lunedì 30 gennaio 2017

Aikido libero e consapevole

Presentiamo quest'oggi un nuovo testo che ha attirato la nostra attenzione: si tratta di "Aikido libero e consapevole" di Gabriele Pintaudi.

Questo libro, pubblicato nel 2012 da YouCanPrint Editore, tratta moltissime tematiche che riteniamo essere fondamentali in Aikido... e che molto difficilmente vengono presentate al pubblico con una simile chiarezza.

Su queste pagine spesso ribadiamo com l'Aikido NON sia solo il modo di muovere il corpo o il tributo tecnico a questo o a quel Maestro del passato, per quanto eccezionale possa essere stato... ma piuttosto un "fenomeno coscienziale" che tocca da vicino chiunque lo pratichi e lo insegni...

... e parimenti abbiamo trovato rimandare nel libro di Gabriele Pintaudi: l'Aikido sembra proprio essere una straordinaria opportunità di espressione personale, così come può risultare un pessimo modo di ottenebrare noi stessi con inutili stereotipi tecnici o mentali.

"Lo schema serve ad essere trasceso", quindi l'Aikido dovrebbe portare più benessere e libertà di quanto ne sottragga.

In "Aikido Libero e consapevole", vengono proprio trattati questi difficili, ma anche importantissimi temi:

- quanto l'ignoranza di certi principi sia da considerarsi un castigo divino o una precisa scelta;

- quali parametri adottare per rendersi conto del "livello" di un Insegnante;

- quali i principali errori metodologici e comportamentali un Insegnante tende a fare nel suo corso;

- quale significato possa avere uno stage di Aikido, rispetto alle lezioni regolari;

- l'efficacia degli attacchi e la propensione a lavorare troppo su attacchi codificati;

- il piacere della pratica;

- la percezione dell'errore sul tatami (proprio ed altrui);

- considerazioni su "Aikido e difesa personale";

... insomma, si tratta di un testo dai contenuti considerevoli, come avrete di sicuro compreso!

Viviamo in un'epoca in cui spesso chi scrive sente la necessità di essere legittimato da qualcuno o da qualcosa (ad esempio un Ente, un nome altisonante che benedice un'opera, etc..): in "Aikido libero e consapevole" invece abbiamo trovato "SOLO" il pensiero di Gabriele Pintaudi, un Insegnante di Palermo, fra l'altro giovane... che ha avuto il coraggio di manifestare il suo pensiero e le riflessioni che hanno accompagnato le sue esperienze.

"SOLO" fra virgolette perché è molto raro tutto ciò, ed è ammirevole e coraggioso, a dire nostro!

I libri - esattamente come l'Aikido - possono infatti essere uno strumento utile ad aprire la mente ai propri lettori, o a creare ulteriori forme di dipendenza dall'Autore (o al Maestro di Aikido) di turno: il libro di Gabriele è evidentemente improntato alla prima delle due possibilità, ed anche per questo ci è piaciuto molto.

Con un linguaggio semplice, discorsivo ed intuitivo... e con esempi presi dal proprio vissuto, egli ci conduce in alcune riflessioni che possono essere profonde quanto il lettore decide che siano, facendo intravedere come la consapevolezza non sia altro che uno specchio in cui decidere liberamente a che livello di dettaglio vogliamo scendere quando ci osserviamo.

Questo libro parla del coraggio e delle responsabilità di una scelta... che tanto più è consapevole, meglio riuscirà a condurci dove vogliamo, magari tenendoci alla larga da esperienze inutili accanto a coloro che farebbero di tutto perché fossimo - in Aikido come nella vita - succubi di qualcosa, di qualcuno, di noi stessi.

Secondo noi opere simili vanno fatte conoscere e tenute in debita considerazione nel piccolo-grande mondo della nostra disciplina, ancora saturo di ignoranza, pregiudizio ed aspettative magiche.

Ci auguriamo che possiate anche voi provare la stupenda sensazione di dolore profondo che accade SOLO quando si finisce di leggere un libro che è molto piaciuto... qualcosa che in "Aikido libero è consapevole" accadrà crediamo a molti intorno a pag. 135!

Buona lettura... consapevolezza e libertà!





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