lunedì 14 marzo 2022

Esperimento Social: "Ma tu, che Aikido vuoi da me!?"


Scritta come nel titolo, "Aikido" è usato quasi come una parolaccia... però ciò è voluto per riflettere quest'oggi insieme su quale immagine intendiamo dare al mondo che osserva i nostri scambi e ciò che pubblichiamo sul Web.

Molto del traffico Social è fatto da appassionati e diretto ad altri appassionati, quindi si auto-regola basandosi su cosa piace a questi, non curanti se viene utilizzato anche il linguaggio migliore per comunicare anche con chi CERCA qualcosa come l'Aikido, ma non sa nemmeno ancora questo cosa sia.

Piuttosto fisiologico che ciò accada, specie se non esiste ancora una vero e proprio studio comunicativo specializzato nelle diverse aree:

- fornire supporto a semplici curiosi o a neofiti;

- dare visibilità ai diversi aspetti della disciplina che possono interessare chi già la pratica (marziale, salutistico, filosofico, culturale, spirituale, etc);

- offrire servizi per esperti che sarebbero interessati a momenti di scambio non banali con altri esperti, geolocalizzati in tutto il mondo e provenienti da esperienze anche molto eterogeee fra loro.

Nulla di tutto ciò: quelli "già ben organizzati", vanno in "palestra" o ad uno stage e riprendono col telefonino il maestro mentre da il giro ad un po' di gente... poi a casa, con gli strumenti base di video making di Windows o Apple crea brevi video da mettere sui vari Social (Facebook, Tic-Toc, YouTube, etc).

Chi ci cerca e ci trova - quindi - deve utilizzare ciò che c'è e fare "retro engineering" per arrivare al Dojo più vicino o alle info che cerca sulla disciplina in generale.

Ma cosa trova on-line?

Le proposte sono diverse (ma non così numerose):

- ci sono filmati storici del Fondatore o dei grandi Sensei del passato.... che vanno in loop più o meno sempre;

- ci sono video interviste sempre ai grandi dell'Aikido (specie se allievi diretti di O' Sensei, o di qualche Maestrone moderno);

- ci sono i video in cui l'Aikido è utilizzato come applicativo alla difesa personale, nei quali più le leve sono tirare forte, più la disciplina risulterebbe "efficace";

- ci sono video nei quali la spettacolarizzazione dell'armonia del movimento fluido, lo svolazzare delle hakama sembra fare la differenza, condita da qualche frase d'effetto su "l'arte della pace" o su qualche detto d'effetto del Fondatore.

Non c'è tanto altro di più!

Abbiamo quindi voluto fare un piccolo esperimenti Social, utilizzando un po' del materiale video che stiamo racimolando al Dojo... per confezionare ad arte 2 tipi di video molto diversi fra loro.

In origine, il primo video era stato chiamato "Katsuto Ki Suda" (per dare un'idea di cosa potrebbe rappresentare) e rappresenta una sequenza di 8 tecniche di disarmo da spada (tachi dori) eseguiti partendo dalla stessa guardia (aihanmi).

Questo video è poi stato rilasciato sul canale YouTube del ns. Dojo il 28/02/2022 con il titolo di "Tachidori promo" per dare meno nell'occhio... senza farne alcuna pubblicità esplicita, ma lasciando che le persone iscritte si accorgessero da sole della sua presenza, eventualmente lo votassero, lo commentassero e lo ri-condividessero sui Social di loro gradimento.

Ecco ciò di cui vi stiamo parlando...



Questo video è stato confezionato però in modo specifico, come dicevo poc'anzi: sono state prese SOLTANTO le scene nelle quali l'uke veniva proiettato con una certa potenza, e per rendere il tutto più dinamico e d'effetto, ho accelerato le azioni al 110% rispetto al loro timing reale.

Ho utilizzato una musica di tamburi giapponesi bella ritmata ed utilizzato delle transizioni molto dinamiche e d'effetto fra una scena e l'altra. Inoltre, ogni azione è stata presentata sia in velocità "reale", sia in slow motion, per poter sottolineare la spettacolarità delle cadute... utilizzando un effetto sonoro che sottolineasse sia il kiai, che amplificasse l'impatto al suolo (sembro Daitarn 3 quando lancia "l'Attacco Solare!").

L'intento era quello di creare un contenuto d'effetto, adatto a quella categoria di persone che desidera vedere più che altro cose da stunt-man.

Poi però di contro, abbiamo anche realizzato un video dalle caratteristiche diametralmente opposte, che in prima battuta era stato chiamato "easy".

Quest'ultimo lavoro presenta ESATTAMENTE le stesse tecniche del video precedente, riprese dalla STESSA ANGOLATURA e dallo stesso device, ma durante il normale corso della lezione... immortalando quindi le spiegazioni fatte perché i presenti CAPISSERO quali erano gli esercizi che dovevano poi ripetere.

Niente voli alti, quindi, ma tentativo di sottolineare (senza parlare) quali fossero i punti più importanti di ciascun esercizio.

Questo 2º clip è stato pubblicato in contemporanea al 1º con il titolo di "Tachidori backstage"... anche in questo caso, senza fare alcuna pubblicità, ma attendendo che gli iscritti del canale eventualmente lo votassero, lo commentassero e lo ricondividessero come e dove pareva a loro.

Eccolo qui...



Come noterete, qui la musichetta di sottofondo è molto tranquilla, e rimanda ad un'atmosfera indiana, quasi meditativa. Per scelta NON è stato utilizzato alcun filtro sull'immagine, che quindi compare esattamente come è stata registrata.

Le transizioni sono molto "ordinarie", non volendo aggiungere alcun elemento che catturi l'interesse dell'osservatore: un semplice pezzo di lezione su tachidori, nelle quali le 8 tecniche di prima venivano semplicemente mostrate ai presenti. PUNTO.

Zero spettacolarizzazione di nulla, ordinarietà al 100%.

Poi siamo stati a guardare, di giorno in giorno, come si comportavano le visualizzazioni, i like e le ricondivisioni.

Ecco che ora possiamo darvi qualche risultato concreto di questo esperimento: cosa preferiscono guardare gli utenti del Web sull'Aikido quando stimolati da due contenuti IDENTICI, ma confezionati con uno spirito diametralmente opposto?

Dopo 2 settimane di presenza sui Social Media, ecco i risultati (a dire il vero piuttosto stupefacenti) che abbiamo raccolto...

Come potete vedere dalla schermata poco sopra i 2 video hanno ricevuto sorprendentemente un numero di visite praticamente identico (3 in più per quello movimentato) ed un altrettanto analogo numero di like (1 in più per il video tranquillo, il che farebbe pensare che sia stato quello apprezzato di più, avendo avuto un numero di visualizzazioni leggermente più piccolo del suo antagonista).

Sinceramente non mi attendevo questo risultato, visto che normalmente in rete pare ci sia molta caccia al sensazionismo.

E invece i dati, pur se scarni, ci danno un'altro quadro:

- pare che on-line ci sia un numero di utenti EQUAMENTE suddivisi in chi cerca uke volanti ed in chi cerca una sorta "normalità";

- sembra che la capacità di apprezzare ciò che uno cerca sia nuovamente EQUAMENTE distribuita fra le due "fazioni", rispetto al numero delle visualizzazioni.

Questa è una novità importante, perché potrebbe essere segno di una sorta di maturazione da parte di chi si interessa di Aikido.

Chi di noi non ha apprezzato una tecnica un po' "tirata", seguita da una caduta ampia e spettacolare!

Solo che quella è la punta dell'iceberg della nostra disciplina, che fa figo quando si hanno 15-20 anni... ma poi sarebbe anche il caso di badare anche ad altri aspetti:

- cosa l'Aikido può fare per ciascuno di noi;

- come fare nostri gli aspetti che ci interessano di questa disciplina (aspetto legato all'apprendimento);

- come rimandare agli altri ciò che ci piace e ci serve (aspetto legato alla call-to-action dei like).

Non vi nascondo che fino a qualche tempo fa ero particolarmente sfiduciato rispetto ai risultati di alcuni lavori portati avanti su questo Blog... è capitato molte volte che articoli che hanno richiesto studi lunghi ed approfonditi siano stati considerati molto meno di altri Post più easy, e forse anche un po' banalotti.

Invece c'è un segno di apprezzamento anche per il "dietro le quinte", ovvero tutte quelle attività che - anche se non attirano ancora la massa - iniziano comunque ad essere interessate e seguite da più di qualcuno.

Questo per un divulgatore è un dato parecchio importante, perché aiuta a corroborare le energie impiegate per proseguire con i propri intenti, accorgendosi che questi risultano di una qualche forma di utilità al prossimo.

Anche per questa ragione, ho deciso di imbarcarmi in un nuovo progetto (di dimensioni abbastanza titaniche) che sarò in grado di descrivere meglio fra qualche mese, ma che mi auguro fornisca ulteriori strumenti (on-line) per chi desidera fare la differenza.

Avanti così dunque, and stay tuned!


Marco Rubatto



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