lunedì 3 dicembre 2018

ペッレトの稽古: il riscaldamento in Aikido è importante!

Il bizzarro titolo del Post quest'oggi recita: "ペッレトの稽古", che suonerebbe più o meno come "perreto no keiko"... di cosa mai si tratterà?!

É la traslitterazione in katakana della una parola occidentale, ossia "pellet": "perreto no keiko", quindi è "l'allenammo del pellet"... una pratica piuttosto tradizionale nel nostro Dojo - non sappiamo se altrove avvenga altrettanto -!

Il riscaldamento in Aikido è una parte essenziale dell'allenamento: preparare il corpo alla pratica è estremamente importane per evitare fastidiosi traumi.

Però non è di questo riscaldamento che vorremmo parlarvi esattamente quest'oggi...

Ogni lunedì infatti, un buon gruppo di impavidi si trovano al Dojo intorno alle 7.15, per aprire la settimana con un'ora di keiko (SI, c'è gente che si sveglia intorno alle 6:30, se non prima, per potersi allenare PRIMA di iniziare la propria settimana lavorativa!!!)...

... e questo gruppo di impavidi ha anche un ulteriore compito molto importante: rifornire di pellet il silos della caldaia del Dojo!

Noi ci scaldiamo appunto tramite il pellet e - ormai è tradizione - ogni lunedì il gruppo aiuta il Sensei a caricare un silos a circa 4 metri da terra di sacchi di pellet: un riscaldamento notevole ed ulteriore a seguito della pratica che già scalda il corpo di un praticante (perché i sacchi sono issati in spalla).

Talvolta la corvée non finisce li, ma è necessario andare fisicamente ad acquistare ulteriori sacchi di pellet, quando la dispensa risulta particolarmente vuota: quindi si sale in macchina e si percorrono alcuni km insieme... si carica qualche decina di sacchi in auto... e poi li si va a scaricare il tutto al Dojo.

Il tempo richiesto è di un'oretta circa in tutto, nel peggiore dei casi... ma ovvio che più siamo e prima riusciamo a fare tutto. La nota del tutto positiva è che qualcuno che si ferma ad aiutare C'È SEMPRE!

Il lunedì mattina però c'è anche un'altra tradizione importante per il nostro Dojo, ovvero quella di andare a fare colazione tutti insieme in un bar pasticceria poco distante... nel quale è facile farsi fare una leva la polso dai croissant con ricotta e crema appena sfornati, e finire per essere proiettato al suolo da un cappuccino ricamato ad arte sulla schiuma!

Ma perché raccontarvi così nel dettaglio una caterva di fatti nostri?!

Perché il lavoro che facciamo insieme al lunedì (DOPO la lezione) garantisce semplicemente il riscaldamento al Dojo ed a chiunque vi entri per tutta la settimana (talvolta anche di più!).

È un'attività che si fa FUORI dal tatami, ma assolutamente vitale per chi desidera salirci sopra e trovare un ambiente accogliente; un'attività poco sponsorizzata - fino ad oggi - nella quale un esiguo gruppetto dei praticanti del ns. Dojo si impegna da un paio di anni, senza chiedere nulla in cambio a nessuno... senza pretendere un solo grazie da tutti coloro che poi ne beneficiano direttamente.

E le persone si sentono bene a poter lavorare per la "cosa comune" (la cAsa comune...), tanto che poi diventa fondamentale andare ad aprire la settimana con dolcezza in pasticceria - nuovamente tutti insieme... chiacchierando amabilmente del + e del -.

Ci saranno di certo iscritti all'Hara Kai - A.S.D. che non hanno la benché minima idea della provenienza del tepore che sentono entrando dalla porta: forse lo danno per scontato... pagano un'iscrizione e quindi è NORMALE che trovino un ambiente accogliente.

NO, non è così: anche quegli allievi che aiutano il Sensei a caricare il pellet versano le stesse quote... e non ottengono alcuno sconto per il loro servizio volontario al Dojo.

C'è da dire però che sono fra quelli che si mostrano più gioiosi di frequentarlo: qual è il loro segreto?!

- Si svegliano presto...
- sudano sul tatami...
- sudano non appena usciti fuori dal tatami...

Forse è di una sauna gratuita che vanno in cerca?

Non crediamo: si sono solo forse accorti che c'è più gioia nel donare e nel mettersi a disposizione in modo disinteressato che nel ricevere; c'è meno voglia di lamentarsi di quanto le cose non vanno quando ciascuno è impegnato in prima persona a farle procedere nel modo migliore (pure per gli assenti)!

Crediamo che l'Aikido sia anche questa consapevolezza... che può essere compresa SOLO FACENDO, senza secondi fini, ma con con una voglia crescente di dare ciò che si ha con gioia... risorse, tempo ed energia (poco importa, in realtà).

C'è forse una forma di riscaldamento che costoro ricevono in cambio al riscaldamento che garantiscono al loro prossimo più immediato: quello del cuore...

Sul tatami, come nella vita, accade proprio così: bisogna creare un certo spazio, se si desidera ricevere... ed uno dei modi regali per farlo è DONARE ciò che si ha, senza temere di rimanerne impoveriti.

Lo vedrete tutti quindi, che c'è sempre quello del gruppo più disponibile, quello che vede sempre di garantire agli altri solidità e supporto: ha tempo infinito o non ha nulla da fare tutto il giorno che si permette un simile investimento con se stesso e con gli altri?!

NO, forse è semplicemente saggio... ed è approdato ad un'abbondanza che non può essere compresa a chi osserva sospettosamente questo suo donarsi, temendo una bancarotta personale che però non accadrà così facilmente.

Anzi, avverrà il suo esatto contrario!

Forse è anche per questo che talvolta Morihei Ueshiba su alcune opere calligrafiche si firmava "Tsunemori", che significa "Sempre abbondante"...

Riscaldarsi in Aikido è fondamentale prima della pratica per evitare traumi... ma pensare al RISCALDAMENTO (proprio ed altrui) anche dopo è proprio segno che la sostanza permea le nostre azioni.






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