Oltre ad essere una delle prime forme che viene proposta ai corsi, è anche particolarmente significativa perché sopra questa pratica è possibile costruire i principi che seguono (argomento che però tratteremo più avanti ed altrove).
Originariamente il nome di questo principio era [腕抑え] "ude osae", ovvero "controllo/blocco dell'avambraccio"... che pare per ragioni anche di tipo storico (eliminare le barriere linguistiche a favore degli occidentali) fu chiamato appunto "ikkyo".
É interessante anche notare che [教] "kyo" significa "insegnamento, fede, dottrina"... e di solito viene appunto tradotto con "principio": affermo questo perché c'è una differenza molto grande fra una tecnica ed un principio.
Se fossimo in campo fisico, ad esempio, una teoria o una legge matematica che descrive un fenomeno andrebbero dimostrate... invece un principio NO: si prende atto che le cose funzionano in quel modo li e stop. Non vi è alcuna dimostrazione dei Principi della Termodinamica, poiché sono degli assunti fondamentali... è possibile descriverli matematicamente, ma non "dimostrarli".Potrebbe non essere differente per il nostro "ikkyo", che pare proprio essere uno dei mattoncini di base (il 1º di essi, fra l'altro) che compongono la parte visibile della nostra disciplina.
Iniziamo a mostrare che esistono 2 tipologie distinte di ikkyo, comunemente chiamate "omote" ed "ura" (alcuni stili di Aikido preferiscono chiamare "positivo" e "negativo"), che risultano un po' l'uno l'immagine speculare dell'altro... cosa che merge piuttosto chiaramente dai 2 brevi video che seguono.
IKKYO OMOTE
omote |
Per sua caratteristica, questa forma è più adatta al movimento di entrata (irimi) ed ad un timing che interrompe l'attacco del partner ancora prima che questi lo abbia terminato (se non sen). Si riempie un vuoto prima che esso diventi pieno.
IKKYO URA
ura |
Per questo principio è più semplice che venga applicato in movimenti evasivi (hirai o tenkan), perché sono i migliori a consentire all'energie del partner di proseguire oltre a dove questi intendeva inviarla. Il timing diventa quindi go no sen.
omote |
Esistono infatti solo 2 tipologie distinte di vortice: una costituisce il principio con il quale lavorano i mulinelli marini, che dalla periferia tengono a far inabissare i nuotatori o le imbarcazioni: questo è il principio (concentrazione) sul quale funziona IKKYO OMOTE;
ura |
Come potete notare, entrambe le forme fanno utilizzo di UNA SOLA SPIRALE, ma che viene percorsa in senso opposto da ciascuna di esse.
Geometricamente interessante, direi!
Ho titolato il Post "93 sfumature di IKKYO" perché allo stato attuale del nostro Canale YouTube (al quale vi consiglio caldamente di iscrivervi, se non lo aveste già fatto!) abbiamo a disposizione ben 93 tipologie di IKKYO diverse, suddivise in OMOTE ed URA, in tachi waza (tecniche in piedi) e suwari waza (tecniche da seduti)... a seconda del variare dell'attacco del nostro partner.
Mancano ancora alcuni hanmihandachi waza (uke in piedi, tori seduto) che credo che porterebbero questo numero intorno ai 100-110 tipologie al massimo; gireremo questi ulteriori video non appena possibile.
Ecco le playlist che mostrano tutte le forme di cui vi parlo...
TACHI waza ikkyo OMOTE (42 forme)
TACHI waza ikkyo URA (43 forme)
SUWARI waza ikkyo OMOTE (4 forme)
SUWARI waza ikkyo URA (4 forme)
Un ultimo cent va speso per l'enorme differenza tecnica che pare esserci nei vari stili di Aikido nel performare ikkyo ed i suoi derivati: c'è gente che lo fa tramite un passo avanti (la maggioranza), chi tramite uno tsugi ashi (l'Iwama Ryu, ad esempio)... beh, per un neofita può non essere semplice districarsi fra questa poderosa varietà tecnica e stilistica.
Una cosa che raccomando sempre ai miei allievi è questa: quando vedete un Insegnante fare una cosa, pensate sempre cosa vuole dirvi con ciò che fa.
Ci sono didattiche che puntano di più alla marzialità, e ad esempio sottolineano l'importanza che uke non possa afferrare la gamba che entra con la sua mano libera (questi entreranno con tsugi ashi in contro-anca)... chi vuole sottolineare di più la fluidità del movimento e l'inversione delle direzioni (questi tenderanno ad entrare facendo un passo, ad esempio in Aikikai si fa così).In generale non c'è nessuno che sta commettendo grossi errori e nessuno che riesce a fare giusto in modo assoluto, poiché le prospettive sono molteplici ed è veramente complicato tenerle TUTTE equi-presenti in ciò che si fa, specie se si insegna... e si ha la necessità di non "ingolfare" gli allievi con un over-load di informazioni, che li manderebbero in tilt, anziché aiutali
Quindi rivolgetevi da un Insegnante esperto e titolato e chiedetegli sul tatami il perché di tutti questi differenti approcci: sicuramente ve li saprà motivare, senza sparare a zero su questo o quella Scuola.
Ricordate inoltre che i video possono aiutare molto nell'apprendimento... ma esso avviene principalmente sul tatami, e nulla può essere altrettanto efficace come il vostro stesso corpo per imparare l'Aikido!Marco Rubatto
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