, 1º, 2º, 3º... etc); questa è la ragione per la quale nel mio Dojo ho deciso di mettere sin dal programma gokyu la conoscenza (seppur anche solo approssimativa) di TUTTI questi esercizi di base... così o il principiante è disposto ad imparare qualcosa un po' fuori dalla sua zona di comfort (in termini almeno di nomenclatura) o evitiamo almeno di perdere tempo in 2 nei mesi che seguiranno (perché se ne andrà)!

STEP 2

ATTENZIONE, perché questo step NON c'era nella mappa sulla nomenclatura dell'Aiki ken!

Parliamo di jo kata, ovvero di alcune sequenze preordinate di movimenti, un insieme di suburi connessi fra loro dovremmo dire.

I kata che si praticano quest'oggi in Aikido sono moltissimi, frutto del lavoro di molti rinomati Sensei, ma se volgiamo studiare le radici tradizionali dell'Aiki jo, siamo felici che le sequenze da studiare siano "solo" TRE.

Ci riferiamo a...

- [六の杖 型] roku no jo kata: sequenza di 6 movimenti di jo; è un kata circolare, che finisce nella stessa posizione nella quale è iniziato;

- [三十一の杖型 ] sanjuichi no jo kata: sequenza di 31 movimenti di jo; è la sequenza preordinata di movimenti più lunga che ci sia in Aikido e che contiene al suo interno anche roku no jo kata (nello specifico dal movimento 13 al movimento 18);

- [十三の杖型] jusan no jo kata: sequenza di 13 movimenti di jo; è una sequenza preordinata che sappiamo essere stata lasciata incompiuta dal Fondatore, che l'ha resta stabilmente praticabile fino al 13º movimento... ma che non terminava in realtà con esso.


Queste TRE sequenze codificate sono le SOLE "Kaiso jikiden", ovvero trasmesse direttamente da O' Sensei (a Morihiro Saito Sensei), insieme ai 20 suburi di jo ed altri elementi di Aiki ken. Tutto il resto è stato derivato da ciò o inventato di sana pianta da qualcun altro e non è lecito farlo risalire ad un lavoro direttamente svolto dal Fondatore.

Fa eccezione a quanto appena affermato un kata "dimenticato" di 18 movimenti ed altre pratiche di ken tai jo, che per qualche ragione erano effettivamente qualcosa sulle quali Morihei Ueshiba lavorò parecchio, ma che poi sono state tralasciate o sono state modificate nel tempo.

Sarebbe forse bene iniziare quindi lo studio del jo da queste forme arcinote, come solitamente nel taijutsu si inizia da ikkyo PRIMA di fare san nin dori!

Mi hanno sempre fatto impazzire quelli che si danno al Jodo o allo studio di 150 Koryū, ma poi non conoscono l'ALFABETO della disciplina che praticano (e spero non insegnino a terzi): tutta gente che disserta sulla varietà degli ingredienti da mettere su una pizza, mentre sa poco o nulla del suo impasto... ma questa è un opinione personale, s'intenda!


STEP 3

Il passo successivo, come nell'Aiki ken, è quello di mettersi dinnanzi ad un altro compagno, anch'esso armato di jo, a praticare una prima forma di esercizi di coppia che prendono il nome di JO AWASE.

Una cosa curiosa è che in Italia viene didatticamente considerato che gli esercizi basilari di questo genere siano 7:

1 - [杖合わせ一] jo awase ichi: armonizzazione di jo 1 (attacco a livello "chudan", medio);

2 - [杖合わせ二]  jo awase ni: armonizzazione di jo 2 (attacco a livello "chudan", medio);

3 - [杖合わせ三] jo awase san: armonizzazione di jo 3 (attacco a livello "jodan", alto);

4 - [杖合わせ四] jo awase yon: armonizzazione di jo 4 (attacco a livello "jodan", alto);

5 - [杖合わせ五] jo awase go: armonizzazione di jo 5 (attacco a livello "gedan", basso);

6 - [杖合わせ六] jo awase roku: armonizzazione di jo 6 (attacco a livello "gedan", basso);

7 - [杖合わせ七] jo awase shici: armonizzazione di jo 7 (attacco a livello "gedan", basso).

Questa nomenclatura didattica è stata introdotta ed utilizzata dal Maestro Paolo Corallini e dal Maestro Giorgio Oscari, che sono stati allievi diretti per lunga data di Morihiro Saito Sensei. Tuttavia, se si chiede ad un po' di Senpai che hanno vissuto in Iwama per diversi anni, essi affermano TUTTI che non vi era alcuna nomenclatura specifica per gli awase di jo, così come invece accade per la controparte dell'Aiki ken.

Sembra infatti che si praticasserro tantissime armonizzazioni differenti, fra le quali c'erano sicuramente anche quelle giunte a noi e citate in precedenza, ma nessuno si riferiva ad esse come la 1º, la 4º... o la 6º: si praticava jo awase e basta.

Va a sapere quindi quale missing in translation sia accaduto o quale ragione didattica abbia preso il sopravvento... ma sta di fatto che - questi od altri - i jo awase vanno studiati!

Le armonizzazioni di jo servono infatti ad apprendere in modo intuitivo il timing di chi ci colpisce e questi esercizi servono proprio ad imparare a procedere alla sua stessa velocità, azzerando in qualche modo la differenza che passa fra azione di uchijo (chi attacca con il bastone) e quella di ukejo (chi riceve con il bastone).

Come già detto a suo tempo quindi, tutti coloro che si esprimono in termini di azione e reazione sono palesemente nell'archeologia del Budo giapponese rispetto a quanto avviene in Aikido!

In questo lavoro di armonizzazione NON è importante vincere o perdere alcunché, quanto andare INSIEME al compagno che ci attacca, nulla più e nulla meno... ma per imparare a farlo ci mettiamo qualche decina di anni, di solito.

É possibile praticare un esercizio di armonizzazione anche utilizzando jusan no jo kata, e scomponendolo in sotte sequenze formate da 3 o 4 movimenti concatenati... ma il concetto di armonizzazione contemporanea al partner rimane invariato anche quando l'esercizio si complica parecchio a livello tecnico.


STEP 4

Il quarto passo della pratica con le armi è costituito dai KUMI JO, cioè veri e propri combattimenti preordinati di bastone, nei quali le intenzioni di uchijo e di ukejo sovente si vengono a scambiare, invertendosi in modo repentino... quasi a rappresentare cambi di strategie e quindi di intenzione grazie ai quali si cerca di acquisire una qualche forma di vantaggio rispetto ad un avversario che ha già imparato come muoversi con lo stesso timing di chi agisce.

kumi jo sono perciò in qualche modo una "rottura" codificata di quel ritmo che abbiamo imparato a cogliere nella pratica dei jo awase. Essi sottintendono una sorta di dialogo marziale fra uchijo ed ukejo, inedito sino a questo livello di allenamento. Questi esercizi tradizionalmente sono 10:

1 - [一の杖] ichi no jo: combattimento 1;

2 - [二の杖] ni no jo: combattimento 2;

3 - [三の杖] san no jo: combattimento 3;

4 - [四の杖] yon no jo: combattimento 4;

5 - [五の杖] go no jo: combattimento 5;

6 - [六の杖] roku no jo: combattimento 6; il partner viene proiettato (ATTENZIONE si chiama come il kata, ma è qualcosa di differente);

7 - [七の杖] shici no jo: combattimento 7; il partner viene proiettato;

8 - [八の杖] haci no jo: combattimento 8; il partner viene proiettato;

9 - [九の杖] kyū no jo: combattimento 9; il partner viene proiettato;

10 - [十の杖] jū no jo: combattimento 10; il partner viene proiettato.

Da questa descrizione NON emergono le caratteristiche dei singoli esercizi, TRANNE che i primi 5 sono basati su jo no riai, mentre gli ultimi 5 su taijutsu no riai, visto che il partner viene proiettato al suolo con la sua arma.

Sia 31 no jo kata, che 13 no jo kata possono poi essere studiati come kumi jo, materializzando l'avversario (o gli avversari) ombra contro il quale (i quali) appunto si combatte nei kata.
Diciamo che di solito uno ci mette una decina di anni abbondanti a prendere confidenza con parte di ciò che è stato menzionato sino a qui... sempre alla faccia di chi fa anche un po' di bastone tailandese o di Eskrima filippino perché in Aikido crede non ci sia un programma di armi di tutto rispetto!

Ma approfondiremo tutto molto nel dettaglio in occasioni seguenti...


STEP 5

Quinto passo: si passa a fare molteplici varianti più o meno codificate degli esercizi precedenti, riferendosi a quanta pratica come HENKA NO JO, ossia "il jo delle variazioni": qui si spalanca un mondo veramente vasto di esercizi possibili... ma la cosa che li accomuna tutti è lo studio dei luoghi e dei tempi nei quali una variazione è possibile, a differenza di quelli nei quali essa non può venire anche se lo volessimo.

Si tratta di capire se, quando e come è possibile creare una sorta di "finale alternativo" degli esercizi codificati illustrati in precedenza: ovvio che prima risulta importante conoscere bene il canovaccio delle parti di entrambi, prima di riuscire ad improvvisare qualcosa di opportuno.

Aggiungo in ultimo che queste variazioni possono essere fatte sia rimanendo nell'ambito dell'Aiki jo (jo no riai), sia sconfinare nel taijutsu (tai no riai), ad esempio eseguendo jo dori (presa del bastone) e nage (proiezione).


STEP 6

Sulla carta ora potrebbe essere possibile esprimersi liberamente nel Aiki jo jiyu waza
, ovvero una condizione nella quale uchijo attacca come vuole e chi riceve fa altrettanto, sentendosi libero di riattaccare in modo istintuale... sino al termine del duello, ovvero quando uno dei due praticanti neutralizza l'attacco del partner e ne prende il controllo.

Dico "sulla carta" perché a livello tradizionale NON si è investito su alcuna "didattica della libertà", in quanto il livello di pericolosità di questo tipo di pratica libera sarebbe molto elevato (senza avere adeguate protezioni, come avviene nel Kendo, ad esempio): ogni colpo è pensato per ferire se non addirittura per uccidere, quindi capite bene che diventa fondamentale per entrambi i praticanti percepire chiaramente quando è ora di fermarsi.

Come già detto nello scorso Post sull'argomento, l'Aikido però sta facendo passi da gigante e negli ultimi 15 anni si sta elaborando una didattica interessante che permetta di esprimere via via la propria libertà con alcune regole chiare che non mettano a repentaglio l'incolumità psicofisica del proprio partner. É qualcosa di nuovo ed interessante, che però esce dal campo tradizionale dell'Aiki jo che volevamo schematizzare quest'oggi; ecco però uno dei lampanti casi nei quali ritengo sia molto importante occuparsi di evoluzione della disciplina, oltre che conoscere approfonditamente la sua tradizione!

Fino a qui, il processo di studio:

(1) SUBURI --> (2) KATA --> (3) AWASE --> (4) KUMI --> (5) HENKA --> (6) JIYU

è chiaro e risulta esattamente LO STESSO dell'Aiki ken, fatto salvo che per quest'ultimo non sono previsti kata di spada. Ma nel jo la mole di lavoro è doppia se non tripla di quella precedente.

Nella mia esperienza, questo processo di studio NON risulta veramente così lineare, poiché l'approfondimento di ciascuno degli STEP ha un'impatto considerevole sui altri restanti... quindi NON aspettiamoci di essere perfetti in (1) per poter approcciare (2)... e così via

Si fa da subito - come si riesce - un po' tutto... quindi si va pian piano a convergenza nelle varie categorie, che risultano sempre più intimamente sensate e legate fra loro.

Esistono ancora un paio di pratiche importanti di bastone che è complicato incasellare in modo così univoco come è stato fatto sino ad ora: vediamole brevemente.

[杖の理合] JO NO RIAI


Si tratta di armonizzarsi ad attacchi ricevuti contemporaneamente da più partner
, solitamente 2 e posti a 180º fra loro, uno quindi di fronte ad ukejo e l'altro esattamente alle sue spalle: sono awase nei quali chi riceve l'attacco impara a controllare il centro di entrambi gli attaccanti in rapidissima successione, così che nel tempo in cui essi attaccano, sia possibile controllarli entrambi.

Gli esercizi principali sono svariati e prendono spesso spunto dalla materializzazione degli avversari ombra di tutti qui suburi che colpiscono prima di fronte e poi all'indietro (ad esempio menuchi ushiro tsuki, gyakuyokomen ushiro tsuki o migi nagare gaeshi tsuki)
.

[剣対杖] KEN TAI JO oppure [剣体杖] KEN TAI JO NO RIAI

Sono esercizi nei quali si impara ad armonizzare un'arma di legno, come il jo, con i fendenti di una lama viva di spada. Di per sé ken tai jo non appartiene né al solo Aiki ken, né al solo Aiki jo... visto che li comprende e forse anche sublima entrambi.
Avevamo già affrontato questo argomento nella mappa dell'Aiki ken, quindi non lo ripeteremo nuovamente.

Con un ultima considerazione desidero chiudere questa lunga maratona sulla nomenclatura tecnica dell'Aikido: abbiamo visto nei precedenti Post sull'argomento che in ogni categoria abbiamo un certo numero di nomenclature tecniche da ricordare:

- nel taijutsu, circa 60 termini (parte 1 e parte 2);

- nell'Aiki ken, circa 20 termini (parte 3);

- nell'Aiki jo, circa 40 termini (parte di quest'oggi);

ciò significa che con circa 120 termini giapponesi specifici siamo in grado di descrivere in modo abbastanza esaustivo tutto l'Aikido tecnico... SUGOI! (凄い, "fantastico", "stupefacente"... 121!)

Credo sia veramente importante che gli Insegnanti, di ogni ordine e grado, imparino benissimo questo alfabeto, poiché questo consente loro di comunicare con gli altri loro pari in ogni ambito, didattica e Scuola che si incontra sul territorio.

Qui non è questione di appartenenza ad un Ente specifico, ma di poter "parlare" si Aikido con i propri allievi e con chi si occupa di altri allievi in altri contesti.
Imparare i termini in GIAPPONESE ci consente anche di comunicare in modo internazionale, poiché c'è un sacco di gente nel mondo che utilizza questa nomenclatura come lingua di interscambio di informazioni... quindi risulta un enorme valore aggiunto, che ha risvolti pratici e concreti, oltre che culturali e storici.

La nomenclatura sarà anche FONDAMENTALE per un enorme progetto che vi presenteremo alla ripresa delle attività a settembre, quindi vi incoraggio ad approfondirla con cura.
Buon studio!


Marco Rubatto

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