lunedì 4 marzo 2013

Le Aiki-Associazioni vampiro

Nel mondo civilizzato, per quale ragione sono nate le Associazioni e le Federazioni?

Probabilmente perché più persone condividevano un ideale o un progetto, quindi si sono aggregate, ben comprendendo quanto l'unione possa fare la forza!

In Aikido, nel mondo intero come in Italia, si è ragionato esattamente allo stesso modo...

Solo che, per qualche ragione non ben sempre esplicita, la maggior parte delle Associazioni o Enti che patrocinano la pratica dell'Aikido, pare a volte che tutto facciano tranne che supportare il singolo praticante nella sua disciplina.

Ci troviamo di fronte spesso a piccole o grandi realtà, nelle quali il maestrino di turno (appositamente con la lettera minuscola e diminutivo) utilizza una "congrega" di praticanti come un feudatario poteva concepire con il suo feudo.

Ma a volte è anche peggio...

Più in generale, la ragione per associarsi a questo o quell'Ente dovrebbe trovare motivo d'essere nella qualità e quantità di servizi che ciò porta a disposizione dei praticanti.

Un'Associazione che mi permette una pratica regolare, a costi contenuti, all'interno di strutture adatte, con Insegnanti validi merita sicuramente di essere frequentata.

Ma cosa intendiamo per:
- pratica regolare?
- costi contenuti?
- Strutture adatte?
- Insegnanti validi?

Ciascuno si è o si sta facendo la sua idea.

Ma oggi ci occupiamo piuttosto di quegli Enti, sia nazionali che internazionali, che non offrono proprio nulla di tutto ciò, o quasi!

Potremmo soprannominarli "Aiki-Associazioni vampiresche".

Il vampiro, così come il parassita, si attacca all'organismo più forte e sopravvive a scrocco, spillando sangue ed energia vitale a quest'ultimo.

Quanti di noi appartengono ad Associazioni di questo tipo?

E' universalmente considerato importante, ad esempio (e per citare un caso estero che poco faccia direttamente imbestialire certi Aikidoka italici) appartenere e ricevere gradi da Enti tipo l'Aikikai di Tokyo...

... anche noi ne facciamo parte, come moltissimi altri.

Una riflessione libera e disincantata però è doverosa: ogni anno cosa ci giunge dal nostro tesseramento a questo Ente?

uhmm... beh, insomma...

... veramente...

NIENTE!

Si, certamente in caso di esami dan, riceveremo il fatidico papirone scritto in giapponese, che ci farà sentire per 10 minuti autentici Samurai, pronipoti di O' Sensei... ma poi?

Pratichiamo meglio nel quotidiano grazie all'Aikikai di Tokyo?
NO

Abbiamo sconti ai Seminar nei quali è un Insegnante Aikikai il docente?
NO

L'Aikiaki ci ha aiutato a trovare una struttura nella quale ambientare la nostra attività?
NO, come avrebbe potuto un Ente di livello mondiale curarsi del nostro piccolo Dojetto in basso a destra.

L'Aikikai si cura della nostra formazione periodica, assicurando un valido percorso didattico per allievi ed Insegnanti?
NO... però se uno prende un aereo e vola a Tokyo, può andarsi ad allenare!

Ma non è un po' poco?!

No direbbe qualcuno, SI invece sosterrebbero altri.

In effetti ammettiamo che un Ente che nominalmente patrocina la ns. pratica che così poche volte si interessa di noi, che in realtà lo costituiamo, è più simile ad una multinazionale, o comunque ad un'azienda ben avviata, che ad una Associazione...

Noi paghiamo e poi possiamo dire di farne parte, quasi che questo sia garanzia di una certa qualità accertata e pedigree.

Ma accertata da chi? Sulla base di che cosa?

Questo pensiero non nascondiamo che sempre più spesso sta prendendo spazio in noi...

Allora lasciamo l'Aikikai e aggreghiamoci ad Enti che veramente patrocinino la nostra pratica!

Ce ne sarà qualcuno, no?!


SILENZIO

Ciascuna Associazione o Federazione, anche nel nostro Paese lo fa di fatto, a suo modo...

...offrendo quelli che definisce "servizi" al socio, che spesso però non sono molto più ampi - su pagamento - di un'assicurazione [richiesta dalla legge], organizzare qualche Seminar con i propri iscritti, tenuto dal'Aiki-Boss di turno; già più di nulla, ma meno di qualcosa di veramente significativo.

Poi talvolta le Associazioni, da strumento di servizio, diventano veri e propri "padroni" del socio:
- obbligandolo a frequentare alcuni suoi Seminar obbligatori;
- non riconoscendo i percorsi e gli esami che hai fatto con altri Enti;
- impedendo o ostacolando ogni sorta di scambio con altri soggetti che si occupano dello stesso "fine sociale".

Ma non erano nate per SUPPORTARE la pratica e la diffusione dell'Aikido?!

Si tratta invece spesso di Enti che chiedono molto, benché non contraccambino con altrettanto valore il singolo loro iscritto.

Riflettiamoci, perché se la cosa non ci piace, ci mettiamo un attimo a far cambiare la posizione di questi "dittatori poco generosi": basta ricordarsi che la loro forza è data dal numero di iscritti, e che essi non sono altro che la somma di tante piccole volontà come la nostra.

E come sempre dovrebbe accadere, e le ultime elezioni lo hanno parzialmente mostrato, dovrebbero essere i governanti a dover "avere paura" dei cittadini, e non il contrario!

Di fatto ogni Associazione non può essere altro che l'estensione della voce ed esigenze del singolo e non qualcosa che egli subisce passivamente, lamentandosene magari, ma stando in silenzio ad abbassare la testa.

Forse anche il tempo delle Aiki-Associazioni vampiro sta giungendo al termine, o perlomeno lo farà di sicuro quanto un po' tutti la alzeremo questa testa, e manderemo a casa coloro che NON stanno facendo i nostri interessi, ma si fanno i fatti propri solo GRAZIE i nostri soldi ed il potere dei numeri di cui anche noi facciamo parte!

Più coscienza c'è, meno è possibile la manipolazione ed il sopruso... ogni Aikidoka, ogni persona, dovrebbe ricordarselo sempre più!

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