Quante volte vi è capitato di vedere la locandina di uno stage di Aikido che riportava sopra la dicitura: "Stage aperto a qualsiasi Aikidoka, purché regolarmente assicurato"?
Tante vero?
Purtroppo l'avvisare chi arriva "da fuori" che deve avere provveduto ad assicurarsi PRIMA di partecipare ad uno stage è una manleva piuttosto frequente... ma anche del tutto fasulla ed inutile, in quanto la legge italiana dice che è l'organizzatore di un evento a DOVERSI assumere la responsabilità sulla sicurezza delle persone che vi parteciperanno.
Ogni Ente che patrocina l'Aikido sul territorio, quindi, propone ai propri associati una polizza assicurativa, ma si cura anche di far indicare con una certa precisione i LUOGHI e gli ORARI nei quali si svolge l'attività regolare: in quei luoghi ed orari la polizia è effettivamente attiva ed operante... ma cosa accade quando siamo fuori da quei luoghi ed orari, ad esempio ad uno stage?
Molti Enti dichiarano che in casi straordinari, è possibile - previa tempestiva comunicazione - estendere la validità della polizia ad altri luoghi ed orari... che devono essere presi in visione ed accettati dall'Ente, non che dalla Compagnia Assicurativa alla quale esso si poggia (quindi non è una cosa automatica!).
Esempio: noi siamo iscritti presso un Ente di promozione Sportiva di nome A.S.C.... numerosi iscritti Hara Kai - A.S.D. sono quindi tesserati ed assicurati presso A.S.C.
A.S.C. assicura i suoi associati nei giorni ed orari che noi abbiamo indicato di default nella stipula dell'affiliazione: nel caso volessimo fare uno stage in un week end, presso un palazzetto dello Sport, dovremmo chiedere all'A.S.C. di estendere la sua assicurazione su quell'evento. Essa valuterà il numero degli eventuali presenti, insieme ad altri parametri e ci farà sapere se l'estensione potrà avvenire oppure no... ma in ogni caso, A.S.C. si prenderebbe cura di assicurare SOLO gli iscritti all'A.S.C. e NON eventuali ospiti esterni iscritti a UISP, CSEN, ASI, ACLI, LIBERTAS... e così via!
Quindi gli ospiti provenienti da altri Enti chi li assicura?
Secondo la logica del "purché regolarmente assicurati" ciascun partecipante ad un seminar di Aikido fuori porta, dovrebbe andare dal proprio Ente patrocinante e chiedere di estendere la propria assicurazione ordinaria su un luogo ed un tempo specifici, completamente però al di fuori delle attività che esso patrocina e propone (es. Sono iscritto a UISP, e chiedo di assicurarmi per un evento che verrà organizzato da una Scuola appartenete a LIBERTAS)
Nel caso che il suddetto Ente accettasse (ma quando mai uno gli ha chiesto? ... e per quale ragione dovrebbe esporsi accettando?), l'Aikidoka sarebbe effettivamente coperto pure "in trasferta", ma non ci risulta che ciò sia esattamente una prassi!!!
FIJLKAM, ad esempio, ha una polizia che copre ogni evento istituzionale Federale su tutto il territorio nazionale, quindi se lo Stage è FIJLKAM e il partecipante pure... è comunque sempre coperto all'interno della propria rete, senza chiedere personalmente nulla, poiché gli accordi fra l'Ente e la Compagnia Assicurativa sono importati per avere questo servizio.
Certo, si tratta di una Federazione, non di un'A.S.D. o di un E.P.s., quindi è normale che il potere contrattuale sia un po' più forte...
Ma anche in questo caso, se non appartieni a FIJLKAM, non spetta alla Federazione coprirti in un evento FIJLKAM aperto anche a terzi.
Ed a chi spetta?
Sempre e solo al "padrone di casa"/organizzatore: questa è un'info forse anche nota, ma della quale non si tiene ancora attualmente conto nell'organizzazione di stage e raduni... anche per grazia del fatto che non è così frequente farsi seriamente male durante la pratica.
Le Assicurazioni di solito iniziano a pagare nel caso in cui si subissero ferimenti seri o altamente compromettenti (leggi: "diventi un vegetale su una carrozzella"...), quindi per una storta al polso non coprono manco quando stanno coprendo!
In ogni altro ambito della Società questo fattore è sufficientemente chiaro e rodato: i Condomini hanno assicurazioni proprie, le Scuole hanno assicurazioni proprie che coprono gli alunni DURANTE L'ORARIO SCOLASTICO, i Bus cittadini hanno assicurazioni proprie che coprono l'utente sul messo e presso le banchine di raccolta/discesa... ad esempio.
É per questo che il pullman non amano far salire qualcuno fuori dall'area di stop: se si facesse male, l'assicurazione non coprirebbe... e chi si va ad assumere volentieri questo rischio?
In Aikido invece no: scriviamo "evento aperto a tutti gli Aikidoka, purché regolarmente assicurati"... sappiamo tuttavia che nessuno lo è sul serio, ma andiamo avanti lo stesso!!!
All'estero le cose NON funzionano così: non c'è per esempio l'esigenza di assicurare chiunque salga sul tatami, poiché spesso vige l'obbligo per tutte le persone fisiche di avere una propria copertura assicurativa privata (come avviene per la polizia dell'automobile), quindi un gestore di lezioni di Aikido o di seminar è sufficiente che scriva che è necessario aver provveduto ad assicurarsi a livello personale... e può mettersi l'anima in pace, poiché le responsabilità andranno su chi eventualmente non avesse provveduto.
Qui da noi però le cose stanno in modo un po' differente!
Provate ad andare da un'Assicurazione privata a chiedere una polizia per la pratica delle arti marziali, valida in qualunque momento su tutto il territorio nazionale... poi guardate quanti zeri ha il premio assicurativo!!!
Quando diciamo "arti marziali" veniamo inglobati in categorie assicurative moooolto a rischio, poi anche se fosse poca la spesa... quanti praticanti hanno firmato una polizia di assicurazione privata che copra la loro pratica?
Quindi - giusto per ricapitolare - a livello privato NON ci assicuriamo, a livello istituzionale NON siamo di solito coperti...
... vale a dire che "purché regolarmente assicurati" è un'auto assiNcuLazione più che altro!
Come si aggira questo problema?
NON si aggira, almeno di non provare alcuni escamotage che si rivelano essere talvolta cure più devastanti della malattia;
... alcuni, ad esempio, iscrivono DI DEFAULT i partecipanti ai propri seminar alla propria Associazione, così essa può provvedere ad assicurarli presso il proprio ENTE di appoggio (un EPS, oppure la FIJLKAM), in questo caso risulterebbero coperti dall'assicurazione che copre i componenti del proprio Dojo organizzatore.
É una soluzione percorribile?
"NI", nel senso che un partecipante esterno che viene da voi per uno stage potrebbe NON aver alcun interesse a sottoscrivere uno statuto (dopo ovviamente averne preso attenta lettura!), sposare quindi una causa associativa e restare quindi legato A VITA (i membri di un'associazione decadono SOLO in caso di rinuncia personale SCRITTA o di estromissione MOTIVATA da parte del Consiglio Direttivo): quello viene da voi per un sabato ed una domenica di pratica, tutto li... poi vuole tornarsene a casa sua senza aver sposato la causa di nessuno!!!
Poi dalla richiesta di appartenenza ad una Associazione all'approvazione della stessa da parte del Consiglio Direttivo, deve esserci almeno il CAMBIO DI DATA... (ossia "tu vieni ogni da me a chiedere di far parte dell'Associazione e quindi DOMANI io riunisco il Direttivo e rettifico per scritto l'assenso a tale richiesta"), quindi è necessario un tempo tecnico per l'attivazione dell'assicurazione dell'Ente di appoggio (di solito le ore 24 del giorno seguente alla richiesta)...
...quindi ci vanno normalmente almeno DUE giorni fra l'atto di iscrizione all'associazione per partecipare al seminar a quando il "nuovo socio" sarebbe coperto dall'Assicurazione che di sicuro NON avrà esteso la propria validità ai giorni e luoghi non ordinari: di fatto uno sarebbe coperto per le lezioni regolari - a cui NON parteciperà - e NON al seminar al quale parteciperà!!!
Questo preclude ogni possibilità di iscriversi in LOCO, cosa che risulta ad essere ancora la più diffusa per i Seminar di Aikido!
Se ci si iscrive in loco, la registrazione al meglio può avvenire 2 giorni dopo, ossia quando il seminar e quindi la necessità assicurativa ormai NNON serve più a nulla!
In compenso, almeno per un anno, il "nuovo socio" DOVREBBE ricevere comunicazioni (tramite PEC o raccomandata) delle riunioni ordinarie e straordinarie dell'Associazione alla quale si è iscritto, pur se di sta cosa non gliene mai fregata una mazza...
"Ufficio complicazione affari semplici", insomma...
Fortuna che raramente succede qualcosa e quelle poche volte che accade, non è mai qualcosa di così devastante da far andare di fronte ad un tribunale con il proprio avvocato a fianco!
Vi rammentiamo però, ad esempio, che a volte nella pratica sono coinvolti i MINORI: in questo caso, quando il proprio pupo si alza l'unghietta del mignolo sinistro, conosciamo parecchi genitori che sanno trasformarsi nel peggio fondamentalista giuridico esistente... okkyo quindi!
Il problema dell'Aikido nel nostro Paese è che di fatto NON è facile (o proprio non è possibile!) praticarlo in tutta sicurezza/legalità... ad esempio proprio in occasione dei famosi stage/raduni, che invece si rivelano essere imprescindibili momenti di formazione per tutti i partecipanti.
Segnalateci eventuali soluzioni alternative a questo importante problema, così da discuterne insieme e provare a trovare soluzioni che al momento non ci paiono così facilmente raggiungibili.
Vi ringraziamo in anticipo!
1 commento:
Ritorno alla koryu, io mando i miei allievi solo se li ritengo preparati sia fisicamente, sia moralmente e se si fanno male so che non denunce ranno nessuno perché sanno che può accadere, e non vogliono mettere in cattiva luce o nei guai né il loro maestro e né il maestro dal quale sono andati. Ovvia la riduzione quasi a zero degli stage ma quel poco saranno di qualità eccelsa come insegnanti e come praticanti
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