mercoledì 9 marzo 2011

Aiki-messaggi innovativi: 4 - collaborazione autentica


Dopo un bel po' di tempo, torniamo a parlarvi di nuovi inediti messaggi positivi che arrivano dal mondo dell'Aikido...

Ultimamente sembra stia iniziando un processo sperimentale sicuramente d'avanguardia e fin ora inedito per la nostra Arte: ci riferiamo agli Insegnanti che sono spinti motivazionalmente a lavorare insieme per la crescita dei loro rispettivi allievi.

L'Aikido per sua natura non è democratico, diciamo che dovrebbe somigliare forse più ad una monarchia illuminata che ad altro... ma il problema storico è che il monopolio decisionale è spesso gestito da monarchi non esattamente illuminati...

Il Maestro, un'istituzione non discutibile per ipotesi, può fare quello che ritiene sia più giusto per i propri allievi... ma si presume che sia così saggio da non fare cose stupide. Che non utilizzi cioè male il suo mandato: anche sulla scorta di ciò i seminari da frequentare o meno erano qualcosa di deciso dal proprio Insegnante.

Così facendo si sono creati nel giro degli anni numerosi "feudi", caratterizzati da una direzione tecnica, un leader carismatico, ma come abbiamo più volte visto, anche dal fatto di non avere scambi reciproci.

Anche le dinamiche negli stage rispecchiavano un po' la linea gerarchica di un Insegnante che tiene lezione ad allievi che lo ascoltano (e tacciono!). Ogni Sensei era (e spesso ancora è) il "re" indiscusso del suo tatami. Questa tendenza oggi si sta tuttavia modificando o, perlomeno, arricchendo di nuove dinamiche.

Proprio lo scorso week end siamo stati presenti al 4º seminar di Aikido tenuto ad Arluno dai Maestri Marco Rubatto (Capo Redatore del nostro Blog) e Fabio Ramazzin, Responsabile dell'A.K.R. che ha ospitato l'evento.

Una trentina di persone si sono quindi riunite da quattro differenti Dojo piemontesi e lombardi per partecipare ad un allenamento non tenuto in modo tradizionalista, poiché i Sensei si sono continuamente alternati nell'insegnamento, "servendosi la palla" a vicenda fra un intervento e l'altro.

Avevamo già partecipato a koshukai diretti da più Maestri, ma parliamo ora di qualcosa di completamente diverso: solitamente quando più di un Insegnante è presente, il tempo a disposizione per il keiko viene ugualmente diviso, in modo che ogni Sensei abbia lo spazio di tenere le sue lezioni all'interno delle giornate; le lezioni sono quindi divise fra "colleghi" e solitamente fra loro impermeabili.

In questo caso invece i due Insegnanti hanno condotto il Gruppo ad un'esperienza differente... e per certi aspetti alquanto coraggiosa...

Si sono alternati nell'insegnare e nel dare rimandi agli allievi in una jam session nella quale apparentemente ognuno faceva ciò che credeva più idoneo, ma con l'attenzione di continuare e supportare quello che il collega prima aveva introdotto, così come nell'agevolare il "passaggio di palla" all'intervento che sarebbe seguito.

Al termine c'è stato un momento di scambio circolare alla pari con gli allievi, nel quale è stato il benvenuto qualsiasi contributo personale, relativo alle sensazioni provate dai singoli durante l'allenamento, i momenti di impasse, ma anche alle critiche ed ai suggerimenti per miglirarsi una prossima volta.

L'esperienza sembra proprio essere stata positiva per quanto è accaduto durante questo scambio: i rimandi degli allievi sono stati positivi, ma più ancora erano autentici le espressioni di gioia e serenità sui loro volti.

Insomma una cosa veramente eccezionale: due Insegnanti di Aikido che hanno mostrato che è possibile andare d'accordo!!!

Scherzi a parte, è cosa ben diversa constatare che un Sensei mostri qualcosa che può evidenziare la sua bravura rispetto a chi lo ha preceduto e/o a chi seguirà, rispetto a vedere un corpo Insegnante accomunato dagli intenti, dalle prospettive e dal messaggio che si vuol far giungere agli allievi!

L'Aikido così diviene un tramite, un mezzo, anziché un fine... e bisogna avere acquisito la maturità sufficiente a veicolare idee e intenzionalità nella tecnica, oltre che dettagli tecnici della stessa.

Ancora più delicato è poi se ci si affianca a qualcuno che deve essere in grado di cogliere e valorizzare il nostro lavoro con il suo contributo che seguirà...

Ma gli allievi erano li proprio per questo: conoscersi, essere supportati nella costruzione di uno spirito critico autonomo... oltre che a constatare o meno se due Insegnanti sarebbero riusciti a creare fra loro l'armonia che tanto viene pontificata nei libri di Aikido più diffusi.

A quanto pare, per la 4º volta l'esperimento sembra essere completamente riuscito!

Ciò significa che questa strada è percorribile e proficua, ma è necessario prima che i Maestri si conoscano a dovere, si stimino vicendevolmente ed abbiano chiaro soprattutto il messaggio che intendono passare ai loro studenti.

A questo punto l'uno diventa l'estensione didattica dell'altro ed è necessario che tutti i Sensei attori della scena siano consci dell'impatto e del peso dei propri interventi, per non trasformarsi in "prime stelle" o per non far fare agli altri il ruolo della comparsa.

Significa, in buona sostanza, sapere quando è il momento di farsi avanti e quando il momento di fare un passo indietro, per la buona riuscita dell'evento in generale.

Ci era già accaduto di osservare una così sottile ed ispirante armonia fra Sensei durante l'insegnamento, ma eravamo dovuti spingerci in Svizzera ed Israele, per assistere seminari di questo tipo, co-condotti nel vero senso della parola.

In Italia avevamo invece assistito a seminari "doppi" o "tripli", poiché condotti da più Maestri singolarmente molto competenti, ma che raramente hanno desiderato che il loro contributo potesse essere coadiuvato, corretto o completato in modo così diretto dall'Insegnante dell'ora successiva...

Sappiamo però che i seminari con Insegnanti multipli si stanno numericamente moltiplicando anche sul territorio del nostro Paese, quindi a meno che già altri abbiano sperimentato queste dinamiche [e noi non ne siamo a conoscenza, perché non possiamo essere ovunque...], ci auguriamo siano sempre più interessati e spronati a farlo.

Un altro fenomeno interessante è che le Scuole iniziano a riunirsi anche sotto la direzione di Maestri che pur con una notevole esperienza non sono necessariamente sopra il 5º dan di grado, come invece una volta accadeva per queste grandi occasioni di scambio.

E' come se ci fosse una sorta di volontà di emergere da parte di chi ha già qualcosa di interessante di portare agli altri, senza aspettare che dall'alto qualcuno autorizzi ciò in modo ufficiale.

In ogni Ente, Federazione e Scuola ci sono i Senpai "mostri sacri" per esperienza e grado, ma non sempre viene forse dato spazio e visibilità sufficiente a chi sta emergendo, quasi si temesse una concorrenza che porterebbe a rimescolare i vertici delle "camere dei bottoni".

Ora non è più fondamentale che ci sia la saggezza di cedere eventualmente la propria poltrona quando il tempo fosse venuto, poiché "dal basso" si organizzano eventi con numerosi partecipanti, capaci di inviare messaggi formativi tutt'altro che banali nella rete dell'Aikido italiano.

Questa tendenza è in espansione e già, ad esempio, i due Maestri citati stanno organizzando un altro simile evento a maggio, questa volta includendo terzo giovane e preparato Insegnante nella co-direzione (nell'accezione più autentica del termine) il seminar con loro.

Quali caratteristiche servono?

Certo un'esperienza di pratica e di insegnamento non trascurabile, ma sicuramente anche il coraggio di essere autentici e "nudi" di fronte ai propri allievi e a quelli degli altri, per mostrare che l'accordo è possibile e può e deve giungere innanzi tutto da chi coordina... che il mettersi in gioco è una qualità, non un problema!

"La parola tira, ma l'esempio spinge"... recita una massima latina...

Sta pian piano giungendo il tempo nel quale il pontificare non sarà più sufficiente per un Insegnante, si dovrà mostrare la capacità di vivere e testimoniare in prima persona ciò che si insegna agli altri.

Un buon modi di farlo è mettersi pubblicamente in discussione come Marco e Fabio hanno fatto lo scorso week-end, ora per loro sarà più facile richiederlo con fermezza nella quotidianità anche ai rispettivi allievi!

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