Come? Senza Dojo, senza tatami, senza compagni, senza il MAESTRO?
Come insegna la vita le cose cambiano, spesso modo drastico ed improvviso, come sta accadendoda un anno in tutto il mondo.
Qualche mese fa ci era giunta voce di un ambizioso/passo progetto che stava avendo un discreto successo nel Regno Unito... e ci abbiamo tenuto a vederci più chiaro.
Grazie ad un principiante Aikidoka nostrano, che però è anche un creativo ed un esperto di empowerment personale ed aziendale, è stato avviato in Gran Bretagna un sistema per approcciare la nostra disciplina ANCHE in questo momento di prescrizioni e di divieti... ovvero è stata pensata una possibilità di iniziare da zero il proprio percorso in Aikido anche durante la pandemia, il che significa niente Dojo, tatami, compagni, Sensei, etc, etc..
Come funziona?Piuttosto lineare e geniale nella sua semplicità...
- si profila un bacino di potenziali interessati alla pratica dell'Aikido (language friendly, ovvero che parlano la stessa lingua) e che risultino vincolati alla SOLA condizione di essere in 2 nello stesso luogo fisico (ad esempio a casa propria marito-moglie, fratello-sorella, padre-figli, etc);
- si mandano loro brevi video che riprendono l'esecuzione di movimenti basilari e veramente semplici, sia eseguibili in modo singolo, che in coppia;
- si inviano loro brevi video che parlino della storia e della filosofia della disciplina;
- si chiede agli interessati di guardare i video (disponibili ad libitum) e di ripetere gli esercizi un tot di volte in compagni del proprio compagno di location;
- si offre loro la possibilità di una supervisione 1 o 2 volte alla settimana di un Sensei in streaming;
- chi poi è interessato, dopo una prova si iscrive al corso, iniziando a pagare le lezioniin modo regolare;
- chi si mostrasse molto interessato... al termine di questo delirio mondiale, può semplicemente continuare la sua pratica nel Dojo fisico più vicino a casa, tuttavia non entrandoci completamente a digiuno di Aikido.
Beh, fino ad ora non ci aveva ancora pensato nessuno... ma ora non lo possiamo più dire, e fra l'altro sembra che la cosa FUNZIONI e lo faccia (in Inghilterra) alla grande!
Questa cosa già ci aveva molto colpito, stupito ed - in qualche modo - fatto riflettere su quanto l'Aikido stia tentando nuove ed inedite strade di approccio al mondo, anche se questo mondo appare pieno di limitazioni che sembrano impedirne la pratica nel modo nel quale siamo da sempre stati abituati a definirla.
Ci sono limiti a metodi come questo?
Ovvio che si, però è importante riflettere su alcuni aspetti, che comprendono anche alcuni vantaggi: nello Yoga metodi simili esistono da anni; certo lo Yoga ha caratteristiche differenti dall'Aikido (si fa da soli, mentre la nostra + una disciplina basata principalmente sul contatto e sulla relazione, etc)... ma il modello potrebbe avere un futuro che va ben oltre alle contingenze attuali che lo hanno fatto nascere.
Molti Dojo non solo ora sono chiusi, ma non avranno nemmeno più la forza di riaprire dopo una serrata così lunga: nuova progettualità, nuova linfa ed anche nuove RISORSE potrebbero fare la differenza per molti quindi. Ergo prima di etichettare tutto come una cagata pazzesca, forse faremmo bene a seguire gli sviluppi di questi progetti pilota e prendere più info. Poi giudicheremo.Metti che poi un giorno possano tornarci utili!
Poi... in questo mare di cambiamento, adattamento, prescrizioni, limitazioni e voglia di fare... un mesetto fa è accaduto qualcosa di impensabile pure al NOSTRO gruppo: vi parliamo quindi ora di un'esperienza diretta!
Cosa è successo?
Che un paio di persone (ragazzo e ragazza) che erano già venute a fare una lezione di presenza al Dojo quando il Covid non sapevamo nemmeno cosa fosse, ci hanno chiesto se potevano iniziare un percorso in Aikido.
Ma proprio ORA che non si può, che non frequentiamo il Dojo, il tatami, i compagni...porca miseria?!
SI, proprio ORA...
Siccome il gruppo di praticanti del nostro Dojo fa lezione OGNI GIORNO on-line da quando non ci siamo più incontrati in presenza, la cosa naturale è stata cercare di includerli nel gruppo, per come questo ci è sembrato possibile... ovviamente.
Noi facciamo lezioni fisiche e lezioni teoriche, lezioni di armi (di solito fruibili singolarmente) e lezioni di tai jutsu (fruibili in coppia, sfruttando il fatto che nel nostro gruppo ci sono molte coppie che praticavano già Aikido insieme pure prima dei vari lockdown).
Quei pochi che rimangono da soli nelle proprie case hanno approfittato dell'occasione per ingaggiare mogli o figli che passavano dal tinello durante il keiko, e trasformarli in inconsapevoli uke improvvisati, da pacioccare con leve e proiezioni sul pavimento.
DPCM e zone colorate permettendo, talvolta gli allievi si ospitano anche a casa vicendevolmente (sempre 1 solo alla volta si muove e rincasa per le 22:00... così ogni regola è rispettata), quindi continuiamo in qualche modo a lavorare insieme... certo per come è possibile farlo attualmente, ma lo facciamo.
Questa nuova coppia si è unita a noi e da subito abbiamo percepito il limite di farli allenare da soli nel loro appartamento in diretta streaming con il resto del gruppo.
La volontà di stare dietro alle cose c'era, però l'interazione di due neofiti che non avevano mai praticato nulla i (o quasi) in precedenza è troppo piena di inconsapevolezze che ci si passa dall'uno all'altro. Quindi le prese - ad esempio - erano "mal fatte" e di conseguenza risultavano viziati pure i movimenti che da esse potevano scaturirne.
Allora abbiamo aggiustato il tiro...
Una coppia di allievi già più esperti (e loro parenti) si sono offerti di "mischiarsi" con loro (così come ogni buon Senpai dovrebbe fare), in modo tale da agevolare la loro pratica e fare una sorta di tutoring più fisico di quello che può fare il nostro Sensei attraverso una telecamera.
È passato già un mese da allora, ed i nostri web-kohai stanno continuando il loro percorso, certo... con poche cadute rispetto a quelle che avrebbero fatto al Dojo, ma cercando comunque di esplorare l'Aikido al meglio delle loro capacità e con le possibilità che oggi sono loro disponibili.
Diventeranno 2 Aikidoka regolarmente sul tatami nel post-pandemia?Abbiamo incontrato "the next generation" degli Aikidoka?
NON LO POSSIAMO SAPERE, ma al momento continuiamo a portare avanti i nostri corsi mettendoci tutto l'impegni del quali siamo capaci: non è ora il tempo dei bilanci.
- UPDATE! -
Siccome non vogliamo farci mancare proprio nulla, la scorsa settimana una nuova bimba di 5 anni ha iniziato il corso Aikido kids online, accanto ai suoi compagni che prima di fare Aikido attraverso ad una telecamera lo avevano almeno fatto un bel po' su un tatami.
Lei NO: un tatami non lo ha mai visto, non ha il keikogi, non sa cosa sia un Dojo... ma si sta allenando con noi... si è iscritta, sembra piena di voglia di muoversi... e vediamo questa nuova strana avventura dove ci e la porterà!
Anche un altro adulto si è unito a noi, quindi nell'ultimo mese il nostro gruppo ha potuto registrare un + 4 iscritti... niente male per periodi come questo, vero?!
Abbiamo però approfittato per informarvi di questa inedita piega che la pratica sta iniziando a prendere un po' in tutto il mondo che ha deciso di non arrestarsi di fronte a niente (noi siamo fra quelli), poiché Aikime è interessato per sua stessa missione all'esplorazione di ogni tipo di novità che interessa l'Aikido e la sua pratica.
Il tempo ci dirà quali di queste nuove forme di approccio daranno frutti nutrienti... e quali saranno destinate ad arenarsi ed essere dimenticate: per ora noi manteniamoci aperti e mossi dal meglio dei nostri ideali... e vediamo cosa accadrà.Buon Aiki-futuro a tutti!
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