lunedì 1 aprile 2019

Scova l'Aiki-Pesce d'aprile!

Oggi, 1 aprile, siamo abituati a sentire qualsiasi genere di notizia strampalata, che poi risulta essere il solito "pesce d'aprile" per boccaloni.

Abbiamo quindi pensato di fare un giochino dedicato ai nostri lettori più attenti, che di sicuro sapranno distinguere una fake new, da una notizia corretta...

Vi elenchiamo un certo numero di tematiche, individuate voi se o dove esse sono da considerarsi un "pesce d'aprile"!

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Ore 11:00, il governo giapponese ha annunciato che avrà il nome "Reiwa" [令和] la nuova era sotto la quale regnerà il nuovo imperatore del Paese, Naruhito, attuale principe ereditario. Il suo significato è "ordine/rispetto, armonia/pace". E inizierà il 1° maggio, quando Naruhito succederà al trono attualmente occupato da suo padre, l'imperatore Akihito. Secondo quanto ha riferito in una conferenza stampa il portavoce del governo, Yoshihide Suga, il nome "Reiwa" deriva dalla collezione "Manyo-shu", la più antica raccolta esistente di poesia giapponese, compilata nel settimo e ottavo secolo: i due ideogrammi - "Rei" e "Wa" - possono significare "piacevole" o "ordine" e "armonia" o "pace".

"Questo nome riflette l’unità spirituale del popolo giapponese, significa la nascita di una civiltà in cui c'è armonia tra le persone" ha detto il primo ministro Shinzo Abe in conferenza stampa. L'ortografia in alfabeto romano rimane da confermare. "La primavera arriva dopo il severo inverno, è l'inizio di un tempo pieno di speranza" ha aggiunto. L'85enne Akihito è pronto a lasciare il trono il 30 aprile nella prima abdicazione in circa 200 anni, decretando anche la fine dell'attuale era Heisei, che significa "raggiungere la pace", iniziata l'8 gennaio 1989, quando Akihito divenne il 125esimo imperatore, all'età di 55 anni, in seguito alla morte del padre, l'imperatore Hirohito.

Il Fondatore dell'Aikido visse in ben tre ere distinte del Giappone:

- 明治 Meiji (1868–1912);
- 大正Taishō (1912–1926);
- 昭和 Shōwa (1926–1989).


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L'Aikido è stato definito dalla Dai Nippon Botoku Kai un "Gendai Budo", ovvero una forma "marziale moderna": ciò significa che non presenta le caratteristiche delle Koryu (Scuole marziali antiche e tradizionali).

Tutti quelli che si ostinano a voler mantenere intatta una tradizione, quindi, in qualche modo vanno nella direzione contraria a questa classificazione.


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Il 25 marzo scorso l'Aikikai Honbu Dojo ha fatto sapere che il 29 aprile prossimo si terrà ad Iwama il Gran Festival annuale presso l'Aiki-Jinja. quest'anno sarà il 50-tesimo anniversario della morte del Fondatore, ed anche il 20-tesimo anniversario della scomparsa del Secondo Doshu, Kisshomaru Ueshiba... quindi risulterà particolarmente importante onorare questo evento.

Lasciando la Stazione di Ueno alle 8:25 con la linea ferroviaria JR Joban Line, si giungerà ad Iwama alle 10:08. L'Honbu Dojo rimarrà chiuso il 29/04/19.


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Chi pratica Aikido in Italia non pratica uno SPORT, quindi NON è tenuto ad uniformarsi alle direttive Europee ed italiane (CONI) in materia di pratica sportiva.

Un Insegnante di Aikido NON ha alcun bisogno di sottoporsi ad una formazione specifica per l'insegnamento della sua disciplina, ma basta che sia tecnicamente preparato ed abbia uno spiccato senso etico a livello personale.

La nostra disciplina non è normata da alcun settore specifico, né mai lo sarà, per mantenere libertà ai principi della disciplina di essere divulgati come meglio lo riteniamo opportuno.

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Quando O' Sensei parlava a lezione di simbologia e cosmogonia relativa allo Shinto... mostrava una certa demenza senile, dovuta alla veneranda età, oppure si faceva le canne.

Amaterasu Omikami ed i Tengu erano probabilmente effetti collaterali di qualche bicchierino di sake di troppo!

La tecnica è l'unica cosa che conta per davvero, ma la cortesia ed il senso del rispetto tipico giapponese impediva di fato ai suoi allievi di "mandare a nagare" il loro vetusto Sensei.


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La parola [稽古] "keiko" è sovente tradotta nel giapponese moderno come "allenamento, training": esso tuttavia è composto dai kanji [稽] "kei" che significa "pensare in merito a", "riflettere su"... e [古] "ko", che sta per "antichità", o anche "tempo passato".

Ne segue che "keiko" sta quindi idealmente a significare "valutare/rivalutare, riflettere sul passato": questa traduzione risulta assai più significativa e profonda di quella corrente, perché induce il praticante a valutare la possibilità di fare una certa qual differenza rispetto al passato... proprio perché questo passato è ben presente e chiaro in ciò che vive.

Ma questa non è l'unica interpretazione, ovviamente!

Un'altra parecchio utilizzata è quella di "riflettere sul passato" perché in esso vi si potrebbero trovare celati tesori utili nel nostro presente.

Indipendentemente dalla spiegazione che uno preferisce, risulta chiaro che la lettura ed interpretazione degli ideogrammi offre una panoramica ben più vasta e profonda, rispetto ad una semplice traduzione letterale.


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O' Sensei, parlando alla moglie di Saito Sensei di quest'ultimo, un giorno pare che disse:

"Sata, ho detto a tutti i deshi (studenti, n.d.rt.) di rispettare Saito. Ho detto loro che è così rispettabile che potrebbero trarre beneficio anche bevendo il the ricavato dalla sporcizia sotto le sue l'unghie".

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Alcune notizie ce le siamo inventati di sana pianta, altre invece risultano autentiche, per quanto improbabili: a voi scoprire quali!

Per "aiutarvi" in questo compito, NON vi riveleremo un bel nulla... lasciando che ciascuno di voi si assuma la responsabilità di cosa ritenere veritiero e cosa no.

Non abbiamo nemmeno una pallida idea di quante notizie, ogni giorno, ci passano davanti e prendiamo per vere perché "credibili" (anche quando poi si rivelano fake!), e quante altre scartiamo a priori perché ritenute bizzarre... mentre sarebbero invece degne di una certa attenzione!

Lo spirito critico è un muscolo che va allenato, è diventato indispensabile questo keiko!






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