lunedì 29 ottobre 2018

Corsi e ricorsi (di Aikido) sfigati

Chi di voi ricorda Giambattista Vico, filosofo napoletano, vissuto fra il 1600 ed il 1700?

Sono da attribuire a lui le parole "corsi e ricorsi" (storici) utilizzate nel titolo del Post odierno con un doppio senso evidente... non per forza congruente con il loro significato originale (o forse si?!).

Al corso di Aikido infatti non è raro imbatterci in evidenti RI-corsi storici legati ad un'apparente nuvola dell'impiegato fantozziana, o alla sfiga più nera, se preferite: non vi è mai capitato quello che dice "ci vediamo lunedì/martedì/mercoledì/giovedì/venerdì/sabato/domenica sul tatami"... ma poi in realtà non c'è mai?

Tutta sta gente VOLEVA PROPRIO venire, SOLO CHE ALL'ULTIMO:

- gli si è ammalato il gatto;

- ha avuto una perdita d'acqua nel bagno;

- gli è volato/a il/la suocero/a dalle scale;

- gli è venuto il mal di pancia al figlioletto;

- è stato richiamato improvvisamente al lavoro;

- ha forato a 3 min. di macchina dal Dojo...

E l'elenco delle sfighe potrebbe continuare ancora molto a lungo!

Ma qual è quella forza primordiale in grado di far piovere così TANTI e CONTINUI imprevisti fra i praticanti e la loro apparente voglia di venirsi a rotolare sul tatami?!

Nulla, non c'è alcuna forza misteriosa e primordiale: c'è solo tanta incoerenza e incapacità di far specchiare le parole nelle proprie azioni.

Se osservate il "fenomeno", e quindi i casi specifici di chi da sempre buca all'ultimo... vedrete che si tratta di una categoria SPECIFICA di persone, che hanno addirittura una conto-specie altrettanto importante da notare;

si tratta di quei (pochi) che invece CASCASSE IL MONDO a lezione riescono sempre ad esserci, quelli che non promettono MAI NULLA in modo plateale... ma sui quale è possibile mettere la mano sul fuoco e che costituiscono lo "zoccolo duro" di qualsiasi gruppo di praticanti di Aikido.

Perché quindi la sfiga NON si accanisce mai su di loro? Quale super potere hanno sviluppato?

Forse essi possiedono COERENZA, ma non si tratta di un superpotenze, quanto di una normale caratteristica delle persone che seriamente intendono operare su loro stessi un percorso di crescita reale.

Gli "sfigati" credono sul serio di venire "lunedì/martedì/mercoledì/giovedì/venerdì/sabato/domenica" quando lo stanno promettendo a noi!

Una parte di loro, forse quella più sognatrice e romantica, prova VERAMENTE del trasporto verso le attività svolte sul tatami (dagli altri!) e VERAMENTE avrebbero romanticamente intenzione di prenderne parte.

Allora cosa fa sta categoria di "sfigati cronici": ti vomita nelle orecchie il loro "credo del momento", noncuranti del fatto che essi sanno bene di non avere alcuna intenzione chiara di trasformare in fatti le loro ciance.

Una persona abituata alla congruenza - però - non si sognerebbe mai di fare una cosa simile, quindi quando le dici: "Ci vediamo domani"... quella VERAMENTE si aspetta che poi tu domani ci sia, perché lei farebbe così se lo dicesse a te!

Quanti ti dicono: "A sto seminar non riesco proprio a venire, ma la prossima volta che Tizio o Caio Shihan vengono in Italia, fammelo sapere... che ci sarò sicuro!!!"

Ecco la psicologia malata: se veramente qualcuno fosse interessato ad un seminar, col kakkyo che ti "incarica" di tenerlo informato... si informa DA SOLO, e vede di non perdere un occasione!

Mentre i Fantozzi che fanno:

- dicono che gli piange il cuore a non esserci (in realtà non gliene frega una mazza, ma fanno vedere il contrario);

- ti danno un compito che dovrebbero dare a loro stessi;

- quando poi li informi che c'è il seminar che LORO ti avevano "preordinato", inventano un'altra SCUSA fresca fresca... che purtroppo renderà nuovamente loro impossibile la partecipazione;

Ci sono Aikidoka ai quali è morta per 6 volte la STESSA nonna il giorno dello stage... ma volgiamo parlarne di questi drammi umani?!

E noi ci dovremmo sentire usati e frustrati per sti perdigiorno?!

Ma figuriamoci: la nostra disciplina è più BELLA e godibile senza la loro inutile zavorra e la loro continua lamentela inutile sulle sfighe della vita!

A calci ad imparare la coerenza altrove: i nostri corsi meritano gente che abbia voglia di impegnarsi sul serio... e sopratutto sia disponibile ad impegnarsi per garantire supporto a tutto il gruppo di cui fanno parte.

Chi non è in grado di pensare nemmeno a se stesso, sarà solo uno scroccone... e, se all'inizio merita pure lui una certa attenzione (perché potenzialmente può essere giunto PROPRIO per CAMBIARE questo suo atteggiamento), alla lunga si rivelerà solo uno scolapasta che è inutile cercare di riempire di buoni propositi.

Sta gente va allontanata per il bene del gruppo: e se a loro piace essere MORTI di SFIGA... daremo loro solo l'ennesima delle occasioni, ovvero quella di "non essere stati capiti nel loro momento di incredibile sofferenza"!

Che insensibile che è il mondo: CHE SFIGA!!!

Chi si piange addosso sta utilizzando molto male la propria energia vitale: è possibile che accada a tutti nella vita, quindi è qualcosa che va accettato negli altri... ma NON se è ciclico, reiterato costantemente o addirittura patologico.

Siano gli ATTI a manifestare CHI siamo, e chi intendiamo diventare: le chiacchiere stanno quasi a zero.

Non dirci se verrai o meno a lezione/seminar: tanto NOI saremo li... e se ci sarai anche tu lo VEDREMO con i nostri occhi!

Basta blaterare, basta promettere, basta buttare il cuore in avanti e le chiappe indietro...

... qui c'è bisogno di coerenza, e come diceva un famoso Shihan: "Fatti, non pugnette!".









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