Come vi avevamo promesso qualche settimana fa, la nostra Redazione ha partecipato nello scorso week end 29/10-1/11/16 ad un evento italiano legato all'Aikido più unico che raro: Sorrento è stata la sua l'incantevole location!
Eccovi il nostro breve report...
Si è trattato, in realtà, non solo di un'evento, ma di una serie di eventi concatenati fra loro, ai quali siamo stati onorati di presenziare e partecipare attivamente in prima persona.
Dovete innanzi tutto sapere che la città di Sorrento è gemellata con l'agglomerato urbano di Kumano, nella prefettura di Mie (JP) sin dal 29 novembre 2001: ricorreva quindi nei giorni il 15º anniversario di tale cerimonia, all'interno di una cornice ben più ampia che riguarda il nostro Paese ed i nostri fratelli del Sol Levante... ossia il 150º anniversario delle relazioni diplomatiche fra Italia e Giappone!
Per questa occasione sono stati come al solito invitati numerosi personaggi ed artisti giapponesi, nella fattispecie dei musicisti di fama, estremamente interessati allo studio del mandolino napoletano... che in Giappone viene studiato - incredibile ma vero - da quasi un milione e mezzo di persone (ci hanno superato di brutto!!!).
La prefettura di Wakayama è anche quella che ha dato i natali al Fondatore dell'Aikido è quella adiacente a quella di Mie (i monti Kumano, patrimonio dell'umanità sancito dall'UNESCO, sono stati uno dei luoghi di pellegrinaggio preferiti da O' Sensei!)...
... in questa cornice politico-culturale, è stato anche presentato a Sorrento il 31/10/16 la traduzione completa di un makimono (letteralmente "cosa arrotolata") originale ed inedito di Morihei Ueshiba, rinvenuto da una ragazza giapponese, nipote di un'allievo del Fondatore, che ha consegnato copia al Sindaco della città a simbolo dei rapporti di collaborazione ormai stabili fra Sorrento e Kumano.
Di cosa si tratta?
È un "moku roku", ossia un'elenco di tecniche e di metodologie legate all'Aiki-Budo che Morihei Ueshiba rilasciava ai suoi allievi più fedeli, a segno della loro possibilità di insegnare ciò che avevano appreso dal loro Maestro.
L'emozione di vedere di persona circa 10 metri di pergamena vergati a mano dal Fondatore nel 1927 è stata notevolissima!!!
Pare che il testo sia stato talvolta di difficile traduzione, forse per via del fatto che i linguisti dell'università "L'Orientale" di Napoli non avevano alcuna base conoscitiva rispetto a ciò che avevano sotto mano, quindi si sono lasciati trasportare da una traduzione letterale, che forse poco aveva a che fare con il linguaggio gergale ed estremamente da "addetti ai lavori" che è stato utilizzato.
È stato anche dichiarato che in alcuni punti i "conti non tornavano" e la responsabilità di ciò è stata attribuita ad O' Sensei stesso, che si sarebbe sbagliato in numerosi punti: pur non escludendo tale ipotesi, ci vien da dire che ve ne possono essere anche altre... come ad esempio che questa traduzione venga affiancata da un praticante esperto di Aikido o Daito Ryu, oltre che di lingua e cultura giapponese...!
Ma il week end Sorrentino non finiva qui...
Il Maestro ed amico Angelo Armano, 6º dan Aikikai, ha tenuto la cerimonia di apertura (Kagami Biraki) del suo nuovissimo ed ampio Dojo, organizzando uno stage internazionale di Aikido, che ha visto partecipare nel corpo insegnanti (oltre al Maestro Armano stesso) anche Yutaka Fujino Sensei, 6º dan e Tomomi Okabe Sensei, 5º dan... e numerosi praticanti giunti da diversi paesi esteri e da tutta Italia.
2 giorni di lavoro intenso sulla forma e sul coraggio di trascenderla: in due parole sole "Bannen Aikido", ossia uno stato d'animo nel quale la parte più autentica e profonda del sé si manifesta attraverso l'incontro con uke.
Un allenamento intenso e profondo al quale è stato un privilegio partecipare!!!
Il "Centro Metamorfosi - Shugyo Juku" di Sorrento sarà da ora aperto per ospitare lezioni quotidiane di Aikido, così come seminar e stage residenziali... che daranno a chiunque lo desideri l'opportunità di affacciarsi, abbracciare o stringere ulteriori importanti legami e scambi con questa affascinante e splendida disciplina.
Ci siamo sentiti particolarmente vicini a questo evento, giacché a nostra volta siamo partiti poco più di 2 mesi fa con la stessa avventura presso l'Hara Kai Dojo di Torino, quindi ci viene più che spontaneo augurare al Maestro Armano tantissima fortuna e prosperità per il suo importantissimo progetto!
Ma non siamo ancora giunti alla fine di questa straordinaria esperienza...
In occasione di questo week end di iniziative culturali e sportive, abbiamo avuto il piacere di essere invitati all'apertura della mostra di Shodo della Maestra giapponese Minako Kobayashi, che rimarrà visitabile fino al prossimo 6 gennaio 2017 presso l'Istituto Comprensivo Torquato Tasso di Sorrento.
Il tema era "l'incontro": con pochi ed essenziali tratti è stato egregiamente descritto dall'artista il tema dell'incontro fra sé e sé, dell'incontro con l'altro, fra culture differenti (da alcuni anni gli allievi dell'Istituto Tasso hanno scambi con studenti delle Scuole di Kumano, quindi è anche presente una mostra fotografica che mostra i momenti salienti di questi scambi umani e culturali)...
... toccando in modo marcato anche principi e tematiche particolarmente care al mondo dell'Aikido...
da "Ware wa uchu nari" ("Io sono l'Universo"), a "Aikido" (scritto con il kanji 愛 "amore", anziché 合 di "armonia", un gioco di omofoni talvolta utilizzato dal Fondatore stesso).
Un momento che apre il cuore e che fonde la cultura e la tradizione giapponese più elegante con l'occidente al quale siamo abituati quotidianamente (tutte le opere sono state realizzate su carta da disegno normale e non su carta di riso).
É stato presentato il progetto che per il secondo anno ha visto l'Aikido entrare nelle scuole e diventare una preziosa risorsa di crescita per alunni ed insegnanti insieme...
Ed infine, ma non per ordine di importanza, è stato presentato il libro "Bannen Aikido" del Maestro Angelo Armano, edito da Valtrend Editore.
Noi eravamo fra i relatori di questa conferenza stampa, tenutasi nella Sala Consigliare del Comune di Sorrento, quindi possiamo raccontarvi piuttosto bene cosa ci siamo detti.
Bannen Aikido è un testo molto particolare, poiché sotto forma di dialogo fra tre personaggi (Tamashi, - il maestro saggio, Baka - l'allievo esperto ed un po' matto, e Junpei - il novizio inesperto con la tendenza ad intellettualizzare un po' troppo) si passano in rassegna le grandi tematiche inerenti l'Aikido.
Si tratta di un testo coraggioso ed utile!
Coraggioso, perché ha l'ardire di spingersi fino a dove spesso la "sacra tradizione" dell'Aikido non osa fare, proprio per la sua naturale tendenza e forse bisogno di conservare o proteggere qualcosa. Proteggere tuttavia diviene chiaramente - ad un certo punto - talvolta una scusa per non evolvere e quindi non permettere alla metamorfosi interiore di manifestarsi attraverso le nostre azioni... sul tatami, come nel quotidiano.
Leggendo Bannen Aikido, è possibile imbattersi in aneddoti inerenti il Fondatore, i suoi allievi più diretti che lo hanno fatto conoscere al mondo (Michio Hikitsuchi, Nobuyoshi Tamura, Morihiro Saito, Hideo Hirosawa, Hiroshi Tada, Itsuo Tsuda, Motomichi Anno... solo per citarne alcuni), ma anche in fisici, filosofi, mistici, scrittori, famosi esperti di Budo (Wolfgang Pauli, Carl Jung, Friedrich Nietzsche, James Hillman, Gustavo Rol, Chuang Tzu, Martin Heideger, Giordano Bruno, Dante Alighieri, William Blake, Shigeru Egami, Myamoto Musashi): il panorama culturale dei confronti offerti diremmo che è piuttosto ampio e ben assortito!
Si parla di "Aiki", "musubi" (collegamento, annodamento"), "michibichi" (condurre), "masakatsu agatsu" ("vera vittoria, vittoria su di sé"), "shugyo" (percorso, pellegrinaggio)... ma soprattuto si viene messi a nudo - se vogliamo - smontando quelle certezze immutabili che spesso ergiamo a difenditrici di quello che siamo stati, e che di fatto, ci impediscono di diventare quello che vogliamo essere.
Capirete quindi che si tratta anche di un libro mondo utile: in Aikido spesso si sprecano grasse parole sulla filosofia, ma pochi sono poi di fatto i protagonisti di quella metanoia che chiunque infondo anela. Non pratichiamo di certo per rimanere inalterati dalla pratica, ne - tantomeno - imbruttiti!
Il Maestro Angelo Armano, con audace semplicità, ci parla indirettamente della SUA metanoia attraverso i personaggi di questo libro e di quello stato di cose delle quali si può parlare SOLO per esperienza diretta... e non per sentito dire.
Angelo, senza timore, ci fa entrare in quello che lui è, non in quello che sa... ed è questa il principale elemento di coraggio ed utilità di questo formidabile testo: è una testimonianza attiva di quanto è potente "il dentro" quando si armonizza completamente e si esprime "nel fuori".
Bannen Aikido non è forse un libro facile, anche se crediamo sia semplice: è uno di quei testo che forse è da leggere e poi rileggere, poiché è un "libro in divenire"... che accompagna il lettore nella PROPRIA trasformazione e la specchia fedelmente.
Un'opera ammirevole, e non è l'amicizia che ci lega al Maestro a farcelo affermare, quanto l'aver constatato che nel mare di pubblicazioni "copia ed incolla" o i volumi fotografici dei maestroni che pretendono di spiegarci l'Aikido per fotogrammi... esiste ancora qualcuno che ha qualcosa di inedito e molto interessante da dire su questa straordinaria disciplina...
... qualcuno che ha consapevolezza di quanto possa essere importante e ispiratrice la propria testimonianza più autentica!!!
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