Con oggi il nostro Blog chiude la sua stagione e si prende il solito periodo di riposo.
È stato sicuramente un anno strano, nel quale la pratica si è svolta più on-line che di presenza, ed un periodo nel quale ancora atteniamo che un Comitato Tecnico Scientifico dia il via libera allo sport di contatto in tutte le regioni (che non ci hanno già pensato da sole, come il Veneto e la Puglia).
L'Aikido VIVE di contatto, ma non solo di quello fisico: anche e forse soprattutto di contatto umano... e quello non ci sembra mai venuto meno in questo periodo.

Già... ma a settembre potremo ripartire?
E sarà solo una partenza temporanea... perché poi ad ottobre un'altra ondata epidemica ci farà tornare tutti a casa?
Non lo sappiamo, ma sappiamo che l'Aikido è per eccellenza la disciplina che ci insegna a vivere positivamente l'incertezza, a fare un salto nell'ignoto, onorandone l'essenza ed utilizzandolo come trampolino per scoprire nuove cose su noi stessi... e questo sinceramente ci basta!
Rattrista, oltre i disagi in Dojo, percepire una community ancora profondamente scissa e - generalmente parlando - "ignorante" rispetto alle dinamiche dello sport dilettantistico in Italia.
Propio in questi giorni, Società Sportive soffocate dai debiti urlano a gran voce la loro esigenza di ripartire... ma lo fanno in modo disordinato ed inefficace: l'Aikido che dovrebbe unire (almeno negli intenti) sembra avere fatto cilecca; non vi è una massa critica tale da ricevere attenzione ed ascolto da parte delle istituzioni, al momento.
Però forse questo è proprio anche il segno che di Aikido ce n'è ancora molto bisogno, perché forse non è lui ad avere fatto cilecca, quanto i suoi praticanti ed insegnanti (soprattutto) spesso ancora impantanati nei problemi di congruenza fra filosofia e pratica.

Buona estate a tutti e grazie per tutto il supporto e la fiducia che ci mostrate!
Marco Rubatto
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