Da 3 anni a questa parte è stato pubblicato sul sito Federale un documento, che ho scritto io, insieme agli altri componenti della Commissione Tecnica Nazionale (Mº Giovanni Desiderio e Giancarlo Giuriati, all'epoca il Mº Nuccio Iuculano non c'era ancora), precisamente studiato per normare l'ingresso nel settore Aikido FIJLKAM da parte di coloro che avessero un percorso esterno ad esso.
Potete scaricarlo pure QUI.
Da quando ve ne parlai per la prima volta, a febbraio del 2019 (potrete trovare QUI il Post) questo protocollo è stato utilizzato un tot di volte, mostrando sia i suoi punti di forza che quelli di debolezza, perciò è interessante fare insieme un punto della situazione.
OGNI progetto è criticabile, sempre e comunque, perché OGNI progetto contiene zone d'ombra... tuttavia non avevo mai scritto un documento atto a regolamentare in modo trasparente l'ingresso in una Federazione Sportiva Nazionale, e visto l'andazzo precedente, credetemi che si sta rivelando comunque un grande strumento, per quanto ovviamente ancora migliorabile!Il punto però non è tanto quante pecche abbia questo protocollo d'ingresso, ma la mentalità con la quale ho visto approcciarvisi molti Aikidoka - sfortunatamente pure Docenti di Aikido.
Non mi immaginavo che l'andazzo più diffuso fosse quello di provare ad abbassare l'asticella e cercare una scorciatoia ai propri progetti per il futuro: non me lo aspettavo da dei marzialisti, spesso - ripeto - sulle cui spalle grava anche la responsabilità di formare a loro volta allievi!
Ci sono stati in questo periodo (lockdown ovviamente escluso) 2 tipi diametralmente opposti di atteggiamento: il primo, diciamo molto meno diffuso, ma più maturo; mi riferisco cioè a chi si legge il protocollo per bene, se non lo comprende a fondo si fa aiutare a farlo... fa una prima proiezione di cosa significherebbe venire a fare Aikido in FIJLKAM, quali gradi tecnici e quali qualifiche d'insegnamento potrebbero venirgli riconosciute... e quindi decide di fare il passo oppure di non farlo.In questo casi, ci troviamo difronte a praticanti/Insegnanti che si informano, che hanno la pazienza di leggere diversi documenti e di comprenderli... quindi certamente non parliamo di analfabeti funzionali, in più essi si rivelano persone che hanno chiaro come ci si comporta quando si entra in casa di qualcuno.
Si chiede permesso e ci si mette umilmente a servizio della realtà perla quale abbiamo chiesto NOI di NOSTRA SPONTE di entrare a far parte. Diventa poi compito della realtà stessa comprendere lo spessore dei nuovi arrivati e valorizzarlo a dovere.
C'è però poi stato anche il comportamento dei diversi altri richiedenti: parliamo ora di un atteggiamento molto meno maturo, pareva di stare la mercato del pesce... "Ma se entro, che cosa mi date?", giusto per semplificare un attimo il leitmotiv più comune.Dobbiamo chiarire quindi un punto importante: nel 2007-2008 la FIJLKAM allora guidata dal Mº Fausto De Compadri aveva già fatto una sorta di "amnistia-condono" a tutti coloro che si mostravano interessati ad entrare a far parte del Settore Aikido.
Si rivelò un piccolo, grande DISASTRO! Fino a quando ci fu il Mº De Compadri nel 2010 (lui è poi mancato all'inizio del 2011) le cose sembravano andare abbastanza bene, ma a seguito della sua morte ci fu una pesantissima marcia indietro, causata da alcuni personaggi di carattere piuttosto losco che al tempo "infestarono" questo progetto.
Memori di ciò, abbiamo agito ora in modo completamente diverso, ovvero non basando la proposta di ingresso sulla credibilità, la nomea o il grado di questo o quel nome altisonante del mondo dell'Aikido, ma offrendo un percorso strutturato e funzionale di pratica e certificazione di gradi e qualifiche.
In questo modo, l'Aikido FIJLKAM si pone come luogo sereno per poter fare la propria esperienza, in un'atmosfera multi-stile, e con le garanzie formative che solo una Federazione Nazionale è in grado di offrire (iscrizione all'Albo Docenti, Formatori CONI, certificazione SNAq, etc).Nella consapevolezza di NON essere i migliori al mondo, proponiamo con CHIAREZZA cosa possiamo offrire a chi fosse interessato, a patto di uno SCAMBIO di prese di responsabilità altrettanto CHIARE da parte di chi accetta.
Per questa ragione, NON puntiamo a fare grandi numeri, ma numeri BUONI... poiché il progetto dei "grandi numeri" è già fallito una volta. Si tratta di crescere, magari poco, ma in modo solido e progressivo (cosa che fra l'altro sta avvenendo, statistiche alla mano!).
Beh, forse più di qualcuno questo non lo ha ancora compreso... e si pone con la stessa immaturità con la quale è stato abituato oppure ha di suo vissuto nell'Ente o nell'Associazione dalla quale proviene.Chiariamo quindi alcuni punti importanti per sciogliere alcuni fraintendimenti di fondo.
- Chi ha storicamente avuto una posizione federale (gradi e qualifiche), ma per qualsiasi ragione NON l'ha più rinnovata, nel momento in cui chiedesse di rientrare NON ha alcun diritto di utilizzare il Protocollo d'Ingresso di cui parlavo sopra, in quanto gli si ri-accenderebbe la SUA posizione precedente, di grado sicuramente, magari con la qualifica da riprendere, poiché nel frattempo uscita fuori quadro (come previsto da R.O.F.).
Che cosa volete che freghi ad una Federazione Nazionale se siete usciti perché si respirava "aria viziata", siete andati negli ultimi 15 anni a prendervi il 18º dan nel Congo Belga?Quando torni e rientri, ti reincarni nel 1º dan che magari possedevi quando sei uscito: drastico? Linearissimo.
Se smetti di fare la raccolta punti del Mulino Bianco e ti dedichi a fare quella del Carrefour, non è che poi quando cambi idea quelli del Mulino Bianco ti prendono per buoni i punti Carrefour, o no?!
Cavoli tuoi che hai cambiato, punto: fossi stato dentro, ora avresti maturato secondo la strada ordinaria i gradi e le qualifiche che chiedi ti vengano riconosciute.
- Per entrare in Federazione esistono alcune priorità legate ai documenti che uno è in grado di produrre in merito al percorso precedentemente svolto altrove: questa priorità per quanto riguarda i gradi privilegia i gradi Aikikai internazionali, poi quelli rilasciati da EPS nazionali che aderiscono al protocollo SNAq, poi via via tutti gli altri. Gli Enti/Associazioni private stanno per ultime, poiché risultano del tutto AUTO-REGOLAMENTATE, quindi talvolta anche AUTO-REFERENZIALI, se non proprio AUTO-CELEBRATIVE.
Ergo, per fare un esempio pratico sui gradi tecnici:Un 5º dan Aikikai ha un'OTTIMA probabilità di venire riconosciuto 5º dan FIJLKAM, poiché proviene da un Ente certificatore di fama internazionale.
Un 5º dan ASC, LIBERTAS o CSEN ha una BUONA probabilità di venire riconosciuto 5º dan FIJLKAM, poiché proviene da un EPS che adotta lo SNAq.
Un 5º dan AICS, UISP, ACSI o ACLI ha SCARSA probabilità di venire riconosciuto 5º dan FIJLKAM, poiché proviene da un EPS che NON adotta lo SNAq.
Un 5º dan Progetto Aiki, Shumeikai, TAAI, FITA, Aikikai d'Italia, AIAB, FAE ha una possibilità NULLA di venire riconosciuto 5º dan FIJLKAM, poiché proviene da un'Associazione privata, che si è auto-regolamentata il modo di attribuire gradi tecnici ai propri associati.- Un discorso analogo, ma di importanza ancora maggiore hanno i riconoscimenti di QUALIFICA per l'insegnamento, poiché questi aprono possibilità professionalizzanti per chi ne fa richiesta; facciamo quindi ancora alcuni esempi pratici sul peso delle certificazioni precedentemente ottenute...
Un ISTRUTTORE ASC, LIBERTAS o CSEN ha una BUONA probabilità di vedere riconosciuta la sua qualifica in FIJLKAM, poiché proviene da un EPS che adotta lo SNAq.
Un ISTRUTTORE AICS, UISP, ACSI o ACLI ha SCARSA probabilità di vedere riconosciuta la sua qualifica in FIJLKAM, poiché proviene da un EPS che NON adotta lo SNAq.
Un 5º dan Progetto Aiki, Shumeikai, TAAI, FITA, Aikikai d'Italia, AIAB, FAE ha una possibilità NULLA di venire riconosciuta la sua qualifica in FIJLKAM, poiché proviene da un'Associazione privata, che si è auto-regolamentata il modo di attribuire le qualifiche ai propri associati.Un 5º dan Aikikai che NON possiede una qualifica rilasciata da un Ente SNAQ fa la stessa fine di chi proviene da un'Associazione privata.
Di solito a ciò segue la DOMANDA: "Ma pure se pratico da 30 anni e sono un 5º dan Aikikai?".
RISPOSTA: "SI, perché le qualifiche d'insegnamento non centrano un tubo con quale grado tecnico hai, sono un percorso separato, e se vuoi insegnare in Italia ne devi possedere una... altrimenti fai pure l'allievo Shihan".Queste cose sul Protocollo d'Ingresso stanno già scritte tutte, quindi qualsiasi richiedente è in grado di farsi un'idea di quale riconoscimenti potrebbero spettagli di diritto nel momento in cui chiedesse di entrare nel Settore Aikido FIJLKAM.
Quindi capite che perde di senso contattarci e dire "Ma io faccio parte della C.T.I.C. (la Commissione Tecnica Internazionale Cardassiana), ed ho preso i gradi direttamente dal suo fondatore, il famosissimo Urino Suimuri Shihan... a me cosa mi spetta?"
RISPOSTA: "Ti spetta di scaricare sto documento, leggerlo e soprattutto CAPIRLO, così smetti di fare domande idiote... oppure ti spetta un calcio nel sedere subito!"
Altra cosa che mi rendo conto sia DEVASTANTE per un marzialista vero: per entrare in FIJLKAM viene richiesta una DIMOSTRAZIONE pratica dell'Aikido che uno ha documentato di avere fatto in precedenza.Non un esame, non un plotone di esecuzione... una semplice dimostrazione!!! Boh, davanti a questo i 6º dan C.T.I.C. fanno di solito 12 passi indietro (2 passi indietro per ogni dan richiesto)!
Ma non eri il capo dei capi nel luogo in cui praticavi ed insegnavi in precedenza?
Che ti costa farci vedere 10 minuti di movimento quando sei sto Falco da Guerra Romulano dell'Aikido?!
NADA: tutti che smarriscono gli attributi in qualche luogo recondito sotto l'hakama e che incominciano a chiedere a nastro:- Ma che programma devo mostrare?
- Ma quanto dura?
- Ma devo mostrare anche le armi?
- Ma l'uke lo devo portare io?"
RISPOSTE:- Devi portare tutto quello che il grado che richiedi presupporrebbe che tu sapessi... se non sai nemmeno ciò che dovresti sapere iniziamo male.
- Non ti preoccupare, faremo una cosa veloce: durerà 5 ore.
- SI, le armi fanno al 100% parte dell'Aikido, se non le sai... SALLE!
- Facciamo che uke, keikogi, hakama e biancheria intima di ricambio le porti tu... e noi portiamo il tatami?
Come mai che un sedicente "esperto di Aikido" dovrebbe avere un qualche genere di problema a mostrare se stesso in azione?
Se si richiede un grado modesto, ovvio che anche il tono della verifica avrà lo stesso carattere semplice (ed a volte è anche fattibile nella propria regione di appartenenza).Ma se uno ha l'aspettativa di entrare con un grato tecnico medio-alto, per quale ragione non dovrebbe essere orgoglioso di mostrare a tutti i presenti di un Seminar Nazionale quali sono le proprie (enormi?) capacità?
Ci dovrebbe essere da sentirsi onorati ad avere la possibilità di esprimersi liberamente, o no? A quanto pare non è sempre così, e questo aspetto ha fatto fare diverse retromarce in questi anni.
Segno forse che siamo tutti bravissimi a pensare le meglio cose di noi stessi, fino a quando non ci viene richiesto di darne prova anche agli altri.Un alto grado dovrebbe averci fatto il callo a tenere sotto controllo le proprie emozioni anche in un contesto nel quale viene valutato da altri: gli esami è appunto così che si svolgono e questo tipo di "candidato" rimanda di averne già sostenuti un tot... quindi dove starebbe il problema?!
Il problema è che molte Scuole, Associazioni ed Enti sono diventati più diplomifici che altro e l'abitudine di offrire "a buon mercato" gradi, qualifiche ed onorificenze è diventata lo stratagemma più utilizzato per trattenere a sé i propri iscritti. Quando invece si cambia metro di giudizio, ovvio che ci assalgano 1000 nuove insicurezze e paure di non essere all'altezza. Ma questo avviene perché si hanno dei dubbi di non valere quanto affermano i diplomi appesi ai propri muri, altrimenti non si spiegherebbe.
I gradi invece dovrebbero essere la TESTIMONIANZA di ciò che siamo, non altro.
Si assiste invece a chi passa da un Ente all'altro per accumulare gradi e qualifiche per avere una qualche forma di "merce di scambio" all'ingresso in Federazione: ma non siamo mica ingenui, sapete?
Se un Insegnante dell'Aikikai d'Italia (che storicamente non ha mai rilasciato qualifiche per l'insegnamento) si iscrive allo CSEN per averle (che invece le rilascia, anche secondo il protocollo SNAq)... e quindi, un secondo dopo avere ottenuto i pezzi di carta, bussa alla Federazione e richiede il loro riconoscimento... che credibilità credete che daremo ad un personaggio simile?
Si vede dai documenti che è andato a caccia di patacche da mettere al keikogi, specie se in pochi anni cambia un tot di Enti ed accumula onorificenze: cosa crediamo farebbe se entrasse da noi? Molto probabilmente la stessa cosa... quindi sarebbe nostro preciso compito far si che ciò non sia agevole.Un ultimo doveroso punto di chiarimento: nonostante il Protocollo d'Ingresso sia rivolto a QUALUNQUE Aikidoka interessato - per suoi specifici motivi - ad entrare in Federazione, è ovvio che quest'ultima NON ha alcun interesse a dare supporto a quegli Insegnanti che chiedono di entrare a livello personale... ma NON intendono affiliare la Società Sportiva nella quale operano come docenti.
Chi vuole diventare Tecnico Federale ed essere iscritto al relativo albo, lo fa per SPENDERE le sue competenze in una Società Federale, non dove vuole lui/lei!
Sarebbe come fare di tutto per diventare il Medico ufficiale della Juventus... e poi pretendere di andare ad allenare l'Inter. Se entri, lo fai con tutte e due le scarpe, lo fai perché credi nel progetto che stiamo portando avanti e quindi è naturale che lo fai ANCHE per gli eventuali allievi che possiedi.Se sei un semplice praticante, sarà nostro compito indicarti qual è la Società Federale dell'Aikido più vicino a dove abiti, ma tutti gli altri o diventano loro i Tecnici titolari di una Società Sportiva Federale inscritta al Settore Aikido, o rimangano pure dove sono.
Il Settore Aikido FIJLKAM non ha alcuna esigenza attuale di diventare l'ennesimo diplomificio (come purtroppo in passato invece fu). La qualità NON può e non deve essere barattatile con la quantità nella nostra disciplina: questo punto ci è molto chiaro, così come il fatto che è ora che venga ripristinata una normale abitudine alla meritocrazia negli ambienti come il nostro!
In poche parole, quando uno è mosso ad aderire ad un progetto, innanzi tutto deve credere che esso abbia una qualche forma di qualità e validità per sé e per coloro che camminano accanto a sé; ogni forma utilitaristica di entrare a far parte di una realtà per ottenere royalty maggiori di quelle attuali è un comportamento da Aiki-zecca, da sanguisuga... poiché è chiaro che chi fa così è disposto a prendere molto più che a dare.
In quest'ultimo caso, raccomandiamo a gran voce di stare dove si è, evitando inutili perdite di tempo reciproche. In caso opposto invece la porta è e resterà ben aperta... ma in una condizione nella quale lo scambio e l'impegno vicendevole deve essere chiaro ed autentico sin da subito.Marco Rubatto
PS:
ci comunicano che Shumeikai ha da qualche anno provveduto a rilasciare solo più gradi Aikikai so Honbu e qualifiche CSEN, rinunciando a conferire gradi e qualifiche proprie
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