lunedì 25 marzo 2019

Aikido ai tempi dei Social Network

Quando è nato il nostro Blog (2007), Facebook esisteva da 3 anni.

Questo storico Social Network riuscì a chiudere il suo primo anno in attivo solo 2 anni più tardi e nel primo periodo non furono in moltissimo a filarselo... a dire il vero.

Dopo di che ebbe un vero e proprio boom e noi stessi iniziammo ad affiancare le attività di Aikime con un apposito Gruppo FB (Aikime REVOLUTIONS).


Ma da allora moltissime cose sono cambiate, e le relazioni nel mondo hanno preso un aspetto inedito, anche grazie alla presenza capillare e quotidiana dei Social Network e della loro influenza nella nostra società.

Non c'è più solo Facebook, ma Twitter, Instagram, YouTubePinterest, Whatsapp, Line... che ci connettono ogni giorno in modo molto differente, permettendo di conversare, scambiarci contenuti video, foto e audio.

Questo ha completamente cambiato i rapporti in moltissimi contesti comunicativi, inclusi quelli che riguardano le arti marziali... e quindi anche quelli relativi all'Aikido.

Quando molti di noi abbiamo incominciato a praticare questa splendida disciplina, potevamo discutere con il nostro Sensei (se lui decideva che fosse il caso di farlo!) SOLO andando a lezione al Dojo... in momenti quindi molto precisi e limitati durante la settimana.

I più intimi avevano addirittura il numero di telefono del loro Maestro, ma questa non era di sicuro una royalty riservata a chiunque!

Oggi le cose stanno in modo diverso, e su Facebook è possibile essere "amici" dell'attuale Waka Sensei, Mitsuteru Ueshiba... o del figlio di Gozo Shioda, Yasuhisa Sensei.

Una volta O' Sensei stava in Giappone e noi qui non sapevamo nemmeno della sua esistenza: ai giorni nostri sarete possibile mandargli un messaggio in chat!

La rivoluzione legata all'aumento smisurato delle capacità di comunicazione e di scambio è stata veramente enorme e veloce, generando sia una potenziale crescita esponenziale di qualsiasi cosa, sia alcuni fenomeni di spiacevole ed improficuo rapporto.

Il fatto che si sia più tutti connessi e raggiungibili tramite uno smartphone ha reso possibile (proprio tramite i video live di Facebook) al nostro Dojo organizzare il Kagami Biraki 2019 insieme ad un'altra decina di Dojo sparsi in tutto il mondo, riuscendo a condividere un allenamento, anche se fisicamente separati da migliaia di chilometri di distanza.

Ci siamo connessi insieme ed abbiamo potuto interagire: noi insegnavamo e gli altri ripetevano ciò che vedevano suoi loro schermi, e viceversa: un'esperienza stupenda... assolutamente impensabile fino ad un paio di anni fa!

Tuttavia, non c'è solo miglioria: le disciplina marziali possedevano una gerarchia al loro interno, che quando non portata all'estremismo becero, poteva anche avere una sua notevole utilità.

Mentre il più esperto e saggio parlava... gli altri erano tenuti a starlo ad ascoltare per apprendere a loro volta: con i Social Network questa "naturale e saggia prelazione" viene di solito azzerata e permette a quello che ha iniziato a fare Aikido l'altro ieri di dibattere sui Post con la persona che invece ha trent'anni di esperienza sul tatami.

Solo che queste due persone NON hanno un'esperienza comparabile, hanno solo una possibilità di esprimersi analoga... che NON è proprio la stessa cosa!

Esprimersi è qualcosa di molto importante per ciascuno di noi: non sarebbe male però farlo in modo congruo con le circostanze nelle quali abbiamo la possibilità di farlo.

Sovente vediamo che nei Social Network questa netiquette non viene presa seriamente in considerazione, quindi i Post brulicano di perfetti chiunque che pretendono - anche in modo piuttosto arrogante - di argomentare con reali esperti in materia e su qualsiasi questione ed argomento.

L'epoca dei Social Network ha fatto crescere a dismisura i cosiddetti "Samurai da tastiera", ovvero colo che sul tatami ci sono stati abbastanza poco, ma che hanno a disposizione dita a sufficienza da poter suggerire a chiunque come vivere l'esperienza di cui loro stessi risultano piuttosto deficitari, e solo schiacciando qualche tasto.

Non ci piacciono le affermazioni tipo "lei non sa chi sono io", perché - ancora una volta - in passato
sono state abusate da altrettanti spacconi, che volevano utilizzare la propia posizione per schiacciare gli altri.

Ora siamo passati all'estremo opposto: chiunque sia in grado di esprimere un'opinione sull'Aikido va ascoltato ALLA PARI di chi invece ha realmente qualcosa da dire, sulla base di un'esperienza pluridecennale: pure questa dinamica non ci sembra del tutto sana e saggia!

Forse il prossimo step sarà quello di cercare un equilibrio intermedio fra queste due posizioni polarmente opposte, e pure un pizzico esagerate.

Ma intanto siamo qui, nell'era del tutti in contatto con tutti, PRIMA di avere sviluppato una capacità di farlo nel modo migliore... saggio e per il vantaggio proprio di questi TUTTI!

Dobbiamo per coerenza dire che i Maestri di Aikido - quelli attempati e con esperienza - sono stati talvolta i PRIMI a non dare il buon esempio di netiquette, sbraitando ai 4 venti le loro critiche distruttive su tutto e su tutti: diciamo che avere esperienza NON è per forza sinonimo di essere sia saggi, né belle persone!

E la base del movimento perché non dovrebbe permettersi di essere come la cima?! Certo che può...

"Se lo fanno i big, vuol dire che lo possiamo fare tutti! "... e giù a cafonate!!!

Per invertire questo trend imbarazzante come si fa?

Si incomincia ad essere più coerenti nel proprio piccolo: si impara a scrivere "secondo me" davanti ad una critica... e, prima di scrivere, ci si ferma a pensare a come ci sentiremmo noi se fossero gli altri a muovercela.

Si scrive soprattutto (anche una critica diretta), SE e solo SE abbiamo la sensazione che essa apporterà una miglioria a ciò di cui stiamo discutendo, ovvero NON per il puro gusto di farlo.

Si perché, a forza di sparare a zero sulle opinioni altrui, ci si riscopre un po' dei PISTOLA!

Piuttosto semplice!

Altra BUONA ABITUDINE da prendere: per ogni critica negativa che ci si trova a fare, si cerca di affiancarne anche una positiva sullo stesso OGGETTO/SOGGETTO, così che divenga prassi esaminare sempre i due lati della medaglia contemporaneamente!

In tempi poco "social" infatti già Eleanor Roosevelt affermava:

"Grandi menti parlano di idee,
menti mediocri parlano di fatti,
menti piccole parlano di persone".

Invece sui Social spesso ci si scanna a vuoto, dimenticando l'inutilità e lo spreco di energia nel fare un operazione così idiota.

Ciascuno NON dovrebbe essere li per affermare la propria posizione, quanto potrebbe utilizzare la rete per metterla in discussione... e - nel caso - riuscire a migliorarla, grazie al confronto con il prossimo.

La critica è un'arte, e quella distruttiva è solo un frammento minuscolo di quest'arte: gli Aikidoka non dovrebbero avere timore di perdere l'equilibrio, per poi ripristinarne uno migliore.

Il confronto con il prossimo è lo strumento con il quale un Aikidoka cresce e si evolve.

Possibile che sui Social Network sembra che sia così difficile ricordarcene?

Le cose sembrano complicate solo quando l'esperienza è poca... ma poi di solito dopo un po' va meglio!!!



Nessun commento: