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L'atmosfera è stata più che accogliente e proficua per i numerosi partecipanti, giunti anche sia dal nord e centro Italia per l'evento... ma sicuramente il nostro intento non è quello di lodare i risultati del nostro lavoro, quanto di far giungere alla società Aikidoistica che utilizza al meglio la rete nuove idee e spunti di riflessione per migliorare se stessa.
Innanzi tutto è emerso dai rimandi circolari al termine di ogni lezione quanto sia importante per ciascun allievo presente ad un seminar (indipendentemente da scuola, stile e grado) poter avere un attimo riservato allo scambio, al confronto costruttivo... e se serve anche alla critica.
Ci siamo abituati a Seminar con lezioni frontali, nei quali il Sensei di turno "illumina" i presenti con le sue proposte didattiche ed educative: non c'è nulla di male in questo modello storicamente collaudato, mai praticanti più giovani in esperienza vogliono interagire di più...
... assaggiare (se non anche mettere alla prova) la capacità dell'Insegnante di entrare anche nel merito dei loro dubbi e sensazioni. Questo costringe i docenti ad un maggiore grado di adattabilità e di fatto impedisce di fare "cipria/incolla" alle lezioni svolte con un "pubblico" diverso.
Ci "dobbiamo essere di più" per accettare questa nuova ed avvincente sfida, ma abbiamo già anche sperimentato di persona che gli allievi sono poi i primi a rimandare gratitudine ed apprezzamento per questa inedita apertura nei loro confronti!
Altro rimando importante: le lezioni tecniche sono gradite quando dentro le proposte si muovono principi ben identificabili, che chiarificano come la tecnica sia un mezzo e non il fine della pratica.
Ai seminari frequentati da persone provenienti da esperienze Aikidoistiche differenti, ad esempio, parlare di "principi" risulta molto più unificante di calcare troppo la mano sulle tecniche, che possono essere i "linguaggi locali" per far passare un certo messaggio.
Diventa sempre più importante in un evento che gli allievi percepiscano "quale messaggio si vuole far giungere loro" attraverso le proposte fatte sul tatami: anche l'ikkyo più rinomato quindi perde di senso se non lo si contestualizza con un fine adatto al contesto e conforme ad un messaggio che va al di là di come si muovono i piedi o quali angoli debbano essere adottati dalle falangi delle dita delle mani!
Allo scorso Blogger Seminar abbiamo parlato sabato mattina di "go no sen" (la "risposta in ritardo"), sabato pomeriggio di "sen no sen" (la "risposta simultanea") e domenica mattina di "sen sen no sen" (la "risposta che arriva prima della domanda").
È stato più volte rimandato l'interesse degli intervenuti per seminari ed eventi dichiaratamente TEMATICI, e che quindi risultassero qualcosa in più che un catalogo di tecniche...
Insomma l'Aikido sta crescendo!
Per quanto se ne dica... per quanto si demonizzi una certa inedita libertà impensabile fino ad un paio di decenni fa, la comunità sta iniziando ad interagire ANCHE in modo costruttivo e più armonico al suo interno, proponendo inediti spunti di riflessione a chi si affaccia al variegato mondo dell'Aikido.
La promessa di girare uno spot pubblicitario dell'Aikido italiano è stata colta in pieno, iniziando a raccogliere fra tutti i presenti idee di script e regia che nei prossimi mesi saranno oggetto di lavoro comune, affinché il risultato finali risulti LIBERO da ogni accezione campanilistica... e che rappresenti innanzi tutto lo spirito che amiamo dell'Aikido più che le sue tecniche o ciò che potrebbe creare ulteriori divisioni.
Ma la chicca delle chicche a nostro dire è stata la stesura e pubblicazione di un documento comune che rappresenta le linee guida nelle quali ciascuno di noi sente volentieri di identificarsi, ben inteso rimanendo legati ciascun al proprio ente scelto per la pratica.
Non si tratta infatti dell'ennesimo logo o associazione per promuovere la pratica, ma un codice etico al quale aderire se ci sentiamo rappresentati dai suoi contenuti: lo abbiamo chiamato "WeAiki - Insegnanti senza barriere", ed è liberamente scaricabile in PDF al seguente link.
Eccovene un'anteprima grafica...
Dalla sua data di pubblicazione, questo documento è stato letto e sottoscritto da decine di Maestri di Aikido di tutta la penisola: da grandi pionieri e capiscuola, a professionisti, a semplici Insegnanti e praticanti che ne condividono i contenuti.
Ad oggi ecco i loro nomi:
- Simone Chierchini, Aikido Italia Network - Montenero di Bisaccia (CB)
- Marco Rubatto, Aikime - Torino
- Fabio Branno, Aikido Vivo - Napoli
- Rino Bonanno, Aikikai Napoli - Napoli
- Daniele Petrella, Napoli
- Gabriele Pintaudi, Aikido Libero - Palermo
- Pasquale Robustini, Aikido Roma Nord - Roma
- Carlo Caprino, Seishin Dojo, Grottaglie (TA)
- Stefano Mazzilli, Accademia Studi Aikido Hikari Italia - Pomezia (RM)
- Fabio Ramazzin, Takemusu Aikido Gallarate - Gallarate (VA)
- Valentino Traversa, Aikido Salento - Manduria (TA)
- Angelo Armano, Shugyo Dojo - Sorrento (NA)
- Giuseppe Gramendola, Associazione Aishin - Torino
- Paolo Muratori, D.A.MA - Cesenatico (FC)
- Maurizio Lo Vecchio, Aikido Nippon Club - Novara
- Jaime Sierra, KiShinTai - Bogotà (Colombia)
- Alessio Candeloro, Shugyo Dojo - Genova
- Angelo Montemurro, Centro Studi Arti Orientali Shin Zen Dojo - Massafra (TA)
- Argeo Caferri, Takemusu Aikido Recanati - Recanati (MC)
- Fabio Russo, Aikido e Pensieri - Avellino
- Diego Rossi - Napoli
- Gianni Canetti, Bushi no Kami - Orbassano (TO)
- Antonio Villano, Dojo Ikkyo Kaiten - Napoli
Queste sono le persone che, ad oggi, ci hanno messo il nome... E LA FACCIA nel dichiarare, oltre di essere d'accordo con i contenuto del documento, di essere pronti di dimostrare CON I FATTI la loro aderenza alle linee guida suggerite nello stesso.
Se anche tu vuoi unirti a loro, non hai che da contattarci, inviando una e-mail con Nome, Cognome e Dojo di appartenenza a:
Simone Chierchini: schierchini@gmail.com
Marco Rubatto: shuren@virgilio.it
Fabio Branno: fabiobranno@hotmail.com
Le sole cose che non si muovono sono quelle morte... ed a quanto pare l'Aikido mostra di avere più che mai movimento e vita, ai nostri giorni e sul nostro territori.
Qualcuno ha simpaticamente commentato - una volta letto il documento - "ma l'Aikido non dovrebbe essere già così!?"
La risposta è SI, dovrebbe già esserlo...
... e anche se non è sempre stato tale fino ad ora, questa volta abbiamo la reale possibilità di FARCELO DIVENTARE, anche grazie al prezioso impegno e contributo di voi tutti!
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