martedì 18 gennaio 2011

Le prossime stranezze in Aikido


L'Aikido è un'Arte Marziale coniata nel secolo scorso in Giappone da Morihei Ueshiba, O' Sensei... BLA, BLA BLA...

Quante volte abbiamo sentito simili frasi?

Crediamo molte volte, giacché il mondo è spesso popolato da persone che tendono solo a papppagallare i contenuti che altri hanno loro fornito, continuando a riproporre all'infinito le ricette vincenti di casa propria e non azzardando nemmeno ipotizzare un proprio contributo originale all'ambito della ricerca.

Esiste tuttavia anche un vero eccesso di sprovveduti che si tuffano ad improvvisare strani cocktail casalinghi, conferendo ad essi il nome "Aikido"!
Per definizione essi sono ricercatori, tuttavia i loro personalissimi apporti non possono sempre dirsi mossi da altrettanto consistenti capacità ed esperienza personali...

Ma poi fortunatamente nel mondo c'è anche ogni tanto una cosa chiamata "equilibrio"!
Un "giusto" mix di attenzione alla tradizione e di sbilanciamento verso quelli che possono per il tempo essere considerati scenari apocrifi (se non eretici) del modo di vedere le cose.

Danno lustro a questa categoria di personaggi nomi come Leonardo Da Vinci, Wolfgang Amadeus Mozart, Albert Einstein... e per quel che ci riguarda, benché meno conosciuto internazionalmente, anche Morihei Ueshiba per quanto attiene al Budo classico.

Dopo O' Sensei, la visione delle Arti Marziali tradizionali ebbe la possibilità di essere sicuramente molto più ampia e completa.

L'Aikido infatti non è solo l'ennesima forma di Budo, ma potremmo dire che per filosofia e metodiche adottate, ne è stato quasi una sorta di prototipo futurista o di completamento di quanto prima gli pre-esisteva.

Ueshiba Sensei fu sicuramente un enorme e stimato conoscitore della tradizione, ma non si fermò a questo: ebbe il coraggio di entrare in un mondo inesplorato nel quale nessuno prima di lui si era recato.

Venne fuori da questo viaggio con l'Aikido sotto braccio, ma avrebbe anche potuto andargli peggio (per lui e per tutti noi!).
Ogni ricercatore serio basa le indagini sulle proprie esperienze, magari sulle preziose indicazioni di chi lo ha preceduto, ma non può di sicuro avere la certezza di approdare a qualcosa che si riveli particolarmente significativo ed innovativo al contempo!

Infatti le più grandi scoperte della storia, in ogni campo, sembrano praticamente avvenute per caso!

Siccome però noi stiamo vivendo nella storia esattamente come fece O' Sensei, dobbiamo ricordare che come le insensate devianze trasgressiviste del Daito Ryu Aiki Jujutsu si sono poi rivelate essere nientepopodimeno che le fondamenta del moderno Aikido....

... così anche le improbabili nuove frontiere di questa nostra attuale pratica potrebbero essere le porte verso il prossimo step dell'evoluzione collettiva nelle Arti Marziali.

Certo, non c'è più molta gente che ha la possibilità di dedicarsi completamente allo studio e sviluppo dell'Aikido così come lo fece nello scorso secolo proprio il suo Fondatore, ma ciò non preclude che proprio da questo studio non possano scaturire nuove intuizioni utili ed illuminanti che aspettano solo gli arditi in grado di farle proprie e quindi di metterle a disposizione della massa!

Di stranezze se ne vedono tante, troppe forse, ma incuranti di ciò, uno dei nostri Dojo, come ogni anno, sta nuovamente per ospitare un evento ad ora unico in Italia.

Lo sperimentatore folle sarà Patrick Cassidy Sensei, che dopo avere studiato per otre sei anni ad Iwama sotto la diretta supervisione di Morihiro Saito Shihan ed a praticare Aikido da oltre vent'anni, sta da un po' iniziando a sondare un campo realmente nuovo della pratica, non basato sullo studio tradizionale delle tecniche...

ma che concentra i suoi sforzi a far riemergere quella condizione naturale del movimento di cui ogni principiante è dotato, ma che tende purtroppo a venire meno con il trascorrere degli anni di pratica.

Questo perché Patrick Sensei crede che la spontaneità di un gesto marziale sia anche l'ingrediente fondamentale per una sua applicabilità reale ed efficace.

Questo coraggioso sperimentatore, quindi, ha l'ardire di mettere da parte ciò che egli stesso ha appreso da illustrissime fonti per dedicarsi ad uno studio che risulti molto facilmente vivibile e realizzabile anche al di fuori del tatami, nella vita comune di ogni giorno.

A tutti accade di sentirsi stressati, a ciascuno sarà successo di ritrovarsi in un conflitto difficile da fronteggiare.

Lo studio di questo "strano Aikido" punta nella direzione di utilizzare il corpo quale strumento per addivenire ad una coscienza più ampia dei meccanismi che sottendono la tensione e la resistenza, così da scioglierli con naturalezza e riacquistare spontaneità nell'offrire una risposta efficace alle circostanze che ci troviamo a vivere.

Questo "stile" (egli non vorrebbe che venisse definito tale!) sta riscuotendo un enorme consenso in tutta l'Europa centrale e del nord, oltre che negli Stati Uniti.... luoghi in cui Cassidy Sensei continua incessantemente a tenere seminari.

Pensate che il seminario tenuto da questo Maestro ogni primavera in Svizzera insieme all'amico e Insegnante di Aikido Miles Kessler fa già registrare adesso il tutto esaurito per il prossimo appuntamento di giugno '11!

Il gradimento ovviamente non è necessariamente sempre indice di bontà, ma sicuramente fa riflettere.

Come filosofia, noi tendiamo ad essere aperti alle nuove frontiere della pratica, perché non crediamo sarà sufficiente ripetere ad libitum una tecnica per raggiungere un giorno lontano qualche forma di consapevolezza superiore, così come pare invece sia avvenuto per lo stesso Fondatore...

Abbiamo visto troppi Sensei non aver sbloccato nessuna royalty con il loro quarantennale lavoro indefesso sulla tradizione, anzi parendo essere talvolta più attirati da una sorta di "lato oscuro" del tatami che da forme di saggezza ormai molto comuni.

Quindi rischiamo...

... e lo faremo il 4,5 e 6 febbraio prossimi ospitando questo Evento nel Dojo di San Mauro Torinese, dove scettici e curiosi saranno ben accetti a fare un'esperienza personale ed a trarre quindi le loro debite conclusioni.

Raramente verrà proposto di fare una tecnica specifica in 3 giornate di pratica... si userà la musica ed un sacco di altre forme più simili al bodywork e all'analisi psicologica... ma, proprio per questo, si tenteranno nuove strade, e senza aspettative particolari si esploreranno nuovi percorsi per l'amore stesso di farlo... insieme.

Augurandoci di non essere additati come i "prossimi pazzi" dell'Aikido (ma sopportando che ciò avvenga se poi si rivelasse qualcosa di importante in seguito), invitiamo i numerosi Aiki-ricercatori o Aiki-rivoluzionari a seguirci...

... e sicuramente rinforzando a tutti l'accorato appello di provare a giudicare sempre sulla base delle proprie reali esperienze vissute quanto ci viene proposto.

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