lunedì 19 dicembre 2016

Buon compleanno Aiki-nonno!

133 anni fa, il 14 dicembre 1883, nascevi tu... a Kii Tanabe, una cittadina di pescatori nella prefettura di Wakayama.




Ci permettiamo di darti del tu, solo perché hai mostrato più volte nella vita di essere tu stesso per primo l'anticonformista: moderno nel pensiero si, ma tuttavia non anarchico...

... hai saputo prendere il meglio della tradizione marziale giapponese e confezionare una creatura nuova e viva dall'animo inedito, qualcosa che chiunque nel mondo ora fa fatica a definire con estrema precisione:

- l'Aikido è un'arte marziale;
- l'Aikido è l'arte della pace;
- l'Aikido è meditazione in movimento;
- l'Aikido è un'arte di relazione;
- l'Aikido è una disciplina capace di farci evolvere...

Forse tutto ciò insieme, per quanto sia complicato però reggere in una sola mano un oggetto così poliedrico!

Questo accade spesso quando si cerca di identificare qualcosa di nuovo utilizzando etichette vecchie...




Litighiamo molto adesso fra noi rispetto all'Aikido: c'è chi crede di aver capito il tuo messaggio più di altri, chi si arroga il diritto di pontificare di avere la TUA verità in tasca, non rendendosi conto che cos' facendo dimostra di non aver nemmeno provato a cercare la SUA...

Ma l'Aikido serve proprio a comprendere e superare il conflitto nel modo più costruttivo possibile per tutte le parti, quindi questa disciplina sembra abbia appena iniziato a mostrare le sue immense potenzialità.

Di sicuro però la tua è stata un'intuizione grande... venuta in mente ad un grande uomo, che era MOOOLTO di più di un eccellente marzialista.

Sei stato un innovatore, un profondo e rispettoso conoscitore della tradizione dei tuoi tempi e un lungimirante precursore dei nostri: qualcosa non da tutti, insomma!!!




Se fossi Babbo Natale, l'unico regalo che ti chiederemmo forse sarebbe quello di non farci nessun regalo... così che ci possiamo guadagnare ciò che ci sta a cure con il nostro impegno: tu dicevi "Io sono l'universo", e se era vero per te... lo dovrebbe essere pure per noi...

Quindi smettiamola di chiedere al prossimo qualcosa, e continuiamo a fare di tutto per diventare un prossimo che vale la pena di incontrare, dentro e soprattutto FUORI da un tatami.

Ci deve infatti essere una corresponsione fra dentro e fuori dal tatami, nel senso che è inutile filosofeggiare alti concetti di rispetto ed amore nel Dojo per poi non vivificarli nel nostro quotidiano; forse non è solo inutile, è proprio dannoso!

Un altro modo di vederla è che non esista un dentro ed in fuori, ma il "tatami" sia il luogo in cui si compiono le nostre azioni ed il Dojo in cui imparare sia la vita.

Le barriere fra dentro e fuori, fra noi e te, fra noi e gli altri vengono erette in misura di quanto non abbiamo ancora compreso quel "Io sono l'universo"... è li che c'è da lavorare, il giorno del tuo compleanno, quello del nostro, a Natale, a Pasqua, in tutte le feste comandate, così come in ogni giorno ordinario.

Nessun giorno è poi così ordinario se lo vivessimo come tu hai avuto il coraggio di vivere i tuoi: vedi, è il tuo compleanno... ma come al solito il regalo lo hai fatto tu a noi!!!

Grazie...

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