lunedì 3 maggio 2021

Le basi dell'Aiki ken

Analogamente a quanto abbiamo studiato insieme nel mesi scorsi con il jo, quest'oggi ci occupiamo di esplorare e dettagliare insieme le basi dell'Aiki ken.

Il viaggio sarà più breve, poiché - a livello numerico - gli esercizi di base da fare da soli con il bokken sono meno dei rispettivi con il jo (7 a 20), tuttavia questi movimenti essenziali risultano veramente importanti per qualsiasi praticante, in quanto impattano drasticamente sulle posture dell'Aikido in generale, e su quelle del tai jutsu in particolare.

Come per il jo, anche il bokken ha una serie di movimenti di base - detti suburi - che sono  "Kaiso jikiden Saito Morihiro Shihan", ovvero direttamente trasmessa dal Fondatore a Morihiro Saito Shihan... ergo, sono gli stessi movimenti che ha praticato ed affinato Morihei Ueshiba ad Iwama, dal 1943 in poi.

Nella codifica (questa operata da Saito Sensei) sono stati sistematizzati 7 esercizi di base, che ora vediamo nel dettaglio uno ad uno con altrettanti video tutorial girati appositamente.


ICHI NO SUBURI


Primo esercizio di base, nel quale si impara a sferrare un fendente frontale (shomenuchi) a partire dalla guardia ad altezza media (chiudan ken no kamae seigan no kamae). Un singolo fendente che utilizza però delle dinamiche molto particolari, ovvero viene portato integrando i movimenti dell'intero corpo - che si muove tutto - e tramite una respirazione che si apprende come sposare al meglio al movimento eseguito.

Va detto già qui, così da non ripeterlo anche in seguito, che l'Aiki ken è caratterizzato da colpi sia mirati al taglio, che alla percussione... ma i suburi di base si rifanno più a quest'ultima esigenza, come abbiamo rimandato anche in ciascun tutorial.

Lo specifichiamo poiché coloro che sono abituati a contestualizzare l'utilizzo della spada con il SOLO fine di taglio, potrebbero rimanere spiazzati da determinate attitudini, che invece in questo caso sono consapevolmente utilizzate e massimizzate nel loro effetto.


NI NO SUBURI


Secondo esercizio di base, consistente sempre in un unico fendente frontale, ma questa volta a partire dalla guardia alta di spada (jodan ken no kamae): questo esercizio insegna (oltre ad integrare il movimento del corpo, unito ad una buona respirazione) a pesare velocemente dalla posizione di hanmi a quella di hitoemi, ovvero da una postura triangolare frontale (sankaku tai) ad una triangolare più defilata (ura sankaku tai).


SAN NO SUBURI


Terzo esercizio, terzo fendente frontale singolo, questa volta a partire dalla guardia di spada bassa (gedan ken no kamae o waki kamae). In questo caso però c'è molto ancora da aggiungere...

A livello tecnico, questo suburi non fa che completare le varietà di posture dei due esercizi precedenti (guardia media, guardia alta... ed ora guardia bassa), insegnando come nascondere la propria arma dietro al corpo di chi la brandisce.

Ma questo esercizio ha anche una lettura molto più profonda e sottile.

Il Fondatore era uno studioso ed una persona interessata alla propria interiorità ed alla spiritualità: egli utilizzò il 3º suburi come esercizio psico-spirituale, ovvero come possibilità sia di riconnettersi alla sua natura più profonda, sia con l'immanenza divina che egli percepiva permeare tutta la realtà.

La chiave di questa lettura alternativa si evince da una respirazione particolare, nella quale si alternano 2 mezze inspirazioni, ad un momento di apnea... ad una espirazione veloce, potente e vigorosa.

In più nel passaggio intermedio, è stato inserito una specie di tsuki verso il cielo, che costringe il praticante ad alzare il proprio baricentro... cosa che non ha nulla di marziale, ovviamente.

La lettura di O' Sensei di questa pratica era:

1 - momento di introversione nel quale si raggiunge il jodan no kamae (1/2 inspirazione);

2 - movimento verso l'alto della hara e colpo di punta al cielo ("ten tsuki") come a bucarlo per poter attingere a tutta l'energia in esso contenuta (1/2 inspirazione);

3 - movimento di raggiungimento del waki kamae, nel quale si porta l'energia dell'universo dentro la propria hara (apnea);

4 - movimento di estroversione, che termina con il fendente frontale, nel quale si immagina di scagliare tutta l'energia dell'universo, insieme alla propria, verso l'avversario... ovvero atto grazie al quale la si manifesta nel mondo (espirazione).

L'insegnamento verbale (kuden) di O' Sensei associato a questa pratica era:

"Ken ga ten wo sasu uchu kara ki ga ken no naka ni hairimasu ato de hikari de terasu"

che significa... "il ken crea un buco nell’universo, allora il ki dell’universo pervade il ken e lo rende luminoso e veloce, rapido come un fulmine”.

Il tutto è dettagliato nel tutorial, poiché lo scritto non rende l'idea come un video.


YON NO SUBURI

Nel 4º suburi si impara a concatenare una serie di fendenti frontali, ed eseguirli in due direzioni opposte.

Tradizionalmente se ne eseguono 4 in una direzione e 4 in quella opposta, ponendo una particolare attenzione al cambio di direzione... movimento questo che è essenziale in diverse tecniche di Aikido a mani nude.

Questo è anche l'ultimo esercizio della serie nel quale si esercita lo shomen uchi.


GO NO SUBURI


Ora iniziamo ad esercitare il fendente laterale (yokomen uchi), tradizionalmente da eseguire 4 volte in una direzione e 3 volte in quella opposta, per far si di tornare nella posizione di partenza con la gamba destra avanti.

Il cerimoniale di iniziare con la destra un esercizio e terminarlo con la stessa guardia appare piuttosto importante nel lavoro con il bokken (differente accade invece con il jo), poiché dinamica ricca di elementi archetipici e simbolici ai quali il Fondatore si è mostrato molto legato nella sua ricerca personale.

Il fendete laterale poi mette in campo una ulteriore importante lezione da apprendere, ovvero il modo migliore di utilizzare la propria arma sia come strumento di difesa che di offesa: all'inizio del movimento, il bokken diviene una sorta di "scudo" che impedisce al compagno di colpirci, mente nella seconda metà del movimento... il fendente si occupa della parte legata al contrattacco.

Bilanciare ed ottimizzare questi due dinamiche differenti non è la cosa più semplice del mondo e richiede almeno qualche anno di allenamento.

Si vedrà di seguito nei kumi tachi che di solito l'attacco yokomen uchi viene sempre neutralizzato da una parata shomen uchi, ovvero ciò che si ottiene con un uchitachi (persona che attacca con il bokken) che esegue go no suburi ed un uketachi (persona che riceve l'attacco con il bokken) che indietreggia eseguendo una sorta di yon no suburi al contrario... ma di tutto ciò ci occuperemo più avanti...


ROKU NO SUBURI



Nel 6º esercizio di base, impariamo a fare i colpi di punta con la spada (tsuki), sia a destra che a sinistra.

L'esercizio parte in jodan ken no kamae (come ni no suburi) e quindi prevede l'esecuzione tradizionale di 4 fendenti laterali e tsuki in una direzione (2 a destra e 2 a sinistra)... e 4 fendenti laterali e tsuki nella direzione opposta (2 a destra e 2 a sinistra), per tornare nell'esatto punto di partenza (sempre con la guardia destra avanzata).

L'esercizio risulta quindi simmetricamente distribuito sui due lati del corpo.


SHICI NO SUBURI

Ultimo esercizio di base, che consiste questa volta in una serie di fendenti laterali (yokomen uchi) sul lato destro, seguiti da altrettanti colpi di punta (tsuki) sul lato sinistro. Anche in questo caso la partenza avviene da jodan ken no kamae (come nel 2º, 3º e 6º suburi) e si sviluppa in un esercizio asimmetrico (duale ed opposto al precedente), che tradizionalmente si esegue 2 volte in una direzione e 2 volte in quella opposta.

Molte cose sono state dette sulla numerologia inerente le ripetizione dei suburi di ken:

1º - (1)

2º - (1)

3º - (1)

4º - (4 +4)

5º - (4 +3)

6º - (4 +4)

7º - (2 +2)

Noi amiamo aggiungerne anche una di carattere molto pratica: quando venivano praticati all'interno del Dojo di Iwama queste erano le ripetizioni possibili con lo spazio che c'era a disposizione, al di là di molte speculazioni di carattere esoterico.

Gli esercizi presentati quest'oggi rappresentano proprio la base della base della base delle pratiche personali di bokken legate direttamente all'Aikido: ricordiamo che i suburiper loro natura - sono esercizi di coordinazione ed integrazione del movimento del corpo e della respirazione.

Ovviamente l'Aiki ken esprime la sua valenza e senso negli esercizi in coppia (ken awase, kumi tachi, henka no tachi), tuttavia questa fase di apprendimento personale ci risulta molto utile ad ogni livello della pratica... vi consigliamo quindi di non sottovalutarla.

Buon keiko!









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