Era da più di qualche mese che desideravamo scrivere questo Post e darvi queste news provenienti dalla Federazione, ma la loro gestazione è stata particolarmente... lunga e sofferta.
Però finalmente ci siamo: un altro importantissimo passo avanti è stato compiuto dall'Aikido federale, ed è finalmente giunto il momento di farvelo sapere!
Lo scorso anno è stata la volta della "prima rivoluzione", ovvero dell'istituzione del Programma Tecnico Unificato (ve lo ricordate? Nel caso vi fosse sfuggito, potrete leggere QUI!)...
...ed ora siamo dinnanzi ad una seconda svolta importante, ovvero un protocollo chiaro ed esaustivo che regolamenta l'ingresso nel Settore Aikido FIJLKAM di tutti coloro che hanno ambientato la loro pratica presso Enti terzi.
Perché è così importante questo documento?
Perché fino ad ora NON era mai stato normato lo scambio osmotico fra gli Enti di Promozione Sportiva (EPS), le Associazioni private e la Federazione... quindi o risultava ostico farlo, o risultava fin troppo facile, facendo leva sul fatto che si era amici di tizio o di caio.
Un'istituzione però NON può vivere di regole ad personam, quanto di protocolli chiari e - soprattutto - universalmente validi per tutti coloro che intendono usufruirne.
Lo scambio osmotico fra Enti, ed in questo caso, l'ingresso nel Settore Aikido FIJLKAM viene vissuto con un'importanza sempre maggiore negli ultimi anni, principalmente perché:
- l'Aikido e la sua pratica sono OBBLIGATI a fare riferimento a Enti accreditati dal CONI;
- un sacco di Aikido veniva (e viene!) praticato al di fuori di questi parametri, e le sanzioni per chi viene sorpreso a farlo iniziano ad essere piuttosto salate a livello economico;
- alcuni EPS sono tutt'altro che virtuosi, quindi millantando gradi e qualifiche riconosciuti dal CONI, quando poi NON lo sono in realtà;
- qualsiasi Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) e Società Sportiva o si deve affiliare a FIJLKAM o ad un EPS per far praticare Aikido al suo interno... quindi in molti scelgono di stare tranquilli e puntare subito sulla Federazione, onde evitare amare sorprese nel ginepraio degli EPS.
QUINDI: c'è un sacco di gente che "bussa" alla porta della Federazione ed in passato non era nemmeno chiaro cosa rispondere loro, quali fossero i costi ai quali andavano incontro, quali gli impegni da prendere, con quale criterio si sarebbero svolte le comparazioni di gradi e qualifiche.
Ma ora tutto ciò sarà nettamente più facile e fluido con il "protocollo d'ingresso nel Settore Aikido FIJLKAM" che è stato approvato dal Consiglio Federale dello scorso 14 dicembre!
Diamo quindi un'occhiata a come funziona.
Qualsiasi praticante/insegnante che intende entrare nel Settore Aikido Federale, lo fa di solito volendo vedersi riconosciuta la sua esperienza pregressa, in termini di gradi... e quindi necessita di una QUALIFICA per l'insegnamento, poiché in FIJLKAM è OBBLIGATORIO averne una per insegnare in un corso (indipendentemente dalla disciplina di cui si parla, e secondo quanto richiesto dal CONI a TUTTE le Federazioni nazionali).
Molte Scuole private ed anche molti EPS NON forniscono i propri iscritti di ALCUNA qualifica (o forniscono qualifiche purtroppo tarocche!), quindi è ovvio che costoro devono essere inquadrati anche secondo questo aspetto - magari meno noto, ma - del tutto indispensabile per ottemperare la legge sull'insegnamento sportivo nel nostro Paese.
"Ma l'Aikido NON è uno sport" - si alza il coro di voci dall'Aikikai d'Italia e company: andatevi a vedere la normativa, non siamo più nel medioevo giapponese... e non è più nemmeno il caso di spiegarle certe cose!
Le qualifiche sono di 4 livelli:
- Aspirante Allenatore (1º livello), dal 1º dan in su; NON c'è indipendenza nella gestione di un corso, ma si viene considerati il supporto del titolare dello stesso;
- Allenatore (2º livello), dal 2º dan in su; c'è indipendenza nella titolarità di un corso;
- Istruttore (3º livello), dal 3º dan in su; c'è completa indipendenza nella titolarità di un corso ed è possibile prestare la propria opera fino ad un massimo di 2 Società Sportive contemporanee; è possibile intervenire come formatori a livello regionale;
- Maestro (4º livello), dal 4º dan in su; c'è completa indipendenza nella titolarità di un corso ed è possibile prestare la propria opera fino ad un massimo di 3 Società Sportive contemporanee; è possibile intervenire come formatori a livello nazionale;
I gradi fino al 2º dan e la qualifica di 1º livello possono essere richieste, gestite ed ottenute a livello REGIONALE, previo avvallo della Commissione Tecnica Nazionale che esamina i curriculum dei candidati all'ingresso.
Dal 3º dan e dal 2º livello di qualifica, tutto viene gestito in sede nazionale (Ostia), in concomitanza con il Seminar Nazionale in autunno, sempre previo avvallo della Commissione Tecnica Nazionale che esamina i curriculum dei candidati all'ingresso.
A CHIUNQUE verrà richiesto di sottoporsi ad esami di verifica, che verranno operati dalle Commissioni Regionali e/o dalla Commissione Tecnica Nazionale e dai suoi incaricati NON in base a parametri di natura tecnico/stilistica (leggi "puoi fare l'Aikido che vuoi, quello che ti piace e quello al quale sei abituato", a livello didattico!), quanto ai principi stessi della disciplina che tutti pratichiamo (cfr Programma Tecnico Unificato).
Quindi verrà proposto un grado, e - dove occorre - una qualifica, sulla base di 3 crescenti livelli di attenzione/restrittività, in base all'estrazione precedente del candidato all'ingresso nel Settore:
- 1º livello di attenzione (modesto): tutti coloro che provengono dagli EPS che aderiscono al sistema di qualifica SNAQ del CONI e che sono firmatari di un protocollo d'intesa con la Federazione;
- 2º livello di attenzione (medio): tutti coloro che provengono dagli EPS che o aderiscono al sistema di qualifica SNAQ del CONI, o che sono firmatari di un protocollo d'intesa con la Federazione;
- 3º livello di attenzione (alto): tutti coloro che provengono dagli EPS che NON aderiscono al sistema di qualifica SNAQ del CONI e NON sono firmatari di un protocollo d'intesa con la Federazione, oltre a tutte le Associazioni di tipo PRIVATO.
La volontà generale è quella di confermare il più possibile le credenziali di chi richiede l'ingresso nel Settore Aikido Federale, ma ovviamente l'avvallo per fare ciò andrà valutato - caso per caso - a seconda delle caratteristiche e del curriculum dei richiedenti.
A questi sarà chiesto di pagare in ANTICIPO le quote relative al proprio inquadramento (grado dan e qualifica), quindi sarà richiesto di prendere alcuni impegni formali rispetto al regolamento organico federale, che qualsiasi iscritto della Federazione è chiamato a seguire nelle proprie attività, ma non sarà fatto alcun obbligo di modificare il proprio indirizzo tecnico Aikidoistico, né di frequentare le propri Maestri storici di riferimento.
Il verdetto delle Commissioni Tecniche sarà insindacabile e qualora un candidato non fosse soddisfatto o concorde con esso, potrà ripetere la richiesta di ingresso negli anni successivi.
L'elemento che consideriamo più importante è avere chiari qual'è per ciascuno il rapporto "costi/benefici" o "dare/avere" dell'entrare a far parte di un meccanismo istituzionale: NON si entra per forza in FIJLKAM perché li ci sono i Maestri migliori, né perché fanno il kotegaeshi migliore di tutti...
... lo si fa perché viene ritenuto importante praticare sotto egida di una Federazione Nazionale, che si assume gli oneri di fornire una certa quantità di servizi dedicati ai propri iscritti.
A questo punto, consci di quelli che saranno poi gli obblighi da mantenere rispetto ad essa, si fa il "grande passo" se si ritiene che sia la cosa migliore per sé (e per il proprio gruppo, nel caso si sia già dei docenti).
Ecco un breve vademecum delle responsabilità da assumersi:
- se si è docenti, affiliare la propria Società alla Federazione e tesserare presso di essa i propri allievi; il doppio/triplo tesseramento con EPS (firmatari di un protocollo d'intesa con la Federazione) e/o con qualsiasi Scuola di Aikido privata NON sono incompatibili con il percorso Federale;
- partecipare alla vita federale, cosa che si traduce con la partecipazione UNA volta all'anno allo Stage Nazionale (in autunno) e UNA volta all'anno agli stage regionali (nelle regioni in cui questo è già prassi) o inter-regionali (per le regioni che si consorziano per realizzare questi eventi); le qualifiche vengono mantenute dai docenti SOLO se essi comprovano annualmente la propria formazione CONTINUA tramite gli eventi federali, quindi esse NON sono una cosa che una volta ottenuta si rinnova in automatico;
- aderire alla normativa federale per il conferimento di gradi agli allievi: ciascun insegnante può conferire fino al 1º kyu in autonomia nel proprio Dojo, invece i gradi 1º e 2º dan vengono ottenuti tramite esami regionali e dal 3º dan in poi in sede nazionale (Ostia) di fronte alle Commissioni Esaminatrici;
- fornire supporto pratico alla creazione di una rete di lavoro inter-stile, nella quale le proprie competenze ed abilità vengono messe al servizio di una community Aikidoistica che desidera crescere anche tramite a questa naturale bui-diversità dei propri componenti;
Una menzione a sé meritano i famigerati gradi Aikikai e tutti coloro che ne sono in possesso e che richiedono di entrare a far parte del Settore Aikido FIJLKAM: essi ovviamente sono un riconoscimento parecchio istituzionale ed universalmente accreditato nel mondo della nostra disciplina.
Verranno quindi tenuti ovviamente in considerazione nel proprio curriculum: è altresì chiaro come essi appartengano ad un Ente internazionale, che NON è una Federazione nazionale giapponese, ma una Fondazione.
Essi possono essere ottenuti tramite frequenza privata dell'Honbu Dojo di Tokyo o di qualche Sensei/Shihan Aikikai che li fornisce agli allievi con i quali ha una rapportazione diretta.
Quindi avere gradi Aikikai può essere conseguenza dell'appartenere ad un EPS firmatario di una convenzione di accordo con FIJLKAM (ad es: A.S.C. o Libertas), oppure di appartenere ad una Scuola privata il cui Responsabile ha modo di rilasciare i suddetti gradi ai suoi allievi: nel primo caso si finisce - all'atto dell'ingresso - sotto il 1º livello di attenzione (modesto), nel secondo caso sotto il 3º (alto).
É quindi la certificazione e tracciabilità della propria provenienza a fare la differenza, a parità di documentazione fornita.
Stessa cosa per quanto comporta - questa è la cosa più complessa! - la parificazione delle QUALIFICHE: c'è gente che NON ne possiede, quindi li si mette nella condizione minimale per iniziare a poter operare e quindi si chiede loro di fare il percorso ORDINARIO per ottenere quelle che desiderano, ma c'è anche chi dice di averne e poi si scopre che la "qualifica di Maestro" era stata firmata dal figlio del macellaio, vicino di casa del fruttivendolo della loro nonna!
In quel caso NON è che la parificazione sia così immediata, intendiamoci!
Fa comodo un po' a tutti vedersi riconosciuti in polizia gli anni passati da ragazzi in cortile giocando a fare i G.I. Joe, ma di solito questo NON avviene!
Questo è proprio uno delle difficoltà e dei pregi di entrare a far parte di un albo Federale dei Docenti: li si è completamente tracciabili ed ogni step di avanzamento della propria "carriera" deve essere comprovato da formazioni ed ESAMI.
Vi parleremo prossimamente di quest'albo nazionale, reso anch'esso pubblico da poco... ma ora riteniamo che ci sia già fin troppa carne al fuoco per oggi.
Potrete trovare il protocollo d'ingresso (sia sotto forma semplificata ed introduttiva di slides, che come documento completo) scaricabile a QUESTA pagina del Sito federale, così come a questo LINK di Google Drive e sulla pagina FB "Aikido Fijlkam Nazionale".
Non siamo davanti ad un'epoca in cui ci attendiamo spaventosi flussi migratori alla volta della Federazione, né sinceramente questo è un fenomeno che ci interesserebbe più di tanto... tuttavia un altro IMPORTANTE passo nella direzione della chiarezza è stato fatto: ora chi intende fare questo passo è più informato e tutelato di un tempo, e questo non ci pare esattamente poco!
C'erano già tuttavia diversi Sensei che da tempo attendevano queste delucidazioni, ed ora ci auguriamo che la loro scelta sia più consapevole possibile: questo è un elemento molto importante per garantire che essa conduca a ciò che si attendono e che auspicano anche per i loro allievi.
1 commento:
Legalmente tutto vero. Ma il Budo si può trasmettere in questo modo? Può un allievo trovare la Via quando il suo rapporto con il maestro è regolato dalla federazione? Io non credo, in fondo la tradizione è sempre stata trasmessa in un certo modo e gli eccessi sono da imputare ai singoli. Tra 30 anni valuteremo l'operato del maestro Rubatto, ora è difficile per me pensare che un tale approccio, per quanto in linea con tutte le normative possibili e immaginabili, possa garantire la trasmissione del Budo.
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