domenica 15 marzo 2009

剛三塩田 Gōzō Shioda: la potenza nell'essenziale


"Se padroneggiate solidamente le basi, non appena diverrete esperti sarete capaci di produrre una forza sorprendente anche con semplici movimenti”. [Gozo Shioda]

Gozo (Takeshi) Shioda nacque il 9 settembre del 1915 a Yotsuya, in Tokyo.

Suo padre, il Dott. Seiichi Shioda era noto come famoso medico e patriota; Gozo fu il suo secondogenito.
Iniziò in gioventù la pratica del Kendo e del Judo, in cui ottenne la cintura durante la frequenza alle scuole superiori. Egli si accostò all’Aikido dopo essere stato facilmente atterrato da Morihei Ueshiba, O’ Sensei, durante una dimostrazione nel 1932.
All’età di diciassette anni divenne quindi un suo fedele allievo, iscrivendosi al Kobukan Dojo, e studinadovi come uchideshi (allievo interno) per ben otto anni consecutivi e rallentando così i suoi studi presso la Takushoku University.
Egli studiò anche Aiki Jujutsu (in quegli anni va inoltre ricordato che non era ancora chiaro il nome al quale riferirsi all’arte del Fondatore, spesso denominata al tempo Aiki Budo).
In quel periodo, insieme agli altri uchideshi spesso frequentava la vita notturna di Tokyo, provocando frequentemente risse con alcune gang giovanili allo scopo di testare la propria abilità marziale, malgrado il rigoroso divieto dato da Morihei Ueshiba di agire in tal senso.

Durante un incidente, si dice che Gozo e gli uchideshi che erano con lui furono coinvolti in una rissa con una gang di circa trenta yakuza (malviventi giapponesi). Pare che egli fu capace di sconfiggere la gang atterrando il loro capo per primo. Disse poi che questa fu una tattica essenziale per vincere combattere contro numerosi avversari.

Il suo allenamento sotto il diretto insegnamento del Fondatore durò all’incirca una decina di anni.

Fu mandato nel 1937 in Cina come membro dell’Esercito Imperiale Giapponese e durante questo periodo ebbe numerose occasioni di testare sul campo la sua abilità marziale.
In un famoso aneddoto, egli raccontò che stava bevendo in un bar con un suo amico dell’esercito a Shangai, quando quest’ultimo venne coinvolto in un’accesa discussione con un membro locale di una gang, che chiamò altri tre suoi fedeli a dargli man forte. A quel tempo Shangai risultava un luogo fuori dal controllo delle forze dell’ordine e la gang cinese era probabilmente intenzionata ad uccidere i due soldati giapponesi.

Shioda ed il suo amico riuscirono a fuggire velocemente, ma presto furono bloccati dentro una stanza dai quattro malviventi. Nello scontro fisico che seguì, pare che Shioda ruppe il piede di uno degli avversari, il braccio di un altro e ferì un terzo colpendolo con un pugno profondo allo stomaco, affermando poi di avere utilizzato tecniche di Aikido e principi ad esso connessi.

Successivamente egli descrisse questo avvenimento come una sorta di sua "illuminazione” nell’Aikido e dichiarando che sarebbe possibile realmente apprezzare cosa l’Aikido sia soltanto dopo averlo utilizzato in una situazione di vita o di morte come questa [noi dissentiamo da ciò].

Nel 1941 si laureò all’università e venne assegnato ad alcuni incarichi amministrativi durante la Seconda Guerra Mondiale, che lo fecero viaggiare per alcuni anni in Taiwan e nel Borneo.
Ritornò in Giappone dopo la guerra nel 1946 ed, in seguito ad un periodo di allenamento ad Iwama, si esibì in numerose dimostrazioni della sua Arte ai dipartimenti di polizia e alle unità dell’esercito.

Nel 1950 inizio ad insegnare Aikido.

Nel 1954 si esibì all’interno della dimostrazione All Japan Kobudo e vinse il premio per la migliore performance. Questo fu un evento molto importante perché l’Aikido fu notato dalla società giapponese e le persone si interessarono in seguito rapidamente ad esso.
Ciò pose il fondamento per aprire la sua scuola personale, lo Yoshin Kai, ed il suo Dojo personale, supportato da alcuni leader d’affari giapponesi, nel 1955, che chiamò Yoshinkan; esso si trovava nel distretto Tsukudo Hachiman di Tokyo.

Da allora, il Dojo ha cambiato alcune volte la sua sede ed ora è situato in Kami-Ochiai, Shinjuku, vicino alla stazione di Ochiai sulla linea Tozai della metropolitana di Tokyo.

Ricordiamo che il fatto che si trovi nel medesimo quartiere rispetto all’Aikikai Hombu Dojo non è sinonimo di poter raggiungere a piedi una struttura a partire dall’altra, in una città quale Tokyo i cui distretti approssimativamente si estendono all’incirca dell’equivalente di una nostra piccola cittadina.

Il nome del suo Dojo, “Yoshinkan”, era lo stesso che usò precedentemente il padre, amante del Budo, per il suo Dojo personale. Shioda affermò di aver continuato ad utilizzare questo nome in sua memoria. Il Signor Todo Kato, suo nonno materno, prese questo nome dai caratteri contenuti nella frase Gu o mamori kokorozashi o utsusazu mokumoku toshite sono kami o yashinau, che significa Coltivate il vostro spirito silenziosamente, ma non dimenticando di essere [solamente] degli sciocchi”, dal poema intitolato Saikontan.

Questa è l’origine del nome dello stile personale di Shioda Sensei, oggi conosciuto internazionalmente come Yoshinkan Aikido.
Tale disciplina è nota come uno stile duro e dinamico di pratica delle proprie tecniche, ma fedele agli ideali di pace e di armonia perpetrati da O’ Sensei.

Shioda Sensei sviluppò nel 1957 il programma Senshusei per i reparti della polizia metropolitana di Tokyo.

Nel 1961 ricevette il 9° Dan direttamente da Morihei Ueshiba Sensei, mentre nel 1983 ricevette il grado “Hanshi” (termine meritorio che si rifà alla tradizione feudale guerriera samurai) dall’International Budo Federation.

Nel 1985 ricevette il 10° Dan ed il titolo “Soke” proprio da quest’ultima Federazione e nel 1988 fu richiesto come consulente per l’Aikido al suo interno.

Scrisse numerosi libri in giapponese (i cui due, “Aikido Dinamico” e “Aikido Totale”, sono tradotti in italiano e presenti nella bibliografia di Aikime della colonna di destra).

Shioda Sensei è apparso nella seconda Friendship Demonstration del 1986 dalla quale è tratto il seguente filmato, divenendo noto come uno degli Aikidoka più fieri, potenti e vigorosi della storia.




Nel 1990 fondò l’International Yoshinkan Aikido Federation (AYF), insieme a suo figlio, Yasuhisa Shioda, che ne è ora alla guida, allo scopo di supportare e favorire la diffusione di Istruttori internazionali Yoshinkan (ufficialmente in Italia rappresentati dal Dojo Yoshinkan Firenze).

Shioda Sensei lavorò duramente nella sua vita per la diffusione e lo sviluppo dell’Aikido per quarant’anni, sino alla fondazione dello Yoshinkan.

Il 17 giugno 1994, in seguito ad un trattamento medico, si spense serenamente all'età di settantotto anni.

Il suo Aikido è stato tramandato a numerosi istruttori che ora cercano appassionatamente di diffondere lo Yoshinakan Aikido in tutto il globo, supportando la crescita di questo gruppo, che ora conta circa 150 Dojo affiliati alla Federazione Internazionale Yoshinkan al di fuori del territorio giapponese.

Nel 2008 Yasuhisa Shioda Sensei, ha fondato la AYF, Aikido Yoshinkai Foundation, per unire le realtà giapponesi ed internazionali dell’Aikido Yoshinkan, in memoria del sogno del padre.

Numerose persone famose hanno visitato lo Yoshinkan Hombu Dojo, inclusi Mike Tyson ed il senatore USA Robert Kennedy con sua moglie nel 1962, il Principe e la Principessa Hitachinomiya nel 1965, e la Principessa Alexandra nel 1965. L’Imperatore attuale, allora Principe Ereditario ha visitato il Dojo nel 1987, trascorrendo molto tempo con Shioda Gozo Kancho durante una riunione privata ed osservando una dimostrazione speciale.

Si rumoreggiò che lo Yoshinkai non adottasse un programma di allenamento compatibile con i principi dell’Aikido, giudicandolo antiquato ed eccessivamente aggressivo e che Shioda Sensei fosse un ribelle che tradì i principi di Morihei Ueshiba Sensei, che non visitò mai di persona lo Yoshinkan Dojo.

In realtà non ci fu mai una reale separazione di Gozo Shioda dall’Aikikai Hobu Dojo, nel quale spesso si recò per alcune dimostrazioni.

Senza dubbio si deve a questa carismatica figura uno straordinario sviluppo e diffusione della cultura sull’Aikido negli anni che seguirono la Seconda Guerra Mondiale, in cui O’ Sensei lavorava più silenziosamente ad Iwama, facendo includere il nome di questo Maestro ad honorem nella rosa dei grandi praticanti della storia di questa disciplina.


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