Il costrutto del Post seguirà in grandissima parte quello della mappa sull'Aiki ken (che potete ritrovare QUI), poiché sono veramente ragguardevoli le analogie con quest'ultimo... anche se il numero di esercizi codificati nel caso odierno tende ad essere nettamente più alto.
Il jo è un'arma molto più versatile che il bokken, quindi anche il numero di forme che genera si moltiplicano rispetto ad un fendente o un affondo.
STEP 1
3 - [後ろ突き] ushiro tsuki: colpo di punta all'indietro;
4 - [突き下段返し] tsuki gedan gaeshi: colpo di punta e risposta bassa;
5 - [突き上段返し打ち] tsuki jodan gaeshi uchi: colpo di punta e risposta alta con fendente.
8 - [面打ち下段返し] menuchi gedan gaeshi: fendente e risposta bassa;
9 - [面打ち後ろ突き] menuchi ushiro tsuki: fendente e colpo di punta all'indietro;
10 - [逆横面後ろ突き] gyaku yokomen ushiro tsuki: fendente opposto e colpo di punta all'indietro.
13 - [片手八の字返し] katate hachi no ji gaeshi: risposta a forma di "8" con una mano.
16 - [八相返後ろ突き] hasso ushiro tsuki: parato "hasso" e colpo di punta all'indietro;
17 - [八相返後ろ打ち] hasso ushiro uchi: parato "hasso" e fendente all'indietro;
18 - [八相返後ろ払い] hasso ushiro barai: parato "hasso" e spazzata all'indietro.
19 - [左流れ返し打ち] hidari nagare gaeshi uchi: risposta fluida a sinistra con un fendente;
20 - [右流れ返し突き] migi nagare gaeshi tsuki: risposta fluida a destra con un colpo di punta.
STEP 2
ATTENZIONE, perché questo step NON c'era nella mappa sulla nomenclatura dell'Aiki ken!
Parliamo di jo kata, ovvero di alcune sequenze preordinate di movimenti, un insieme di suburi connessi fra loro dovremmo dire.
I kata che si praticano quest'oggi in Aikido sono moltissimi, frutto del lavoro di molti rinomati Sensei, ma se volgiamo studiare le radici tradizionali dell'Aiki jo, siamo felici che le sequenze da studiare siano "solo" TRE.Ci riferiamo a...
- [六の杖 型] roku no jo kata: sequenza di 6 movimenti di jo; è un kata circolare, che finisce nella stessa posizione nella quale è iniziato;
- [三十一の杖型 ] sanjuichi no jo kata: sequenza di 31 movimenti di jo; è la sequenza preordinata di movimenti più lunga che ci sia in Aikido e che contiene al suo interno anche roku no jo kata (nello specifico dal movimento 13 al movimento 18);- [十三の杖型] jusan no jo kata: sequenza di 13 movimenti di jo; è una sequenza preordinata che sappiamo essere stata lasciata incompiuta dal Fondatore, che l'ha resta stabilmente praticabile fino al 13º movimento... ma che non terminava in realtà con esso.
Queste TRE sequenze codificate sono le SOLE "Kaiso jikiden", ovvero trasmesse direttamente da O' Sensei (a Morihiro Saito Sensei), insieme ai 20 suburi di jo ed altri elementi di Aiki ken. Tutto il resto è stato derivato da ciò o inventato di sana pianta da qualcun altro e non è lecito farlo risalire ad un lavoro direttamente svolto dal Fondatore.
Fa eccezione a quanto appena affermato un kata "dimenticato" di 18 movimenti ed altre pratiche di ken tai jo, che per qualche ragione erano effettivamente qualcosa sulle quali Morihei Ueshiba lavorò parecchio, ma che poi sono state tralasciate o sono state modificate nel tempo.
Sarebbe forse bene iniziare quindi lo studio del jo da queste forme arcinote, come solitamente nel taijutsu si inizia da ikkyo PRIMA di fare san nin dori!
Mi hanno sempre fatto impazzire quelli che si danno al Jodo o allo studio di 150 Koryū, ma poi non conoscono l'ALFABETO della disciplina che praticano (e spero non insegnino a terzi): tutta gente che disserta sulla varietà degli ingredienti da mettere su una pizza, mentre sa poco o nulla del suo impasto... ma questa è un opinione personale, s'intenda!STEP 3
Il passo successivo, come nell'Aiki ken, è quello di mettersi dinnanzi ad un altro compagno, anch'esso armato di jo, a praticare una prima forma di esercizi di coppia che prendono il nome di JO AWASE.
Una cosa curiosa è che in Italia viene didatticamente considerato che gli esercizi basilari di questo genere siano 7:1 - [杖合わせ一] jo awase ichi: armonizzazione di jo 1 (attacco a livello "chudan", medio);
2 - [杖合わせ二] jo awase ni: armonizzazione di jo 2 (attacco a livello "chudan", medio);
3 - [杖合わせ三] jo awase san: armonizzazione di jo 3 (attacco a livello "jodan", alto);
4 - [杖合わせ四] jo awase yon: armonizzazione di jo 4 (attacco a livello "jodan", alto);
5 - [杖合わせ五] jo awase go: armonizzazione di jo 5 (attacco a livello "gedan", basso);
6 - [杖合わせ六] jo awase roku: armonizzazione di jo 6 (attacco a livello "gedan", basso);
7 - [杖合わせ七] jo awase shici: armonizzazione di jo 7 (attacco a livello "gedan", basso).
Questa nomenclatura didattica è stata introdotta ed utilizzata dal Maestro Paolo Corallini e dal Maestro Giorgio Oscari, che sono stati allievi diretti per lunga data di Morihiro Saito Sensei. Tuttavia, se si chiede ad un po' di Senpai che hanno vissuto in Iwama per diversi anni, essi affermano TUTTI che non vi era alcuna nomenclatura specifica per gli awase di jo, così come invece accade per la controparte dell'Aiki ken.Sembra infatti che si praticasserro tantissime armonizzazioni differenti, fra le quali c'erano sicuramente anche quelle giunte a noi e citate in precedenza, ma nessuno si riferiva ad esse come la 1º, la 4º... o la 6º: si praticava jo awase e basta.
Va a sapere quindi quale missing in translation sia accaduto o quale ragione didattica abbia preso il sopravvento... ma sta di fatto che - questi od altri - i jo awase vanno studiati!
Le armonizzazioni di jo servono infatti ad apprendere in modo intuitivo il timing di chi ci colpisce e questi esercizi servono proprio ad imparare a procedere alla sua stessa velocità, azzerando in qualche modo la differenza che passa fra azione di uchijo (chi attacca con il bastone) e quella di ukejo (chi riceve con il bastone).
Come già detto a suo tempo quindi, tutti coloro che si esprimono in termini di azione e reazione sono palesemente nell'archeologia del Budo giapponese rispetto a quanto avviene in Aikido!
In questo lavoro di armonizzazione NON è importante vincere o perdere alcunché, quanto andare INSIEME al compagno che ci attacca, nulla più e nulla meno... ma per imparare a farlo ci mettiamo qualche decina di anni, di solito.
É possibile praticare un esercizio di armonizzazione anche utilizzando jusan no jo kata, e scomponendolo in sotte sequenze formate da 3 o 4 movimenti concatenati... ma il concetto di armonizzazione contemporanea al partner rimane invariato anche quando l'esercizio si complica parecchio a livello tecnico.
STEP 4
Il quarto passo della pratica con le armi è costituito dai KUMI JO, cioè veri e propri combattimenti preordinati di bastone, nei quali le intenzioni di uchijo e di ukejo sovente si vengono a scambiare, invertendosi in modo repentino... quasi a rappresentare cambi di strategie e quindi di intenzione grazie ai quali si cerca di acquisire una qualche forma di vantaggio rispetto ad un avversario che ha già imparato come muoversi con lo stesso timing di chi agisce.I kumi jo sono perciò in qualche modo una "rottura" codificata di quel ritmo che abbiamo imparato a cogliere nella pratica dei jo awase. Essi sottintendono una sorta di dialogo marziale fra uchijo ed ukejo, inedito sino a questo livello di allenamento. Questi esercizi tradizionalmente sono 10:
1 - [一の杖] ichi no jo: combattimento 1;
2 - [二の杖] ni no jo: combattimento 2;
3 - [三の杖] san no jo: combattimento 3;
4 - [四の杖] yon no jo: combattimento 4;
5 - [五の杖] go no jo: combattimento 5;
6 - [六の杖] roku no jo: combattimento 6; il partner viene proiettato (ATTENZIONE si chiama come il kata, ma è qualcosa di differente);
7 - [七の杖] shici no jo: combattimento 7; il partner viene proiettato;
8 - [八の杖] haci no jo: combattimento 8; il partner viene proiettato;
9 - [九の杖] kyū no jo: combattimento 9; il partner viene proiettato;
10 - [十の杖] jū no jo: combattimento 10; il partner viene proiettato.
Da questa descrizione NON emergono le caratteristiche dei singoli esercizi, TRANNE che i primi 5 sono basati su jo no riai, mentre gli ultimi 5 su taijutsu no riai, visto che il partner viene proiettato al suolo con la sua arma.Ma approfondiremo tutto molto nel dettaglio in occasioni seguenti...
STEP 5
Quinto passo: si passa a fare molteplici varianti più o meno codificate degli esercizi precedenti, riferendosi a quanta pratica come HENKA NO JO, ossia "il jo delle variazioni": qui si spalanca un mondo veramente vasto di esercizi possibili... ma la cosa che li accomuna tutti è lo studio dei luoghi e dei tempi nei quali una variazione è possibile, a differenza di quelli nei quali essa non può venire anche se lo volessimo.Si tratta di capire se, quando e come è possibile creare una sorta di "finale alternativo" degli esercizi codificati illustrati in precedenza: ovvio che prima risulta importante conoscere bene il canovaccio delle parti di entrambi, prima di riuscire ad improvvisare qualcosa di opportuno.
Aggiungo in ultimo che queste variazioni possono essere fatte sia rimanendo nell'ambito dell'Aiki jo (jo no riai), sia sconfinare nel taijutsu (tai no riai), ad esempio eseguendo jo dori (presa del bastone) e nage (proiezione).
STEP 6
Sulla carta ora potrebbe essere possibile esprimersi liberamente nel Aiki jo jiyu waza, ovvero una condizione nella quale uchijo attacca come vuole e chi riceve fa altrettanto, sentendosi libero di riattaccare in modo istintuale... sino al termine del duello, ovvero quando uno dei due praticanti neutralizza l'attacco del partner e ne prende il controllo.Dico "sulla carta" perché a livello tradizionale NON si è investito su alcuna "didattica della libertà", in quanto il livello di pericolosità di questo tipo di pratica libera sarebbe molto elevato (senza avere adeguate protezioni, come avviene nel Kendo, ad esempio): ogni colpo è pensato per ferire se non addirittura per uccidere, quindi capite bene che diventa fondamentale per entrambi i praticanti percepire chiaramente quando è ora di fermarsi.
Come già detto nello scorso Post sull'argomento, l'Aikido però sta facendo passi da gigante e negli ultimi 15 anni si sta elaborando una didattica interessante che permetta di esprimere via via la propria libertà con alcune regole chiare che non mettano a repentaglio l'incolumità psicofisica del proprio partner. É qualcosa di nuovo ed interessante, che però esce dal campo tradizionale dell'Aiki jo che volevamo schematizzare quest'oggi; ecco però uno dei lampanti casi nei quali ritengo sia molto importante occuparsi di evoluzione della disciplina, oltre che conoscere approfonditamente la sua tradizione!Fino a qui, il processo di studio:
(1) SUBURI --> (2) KATA --> (3) AWASE --> (4) KUMI --> (5) HENKA --> (6) JIYU
è chiaro e risulta esattamente LO STESSO dell'Aiki ken, fatto salvo che per quest'ultimo non sono previsti kata di spada. Ma nel jo la mole di lavoro è doppia se non tripla di quella precedente.
Nella mia esperienza, questo processo di studio NON risulta veramente così lineare, poiché l'approfondimento di ciascuno degli STEP ha un'impatto considerevole sui altri restanti... quindi NON aspettiamoci di essere perfetti in (1) per poter approcciare (2)... e così via
Si fa da subito - come si riesce - un po' tutto... quindi si va pian piano a convergenza nelle varie categorie, che risultano sempre più intimamente sensate e legate fra loro.
Esistono ancora un paio di pratiche importanti di bastone che è complicato incasellare in modo così univoco come è stato fatto sino ad ora: vediamole brevemente.
[杖の理合] JO NO RIAI
Gli esercizi principali sono svariati e prendono spesso spunto dalla materializzazione degli avversari ombra di tutti qui suburi che colpiscono prima di fronte e poi all'indietro (ad esempio menuchi ushiro tsuki, gyakuyokomen ushiro tsuki o migi nagare gaeshi tsuki).
[剣対杖] KEN TAI JO oppure [剣体杖] KEN TAI JO NO RIAI
Sono esercizi nei quali si impara ad armonizzare un'arma di legno, come il jo, con i fendenti di una lama viva di spada. Di per sé ken tai jo non appartiene né al solo Aiki ken, né al solo Aiki jo... visto che li comprende e forse anche sublima entrambi.
Con un ultima considerazione desidero chiudere questa lunga maratona sulla nomenclatura tecnica dell'Aikido: abbiamo visto nei precedenti Post sull'argomento che in ogni categoria abbiamo un certo numero di nomenclature tecniche da ricordare:
- nel taijutsu, circa 60 termini (parte 1 e parte 2);
- nell'Aiki ken, circa 20 termini (parte 3);
- nell'Aiki jo, circa 40 termini (parte di quest'oggi);
ciò significa che con circa 120 termini giapponesi specifici siamo in grado di descrivere in modo abbastanza esaustivo tutto l'Aikido tecnico... SUGOI! (凄い, "fantastico", "stupefacente"... 121!)
Credo sia veramente importante che gli Insegnanti, di ogni ordine e grado, imparino benissimo questo alfabeto, poiché questo consente loro di comunicare con gli altri loro pari in ogni ambito, didattica e Scuola che si incontra sul territorio.Marco Rubatto
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