Questi esercizi di base (che sono tradizionalmente 20) si eseguono in solitaria per acquisire una buona padronanza del bastone utilizzato in Aikido anche in seguito per gli esercizi in coppia.
[素振り] "Suburi" è un termine che deriva dal verbo giapponese [振る] "suru", che significa "scuotere", "far oscillare", mentre il primo kanji [素] "moto/su" sta per "origine, base, fondazione": i suburi quindi in ogni disciplina tradizionale giapponese sono identificati come quegli esercizi di base - che si eseguono con la spada o con il bastone - che consentono al praticante di sviluppare alcune importanti skills.
Prima fra esse quella di integrare con i movimenti del proprio corpo anche quelli di un oggetto estraneo (il jo o il bokken appunto)... che altro non specchia se non proprio il grado di integrazione al quale i movimenti del corpo sono già riusciti a giungere.
Nijuppon no jo suburi, (i 20 suburi di jo) sono un'altra pratica "Kaiso jikiden Saito Morihiro Shihan", ovvero direttamente trasmessa dal Fondatore a Morihiro Saito Shihan... così come vi avevamo già detto essere avvenuto per 31 no jo kata.
Sono stati suddivisi in sequenze tematiche che sono:
1º - TSUKI GO HON (serie di 5 affondi o colpi di punta);
2º - UCHIKOMI GO HON (serie di 5 fendenti);
3º - KATATE SAN BON (serie di 3 risposte che si eseguono con una mano sola);
4º - HASSO GAESHI GO HON (serie di 5 parate "hasso" con risposta);
5º - NAGARE GAESHI NI HON (serie di 2 risposte fluide);
Una curiosità lessicale sono quei suffissi terminali di ogni sequenza, ovvero "pon", "hon" o "bon": si tratta di CONTATORI o CLASSIFICATORI, detti [助数詞] "josūshi"... si, perché in Giappone esiste l'abitudine di esplicitare la categoria di cose che si conta, quindi esistono diversi modi di dire a seconda di COSA si conta... per esempio:- persone: [人] NIN;
- cose piatte (come una T-shirt, un fazzoletto o un piatto): [枚] MAI;
- animali di taglia più piccola di una persona (ma non gli uccelli farfalle, molluschi, gamberi e bachi da seta): [匹] HIKI/PIKI/BIKI;
- animali di taglia più grande di una persona: [頭] TŌ;
- uccelli e conigli: [羽] WA;
- numero di volte che si fa una cosa: [度] DO;
- cose strette e lunghe (fiumi, strade, cravatte, matite, bottiglie, chitarre, ombrelli, pali della luce): [本] HON/BON/PON...
E l'elenco potrebbe (tristemente per chi queste cose le studia!) continuare ancora molto a lungo: da esso però vediamo che i suburi di ken e di jo sono cose STRETTE E LUNGHE da contare, in quanto eseguiti appunto con oggetti che hanno queste caratteristiche.
Il fatto che talvolta vediate HON, talvolta BON ed altre PON è legato solo all'ennesima eccezione lessicale... che vi dettagliamo di seguito, visto che tanto questa cosa ci servirà anche nei Post futuri:
1 - ippon = 1 cosa stretta e lunga, oppure cilindrica;
2 - ni hon = 2 cose strette e lunghe, come nagare gaeshi ni hon;
3 - san bon, come katate san bon;
4 - yon hon;
5 - go hon, come tsuki go hon, uchikomi go hon e hasso gaeshi go hon;
6 - roppon;
7 - nana hon, come ken suburi nana hon;
8 - happon;
9 - kyu hon;
10 - juppon, come jo suburi nijuppon.
Ma torniamo al nostro studio... ed esaminiamo nel dettaglio la prima serie: tsuki go hon... e lo faremo con una serie dedicata di video, che mostrano le loro esecuzioni da differenti angolature, sia nell'esecuzione di base, che in quella più avanzata, dettagliando le fasi respiratorie più appropriata, i punti tecnici più salienti, nonché gli errori più comuni.
In questo movimento si cerca di far furie il jo, tenuto in guardia a terra (jo no kamae) con la mano sinistra nel modo più diretto possibile contro un nostro avversario immaginario posto di fronte a noi.
Seguiamo quindi con il 2º esercizio, chiamato kaeshi tsuki, cioè "colpo di punta rovescio (o di risposta)"...
Ora utilizziamo l'altra estremità del jo per colpire, ovvero quella che alla partenza è a contatto con il suolo: questo colpo - sempre di punta - nasce per essere utilizzato come risposta ad un colpo diretto (choku tsuki), quindi richiede di scostarsi leggermente alla sinistra della linea di attacco da parte di un eventuale compagno.
E concludiamo la prima parte della sequenza con ushiro tsuki, ovvero "colpo di punta all'indietro"...
Impariamo in questo caso ad eseguire rapidamente un colpo di punta all'indietro facendo passare il jo a sinistra del nostro corpo.In tutti e 3 gli esercizi sino ad ora descritti il bastone parte da una guardia sinistra (jo no kamae) a contatto con il suolo, e viene effettuato UN solo movimento, quindi una sola fase respiratoria viene coinvolta (in genere l'espirazione, così da rendere l'effetto del colpo più esplosivo).
Dal 4º esercizio in poi, i movimenti di base di ciascun suburi sono invece TRE, e quindi 3 anche le fasi respiratorie coinvolte, di solito espirazione nelle fasi di attacco ed inspirazione in quelli di transizione/preparazione... ma vediamoli nel dettaglio.
Tsuki gedan gaeshi, cioè "colpo di punta e risposta bassa"...
Il primo movimento è un colpo di punta (choku tsuki) che però questa volta parte già da una guardia legata alla lancia (tsuki no kamae), e prosegue con un movimento che fa arrestare il corpo, mentre si "infodera" il jo sul lato sinistro di esso; quindi avviene un colpo diretto al ginocchio di un eventuale avversario posto sulla medesima linea di attacco.
Il movimento di transizione NON è un colpo all'indietro verso il basso (come spesso si vede fare in molti tutorial), anche perché - dato il punto di arrivo - sarebbe diretto a sterminare un Puffo che ci attacca alle spalle: si tratta SOLO di un semplice passaggio, che in seguito diventa molto poco visibile, quando il suburi è eseguito in velocità.
Ci preme far notare anche come il colpo al ginocchio NON sia una spazzata - tecnicamente parlando un "barai" - poiché essa richiederebbe appunto di spazzare un'area nella quale si presume ci debba essere ciò che intendiamo colpire: in questo caso invece si tratta di un colpo puntuale e preciso, diretto sul menisco mediale o su quello laterale della gamba avanzata del nostro avversario.
Il 5º ed ultimo esercizio della sequenza è invece tsuki jodan gaeshi uchi: colpo di punta e risposta alta con un fendente...
Sempre dalla guardia di lancia (tsuki no kamae) si esplode un colpo di punta diretto (choku tsuki) e quindi si defila il corpo leggermente sulla destra, in un movimento che risulta la preparazione per il fendente successivo... che termina quindi l'esercizio.
È importante notare come il movimento intermedio è quello nel quale un principiante impara a passare velocemente da una guardia di lancia sinistra (hidari tsuki no kamae) ad una di spada destra (migi ken no kamae), NON si tratta quindi una parata (che andrebbe eseguita in modo differente, ovvero non tenendo entrambe le mani al centro del jo e sopra la testa).
Sia il 4º che il 5º suburi prevedono nella didattica di base 3 movimenti che di seguito divengono UNO solo, ovvero 2 attacchi consecutivi (colpo di punta e risposta bassa e colpo di punta e fendente) e fatti continuando ad avanzare: ciò richiede però una gestione del respiro un po' più evoluta, che difficilmente quindi però si adatta al lavoro di un principiante.
I kata di jo dell'Aikido risultano costituiti da combinazioni più o meno evidenti di suburi, quindi lo studio di questi ultimi diviene particolarmente importante: nei primi 2 movimenti di 13 no jo kata - ad esempio - si esegue nient'altro che tsuki jodan gaeshi uchi in modo veloce... ecco perché risulta essenziale per gli allievi che venga adottata nei loro confronti una didattica semplice e chiara, che consenta a tutti di giungere a risultati interessanti.
Vi postiamo di seguito l'intera sequenza tsuki go hon, eseguita - senza spiegazioni - da differenti angolature.
I suburi (sia di jo che di bokken) risultano simili ai pezzi più piccoli del Lego: con essi, opportunamente combinati, è possibile costruire strutture più grandi e complesse; per ora quindi ci fermiamo qui, pronti ad affrontare nuvamente insieme ed a breve la prossima sequenza... stay tooned and enjoy your Aiki-Lego jo training!
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