I Coordinatori di Aikido Italia Network, Aikime e di Aikido Vivo ne sono stati i promotori, mentre ad Aikime sono spettati gli onori ed oneri dell'organizzazione.
E allora, com'è andata?
Circa 70 Aikidoka (58 adulti e 11 bambini, per l'esattezza!) si sono incontrati nel Dojo di San Mauro Torinese che solitamente viene utilizzato per gli eventi che necessitano di più spazio (vedi i passati Seminar con Patrick Cassidy Sensei o "L'Aikido Torinese Riunito" dello scorso anno).
La provenienza era più che mai varia, sia in termini geografici, che di Scuola e stile di appartenenza: per un week end hanno condiviso abilmente lo stesso tatami un grosso contingente di Aikidoka piemontesi e lombardi, ma non sono mancati anche praticanti giunti dal Trentino Alto Adige, dall'Emilia Romagna, Abruzzo, Campania, Sicilia...
Insegnanti (davvero molti gli alti gradi intervenuti, dal 4º al 6º dan!) ed allievi provenienti da Aikikai d'Italia, di Francia, dalla Scuola di Endo Sensei, dal Kobayashi Ryu, dall'Iwama Ryu, dal Tendo Ryu, dalla Scuola del Maestro Gramendola e del Maestro Grande... appartenenti ai più disparati Enti (F.I.J.L.K.A.M., C.S.E.N., U.I.S.P., F.I.T.A., A.S.C., Progetto Aiki...) sono mirabilmente riusciti a convivere con profitto e vicendevole arricchimento in quest'occasione, pensata per dire la verità... in modo un po' inconsueto.
La stranezza è consistita nel fatto che i tre Insegnanti che si sono avvicendati a tenere le lezioni (Fabio Branno, Marco Rubatto, Simone Chierchini) hanno iniziato fra loro a COLLABORARE SUL SERIO, lasciando perdere "chi aveva il grado più elevato", "l'esperienza più lunga", "la tecnica più sopraffina"... "l'Aiki-verità più vera"... e considerandosi parte integrante del gruppo di PRATICANTI, sia durante la docenza, sia quando non toccava a loro di insegnare.
Questo, secondo noi ha giovato molto all'atmosfera generale, perché ha fatto sentire ciascuno parte di un evento realmente vissuto INSIEME, nel quale non è esistito un "Maestro Buddhico"... da venerare o da imitare anche nei tic facciali, ma una pratica da condividere con l'esempio, l'apertura e la disponibilità di sperimentare cose nuove.
Vista la grande eterogeneità dei presenti (parlando di estrazione Aikidoistica), le lezioni hanno maggiormente considerato aspetti legati ai principi dell'Arte, rispetto alla tecnica propria di ogni differente metodo (anche se non è mancata neanche quella!)...
In sostanza ci si è sfidati a trovare elementi di unione dei veri percorsi, anziché insistere a sottolineae i particolari che potevano dividere... o far arroccare in una posizione sclerotizzata.
E ci si è riusciti alla grande, anche dai rimandi dei presenti.
L'Aikido, per sua natura, ha un aspetto particolarmente piramidale e meritocratico... ma ecco come abbiamo fatto a renderlo più "orizzontale" e condivisibile:
- al termine di ogni trance di allenamento (sabato mattina, sabato pomeriggio, domenica mattina) abbiamo invitato i presenti a formare piccoli gruppi (3 o 4 persone) e a discutere fra loro di tematiche particolarmente attinenti all'Aikido ed alla sua pratica;
- in seguito a ciò, ci siamo riuniti in un grande cerchio intorno al Kamiza, nel quale ciascuno si è sentito libero di condividere cosa era emerso nel suo micro-gruppo, oltre ogni sorta di impressione, ispirazione, critica che la pratica avesse fatto affiorare in lui.
Sciolti i primi imbarazzi, è emersa anzi una sana voglia di rimandare le proprie impressioni e punti di vista.
Forse che la comunità Aikidoistica ha bisogno di "dialogare" e confrontarsi su tematiche (più o meno sempre le stesse)... che fanno sentire soli e immersi nelle problematiche, fino a quando non si comprende che altri praticanti - in altre Scuole, e luoghi del Paese - cercano le soluzioni agli gli stessi problemi!
Noi siamo partiti chiedendo ai presenti una riflessione su questi semplici tematiche:
(sabato mattina)
A2 - quali erano/sono le tue aspettative rispetto a questa disciplina?
A3 - come pensi di poter in Aikido in essa i tuoi goal personali, se dipendesse da te?
(sabato pomeriggio)
B1 - quali sono le principali problematiche che incontri nella pratica dell'Aikido?B2 - quanto pensi esse siano dovute al tuo modo di porti e quanto invece causate dall'attuale assetto della società Aikidoistica in cui sei immerso?
B3 - come penseresti di risolvere queste problematiche, se dipendesse da te?
(domenica mattina)
C2 - quali sono dal tuo punto di vista le principali prospettive future dell'Aikido?
C2 - quale sarà il tuo contributo personale al processo di evoluzione della disciplina che pratichi?
Ogni partecipante ha potuto sentirsi - giustamente ed una voltatanto - protagonista dell'esperienza che ha vissuto all'Aikido Blogger Seminar.
Sono venuti fuori rimandi piuttosto articolati ed interesanti... che però in questa sede non menzioneremo, in quanto appannaggio esclusivo di chi ha avuto il piacere di condividere insieme quegli importanti momenti sul tatami.
Una sola cosa ci viene da dire: grazie per la disponibilità con la quale tutto il Gruppo ha risposto agli stimoli offerti ed ha saputo cogliere importanti occasioni di crescita e di approfondimento della reciproca conoscienza fra i presenti.
Ci si frequenta poco, ecco perché a volte nascono barriere così difficili da buttare giù!
Se ci "toccassimo" un po' più di frequente, anche fra appartenenti a stili/scuole/enti diversi, ci si renderebbe conto che siamo tutti praticanti in marcia verso una destinazione comune, indipendentemente dal mezzo che abbiamo scelto per avanzare.
Avere poi anche la possibilità di parlare con persone il cui contatto poteva essere frainteso o deformato dalle abitudini di pratica che ciascuno possiede, si è quindi rivelato una delle scommessi vincenti dell'Aikido Blogger Seminar!
Nessuna confusione nelle tempistiche: c'è stato tempo per sudare e divertirsi, e tempo per le chiacchiere... spesso nate sul tatami - negli appoisiti spazi previsti - e quindi continuate con i piedi sotto lo stesso tavolo a pranzo ed a cena, davanti ad una pizza ed una bibita!
L'Aikido Blogger Seminar è stato pensato a "basso impatto economico" per ogni partecipante, mirando alla possibilità di una preiscrizione on-line a prezzo agevolato, cercando di ospitare in case private ogni Aikidoka che è arrivato "da fuori" e scegliendo locali in cui è stato possibile pranzare e cenare con qualità a prezzi accomodanti.
Niente che non si riesca a fare con sufficiente organizzazione, e questa ne è stata la prova: tutti gli Aikidoka locali impegnati anche nella parte gestionale (iscrizioni, pulizie, fot, video-riprese)... gli Insegnanti che hanno optato per una sistemazione dignitosa, ma spartana e poco più che un rimborso spese per il loro contributo sul tatami.
Viaggiare e fare esperienza in Aikido anche oggi è POSSIBILE, non c'è crisi che tenga!
Un altra peculiarità: forse il fatto che gli Insegnanti hanno scelto di ritornare innanzi tutto allievi l'uno dell'altro e di ciascun Aikidoka con cui praticavano... ha permesso che non ci fossero "allievi che avevano voglia di fare gli Insegnanti", come spesso accade a zonzo per i seminari di Aikido.
Ognuno ha saputo stare semplicemente al suo posto, poiché non avvertiva alcun bisogno di proteggere i suoi spazi o invadere quelli altrui: si era semplicemente in armonia!
Pare poco: dovrebbe essere forse la norma, ma provate a girare un po' e fate caso a quante volte capita...
Praticare in un'atmosfera semplicemente serena, rilassata e proficua è stato il principale goal che ha fatto innamorare i presenti e ripromettersi che questa non avrebbe vdovuto essere l'ultima volta insieme!
Molto probabilmente quindi... to be continued!
Ma ora lasciamo semplicemente che le gallerie fotografiche esprimano meglio le sensazioni che abbiamo provato a Torino lo scorso 15 e 16 dicembre: ne abbiamo caricate 300 nella pagina FB dell'HARA KAI (l'A.S.D. che ha patrocinato l'evento, nella quale vi chiediamo gentilmente di cliccare il vostro "mi piace"! ^__^)...
e 200 (abbiamo raggiunto il limite massimo consentito) sul Flickr cliccando QUI, per chi non fosse presente sul popolare Social Network.
Giudicate voi dalle espressioni dei volti cosa vi siete eventualmente persi, o cosa avete attivamente contribuito a creare... ecco anche un breve report VIDEO!
Inoltre - probabilmente per la prima volta in Italia, se non nel mondo! - questo evento è andato in streaming in diretta, grazie all'amico Massimiliano Gandossi sul canale Tendo Ryu Italia.
Potrete rivedere frammenti di esso cliccando QUI (prima parte, seconda parte, terza parte)!
Non sapevamo di avere questa possibilità: la prossima volta ci organizziamo meglio e pubblicizziamo meglio la cosa... in modo che possiate seguirci da casa e proiettarvi in salotto se non riuscite ad essere con noi sul tatami!
Fabio, Simone e Marco gradirebbero ricevere, anche in forma anonima, feedback "col senno di poi" da parte dei presenti che avessero piacere di condividere le loro sensazioni a freddo.
I contributi (RISPETTOSI, indipendentemente dalle opinioni rimandate) verranno pubblicati sui Blog.
Potete scrivere direttamente nei commenti o alle e-mail che trovate on-line: vi ringraziamo sin d'ora per quanto riceveremo, che sarà per noi strumento di ulteriore miglioramento per il futuro!
We are Newtype Aikidoka!
Fabio Branno
Marco Rubatto
Simone Chierchini
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