lunedì 16 settembre 2024

合氣体操 Aiki taiso: la ginnastica di corpo e mente

Più di una persona ultimamente mi ha chiesto di affrontare in  modo più strutturato possibile l'argomento "Aiki taiso" qui sul Blog... anche e soprattutto a seguito del lancio del nostro canale YouTube, che mostra liberamente e gratuitamente un sacco di materiale video.

In realtà, avevamo già iniziato a parlarne QUI... ma finalmente ora sono pronto a farlo con qualche elemento multimediale in più.

Partiamo dicendo che è piuttosto comune in occidente l'idea che il corpo vada preparato per fare attività fisica, specie se questa si fa abbastanza intensa e cardiovascolarmente significativa... e tutti i corsi di Arti Marziali puntano parecchio sulla ginnastica di riscaldamento: quando praticavo Karate - ad esempio - la preparazione ginnica occupava all'incirca la prima metà della lezione, in termini di tempo.

L'Aiki taiso però è tutta un'altra cosa, e se da una parte è sicuramente mirata a preparare il corpo alla pratica dell'Aikido, dall'altra è uno strumento molto importante anche per favorire un allineamento mente-corpo... indispensabile per tutte le pratiche che seguiranno.

Le origini dell'Aiki taiso sono da ricercarsi in un momento storico e culturale nel quale nessuno aveva studiato biomeccanica dell'allenamento all'ISEF... quindi gli esercizi proposti erano presi da tradizioni che avevano avuto tempo di testare la loro bontà in decenni di pratica.

Molti dei movimenti che eseguiva anche O' Sensei erano provenivano da una sorta di stretching mattutino dei monaci shintoisti, quindi essi erano imbibiti di molti elementi filosofici e religiosi, propri della corrente spirituale che li utilizzava.

Ci si sveglia la mattina presto e si prende (ideicamente) una barchetta per andare a porgere omaggio alla Dea del Sole, Amaterasu Omikami, che abita una piccola isola al centro dello specchio d'acqua che c'è in molti luoghi sacri giapponesi... da qui nasce il "movimento del rematore" (funakogi undo), ad esempio.

Noi spesso oggi ripetiamo questi movimenti ed esercizi all'inizio delle lezioni di Aikido, ma non ne conosciamo l'origine ed il significato che veniva ad essi attribuito dai contesti dai quali provengono. Né è così comune trovare qualche Insegnante in grado di spiegarceli con dovizia di particolari.

Le leve articolari che utilizziamo hanno fatto nascere la necessità di creare una ginnastica specifica per i polsi, tekubi no taiso... per allungare i tendini e rendere più mobili possibili le articolazioni... così da ridurre sia il dolore, sia la possibilità di ferirsi mentre si riceve una tecnica.

Ovvio che molto dell'Aiki taiso è stato ampliato ultimamente da tutto ciò che oggi conosciamo sul corpo umano... tuttavia, a livello tradizionale, esso consisteva grosso modo in 3 macro aree:

- movimenti eseguiti da soli (che comprendono anche il tekubi no taiso)

- tai sabaki, spostamenti del corpo

- ukemi, cadute

Ora si eseguono anche molti esercizi a coppie in ciascuna delle aree che ho appena menzionato.

Per un nuovo progetto federale (del quale vi parlerò in un'altra sede) mi è stato richiesto di mettere insieme alcuni esercizi caratteristici dell'Aikido che potessero far lavorare su aspetti posturali, sia eseguiti da soli, che in coppia.

Questo ha generato una decina di video, che vi presento qui di seguito... visibili anche online nell'apposita playlist, abbiamo:

1 - tekubi no taiso

2 - solo practice

3 - twists

4 - shihogiri undo

5 - funakogi undo & furitama

6 - ikkyo undo

7 - body spirals

8 - haishin undo

9 - grounding & centering

10 - jutai



A questi esercizi possiamo quindi fare seguire quelli di tai sabaki, menzionati poco fa...

1 - ayumi ashi

2 - tsugi ashi

3 - irimi kaiten

4 - tenkan

5 - irimi tenkan



Ed, infine, quelli di ukemi...

1 - mae ukemi (zenpo kaiten)

2 - mae ukemi (juji)

3 - mae ukemi (yoko)

4 - mae ukemi (ushiro kimochi)

5 - ushiro ukemi



In una ventina di video, quindi, potrete avere una prima idea delle varie fasi dell'Aiki taiso... senza però alcuna pretesa di averne il quadro completo, in quanto gli esercizi possibili sono veramente tantissimi.

Ora però veniamo al cuore di questo specialissimo tipo di "ginnastica" (taiso): essa consiste si nel toccare il più possibile tutti i muscoli e le articolazioni che verranno poi messe sotto stress durante la lezione di Aikido... tuttavia si propone di farlo in modo SPECIFICO, ovvero proponendo esercizi che tengono all'INTEGRAZIONE delle diverse parti del corpo (arti ed articolazioni)... anziché favorirne il riscaldamento di un'area specifica e limitata.

Primo warning dunque: guardatevi da quei corsi che durante l'Aiki taiso propongono esercizi nei quali le varie parti del corpo NON lavorano insieme (per esempio, prima addominali, poi gambe, poi braccia, poi spalle, etc...).

Secondo warning: insospettitevi anche quando la "ginnastica Aiki" è troppo mirata al potenziamento muscolare ed al condizionamento del corpo (magari tramite 1000 addominali o l'utilizzo di makiwara, colpitori, etc).

L'Aiki taiso prepara il corpo alla pratica, ma non ha lo scopo di farvi diventare atleti olimpici: si preoccupa invece di qualcosa di molto più complicato e forse importante, ovvero di far stabilire un buon "allineamento" fra mente e corpo.

Così come l'Aikido, che necessita di una costante attenzione anche di tipo mentale, l'Aiki taiso cerca di fondere il livello mentale con quello fisico, nella consapevolezza che questi due aspetti dell'esistenza di ciascuno nascono già correlati... benché nel nostro quotidiano tendano a prendere strade proprie, spesso fra loro poco affini e comunicanti.

Avete presente l'immagine del tizio o della tizia che vanno in palestra e sul tapis roulant ascoltano la musica mentre corrono? Ecco: l'Aiki taiso è l'esatto contrario!

Non è questione di far fare al proprio corpo alcuni esercizi mentre "il proprietario" di quel corpo pensa ai fatti suoi: il corpo è simile ad un animale, che può essere fatto sudare anche contro voglia... basta metterlo su un rullo e digli: "mantieni il ritmo per 10 min!".

Qui parliamo ora invece di movimento CONSAPEVOLE, quindi SCELTO, mirato e nel quale cerchiamo di porre più attenzione possibile: ecco per quale motivo è bene che vengano presentati una serie piuttosto ampia di esercizi... è un ottimo modo per chiedere CONTINUA attenzione da parte degli allievi, visto che la proposta cambia con una certa rapidità.

Con la mente pensiamo, con il corpo ci muoviamo: è possibile però sia pensare ai movimenti, sia muovere il pensiero... quando questa dinamica si instaura, la mente ed il corpo divengono l'uno lo specchio dell'altra, manifestano il loro entanglement, come direbbero i fisici.

Questa condizione è ricercata PRIMA di giungere alla fase "marziale" dell'allenamento... ovvero quando non c'è ancora pericolo, quando il non riuscirci genera sicura frustrazione, ma non un cranio aperto da un bokken come una noce di cocco al primo errore.

Non dimentichiamo infatti che l'Aikido è tale SOLO se praticato in presenza di un CONFLITTO, che sicuramente all'inizio sarà molto modico e gestibile, ma che dovrebbe tendere a metterci alla prova al limite massimo al quale riusciamo a gestire lo stress.

In quest'ultima fase, distrarsi o avere mente e corpo scollegati può costare molto caro: enormi spaventi (quando va bene) o seri infortuni (quando va male) che mettono a rischio il prosieguo della nostra attività sul tatami!

Quindi si inizia già nell'Aiki taiso a ricercare questa condizione di unità mente-corpo, ne comprendete quindi il valore e l'importanza?

Ci sono stili di Aikido più attenti di altri alla ginnastica iniziale (come il Kobayashi Ryu o il Ki Aikido)... e stili di Aikido che invece sembrano ignorare proprio l'argomento (come l'Iwama Ryu): dietro a tutto ciò però non ci sono altro che condizioni storiche specifiche che hanno portato i vari Capi-Scuola a prendere direzioni differenti, tanto da sembrare talvolta fra loro incompatibili.

Un corso di Aikido per principianti (o nel quale siano presenti anche un tot di neofiti NON può oggi prescindere dall'Aiki taiso, poiché viviamo in una società nella quale molti dei frequentatori dei corsi non hanno alcuna confidenza con il proprio corpo (figuriamoci con la connessione mente-corpo!); è bene quindi sempre fare un buon "riscaldamento" insieme, prima di passare a esercizi più impegnativi e richiedenti.

Diverso è invece quando un Senpai arriva tardi a lezione: lo si lascia in un angolo che si prepari da solo, prima di includerlo nel keiko, anche perché avrà sviluppato la capacità di farlo a dovere, anche senza seguire le istruzioni di una guida.

Ultimo punto: in Federazione, la prima qualifica di'Insegnamento, l'Aspirante Allenatore (1º livello) cerca di formare proprio le persone in grado di prendersi cura con cognizione di causa dell'Aiki taiso... per fornire un supporto pratico al Docente titolare, e nel contempo, per garantire un suo alter ego in grado di seguire chi mostrasse particolari difficoltà nell'esecuzione degli esercizi proposti.


Marco Rubatto






1 commento:

Anonimo ha detto...

Complimenti: finalmente un discorso chiaro che, mi auguro, seguito da molti