lunedì 16 maggio 2011

Cosa c'è scritto su un diploma Aikikai?


E' la gratificazione per un parziale completamento di un duro lavoro sul tatami, la certificazione del raggiungimento di una nostra importante tappa nel cammino dell'Aikido...

... molti di noi sono stati o saranno molto impazienti di ricevere il loro meritato grado Aikikai... con relativo diploma: ma cosa c'è scritto sopra?!?

Ci sono persone che smaniano di possederne uno o più, che cambiano Dojo, Associazioni ed Enti di pratica piuttosto di poterlo ricevere (in Italia solo due Enti possono attualmente garantire ai loro iscritti di avere il diritto di possederlo, gli altri li ottengono passando attraverso Sensei che risiedono all'estero e che intercedono per loro presso l'Honbu Dojo di Tokyo)...

... non tutti però posseggono esattamente un'ottima padronanza della lingua giapponese, quindi ci siamo chiesti: "che senso ha ricevere un pezzo di carta che non siamo neppure in grado di leggere da soli?".

Il grado Aikikai, e l'annesso diploma, spesso sono divenuti più uno status symbol di riconoscimento internazionale del proprio operato in seno all'Aikido, proprio perché viene emesso esclusivamente dalla sede centrale Aikikai di Tokyo, fondata da Morihei Ueshiba stesso.

Ci chiediamo comunque quante persone abbisognino effettivamente di vedere riconosciuto internazionalmente il loro operato per una reale esigenza concreta, come quella di insegnare all'estero.... e quanto invece questa "moda" possa purtroppo diventare una tentazione dell'ego di legare se stessi a qualcosa di grande per sentirsi a propria volta grandi.

In tal caso, smaniare per un particolare tipo di grado o diploma non fa che manifestare una sicurezza che aumenta in noi man mano che pratichiamo, quindi suggerisce anche che la direzione intrapresa non è realmente qualitativa e/o sana.

Tuttavia oggi ci occupiamo solo di rendere maggiormente noto il contenuto semantico dell'agognato diploma giapponese, che spesso poi sfoggia dall'alto dei muri dei Dojo o dei salotti di casa, con i proprietari che sperano quotidianamente che nessuno chieda loro esattamente cosa significhi!

Questo lavoro non è però inedito, ma anzi è già stato fatto prima di noi in modo encomiabile dal sito "Musubi", che vi invitiamo a visitare, anche perché esporremo qui solo la parte più pratica di nostro interesse quest'oggi.

Concentriamoci ora sui diplomi più frequenti da vedere, cioè quelli che vanno dal primo al quarto Dan.

Innanzi tutto il foglio di carta giallina, piuttosto spesso, somigliante ad un vero e proprio cartoncino è di dimensioni abbastanza inconsuete: circa 51 cm x 33 cm.
Abbastanza scomodo da incorniciare dalle nostre parti, a meno che non si commissioni una cornice apposita o si sia disposti a vedere parecchio spazio lasciato vuoto nei formati standard più facili da trovare in commercio.

La lettura va effettuata secondo le linee scritte in verticale, da destra verso sinistra.
In primis troviamo i kanji racchiusi nel riquadro evidenziato qui sotto.


財団 Zaidan 法人 Hojin 会氣会 Aikikai, ossia "Ente Morale Aikikai",

quindi, procedendo verso sinistra...


Dai , Niman Sen Yonhyaku San Ju Gō, cioè "numero progressivo 21430".
I diplomi sono numerati in modo progressivo: ovviamente più i gradi sono elevati, più il loro numero è basso, in quanto pochi praticanti arrivano a possederli.
Siamo curiosi di sapere quanti primi, secondi, terzi e quarti Dan sono ad oggi usciti dall'Aikikai di Tokyo, quindi prossimamente indagheremo e vi terremo informati in merito.


Nel riquadro più in alto vediamo un "sigillo" o firma, i cui kanji non siamo riusciti ad identificare con precisione, ma che dovrebbe conferire un carattere di solennità al documento, giacché realizzato con un timbro unicamente in possesso dalla scuola che emette il diploma.

Più in basso invece vediamo l'ideogramma Sho, che significa "certificato".



Questa è solitamente la parte più leggibile del documento alle nostre latitudini, in quanto contiene il nome del candidato, che per noi occidentali è scritto in romaji, cioè utilizzando il nostro alfabeto.

In Giappone questa colonna è costituita da Kanji, in quanto i nomi giapponesi sono scritti con uno o più ideogrammi.
Nel caso invece di un occidentale, spesso lo spazio diventa insufficiente, ed è necessario affiancare due colonne verticali per far stare sia il nome che il cognome, scritto una lettera sotto l'altra.
Un tempo esso veniva scritto in katakana, e non conosciamo la ragione di questo cambiamento.

Proseguendo verso sinistra troviamo quest'altra colonna:



右 者 今般 Migi no mono konpan 合氣道 Aikido, letteralmente "(alla) persona a destra, questa volta" ... "Aikido". In italiano questa frase viene resa meglio con "(alla) persona di fronte ora".



San Dan o 允可ス inkasu, ossia "3º Dan concede".
E' interessante notare che per i primi tre gradi non si utilizzano i numeri scritti nella maniera più consueta ( ichi, ni, san), ma i kanji più complessi 壱段 shodan, 弐段 nidan e 参段 sandan, perché in questo modo non è agevole la contraffazione dei gradi aggiungendo solo una linea a quella presente (cosa che potrebbe trasformare il nº 1 in 2, ed il 2 in 3)!



平成 Heisei 二十二 ni ju ni nen 九月 ku gatsu 二十五日 ni ju go nichi: questa è la data di emissione del certificato, in questo caso "Era Heisei, 22º anno, mese di settembre, giorno 25".
In Giappone, fino all'8 gennaio 1989 l'era si chiamava Showa (1926-1988), mentre attualmente ci troviamo nell'era Heisei (letteralmente "pace ovunque").
Siccome il diploma che abbiamo preso come esempio è stato rilasciato nel 2010, questo risulta (2010 - 1989 = 22) il 22º anno dell'attuale era giapponese.

In questa lingua poi i mesi non hanno veri e propri nomi distinti, quindi "settembre" è il "nono mese" dell'anno... e così via.




合氣道 Aikido... non dovrebbe esserci bisogno di molta traduzione: questi kanji sono quelli che più di frequente incontra un Aikidoka nel suo cammino!

Dietro alla scritta verticale vediamo in rosso un altro sigillo, di cui nuovamente non siamo riusciti a decifrare tutto, benché molto ha in comune con il precedente rosso in alto a destra. Una ulteriore garanzia di originalità ed ufficialità è presente sul documento.



道主 Doshu 植芝 Ueshiba 守央 Moriteru, il nome dell'attuale reggente dell'Aikikai Honbu Dojo, seguito dal timbro "firma" personale in rosso.

I certificati Aikikai hanno riportato la firma di Ueshiba Morihei fino al 1969, di Ueshiba Kisshomaru dal 1969 al 1999, ed attualmente mostrano quella Ueshiba Moriteru come nell'esempio riportato sopra.

Facendo un'operazione veramente antiestetica e dissacrante, vi proponiamo l'equivalente del certificato scritto mediante il nostro alfabeto: sicuramente più elegante la versione originale!!!



Concludiamo quest'oggi aggiungendo che una filigrana è stata inserita in ciascun certificato cartaceo, così da rendere più ostica la contraffazione dei diplomi, che per la loro ricercatezza e unicità hanno avuto più di un tentativo di riproduzione illegittima...

Ora ciascuno dovrebbe essere in grado di comprendere a grandi linee cosa riporta il proprio certificato, in quanto le posizioni sono sempre inalterate.

Potrete non riuscire a leggere il numero di registrazione o la data, ma sapete dove sono e quali sono almeno!

L'idea sarà quindi sempre più quella di possedere un pezzo di carta, invece di farsi possedere da esso o viverlo come un mistero al quale non è possibile avere accesso.

5 commenti:

Carlo ha detto...

L'anno scorso "torturai" Norio Sato sensei per farmi spiegare le varie scritte del diploma rilasciato per i gradi della Shiseikan Aikibudo, percui tutto il mio plauso per questo ennesimo, interessante post.

carlo

Anonimo ha detto...

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pb ha detto...

non ho sottomano il mio diploma, ma se non ricordo male i due timbri misteriosi sono quelli dello Zaidan Hojin Aikikai e dell'Hombu Dojo (p:B. coautore dell'articolo su musubi.it)

Shurendo ha detto...

Grazie mille del tuo contributo PB, sei stato prezioso!

pb ha detto...

sai com'é: quando avevo le mani in pasta uno dei miei problemi più tragici era fare i timbri giapponesi in Italia; "loro" invece non si fidano e se li portano sempre dal giappone. P.B.