Ci chiedevamo nei giorni passati quali aspetti della nostra Arte siano più importanti da coltivare... e così tante tematiche sono sopraggiunte, da farci iniziare dal fondo... dal rituale di piegare l'hakama alla fine di ogni allenamento!
E si, perchè piegare l'hakama è un vero e proprio rituale, che a nostro avviso aiuta, come molti altri, a calarci sempre di più nei panni di Aikidoka... anche quando letteralmente ci stiamo togliendo i panni dell'Aikidoka!
Si impara quando ci si veste, quando si pratica, quando ci si spoglia... si impara sempre, insomma...
Non molti però hanno attualmente cura di questo rito, spesso forse spinti letteralmente fuori dal tatami dal corso che segue il proprio nelle palestre più affollate (dall'atmosfera molto differente da un Dojo).
Un tempo piegare l'hakama sul tatami era importante in quanto la superficie ampia e liscia ne consentiva pressoché l'unico spazio/strumento utile per farlo.
Vediamo un primo modo per farlo:
... ma la tecnica di piegatura degli himo può anche essere più sofisticata, ad esempio:
Interessante anche prendere il punto di vista di un praticante di Kendo, completamente analogo a quello di un Aikidoka per questo aspetto...
E si, perchè piegare l'hakama è un vero e proprio rituale, che a nostro avviso aiuta, come molti altri, a calarci sempre di più nei panni di Aikidoka... anche quando letteralmente ci stiamo togliendo i panni dell'Aikidoka!
Si impara quando ci si veste, quando si pratica, quando ci si spoglia... si impara sempre, insomma...
Non molti però hanno attualmente cura di questo rito, spesso forse spinti letteralmente fuori dal tatami dal corso che segue il proprio nelle palestre più affollate (dall'atmosfera molto differente da un Dojo).
Un tempo piegare l'hakama sul tatami era importante in quanto la superficie ampia e liscia ne consentiva pressoché l'unico spazio/strumento utile per farlo.
Vediamo un primo modo per farlo:
... ma la tecnica di piegatura degli himo può anche essere più sofisticata, ad esempio:
Interessante anche prendere il punto di vista di un praticante di Kendo, completamente analogo a quello di un Aikidoka per questo aspetto...
Insomma, come vediamo le forme possono anche essere molteplici, ma riteniamo comunque che la ripetitività di questi gesti apporti qualcosa dell'Aikido stesso in chi li compie: la tradizione di fermarsi ancora qualche istante, con la mente sgombra o forse ancora piena dell'ultima tecnica eseguita (poco importa forse) ci sembra sempre più parte integrante dell'allenamento stesso.
E' un rito insomma al quale non riusciamo più a rinunciare ed i cui risvolti profondi vorremmo condividere con ciascuno di voi.
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