domenica 15 giugno 2008

昭二 西尾 Shoji Nishio: integratore di esperienze

“Se tieni una posizione naturale, puoi entrare immediatamente quando percepisci che il tuo avversario si sta per muovere. Quando l’avversario si muove tu hai già vinto” [Shoji Nishio]


Shoji Nishio nacque nella Prefettura di Aomori il 5 dicembre del 1927. Nell’età dell’adolescenza si recò a Tokyo per trovare lavoro, poco prima degli anni in cui scoppiò il secondo conflitto mondiale. Iniziò presto a praticare Judo in un Dojo locale, probabilmente per fortificare la sua fragile condizione fisica.

Quando la guerra finì, la pratica delle Arti Marziali era severamente contrastata dalle forze di occupazione e il famoso Kodokan, sede centrale del Judo, aveva cessato ogni attività.
Con il rimpatrio dei soldati in Giappone dopo il conflitto, gradualmente le attività al Kodokan ripresero con regolarità e l’allora giovane Shoji fu in grado di ricominciare il suo addestramento nel Judo. Egli con costanza procedette negli esami, ricevendo il 4° Dan, ma si scoprì poco dopo rispetto a questa disciplina insoddisfatto, a causa dei compromessi operati sulle tecniche dell’Arte nell’ottica del suo adattamento sportivo alle competizioni.

Verso la fine del 1940, come supplemento al suo addestramento nel Judo, Shoji Nishio iniziò ad allenarsi nel Karate, sotto il famoso Yasuhiro Konishi (1893 – 1983), fondatore del Shindo Jinen Ryu. Praticò Karate fino al 1952, ma trovò anche questa Arte limitata per le stesse ragioni di carattere competitivo. In quegli anni era stata avviata una forte iniziativa per modificare le tecniche tradizionali del Karate di Okinawa in modo da ricondurre questa Arte a conformarsi con le discipline del Budo moderno - in primis il Judo ed il Kendo - che erano state convertite in discipline sportive a carattere agonistico.

Il fato volle tuttavia che ci fosse una stretta connessione tra Konishi Sensei ed il Fondatore dell’Aikido, che risaliva fin dagli inizi del 1930, quando Morihei Ueshiba insegnava al Kobukan Dojo. A quel tempo Konishi Sensei , dopo essersi allenato sotto la guida dei principali maestri di Karate di quel tempo (Gichin Funakoshi, Chojun Miyagi, Kenwa Mabuni e Choki Motobu), si addestrò con austerità per diversi anni con O’ Sensei, che considerava "il più grande artista marziale che avesse mai incontrato".

Nel 1952, uno degli istruttori più anziani del Dojo di Konishi Sensei, un certo Toyosaku Sodeyama Sensei, disse al venticinquenne Shoji di avere incontrato un artista marziale "che era come un fantasma", riferendosi a Morihei Ueshiba.
Nishio più tardi commentò:

"Ero stupito che potesse esserci qualcuno che nemmeno Sodeyama Sensei riuscisse a colpire.

Era O’ Sensei… Comunque, io vidi l’Aikido ed immediatamente mi iscrissi al Dojo. Mi era stato detto di andare a vedere l’Aikido, ma non sono più tornato al Karate!".

Il giovane Nishio si unì quindi al neonato Aikikai Hombu Dojo, anche spinto dall’entusiasmo di Sodeyama Sensei. Nel Dojo di Tokyo in quel periodo c’erano pochi studenti ed una coppia di famiglie sfollate dalla guerra che ancora vivevano nello stabile. L’insegnamento era svolto principalmente dal figlio di Morirei Ueshiba, Kisshomaru Sensei, e da Koichi Tohei Sensei e consisteva in un numero relativamente piccolo di tecniche; circa la metà del tempo di pratica nel Dojo - di cui solo una parte disponeva di tatami - era dedicato alle tecniche suwari waza.

Nishio Sensei descrive le condizioni spartane di quei primi giorni dell’Aikikai così:

"Non c’era nessuno e qualche volta mi allenavo con la spada e poi andavo a casa. Eravamo fortunati ad essere cinque persone. Era un periodo in cui tutti i Giapponesi erano affamati e solo persone che si potrebbero definire fanatiche delle Arti Marziali potevano venire! La gente che arrivava era gente che aveva fatto arti come il Judo ed il Karate, ma pensavano che li dovesse esserci qualcosa di più, qualcosa di più profondo di quelle Arti. Così ognuno veniva dopo aver provato qualcos’altro. Non c’era nessuno che avesse esperienza solo di Aikido. Questo non era motivo di preoccupazione. Oggi, quando le persone imparano solo Aikido, molti sono assaliti da dubbi".

Il Fondatore passava la maggior parte del suo tempo ad Iwama, al tempo in cui Nishio si unì all’Aikikai, quindi passò più di un anno e mezzo prima che egli potesse vedere di persona per la prima volta O' Sensei in azione.

Ciò che lo impressionò maggiormente della tecnica di Ueshiba era la velocità fulminea nell’utilizzo della spada. Nishio Sensei era convinto che l’Aikido fosse il giusto percorso marziale per lui, ma allo stesso tempo, egli trovò delle imperfezioni nei suoi metodi di pratica, specialmente dopo aver visto l’incredibile lavoro di spada di Ueshiba e notando l’assenza di tecniche di spada nel bagaglio dell’Arte, così come gli veniva insegnata.

Per rimediare alla cosa, Nishio iniziò lo studio dello Iaido (Muso Jikiden Eishin Ryu) con il 10° Dan Shigenori Sano nel 1955, e quindi Jodo (Shinto Muso Ryu) con il famoso Takaji Shimizu (1896 – 1978). Ciascuna di queste Arti contribuì ad aumentare la sua conoscenza delle armi e a suo dire completò il suo addestramento di Aikido.

Non tutti però a quel tempo condivisero le personali necessità che lo condussero alle sue escursioni nelle altre Arti Marziali; il suo Aikido iniziò perciò ad acquisire uno stile unico.

Egli era anche insoddisfatto della relativa debolezza delle tecniche di proiezione dell’Aikido, che comprendevano principalmente irimi nage, shi ho nage e kote gaeshi. Poco alla volta, egli sviluppò il proprio repertorio innovativo di tecniche che comprendevano proiezioni di anca (koshi waza), basate sulle sue esperienze passate nel Judo. Allo stesso modo, egli incorporò sistematicamente modelli di atemi nei movimenti di spada per facilitare l’impostazione e l’esecuzione delle tecniche. Nishio concepì anche una didattica che comprendesse jo e ken integrati alle tecniche a mani nude, utilizzando la sua vasta esperienza con le armi.

Il suo sistema presenta pochi punti in comune con il più diffuso metodo codificato da Morihiro Saito Sensei.

Iniziò l’insegnamento nell’anno 1955 e raggiunse il grado di 5° Dan nel 1958, dopo solo sei anni di pratica. Va detto che storicamente, nei primi anni dell’Aikido, questa non era una cosa del tutto eccezionale e molte delle figure principali degli anni ‘40 e ’50, come Koichi Tohei Sensei, Morihiro Saito Sensei, Seigo Yamaguchi Sensei, Michio Hikitsuchi Sensei - e numerosi altri -, venivamo promossi rapidamente.

Nishio iniziò ad insegnare sempre più spesso all’esterno e a frequentare sempre meno l’Hombu Dojo. Egli era impiegato alla Zecca giapponese durante il giorno ed insegnava la sera in varie zone di Tokyo e dintorni.

La rete dei Dojo di Nishio praticava metodi che erano spesso visti come una deviazione dagli standard dell’Hombu Dojo, basato principalmente sugli approcci di Kisshomaru Ueshiba e Koichi Tohei. Mantenne comunque stretti legami con la sede centrale dell’organizzazione, partecipando regolarmente a grandi dimostrazioni ed eventi sociali. Il Fondatore e suo figlio apparivano spesso come ospiti alle lezioni nei Dojo affiliati di Nishio.

Quando egli lasciò il suo lavoro alla Zecca nel 1980 era 8° Dan Aikikai di Aikido, 7° Dan di Iaido Nihon Zendoku, 6° Dan di Kodokan Judo e 5° Dan di Karate Shindō Jinen Ryu.


Divenuto libero di dedicarsi totalmente all’insegnamento dell’Aikido, espanse le sue attività al di fuori del Giappone, ed in particolare compresero frequenti viaggi in Scandinavia, negli Stati Uniti, ed in vari paesi europei, fra i quali la Francia venne prediletta. Nishio Sensei mantenne per circa 20 anni un programma di insegnamento attivo che comprendeva regolari viaggi all’estero, ma il graduale peggioramento della sua salute lo obbligò a diminuire l’attività negli ultimi anni della sua vita.

Scrisse il libro "Aikido: Yurusu Budo" ("Il Budo dell’Accettazione"), pubblicato da Aiki News, nel quale presenta i principi chiave della sua arte attraverso l’esposizione delle tecniche di gyaku hanmi, ai hanmi katate dori, sode dori, kata dori menuchi, shomen uchi, e yokomen uchi. Vengono descritte in questo documento storico sia le tecniche a mani nude, che le loro versioni con jo e ken.

Una serie di 9 video vennero realizzati in quegli anni, attualmente commercializzati in formato DVD (1 - gyaku hanmi katate dori, 2 - ai hanmi katate dori, 3 - shomen uchi, 4 - yokomen uchi, 5 - ryote dori, 6 - sode dori, 7 - kata dori menuchi, 8 e 9 - tecniche di spada).

Nishio Sensei generò una nuova scuola di Iaido contenente movimenti derivanti dall’Aikido, denominata Aiki Toho Iaido o Nishio-Ryu Iai.

Egli durante la cerimonia del Kagami Biraki del 2003 ricevette l’onorevole premio di Budo Kyoryusho dalla Federazione Giapponese di Budo per il suo contributo allo sviluppo ed alla diffusione dell’Aikido in tutto il mondo nell’arco della sua lunga carriera marziale.

Il Maestro ci ha lasciati il 15 marzo del 2005, all’età di 77 anni, per una forma cancerogena letale ed i funerali si sono svolti in forma privata, all’esclusiva presenza dei suoi familiari.

Ulteriori notizie in merito alla metodologia di allenamento e filosofia personale di questo grandissimo Maestro e praticante di Aikido sono disponibili in italiano nell’articolo di Aikido Journal “Shoji Nishio (1927-2005): Genio innovativo dell’Aikido” (Traduzione di Gianni Canetti).


Per l’enorme contributo innovativo allo studio ed alla divulgazione dei principi dell’Aikido, Shoji Nishio Sensei di diritto può essere posto fra i “grandi” del mondo del Budo moderno.


7 commenti:

Anonimo ha detto...

ho trovato interessante il vostro ben fatto "blog" con tutto ciò che contiene. Un saluto dalla Sicilia .
Aiki Saluti da Caltanissetta , Alfonso Toregrossa

aikidojocaltanissetta.blogspot.com

Shurendo ha detto...

Caro Alfonso, grazie per il tuo commento ed i complimenti contenuti... non possono che farci molto piacere! Li useremo da stimolo per continuare nell'impegno di offrire spunti il più possibile originali sull'Arte che ci appassione.
Un abbraccio dal Piemonte.

fanfaluche ha detto...

Bella vicenda, mi piace l'approccio "aperto" di questi grandi maestri, che passano da esperienze diverse senza fermarsi, senza mai pretendere di avere capito qualcosa di definitivo

Anonimo ha detto...

Voglio solo dire che un grande blog è arrivato qui! Sono stato in giro per un bel po 'di tempo, ma finalmente deciso di mostrare il mio apprezzamento per il vostro lavoro! Thumbs up, e andare avanti!

Anonimo ha detto...

Questo è stato davvero interessante. Ho amato la lettura.

Anonimo ha detto...

Mate. Questo blog è sorprendente. Come faccio a far sembrare questo bene?

Anonimo ha detto...

Ho inteso post su qualcosa di simile sul mio sito e mi avete dato un'idea. Cheers.