Al tempo (ottobre 2007) non vi erano molte risorse on-line dedicate all'Aikido, se non l'onnipresente "Aikido e Dintorni", quindi da subito sulla colonna destra di Aikime nacquero numerosi link diretti a servizi differenti:
Aikido a Bologna |
A - riunire i vari gruppi di praticanti di Aikido in Italia, indipendentemente dall'Ente di appartenenza;
B - fornire una bibliografia più completa possibile delle opere sull'Aikido in italiano; fare cultura, insomma;
C - indicare negozi fisici e virtuali dove andare a reperire materiali ed attrezzature per la pratica;
D - fornire un elenco più completo ed aggiornato possibile sulle iniziative, gli stage ed i raduni organizzati sul territorio (anche in questo caso, indipendentemente da chi fosse l'organizzatore).
Aikido a Salerno |
O meglio: sarebbe percorribile domani mattina, ma non c'è una chiara e comune volontà di farlo, quindi la cosa si è rivelata per ora un'utopia sterile.
Aikido a Pistoia |
Non è stato però né tempo perso, né tutto negativo questo agire, in quanto mi ha fatto conoscere molte realtà differenti da quella nella quale provenivo io e mi ha fatto incontrare tante belle persone, che ancora adesso talvolta chiamo "amici".
BIBLIOGRAFIA
B) è stato utile ad alcuni e per un certo periodo, ma con l'affermazione dell'era digitale si sono scritti sempre meno libri cartacei e spesso quelli più recenti non mi è parso aggiungessero tutta questa grande qualità al panorama preesistente: un tempo c'era più coraggio, gli autori scrivevano il loro pensiero... cioè qualcosa in più che pubblicare un libro fotografico per mostrare questo o quel movimento di jo.
Aikido a Vercelli |
Anche questo servizio quindi non è più stato aggiornato, anche se - di tanto in tanto - recensisco volentieri nei Post settimanali qualche opera scritta che ci viene spedita o che mi incuriosisce particolarmente... e presto avrete una bella sorpresa su questo tema, ma non anticipo per ora nulla.
Aikido a Firenze |
Inutile quindi continuare a stare dietro ad un mondo che ha superato per velocità e ampiezza qualsiasi sforzo si possa fare per conferirgli una struttura stabile.
STAGE E RADUNI
D) era qualcosa che forse stava più a cuore a me che agli utenti del Blog stesso, poiché era direttamente collegato al punto A), ovvero favorire una rete tra Aikidoka che non si è mostrata sempre di interesse collettivo. E ci andava molto tempo a cercare le info sui Seminar, scaricare (o creare) un PDF, caricarlo sul server e fornire il link... ogni santa settimana, per ANNI.
Aikido a Rivoli |
Da allora ne è passato di Aikido sotto i ponti e la Community ha trovato le sue regole per auto-regolamentarsi, in qualche modo, e sono cambiato profondamente anche io.
Ho abbandonato il mio storico compito di moderazione su Aikido Italia Network per dedicarmi completamente a queste pagine, perchè potessero essere completamente una mia creatura... già che nel frattempo si era verificato un altro importante flop...
Aikido a Modena |
Aikido a Palermo |
Bello quindi essere presentati, vedere on-line il proprio lavoro, ma faticoso assicurare una scansione temporale certa con il prossimo scritto: quindi, silenziosamente, anche i più dotati si sono defilati quando hanno percepito che poi c'era da prendere un impegno costante, per quanto rado, nel darmi una mano.
Aikido a Civitanova Marche |
Io quindi facevo da jolly eterno e facevo sia il mio, sia quello che mancava dagli altri membri: cosa che da un certo punto in poi ha fatto si che continuassi per lo più da solo, o con rari interventi mirati di persone che ho reputato affidabili.
La seconda cosa importa che è successa è che mi sono reso conto che non stavo sul serio portando avanti questo progetto per la Community, quanto per me stesso in primis: non che mi spiacesse offrire un contributo ad altri, ma scrivere si rivelava un modo eccellente per riordinare innanzi tutto le mie idee ed elaborare ad un livello più consapevole.
Aikido a Torino |
É avvenuto un processo spontaneo di maturazione negli anni che mi ha fatto abbandonare via via una modalità "politically correct" nei miei scritti, per dare spazio al mio sentire... per quanto talvolta esso risultasse controcorrente o poco condivisibile. Era importante potermi assumere la responsabilità piena del mio pensiero per diventare ciò che già potenzialmente forse sapevo di essere, ma per questo ci andava la firma, bisognava metterci la faccia.
Altra cosa importante: non avevo esperienza di Blogging, quindi mi immaginavo che le pagine avrebbero avuto molte interazioni da parte degli utenti... ed è stato così almeno per i primi 4 o 5 anni.
Aikido a Gallarate |
L'utenza è diventata solo interessata alla lettura on-line (dalle 150 alle 850 interazioni settimanali) ed i commenti si sono spostati TUTTI sui Social Network (il canale YouTube di Hara Kai, con oltre 1200 iscritti ed il mio account Instagram sono giunti molto più tardi).
Ci è andato un attimo per far si che l'utenza imparasse a rispettare alcuni semplici regole di netiquette e di comune senso del rispetto reciproco, perciò il servizio di moderazione inizialmente è servito abbastanza; ora è raro che debba intervenire per le escandescenze di qualcuno: in qualche modo, anche in questo caso, la Community si è auto-regolata e auto-scelta. Ora Aikime REVOLUTIONS è un gruppo molto tranquillo, nel quale chiunque può dire la sua, ma chi sgarra viene accompagnato gentilmente alla porta con una certa fermezza.
Le cose cambiano, e forse c'è da preoccuparsi quando per troppo tempo ciò non accade, quindi mi pare positivo che questa esperienza abbia preso direzioni inedite in modo spontaneo... anche mostrando i molti limiti con i quali a suo tempo la intrapresi.
Dagli errori spero di avere imparato qualcosa, o comunque cerco di farlo... e questo - quando riesce - cambia la mappa del territorio di ciascuno di noi: da persona intenta ad aiutare gli altri ho forse trovato un modo più "efficace" per farlo... ovvero quello di incominciare ad aiutare me stesso, cosa non sempre banale.Forse un tempo cercavo di aiutare gli altri PER NON dover ammettere di non essere capace a prendermi cura di me stesso... e quindi meno male che ho smesso.
Ora le persone che leggono il Blog e che mi contattano - molto spesso in privato - sono composte da Aikidoka di ogni organizzazione ed ogni grado, dal novellino in cerca di info al 6º dan, che vuole denunciare le gravi irregolarità che vede commettere all'interno della sua Scuola/Ente di appartenenza.
Come e quando posso, cerco di rispondere a tutti, compatibilmente con i numerosi impegni (un tempo sarei stato sveglio alla notte per farlo, ora preferisco dormire qualche ora in più!).
Anche la bio-diversità, che un tempo mi entusiasmava - ma che avrei desiderato potesse trovare una "casa comune" - ora viene letta da me in un altro modo, molto diverso e forse più maturo e positivo: per sfizio ho provato a riportare sulla destra tutte le foto di gruppo di eventi da tatami avvenuti nel week end 12 e 13/12/2021, che ho trovato sulle pagine Social (e sono certo che non sono tutti!).
Vedete quanti sono?
Da Nord a Sud Italia... molti sono amici, persone con le quali ho praticato per anni, o sono per qualche ora.
Sono contento che ciascuno continui la propria strada come preferisce, che organizzi le sue giornate esami, con i propri programmi tecnici... che inviti i suoi Maestri, organizzi i suoi raduni.
Io ne ho da vendere a far funzionare al meglio i miei luoghi di pratica, che sono il mio Dojo in primis e quindi il Settore Aikido FIJLKAM... e non si tratta proprio della cosa più banale del mondo, ve lo assicuro!
Un ultima cosa, per me importante: il Blog in questi anni ha fatto conoscere (e talvolta anche apprezzare) il mio lavoro ad un sacco di persone che non non ho mai incontrato e non conosco... che mi leggono, talvolta mi contattano, ma molto più spesso non lo fanno.Ecco, un paradosso vuole che fra quelli che conoscono meno quello che penso e che scrivo ci sono i MIEI ALLIEVI diretti, quelli che vedo ogni giorno sul tatami: loro sono parecchi, ma fra di essi è raro che qualcuno si metta a leggere ciò che scrivo, non guardano nemmeno i tutorial che faccio proprio per loro talvolta.
Mi contattano dal Regno Unito per avere info sul 18 no jo kata... ma poi al Dojo mi chiedono dove si possono trovare i tutorial per studiare i suburi (che sono fatti per LORO da anni): beh, altra cosa strana, che richiede una bella dose di pazienza e che fa capire che le cose non spesso non vanno come ci saremmo immaginati.
Ma questo non significa che vadano male, anzi: fanno crescere anziché limitarsi a fare piacere!Marco Rubatto
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