lunedì 22 settembre 2014

La mitica "lezione di prova gratuita" in Aikido!

Siamo all'inizio si una nuova stagione di pratica (anche se nei Dojo tradizionali si segue di solito il calendario solare e non quello sportivo settembre-giuno...) e quindi è bene che i nostri corsi si riempiano di nuovi "aspiranti Aikidoka", entusiasti di mettersi in discussione e provare...

... è quindi più che mai il momento della famigerata "LEZIONE DI PROVA GRATUITA"!!!

Mitica lezione di prova gratuita, quante volte abbiamo sentito parlare di te!

L'inesperto la vive come opportunità di fare conoscenza con un mondo che lo affascina, fatto di gente vestita "strana", che fa "le mosse", che "usa l'energia dell'avversario rispedendola contro"... e tutti gli altri 10000 luoghi comuni simili sull'Aikido.

Una signora, qualche settimana fa, si affaccia sul nostro tatami e chiede: "Ma questa è un'arte di difesa?... No, sa chiedevo per mio figlio, al quale pero non piace la violenza...".

C'era chi fra noi - di pancia - avrebbe risposto: "No, signora... questa è un'arte DI ATTACCO, e suo figlio ce lo mangiamo se viene"!

Tant'è che se le domande dei "non addetti ai lavori" sono tutte di questa forza, forse benvengano le famose lezioni di prova per far meglio comprendere alle persone che cosa almeno l'Aikido NON sia.

C'è parecchia ignoranza sulla nostra disciplina: non lo diciamo per svalutare chi fa domande bizzarre, ma per sottolineare quanto ci sia necessita di portare sempre più l'Aikido alla gente e le persone sul tatami... se vogliamo che la consapevolezze sulla disciplina aumentino fra la gente comune e che ad essa possa giungere i messaggi che essa veicola.

Già... ma queste famose lezioni di prova gratuita... quante dovrebbero essere, come andrebbero strutturate per renderle più fruibili possibile da coloro che intendessero accostarsi al "circuito" dell'Aikido?

Le ricette sono molte, come al solito, con pregi e difetti da conoscere.

Innanzi tutto il loro numero: a parere nostro, se una persona desiderasse intraprendere un percorso legato all'Aikido, non basta un ora e mezza per capire di cosa si tratti.

Noi consentiamo di fare 2/3 prove prima di far decidere al candidato se la cosa lo interessi o meno, in modo che questi possa valutare differenti aspetti e percepire il suo stesso feedback in modo chiaro, prima di proporgli un percorso...

Perché è di un percorso che si tratta, cosa che comporta impegno, passione, ingaggio e costanza... proporzionali agli obiettivi che si intenderebbero raggiungere, e le persone ce lo devono avere chiaro PRIMA di iscriversi, anche se talvolta "l'appetito può venir mangiando"...

Magari uno arriva ed al temine della prima prova è già in grado di valutare se la cosa interessa o meno... ma ci sembra importante almeno dargli la possibilità di bissare.

Poi c'è il "cosa" far fare ai probabili candidati Aikidoka durante una lezione di prova...

Figurarsi che ad oggi non si è nemmeno arrivati a concordare cosa sia l'Aikido e quali dovrebbero essere i cardini della sua pratica: immaginatevi quindi quante possibili visioni diverse ci sono delle fatidiche "lezioni di prova"!

Noi, se è possibile, cerchiamo innanzi tutto di dirottare queste prove in giornate particolarmente dense di neofiti, o addirittura specificamente pensate per loro, così che i nuovi arrivati non si sentano troppo "pesci fuor d'acqua", rispetto ai senpai che saltano come Gatto Silvestro.

Non che sia male di per sé vedere cosa siano in grado di fare i più esperti... ma crediamo allo stesso tempo sia importante allo stesso tempo fornire un approccio graduale alla disciplina.... in serate nelle quali è possibile spendere qualche parola in più, magari utilizzando un gergo tecnico meno fitto.

Non sembra, ma aiuta: il giapponese non è poi masticato da così tante persone!

Altrettanto fondamentale è proporre movimenti semplici e poco rischiosi, in quanto la maggioranza di persone in prova di solito giunge da periodi di quasi completa immobilità fisica e sedentarietà: molti di loro sono inabitati a percepire il loro stesso corpo e quindi anche i limiti che esso può avere... e se loro non sono in grado di badare da soli alla propria salute ed incolumità, dobbiamo farlo noi per loro.

Un'atro aspetto che ci pare importante e chiedere a chi prova di cercare sin da subito ciò che più gli interessa negli esercizi che proponiamo (una pratica salutistica? Relazionale? Marziale? Spirituale?...).

Sia ciò che sia, secondo noi è bene che il neofita realizzi se ciò che cerca può o meno essere trovato in ciò che gli proponiamo: se continuerà, potremo farlo perciò in una direzione di arricchimento comune... altrimenti avremo evitato di perdere tempo tutti gli uni con gli altri.

Ci sono molti modi in cui ciò può essere fatto, ma uno scritto non rende certo loro onore ed una ricetta preconfezionata funzionerà sicuramente meno dell'esperienza do un Insegnate capace di fare tesoro delle situazioni e degli incontri che avvengono nel suo Dojo!

Un'ultima nota MOLTO importante e tristemente POCO conosciuta è quella che riguarda gli aspetti legali delle famose lezioni di prova gratuita...

1) da qualche anno a questa parte numerose Associazioni Sportive Dilettantistiche (presso le quali di solito si pratica anche l'Aikido) hanno ricevuto specifiche visite fiscali e/o multe perché indicavano sui loro volantini qualche forma do "gratuità", tipo "lezioni di prova gratuita".

Perche questo?
Il ragionamento è semplice: l'Agenzia delle Entrate teme che l'associazionismo nasconda alcune "Aziende in nero", che sfruttano le agevolazioni fiscali del no-profit per non pagare le tasse; quindi quando vedono scritto "lezione di prova gratuita"... immediatamente pensano che vi siano - per complementarietà - attività a pagamento, che quindi vanno tassate o multate, e quindi giungono a controllare.

La dicitura "gratis" non è propria del mondo associazionistico, ma di quello commerciale, in quanto nel primo i soci dovrebbero provvedere ad auto-tassarsi per raggiungere i fini statutari, più che pagare quote stabilite da terzi. La verità sta nel mezzo, ma tant'è che vi mettiamo in guardia rispetto all'utilizzo indiscriminato di certi termini per attirare nuovi praticanti.

2) Le questioni assicurative: la legge italiana prevede che sia sempre "il padrone di casa" a dover provveder all'incolumità dei suoi ospiti... quindi se vi capita una persona in prova, sappiate che state di fatto correndo il rischio di doverla risarcire in caso di infortunio o di sinistro maturato in ambienti riconducibili alla vostra attività (quindi da quando entra nel Dojo a quando esce, compresi pure spogliatoi e docce).

3) Le A.S.D. aprono normalmente le loro attività ai soci (per i quali si gode delle agevolazioni fiscali), mentre i non-soci possono accedervi ma costituiscono "reddito d'impresa" per l'Agenzia delle Entrate (quindi le A.S.D. pagano l'IVA sugli introiti ricavati da essi).

Per acquisire lo status di socio è normalmente necessario compilare una domanda di ammissione, che deve essere convalidata dal Direttivo, ed essere in regola con i certificati medici inerenti l'attività sportiva e gli aspetti assicurativi: nulla che non sia realizzabile in un paio di giorni...

Ma chi effettua le lezioni di prova NON possiede di solito tale status... anche perché deve ancora decidere se gli interessa acquisirlo o meno!

Come giustificare quindi la presenza nel Dojo di qualcuno che è li in funzione di una sua curiosità, ma non è ancora inquadrato nelle norme relative all'associazionismo sportivo?

Per l'Agenzia delle Entrate, quello diventerebbe un vostro "cliente"... quindi ogni tanto le A.S.D. vengono multate - in caso di controllo - per tutti coloro che si trovano ad essere presenti e non siano né soci, né in possesso di documenti fiscali che attestino eventuali loro pagamenti (ANCHE SE NON HANNO PAGATO UN BEL NIENTE!!)

Bizzarro vero?!

Quindi durante una normale "lezione di prova" voi potreste avere sul tatami - ad esempio - un cardiopatico (che rischia quindi nell'affaticarsi nei movimenti), che dovreste risarcire in caso di infortunio di ogni tipo e che non possiede un'assicurazione nel caso facciale male a qualcun altro... e per il quale essere multati da un controllo che lo crede un modo illegale della vostra A.S.D. di evadere le tasse sul reddito d'impresa.

Ma di sicuro non possiamo creare tutti questi problemi a chi viene a chiederci informazioni (iscriverlo, assicurarlo, ritirarne i certificati medici...) se non vogliamo vederlo scappare a gambe levate prima ancora di provare!

Di fatto la legge attuale mette pesantemente i bastoni fra le ruote in questo semplice approccio, che ha funzionato per mezzo secolo: "vieni, provi... se ti piace paghi e ti fermi"... tanto da rendere sconsigliabili o addirittura infattibili le lezioni di prova a qualsiasi Ente che patrocina la pratica dell'Aikido!

In realtà si fa semplicemente attenzione tutti (ciascuno nel suo ruolo) e queste precauzioni burocratiche si aggirano, in un modo o nell'altro... non dobbiamo infatti sicuramente insegnare noi agli italiani ad "armonizzarsi" con la legge: in questo siamo tutti Maestri 8º dan!

W quindi la mitica "lezione di prova gratuita"!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Personalissimamente ho abolito da un paio d’anni la possibilità delle lezioni di prova, per diversi motivi.
Il primo e più importante è appunto l’aspetto legale-burocratico, non essendo la persona assicurata e inesperta di cosa si va a fare il pericolo è in agguato (e tacci di possibili persone in malafede che si potrebbero infortunare volontariamente…).
Una volta bisognava vedere con i propri occhi, oggi chiunque abbia una connessione internt può vedere e leggere di tutto. certo non sarà l’Aikido stile Tizio del Dojo Caio insegnanto da Sempronio sensei, ma…..
Ma direi che come primo input è sufficiente, anche perché se uno in un paio di lezioni ha già le idee chiare, il primo a drgli la cintura nera d’ufficio sono io.
Quindi, in via eccezionale permetto di assistere alle lezioni, giusto per assaporare il “kimochi” della pratica (e siamo già fuorilegge così), ma sul tatami sale solo chi è iscitto e assicurato.
Last but not least, lezione di prova significa dedicare attenzione a chi non è iscritto e forse non si iscriverà a scapito di chi invece fa già parte del gruppo, il che mi pare anche un po’ ingiusto…
My two cents

carlo