lunedì 7 luglio 2014

L'Aikido supporta elfi, fate e folletti... a Govone

Immaginate un luogo immerso nella natura... fra le splendide colline delle Langhe...

Immaginate un ex-convento quasi completamente ristrutturato e rimesso a nuovo da una ONLUS che ci ha costruito il suo centro di recupero fisiologico per i bambini malati di cancro in fase di remissione della malattia...

Immaginate un luogo nel quale questi piccoli possano stare, in compagnia del loro nucleo familiare e dei loro amici... e di personale specializzato e volontari motivati e preparati, a tre attività ricreative, artistiche e strutturanti a seguito di un periodo difficile della loro giovane vita, ma che si stanno felicemente lasciando alle spalle.

Se riuscite ad immaginare tutto questo, avete chiaro lo spettacolo che ci siamo trovati d'innanzi qualche tempo fa, quando ci siamo recati a "La Collina degli Elfi", a Govone (CN)!

Prati verdissimi con l'erba appena tagliata nei quali correre, rotolarsi... ed ovviamente fare ukemi...

Cavalli da accudire e sui quali fare stupende cavalcate di gruppo, orti da coltivare ed i cui frutti portare a casa propria al termine del proprio soggiorno presso la struttura...

E poi ancora: musicoterapia, arte-terapia, pet-therapy... e d'ora in poi anche Arti Marziali, e fra queste non poteva mancare l'Aikido ovviamente!

Grazie all'Associazione Kids Kicking Cancer - Italia, con la quale collaboriamo da qualche tempo e della quale vi avevamo già parlato QUI, abbiamo iniziato una serie di esperienze molto diverse da quelle già descritte nel reparto di oncoematologia pediatrica di un noto ospedale torinese.

A Govone le atmosfere sono molto più soft e rilassate... e la salute si respira finalmente a pieni polmoni, così come la natura suggerisce.

I piccoli ospiti (solitamente da 3 a 10 bimbi di età compresa fra i 4 ed i 12 anni c.a.) si fermano una settimana all'interno della Collina degli Elfi e qui ri-iniziano un armonico inserimento nella vita ordinaria, fatta più di relazioni che di stanze asettiche e terapie.

KKC è stata chiamata ad animare un pomeriggio alla settimana con lezioni di Arti Marziali e l'Aikido è riuscito benissimo ad armonizzarsi ed a cogliere questa speciale opportunità per essere conosciuto e praticato.

Noi abbiamo fatto lezione all'aperto, un'oretta e mezza circa, insieme da un insegnante di Ju-Jutsu e ad un praticante di Karate.

La peculiarità di questa esperienza però è che ogni lezione non sarà mai frequentata dagli stessi bambini, quindi è necessario conferire un senso si introduttivo che auto-conclusivo all'esperienza.

Questo è stato ancora più stimolante, poiché la poliedrica domanda a cui risponderci era: cosa praticare con un gruppo di bambini di età eterogenea (dai 4 ai 9 anni) che potrebbe non frequentare mai più l'Aikido dopo quell'occasione?

Ci siamo dovuti spingere nei principi dell'arte, sicuramente più che sulla tecnica... e la cosa è sembrata funzionare parecchio!!!

Un breve momento di rilassamento ed ascolto ha favorito una buona partenza di tutto il gruppo (4 bambini + 2 Volontarie + 3 Insegnanti), quindi siamo passati ad un leggero riscaldamento, che abbiamo poi visto essere così gradito... da trasformarsi in qualcosa di ancora più dinamico e creativo.

Abbiamo quindi lasciato sperimentare ai più piccoli alcune sensazioni corporee, come la stabilità e la capacità di concentrare tutta la loro energia ed immaginazione in un'azione di spinta a terra di un partner (eravamo su un prato morbidissimo sul quale cadere).

Ci era stato detto di evitare assolutamente l'interazione in coppia dei piccoli Samurai, e così abbiamo fatto, affiancando ciascuno nel lavoro con un adulto presente... ma abbiamo anche avuto la sensazione che questa preclusione fosse inutile, forse più che altro dettata dall'ignoranza del personale medico sanitario verso le attività marziali dolci che avremmo proposto ai ragazzi.

Forse temevano che qualcuno avrebbe potuto farsi male, cosa che è da escludere quasi a priori se chi dirige le lezioni ha un minimo di consapevolezza su ciò che fa e richiede.

In ogni caso i piccoli si sono divertiti un mondo, e la lezione è terminata solo perché era stata prevista per loro un'altra attività presso la struttura (musicoterapia, forse)... ma loro avevano una voglia matta di muoversi e sarebbero andati avanti ben oltre le capacità di resistenza di chi vi scrive!

Purtroppo - al momento - per questione di privacy non possiamo mostrarvi alcuna risorsa multimediale dell'esperienza... ma fidatevi sull'impressione nostra, dei ragazzi e delle due Volontarie presenti... che è stata memorabile e da ripetere quanto prima!

Grazie anche a voi Sara e Luisella per il supporto, il dolce affiancamento e per l'evidente passione competenza che mettete nel vostro servizio!

Noi registriamo ancora una volta una vittoria della versatilità dell'Aikido, sicuramente ora non vista come disciplina marziale tradizionale, ma come una pratica salutistica ed integrante per chi sta tornando con lentezza ad una normale e serena quotidianità.

Molte qualità di quest'arte sono messe in continua discussione, come la ripetitività di un gesto per giungere ad una qualche forma di risultato: non sempre è ormai possibile fare ciò, ma questo inizia a non essere sempre un elemento indispensabile per non fornirle valore, senso e significato rinnovati.

Power Peace Purpose!

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