lunedì 10 novembre 2025

Nuccio Iuculano: il gigante di poche parole

Devo purtroppo dedicare un altro Post alla scomparsa di un caro collega dell'Aikido: il 4 novembre scorso è infatti mancato il Mº Agatino (Nuccio) Iuculano, 6° dan Aikikai e 5º dan FIJLKAM.

Ho avuto modo di frequentarlo poco, ma è stata comunque un'esperienza significativa, che mi sembra importante onorare come merita.

Direttore della Scuola Aiki Buikukai Italia, nata a Catania nell’anno 2018, Nuccio Sensei era un praticate di vecchia data, allievo diretto del Maestro Hirokazu Kobayashi, del quale fu anche spesso uke.

Non conosco bene la sua storia Aikidoistica e neppure quella personale, ma so che ha dovuto affrontare la perdita di una figlia molto giovane, quindi un lutto improvviso e molto doloroso... che credo segnerebbe la vita di chiunque.

La modalità nella quale siamo entrarti in contatto non è stata strabiliante (anche se non per responsabilità di Nuccio), poiché al secondo mandato in qualità di Presidente della Commissione Nazionale Aikido (2022) ho ricevuto comunicazione dall'allora Presidente nazionale FIJLKAM, Dott. Domenico Falcone, che un certo Sig. Agatino Iuculano sarebbe entrato a far parte della Commissione Nazionale Aikido. Al tempo non sapevo chi fosse, né che facesse parte della Federazione.

La cosa mi inquietò, poiché ci avevo messo impegno ed anche un certo sacrificio per ristabilire un trend meritocratico all'interno del Settore Aikido federale: ora veniva, in qualche modo, imposto politicamente che una persona sconosciuta assumesse una posizione di spicco, senza che fossero state le sue benemerenze a farlo scegliere con il consenso di tutto il movimento.

Mi è francamente parsa una posizione debole e molto criticabile da tutti coloro che si stavano impegnando internamente al Settore da anni e che si sarebbero così sentiti "scavalcati" - non si sapeva al tempo ancora bene da chi ed in virtù di che cosa - cioè una decisione per la quale non potevano trovarsi spiegazioni logiche... se non le logiche spesso bizzarre della politica delle istituzioni.

Nuccio Sensei quindi venne invitato a Torino, in qualità di Docente, durante il 2º Seminar Nazionale che organizzai presso il capoluogo piemontese (Leinì, nella fattispecie, ve ne avevo parlato QUI)... e fu quasi subito "amore", direi!

Il Mº Giovanni Desiderio ed il Mº Italo Taddeo già lo conoscevano, poiché provenivano dalla stessa Scuola (appunto il Kobayashi Ryu) ed io mi sono trovato davanti una persona realmente amante della disciplina che praticava ed insegnava da molti anni, una persona garbata, preparata, competente ed evidentemente convincente sul tatami. E per me questa risultava la cosa più importante di tutte.

Nuccio piacque per il suo modo di porsi, semplice, umile e coerente... quindi non vi furono grossi contraccolpi dal Settore Aikido stesso, anche se - da li a poco - si sarebbe aperta un'altra problematica non da poco da gestire.

Avevamo il Mº Giancarlo Giuriati già malato (infatti nel 2022 non partecipò al Seminar Nazionale) e quindi tutto il peso della Commissione Nazionale al tempo veniva retto dal sottoscritto e dal Maestro Desiderio. L'arrivo di Nuccio poteva significare una boccata di ossigeno per noi, poiché era occasione di condividere un po' di peso e responsabilità su un'altro paio di spalle: Nuccio però, sin da subito, non si mostrò molto adatto a fornirci il supporto di cui avevamo bisogno, in quanto la CN Aikido ha il 95% delle sue attività NON ambientate su un tatami... ma di fronte ad un computer, ad organizzare, mandare e-mail o stare ore al telefono.

Nuccio (forse anche giustamente dico ora!) era disposto a praticare, ad insegnare, ma non era assolutamente interessato, e nemmeno predisposto all'immenso lavoro di organizzazione del backstage e della burocrazia in generale... intendendosi praticamente zero di qualsiasi forma tecnologica e multimedialità (ricordo ancora le problematiche nel connettersi anche solo via Zoom, ad esempio).

Quindi risultava adattissimo per tutto il lavoro di frontman necessario durante l'insegnamento, ma per nulla ottimale in una Commissione che doveva scrivere molti più documenti di quanti kotegaeshi dovesse chiudere a terra.

Pochi mesi più tardi, tuttavia, ci giunse la terribile notizia della sua malattia: un meningioma, che ha manifestato la sua presenza per la prima volta propio mentre stava rientrando da uno Stage in Francia.
Ovviamente, come già fu per Giancarlo, gli chiedemmo di badare alla propria salute prima di qualsiasi altra cosa.

Subì un primo intervento alla testa e le notizie che ci giungevano, da familiari ed allievi non erano sempre incoraggianti. Si riprese molto bene, tuttavia, sorprendendo le aspettative dei medici ed iniziò nuovamente la sua attività d'insegnamento a Catania.

Nuccio però era impossibilitato a spostarsi in aereo, per via della pressurizzazione del viaggio in alta quota, quindi nel 2023 scendemmo noi con il Seminar Nazionale di Aikido a Palermo, così da poterlo includere fra i docenti. E quella purtroppo fu l'ultima volta che lo vidi.

Ricordo ancora un discorso molto toccante che fece agli allievi sul tatami: propio lui, persona semplice, schiva e di poche parole... che però volle testimoniare ai presenti la sua passione nell'Aikido e quanto essa lo avesse aiutato a riprendersi da una battuta d'arresto ancora molto provante a tutti i livelli.

Ora Nuccio Sensei non è più con noi e questa cosa mi tocca molto, perché ho avuto l'opportunità di conoscere una brava persona, dallo spirito umile e sincero, che ci ha lasciato - fra l'altro - una Scuola di ottimi praticanti, proprio nella sua Catania.

Francesco Guglielmino, suo allievo diretto, è ora il Fiduciario dell'Aikido Siciliano e potrà continuare a lavorare per l'espansione del Settore nella terra del suo amato Sensei.

Ci vorrebbero forse più persone come Nuccio al mondo: di poche parole, ma dai gesti significativi, gente che parli con i fatti e viva i propri principi in modo intimo e fino in fondo, anziché limitarsi ad ammirevoli pippozzi filosofici. 

Ci scrivevamo sempre per farci gli auguri di compleanno: lui mi ha scritto lo scorso aprile, io solo lo scorso venerdì 31/10. Non credo abbia più potuto leggere il mio messaggio in autonomia, stava già parecchio male da un po'.

Che la terra ti sia lieve, caro Nuccio... ed ancora grazie per tutto ciò che hai scambiato con noi e con i tuoi allievi in questi anni intensi e veloci nei quali ci siamo frequentati!


Marco Rubatto




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