Giovedì 28 agosto è venuto a mancare il Maestro Giancarlo Giuriati, all'età di 70 anni, membro della Commissione Nazionale Aikido FIJLKAM, dal 2017 al 2024.
Giancarlo Sensei era una persona che conoscevo e frequentavo - come minimo - da una ventina di anni... e negli ultimi 7 era divenuto anche un prezioso collaboratore del progetto di rilancio del Settore Aikido federale, che mi ha visto in prima linea, in qualità di Presidente della CN proprio dal 2017 in poi.
Ci eravamo incontrati sicuramente a molti Seminar della Scuola che ha dato i ns. comuni natali, ovvero l'Iwama Ryu, dopodiché Giancarlo che proveniva dal Judo federale è stato cresciuto a stretto contatto con il Mº Fausto De Compadri, del quale divenne un ossequioso e fedele allievo. A differenza mia, che invece collaboravo già attivamente con De Compadri Sensei, ma non ne fui mai un allievo diretto.
Con il tempo, crebbe marzialmente e scelse l'Aikido come Budo da studiare più a fondo: generò numerose cinture nere, che ora sono Insegnanti di Aikido a loro volta, e divenne anche Fiduciario Regionale del Veneto per l'Aikido.Era proprio mentre ricopriva questa carica che la Presidenza federale di allora volle rinnovare tutte le Commissioni Nazionali di tutti i Settori e lui fu nominato - insieme a me - nella CN Aikido, anche per dare una continuità al lavoro che fece al suo interno il Mº De Compadri.
Poco dopo, ci raggiunse anche il Mº Giovanni Desiderio... e fu proprio con loro due che iniziò un lavoro veramente notevole di ristrutturazione di quel transatlantico che colava a picco, che era al tempo allora il Settore Aikido FIJLKAM: periodo non facile per il sottoscritto, ma anche per i miei 2 colleghi, che mi hanno sempre supportato in modo totale nel cercare di dare nuova vita ad un Settore che per noi meritava di più di come era stato trattato negli ultimi anni.
Giancarlo Sensei era una persona pacata e riflessiva, parecchio saggia e colta... stare davanti ad una folta platea ad insegnare non era forse la sua predilezione, infatti - paradossalmente - ci sono stati momenti nei quali è quasi sembrato in difficoltà a calzare il suo ruolo nella Commissione... e mi riferisco appunto nei momenti di docenza diretta.
In realtà, lui era piuttosto consapevole di una sua forma di timidezza, che lo portava ad un atteggiamento introverso che è stato più di una volta incompreso o frainteso: il suo valore e la sua conoscenza però erano molto vasti, e non temo di affermare che egli fosse un autentico ricercatore nell'ambito del Budo, e dell'Aikido nello specifico.
Spesso ci siamo trovati a discutere insieme su nuove prospettive della disciplina e sulle difficoltà della sua comprensione da parte delle persone affascinate per lo più da ciò che fa moda o scalpore: "l'Aikido è per persone che cercano, e che non hanno paura di trovarsi" mi ha detto, più di una volta!Giuriati Sensei era un prolisso scrittore, e - fra i primi - ho avuto l'onore di leggere, le bozze di un paio dei suoi libri... che poi ha pubblicato in seguito.
Ricordo fra tutti: "Il pastore, il toro, il vuoto e la Grande Morte" (2014) una storia zen, recensita QUI proprio sulle pagine di questo Blog.
Ma anche "Il codice Ueshiba: dalla matrice marziale al Takemusu Aikido" (2013), nel quale emerge l'affascinate è anche il frequente parallelo con la moderna fisica quantistica, noi ne abbiamo parlato QUI. Di questo argomento, ne riparleremo proprio su Aikime fra qualche settimana...
Vorrei anche ricordare"Itsutsu no Kata" (2014), un testo che parla degli aspetti filosofici-esoterici di un kata avanzato di Judo, e che stimola a riflettere sui valori più alti di questa disciplina.Giancarlo però era un artista a tutto tondo, appassionato di arte grafica e fotografia, e come diversi suoi famigliari, era anche un ottimo pittore, proveniente prima dal Liceo Artistico di Treviso (1970-1974)... quindi frequentò per alcuni anni il corso di pittura dell'Accademia Belle Arti di Venezia. Anche a livello lavorativo, si è occupato di design di interni per molti anni... ed in età matura, dopo molti anni dedicati al disegno computerizzato, riprese a dedicarsi al disegno manuale e alla pittura.
In occasione dell'ultimo Seminar Nazionale dello scorso anno donò sia a me, sia al Mº Desiderio un suo quadro, rappresentante un kakemono (uno scritto giapponese), utilizzando diverse tecniche di pittura innovative.
Ora è sopra il mio letto, ed ogni sera mi accorgo di guardarlo in modo molto più intenso del passato, con un misto di tristezza e riconoscenza...Nel 2021 - alla ripresa dopo la pandemia - organizzai il primo Seminar Nazionale di Aikido a Leinì (TO): pochi giorni dopo a quell'evento, Giancarlo ci informò che gli era stato diagnosticato un mieloma, e che si apprestava a sottoporsi a tutta una serie di visite, per comprendere il da farsi.
Anche in quella occasione - così come in 100 altre - Giancarlo ci mostrò un grande senso di responsabilità verso il Settore Aikido, informandoci della sua volontà di dare le dimissioni dalla CN, avendo chiaro che non avrebbe più potuto essere presente come un tempo, né sul tatami, ne per le attività organizzative varie.
Sia io, che il Maestro Giovanni Desiderio gli chiedemmo di ripensarci e di rimanere invece nel suo ruolo... assicurandogli che avremmo "tirato noi avanti il carro" fino a quando non si fosse completamente rimesso... e che tutto il Settore lo avrebbe atteso insieme a noi.
Allo Stage Nazionale del 2022, sempre a Leinì (TO) Giancarlo non riuscì ad esserci, ed organizzammo con tutti gli oltre 140 partecipanti un videomessaggio... che gli desse forza e gli facesse sentire come tutti eravamo con lui.Le cure inizialmente fecero molto effetto e lui reagì eccezionalmente bene, tanto da stupire i dottori inabituati ad avere un
Samurai come paziente!
Ci vedemmo un'ultima volta allo Stage Nazionale di Salerno del 2024, evento nel quale egli cominciava forse nuovamente a non stare bene: una recidiva iniziava a farsi sentire e dovette farsi sostituire in alcune lezioni, per via di un dolore forte ad una spalla.
Giancarlo era un Budoka mite, di quelli che possono vantare un'esperienza considerevole, ma non è li per farla pesare a chi gli sta intorno: qualcosa di parecchio raro nel ns. Settore!Ci ha aiutato molto nella costruzione delle documentazioni e dei protocolli che la Commissione Nazionale Aikido si è trovata a dover scrivere, per coprire i buchi normativi che trovò al suo insediamento, e ciò venne reso possibile proprio dall'esperienza che Giancarlo Sensei aveva acquisito nel Settore Judo.
Io, invece - rispetto a questo - avevo le idee molto chiare sull'Aikido, ma ero sicuramente il più "ignorante" dei tre.
Giancarlo era una figura silenziosa, ma sulla quale contare, e che si vedeva come fosse impegnata in una ricerca interiore continua... qualcosa di tipico degli artisti, ma non di tutti gli artisti marziali.
Ci mancherai, caro Giancarlo: ci mancheranno le tue buone maniere, la tua umiltà - che da sola insegnava molto - e quella ricerca di pace che ambisce, di solito, chi ha provato sulla propria pelle la durezza dello scontro.
La tua volontà e capacità di mediare ci possa accompagnare, insieme al tuo sguardo benevolo, sicuramente ora in compagnia di quello del Maestro De Compadri.Buon viaggio!
Marco Rubatto
Nessun commento:
Posta un commento