lunedì 11 gennaio 2021

Jo suburi: uchikomi go hon... la serie dei 5 fendenti

Buon 2021 a voi tuti!
Continuiamo il nostro approfondimento sul buki waza, e nello specifico dei jo suburi... approdando alla seconda serie, detta "uchi komi gohon".

Questa è la serie dedicata all'utilizzo del jo per effettuare dei fendenti, che di solito sono più frequenti nell'Aiki ken, ma che diventano molto importanti anche con quest'arma, in ragione del fatto che essa è più lunga di un bokken, ed è quindi in grado di colpire più lontano.

Per questa ragione il tradizionale ken no kamae (guardia di spada) avviene in modo analogo (mano destra e piede destro avanti e mano sinistra e piede sinistro arretrati), ma con una leggera modifica nella distanza fra le mani, che in questo caso è maggiore (la mano destra è più avanti rispetto al kamae della spada) per avere un bilanciamento maggiore dell'arma nel suo caricamento ed utilizzo.

Non ci dilunghiamo su tutta la trattazione già fatto in passato sulle nomenclature di questi esercizi (che però potete leggere QUI), per tuffarci nello specifico di cosa trattiamo quest'oggi... nuovamente lo faremo con una serie dedicata di videoche mostrano le loro esecuzioni da differenti angolature, sia nell'esecuzione di base, che in quella più avanzata, dettagliando le fasi respiratorie più appropriata, i punti tecnici più salienti, nonché gli errori più comuni.

Partiamo con il 1º esercizio, chiamato shomen uchi komi, ovvero "fendente frontale"...

Si parte in migi chudan ken no kamae (guardia di spada destra ad altezza mediana) - che è una caratteristica di tutta la serie uchikomi go hon che studiamo oggi - e come primo movimento si passa ad una guardia jodan (alta) con un movimento di rotazione dell'anca ed un passo indietro del piede destro (questo passaggio accomunerà i primi 4 dei 5 esercizi spiegati di seguito).

Il cambio di guardia risulta importante specie per il passaggio da hanmi (sankaku tai, corpo a triangolo) ad hitoemi (ura sankaku, triangolo posteriore): già solo questo cambio di postura costituisce una prerogativa di una gran parte dell'Aikido, ed ha una diretta influenza in molte tecniche di tai jutsu (ovvero in quelle pratiche nelle quali non si fa alcun utilizzo di un arma).

A questo punto, prerogativa del 1º esercizio è sferrare un fendente frontale (shomen uchi), dal quale prende appunto il nome.

Seguiamo quindi con il 2º esercizio, chiamato renzoku uchi komi, cioè "fendenti concatenati"...



Fondamentalmente si tratta di eseguire l'esercizio di prima, al quale però viene aggiunto in coda uno gyaku yokomen uchi, portato sul lato sinistro, cosa che ci fa terminare in hidari ken no kamae (guardia di spada sinistra)

I kanji "renzoku" [連続] indicano proprio "successione, concatenazione, continuazione, proseguimento"... quindi in questo esercizio è fondamentale eseguire i due fendenti in modo sequenziale e senza interruzione alcuna fra uno e l'altro.

E veniamo al 3º esercizio: menuchi gedan gaeshi, cioè "fendente frontale e risposta bassa".



Si tratta sempre di shomen uchi komi, ai quali si aggiunge un colpo al ginocchio, analogo a quello che abbiamo già studiato in tsuki gedan gaeshi (4º suburi della serie "tsuki go hon")... solo che esso avviene dalla parte OPPOSTA del corpo, ovvero da sinistra verso destra.

Anche in questo caso ricordiamo che il movimento di transizione NON è un colpo all'indietro verso il basso e ribadiamo come il colpo al ginocchio NON sia una spazzata - tecnicamente parlando un "barai" - poiché essa richiederebbe appunto di spazzare un'area nella quale si presume ci debba essere ciò che intendiamo colpire: in questo caso invece si tratta di un colpo puntuale e preciso, diretto sul menisco mediale o su quello laterale della gamba avanzata del nostro avversario.

4º esercizio: menuchi ushiro tsuki, ovvero "fendente e colpo di punta all'indietro".

Si tratta fondamentalmente sempre del 1º esercizio mostrato quest'oggi al quale questa volta facciamo seguire un colpo di punta all'indietro, tirato sul lato sinistro del corpo.

Sino ad ora abbiamo visto anche nella serie degli uchikomi go hon fondamentalmente gli stessi esercizi e colpi già appresi nella serie tsuki go hon, ma questa volta concatenati ad un fendente anziché ad un colpo di punta

Concludiamo quindi la sequenza con il 5º ed ultimo esercizio: gyaku yokomen ushiro tsuki, fendente opposto e colpo di punta all'indietro...


Come avrete potuto osservare, quest'ultimo esercizio è l'UNICO a partire in modo differente; chiariamoci il motivo di ciò: possibile che sia stata solo una forma di sadismo giapponese nel creare un'eccezione difficile da ricordare per i neofiti?

Non lo escludiamo, conoscendo il modo di pensare giapponese... ma non crediamo che il motivo sia solo quello: in realtà se osserviamo le due sequenze studiate sino ad ora (tsuki go hon e uchikomi go hon) noteremo che gli ushiro tsuki ed i gedan gaeshi sono studiati NON SOLO a partire da un colpo di punta anziché un fendente, ma anche dai lati opposti del corpo...

... L'iniziare con un fendente gyaku yokomen è quindi uno stratagemma per effettuare l'ultimo colpo di punta che mancava, ovvero quello che si esegue sulla parte DESTRA del corpo, poiché sia nel 3º che nel 9º suburi, ciò avveniva soltanto dalla parte sinistra.

Scorgiamo quindi una certa strutturazione intelligente nella codifica di questi movimenti, che tendono a suggerire una forma di ambidestrismo nell'utilizzo dell'arma, ovviamente dove ciò è possibile.

I colpi che possono essere eseguiti simmetricamente sono:

- tsuki (nei suburi tuttavia non sono presenti affondi con la guardia destra, è necessario studiare i kata per trovarli);

- ushiro tsuki (3º e 9º sinistro, 10º destro);

- gedan gaeshi (4º destro, 8º sinistro).

Restano fuori invece i fendenti poiché la guardia della spada non veniva mai invertita ed anche eventuali mancini venivano corretti nell'utilizzo del kamae tradizionale.

Per comodità inseriamo anche il video riassuntivo di tutta la serie "uchikomi go hon" eseguita senza pause e spiegazioni eseguita  da differenti angolature...

Speriamo risulti sempre più evidente come i suburi (sia di jo che di bokken) risultano simili ai pezzi più piccoli del Lego: con essi, opportunamente combinati, è possibile costruire strutture più grandi e complesse; per ora quindi ci fermiamo qui, pronti ad affrontare nuvamente insieme ed a breve la prossima sequenza... stay tooned and enjoy your Aiki-Lego jo training!




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