lunedì 30 maggio 2022

Mappe sulla nomenclatura tecnica dell'Aikido - parte 3

Eccoci al terzo appuntamento sulla nomenclatura tecnica dell'Aikido: quest'oggi ci occuperemo di spada e di tutte le pratiche codificate ad essa correlabili nell'Aiki ken.

Gran parte di ciò che diremo quest'oggi, si riproporrà con pochissime variazioni ed aggiunte quando ci occuperemo di Aiki jo... quindi massima attenzione!

STEP 1

Così come in ogni disciplina tradizionale giapponese, per chi vuole impratichirsi con un'arma sono previsti una serie di esercizi di base, che si chiamano
SUBURI: nel caso dell'Aikido essi sono 7 ed i loro nomi sono creati semplicemente dal numero con il quale sono stati codificati:

1 - [一の素振り] ichi no suburi: esercizio di base 1;

2 - [二の素振り] ni no suburi: esercizio di base 2;

3 - [三の素振り] san no suburi: esercizio di base 3;

4 - [四の素振り] yon no suburi: esercizio di base 4;

5 - [五の素振り] go no suburi: esercizio di base 5;

6 - [六の素振り] roku no suburi: esercizio di base 6;

7 - [七の素振り] shici no suburi: esercizio di base 7.

Vi ricordo che qualcosa su di essi era già stato scritto un anno fa circa, e chi se lo fosse perso lo trova QUI. Anche per quanto riguarda le loro caratteristiche non mi ripeterò, lasciando a chi desidera approfondire di andarsi a leggere quanto già detto a suo tempo.

STEP 2

Il passo successivo per un praticante (in realtà è il passo concomitante, perché è bene continuare a praticare e studiare i suburi senza smettere) è quello di mettersi dinnanzi ad un altro compagno, anch'esso armato di bokken, a praticare una prima forma di esercizi di coppia che prendono il nome di KEN AWASE.

Essi sono veramente tantissimi, ma i più comuni e basilari sono solo 4:

1 - [右の合わせ] migi no awase: armonizzazione a destra;

2 - [左の合わせ] hidari no awase: armonizzazione a sinistra;

3 - [五の合わせ] go no awase: armonizzazione dell'esercizio di base 5;

4 - [七の合わせ] shici no awase: armonizzazione dell'esercizio di base 7.

Le armonizzazioni di ken servono ad apprendere in modo intuitivo il timing di chi ci colpisce e questi esercizi servono proprio ad imparare a procedere alla sua stessa velocità, azzerando in qualche modo la differenza che passa fra azione di uchitachi (chi attacca con la spada) e quella di uketachi (chi riceve con la spada).

Ergo tutti coloro che si esprimono in termini di azione e reazione sono palesemente nell'archeologia della spada giapponese rispetto a quanto avviene in Aikido!

In questo lavoro di armonizzazione NON è importante vincere o perdere alcunché, quanto andare INSIEME al compagno che ci attacca, nulla più e nulla meno... ma per imparare a farlo ci mettiamo qualche decina di anni, di solito.

STEP 3

Il terzo passo della pratica con le armi è costituito dai KUMI TACHI, cioè veri e propri combattimenti preordinati di spada, nei quali le intenzioni di uchitachi e di uketachi sovente si vengono a scambiare, invertendosi in modo repentino... quasi a rappresentare cambi di strategie e quindi di intenzione grazie ai quali si cerca di acquisire una qualche forma di vantaggio rispetto ad un avversario che ha già imparato come muoversi con lo stesso timing di chi agisce.

I kumi tachi sono perciò in qualche modo una "rottura" codificata di quel ritmo che abbiamo imparato a cogliere nella pratica dei ken awase. Essi sottintendono una sorta di dialogo marziale fra uchitachi ed uketachi, inedito sino a questo livello di allenamento. Questi esercizi tradizionalmente sono 5:

1 - [一の太刀] ichi no tachi: combattimento 1;

2 - [二の太刀] ni no tachi: combattimento 2;

3 - [三の太刀] san no tachi: combattimento 3;

4 - [四の太刀] yon no tachi: combattimento 4;

5 - [五の太刀] go no tachi: combattimento 5.

Esiste un ulteriore esercizio in coppia che però presenta caratteristiche più complesse, poiché risulta una sorta di combattimento preordinato nel quale le spade non collidono mai fra loro, per questa ragione il Fondatore si riferiva ad esso come [氣結びの太刀] "ki musubi no tachi", ovvero "le spade annodate dal ki", oppure come [音なしの剣] "otonashi no ken", cioè "la spada che non fa rumore".

Questo esercizio tradizionalmente viene trasmesso senza spiegazione, ovvero lasciando che i praticanti lo apprendano per imitazione del Sensei: si intende quindi che ad esso vengono attribuite connotazione differenti dai 5 kumi tachi di base... per questo è più corretto non trattarlo come una sorta di 6º kumi tachi.

Diciamo piuttosto che le pratiche di combattimento preordinato in coppia sono 5 + 1... così non sbagliamo.

STEP 4

Quarto passo: si passa a fare molteplici varianti più o meno codificate degli esercizi precedenti, riferendosi a quanta pratica come HENKA NO TACHI, ossia "la spada delle variazioni": qui si spalanca un mondo veramente vasto di esercizi possibili... ma la cosa che li accomuna tutti è lo studio dei luoghi e dei tempi nei quali una variazione è possibile, a differenza di quelli nei quali essa non può venire anche se lo volessimo.

Si tratta di capire se, quando e come è possibile creare una sorta di "finale alternativo" degli esercizi codificati illustrati in precedenza: ovvio che prima risulta importante conoscere bene il canovaccio delle parti di entrambi, prima di riuscire ad improvvisare qualcosa di opportuno.

Aggiungo in ultimo che queste variazioni possono essere fatte sia rimanendo nell'ambito dell'Aiki ken (ken no riai), sia sconfinare nel taijutsu (tai no riai), ad esempio eseguendo tachi dori (presa della spada) e nage (proiezione).

STEP 5

Sulla carta ora potrebbe essere possibile esprimersi liberamente nel Aiki ken jiyu waza, ovvero una condizione nella quale uchitachi attacca come vuole e chi riceve fa altrettanto, sentendosi libero di riattaccare in modo istintuale... sino al termine del duello, ovvero quando uno dei due praticanti neutralizza l'attacco del partner e ne prende il controllo.

Dico "sulla carta" perché a livello tradizionale NON si è investito su alcuna "didattica della libertà", in quanto il livello di pericolosità di questo tipo di pratica libera sarebbe molto elevato (senza avere adeguate protezioni, come avviene nel Kendo, ad esempio): ogni colpo è pensato per uccidere, quindi capite bene che diventa fondamentale per entrambi i praticanti percepire chiaramente quando è ora di fermarsi.

L'Aikido però sta facendo passi da gigante e negli ultimi 15 anni si sta elaborando una didattica interessante che permetta di esprimere via via la propria libertà con alcune regole chiare che non mettano a repentaglio l'incolumità psicofisica del proprio partner. É qualcosa di nuovo ed interessante, che però esce dal campo tradizionale dell'Aiki ken che volevamo schematizzare quest'oggi; ecco però uno dei lampanti casi nei quali ritengo sia molto importante occuparsi di evoluzione della disciplina, oltre che conoscere approfonditamente la sua tradizione!

Fino a qui, il processo di studio:

(1) SUBURI --> (2) AWASE --> (3) KUMI --> (4) HENKA --> (5) JIYU

è chiaro e risulta esattamente LO STESSO dell'Aiki jo, con alcune interessanti aggiunte da parte di quest'ultimo, quindi vale la pena iniziare a comprenderlo ed interiorizzarlo.

Nella mia esperienza, questo processo di studio NON risulta veramente così lineare, poiché l'approfondimento di ciascuno degli STEP ha un'impatto considerevole sui altri restanti... quindi NON aspettiamoci di essere perfetti in (1) per poter approcciare (2)... e così via.

Si fa da subito - come si riesce - un po' tutto... quindi si va pian piano a convergenza nelle varie categorie, che risultano sempre più intimamente sensate e legate fra loro.

Esistono ancora un paio di pratiche importanti di spada che è complicato incasellare in modo così univoco come è stato fatto sino ad ora: vediamoli brevemente.

[剣の理合] KEN NO RIAI

Si tratta di armonizzarsi ad attacchi ricevuti contemporaneamente da più partner, solitamente 2 e posti a 180º fra loro, uno quindi di fronte ad uketachi e l'altro esattamente alle sue spalle: sono awase nei quali chi riceve l'attacco impara a controllare il centro di entrambi gli attaccanti in rapidissima successione, così che nel tempo in cui essi attaccano con un fendente, sia possibile controllarli entrambi.

Gli esercizi principali sono 8, e si può dimostrare (a tempo debito lo faremo!) come le principale tecniche di tai jutsu ne siano una diretta conseguenza: ne segue che ken no riai sia un must per tutti coloro che desiderano studiare e comprendere a fondo il rapporto che esiste fra tecniche a mani nude e tecniche di spada.

[剣対杖] KEN TAI JO oppure [剣体杖] KEN TAI JO NO RIAI

Sono esercizi nei quali si impara ad armonizzare un'arma di legno, come il jo, con i fendenti di una lama viva di spada. Di per sé ken tai jo non appartiene né al solo Aiki ken, né al solo Aiki jo... visto che li comprende e forse anche sublima entrambi.

L'omofonia giapponese, qui come in altri contesti, non aiuta il principiante, poiché esistono 2 modi di scrivere "ken tai jo": se per "tai" si usa [対], la traduzione è "contro/versus", a significare che c'è "una spada CONTRO un bastone", se invece per "tai" si usa [体] significa "corpo"... ed in questo caso nel dire "ken tai jo no riai" si indica il PRINCIPIO assoluto e comune (riai) che sottostà alle pratiche di spada, di bastone ed a mani nude. Una cosa piuttosto differente quindi!

Si vede infatti praticando questi esercizi che l'interazione fra Aiki ken, Aiki jo e taijutsu è continua, costante e non vi è una vera e propria distinzione in categorie di cosa può accadere: tutto è intimamente interconnesso. Potrete leggere un approfondimento sul tema QUI, se siete interessati.

L'unica ragione per farne menzione oggi è che la nomenclatura tecnica dell'Aiki jo risulta più ampia di quella dell'Aiki ken, quindi preferisco introdurre il ken tai jo oggi piuttosto che appesantire ulteriormente il prossimo.

Devo dire che approfondendo questo argomento sono rimasto spiazzato rispetto a quanto avevo appreso in passato da Maestri piuttosto illustri: ken tai jo sembrava essere il culmine di un percorso didattico piuttosto chiaro e lineare, sia con il bokken, sia con il jo... terminate in 7 esercizi principali di armonizzazione fra di essi (a favore sempre di chi maneggia il jo, che termina controllando il centro di chi brandisce il bokken), ma le cose non devono essere andate esattamente così a livello storico...

Io pratico dal 1993 e già da quando ho iniziato ad oggi alcuni di questi esercizi sono cambiati (nella fattispecie il 5º ed il 7º) ed insegnati in modalità differenti da Saito Sensei... la ragione di ciò non è venuta di certo a spiegarla a me, ma è interessantissimo il tuffo nel passato che ho potuto fare frequentando alcuni stage di Bill With Shihan, allievo di Morihiro Saito dei primi tempi.

Egli ci ha mostrato una sequenza di 10 ken tai jo "furui", ossia "vecchi" che il suo Maestro praticava intorno agli anni 70, ovvero quando era appena scomparso il Fondatore, dei quali non avevo fino ad allora mai sentito parlare. Perché erano stati messi in soffitta da un Maestro che rimandava in continuazione di vole tramandare ciò che ha visto da O' Sensei?

La risposta non l'avrò forse mai, ma è interessante cosa ho scoperto durante la pandemia, quando ho avuto finalmente tempo di approfondirne lo studio nel lungo periodo nel quale ci è stato concesso di praticare SOLO buki waza all'aperto!

Questi 10 ken tai jo furui sono una specie di protoforma di tutto l'Aiki ken e l'Aiki jo che è giusto sino a noi... ovvero sembra proprio che essi siano nati PRIMA di qualsiasi altra pratica con le armi e che da essi si siano poi sviluppati gli esercizi che oggi studiamo. Ne seguirebbe che i ken tai jo saranno pure il punto di arrivo della nostra esperienza come praticanti, ma che forse per il Fondatore sono stati una sorta di punto d'ispirazione iniziale. Ecco un'ennesima riprova che il progresso non necessariamente va in linea retta.

In ogni caso, ken tai jo (scritto come più vi piace) è una pratica importantissima, che ha (almeno) 7 esercizi "nuovi" e 10 "vecchi" da praticare, insieme alle loro ovvie numerosissime possibili variati... si apre quindi una sorta di ennesimo Star Gate sul buki waza, alla faccia di chi storce il naso ad imparare qualcosa di più dei suburi!

Ora ci manca solo più uno sguardo analogo all'Aiki jo... ed il nostro viaggio sulla nomenclatura tecnica dell'Aikido potrà dirsi completo. Ci fermiamo qui per oggi, perché di legno al fuoco (quello del bokken) ce n'è già veramente tanto così.


Marco Rubatto


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