lunedì 4 maggio 2020

Ma quanto è pericoloso sto Aikido?!


Difficilmente mi faccio prendere dalla rabbia, però devo dire che questa volta è successo: per non far si che questo stato d'animo sia sterile ho però deciso di farci una bella riflessione insieme a voi tutti.

Dovete sapere che il CONI ha chiesto, un paio di settimane fa, a tutte le Federazioni Sportive Nazionali di fornire i profili di rischio delle loro discipline sportive, per comprendere come gestire le riaperture ed il ritorno alla normalità.

Ovviamente la Commissione Tecnica Nazionale dell'Aikido - che presiedo - è stata interpellata: ci siamo curati di analizzare, voce per voce, insieme al Presidente Domenico Falcone ogni voce della scheda che ciascun sport è tenuto a fornire.


I profili di rischio - va specificato - NON si riferiscono alla disciplina nel suo stato di svolgimento regolare, ma a quanto sia intrinsecamente possibile riaprire la pratica (in una situazione di guardia sanitaria costante) nella cosiddetta "fase 2".

Da questa analisi, è emerso chiaramente come l'Aikido (insieme al Karateavesse tutti i numeri in Federazione per ripartire per primo, poiché fra le UNICHE discipline che possono garantire la possibilità di lavoro individuale in completa sicurezza (suburi e kata con le armi, Aiki taiso, etc) ed in buona sicurezza a coppie con l'utilizzo delle armi (che garantiscono il distanziamento previsto) e dei dispositivi di protezione del caso (le mascherine, per esempio).

Sarà possibile andare temporaneamente a praticare nei parchi, per ridurre le problematiche di messa in sicurezza delle strutture sportive: questo credo sarà un punto molto importante!



È più che OVVIO che quella che ho esposto sopra NON sia la condizione più consueta della pratica della nostra disciplina, poiché il contatto vi è eccome... solo che si tratta di evitarlo il più possibile nei prossimi mesi, in cambio della possibilità di RIPARTIRE!!!

Non so voi, ma è un baratto che accetterei volentieri!

Se avessimo dovuto fornire un quadro pessimistico dei rischi della disciplina, non si sarebbe scostata dai risultati del Judo, ritenuta molto pericolosa per via del contatto fisico costante. Solo che il Judo, la Lotta ed il Ju Jitsu un alternativa a ciò non ce l'hanno, noi SI!

L'unico VERO nodo ancora da sciogliere è quello relativo alle attività rivolte ai bambini: ben più difficile di un gruppo di adulti è obbligare una decina di pargoli a stare distanziati ed a fare tutta una serie di attenzioni sicuramente non semplici da digerire per loro...

Ogni Federazione Sportiva nazionale ha quindi fornito i propri risultati, ed anche ogni Disciplina Sportiva Associata ed anche diversi Enti di Promozione Sportiva: da questa raccolta di dati è stato elaborato dal Politecnico di Torino un rapporto per la riapertura degli sport in sicurezza, lo potrete scaricare cliccando QUI.

Su questo documento (redatto pure dal mio ex-Professore di Idraulica!) ho potuto leggere, con estrema sorpresa ed anche un tot di disagio, che un sacco di Enti hanno dato valutazioni inverosimili ai profili di rischio dell'Aikido... e mi sono chiesto: i consulenti o esperti che hanno dato queste informazioni agli Enti sanno di cosa stavano parlando?

Sanno in cosa dovrebbe consistere la loro pratica, in una situazione estrema come quella nella quale ci troviamo tutti?!

Conoscono le potenzialità della disciplina e le sue capacità di adattamento, o pensano che l'Aikido sia una sorta di Judo con il gonnellone???

UNA disciplina, una decina di valutazioni differenti... spesso completamente in contrasto le une con le altre!!!

Ma diamo insieme un'occhiata al modello ed agli indici che è stato richiesto di fornire...


Ci sono 4 differenti AREE, contraddistinte da coloro differenti, esse sono:

- sito sportivo (azzurro più scuro);
- sito di allenamento (giallo);
- sito di gara/evento (verde);
- evento/pubblico (azzurro più chiaro).

In ogni area, vi sono differenti voci che si ripetono, alle quale attribuire un voto da 1 (molto basso) a 4 (molto alto)... Era possibile lasciare le aree nelle quali non vi era una competenza della disciplina senza voto (in alternativa alcuni hanno attribuito il valore "0")


Con "SITO SPORTIVO" il CONI intende quelle aree nelle quali si svolge la preparazione fisica degli atleti: ad esempio, nel Judo, spesso si necessita di una palestra attrezzata con pesi e macchinari, sui quali compiere precise sessioni di allenamento funzionale alla disciplina praticata.

In Aikido?
Quanti di noi DEVONO andare in un'area attrezzata per fare esercizi specifici senza i quali NON possono partecipare agli allenamenti regolari?

Dai, su forza... tutti fuori quelli che se non hanno una palestra di pesi in appoggio non possono partire con le attività!

OVVIAMENTE per la prima area è stato lasciato in bianco lo spazio delle valutazioni, in quanto ne possiamo fare bellamente a meno (lo facciamo già da sempre di farne a meno, in realtà)!

Il "SITO DI ALLENAMENTO" è il Dojo o la palestra nella quale svolgiamo normalmente le nostre attività, quindi ci riguarda: vediamo perciò voce per voce...

- Vicinanza contatto atleti: cioè quanto possiamo stare lontani per allenarci, immaginando di contingentare le entrate sul tatami a piccoli gruppi, piuttosto aumentando il numero delle lezioni per diluire i gruppi più numerosi (fino a ieri si faceva fatica a mettere insieme un gruppo più grande di 6-7 persone su un'area di minimo 50 mq nei casi peggiori, ora sembra che ci preoccupiamo di essere 100 su ogni tatami!);

- Vicinanza contatto tecnici: quanti docenti ci sono CONTEMPORANEMANETE sullo stesso tatami? Secondo me di solito ce n'è UNO, quindi... altra voce da non considerare o da considerare alla pari del "contatto atleti": o il rischio non c'è, o e infatti lo stesso della voce precedente.

- Vicinanza contatto pubblico: ZERO se stanno tutti fuori dalla porta, accompagnatori di eventuali bambini inclusi, basta fare cioè lezione a porte chiuse (come fra l'altro sarebbe abbastanza sempre saggio fare);

- Numerosità di atleti in azione: questa variabile va considerata, certo, ma nuovamente... stai a vedere che adesso siamo 100 a tatami!

- Personale di supporto (giudici, cronometristi, raccattapalle): di solito non ce n'è, ma viste le risposte che alcuni EPS hanno fornito, nel mio Dojo vorrò sia un cronometrista, che un raccattapalle... saranno utili entrambi: uno per cronometrare quanti secondi ci metteranno i miei cabasisi a cadermi a terra, l'altro servirà a raccoglierli!

- Spogliatoi e servizi: nuovamente, se si fa un buon lavoro e si predispone di contingentare le entrate, il rischio diventa presumibilmente minimo; ci va grano salis, è vero, ma ci va comunque in questa situazione. Le strutture non potranno tutte allargare gli spogliatoi, quindi sarà obbligatorio fa entrare la gente in modo controllato, magari impedendo di fare la doccia all'inizio... ma credo che RIPARTIRE sia più importante di questa piccola scomodità!

- Ambiente chiuso: qui è stato dato un valore 2 su 4, poiché in effetti molte delle attività avvengono in ambiente chiuso, anche se - con la bella stagione alle porte - potremo andare a fare armi in un parco e fare scendere vertiginosamente pure questo rischio;

- Attività in piscina: vabbuò... splash! Il documento certamente non è stato pensato per l'Aikido quanto per tutto lo sport esistente, quindi altra casella in bianco.

- Dispositivi di protezione: gel disinfettanti e mascherine si, i guanti invece li vedo un po' più complicati... quindi un minimo di difficoltà potrebbe esserci;

- Digitalizzazione: ovvero la possibilità di rendere tutta l'attività fruibile SOLO on-line, ovviamente se 1 è poco e 4 e molto... 1, poiché l'Aikido di suo non si presta a viverlo on-line così come una gara di scacchi.

Il "SITO GARA/EVENTO" è per noi fondamentalmente il luogo in cui si svolge uno stage (giacché le gare non le abbiamo)... che si potrà svolgere se si farà attenzione a mantenere pressoché gli STESSI standard di sicurezza che teniamo durante un allenamento normale, se non che potrebbero esserci più atleti contemporaneamente presenti.
In Federazione abbiamo abbastanza specchiato in questa sezione i voti dati a quella precedente.

Ultimo slot "EVENTO/PUBBLICO": non ci risulta che si sia ma stata ressa per andare ad assistere ad uno stage di Aikido, con tanto di pop-corn, zucchero filato, vuvuzela e ragazze pon-pon che fanno il tifo per questo o quel kotegaeshi... quindi nuovamente AREA DA IGNORARE.

Detto questo, andate a guardarvi per curiosità QUI i profili di rischio attribuiti da alcuni degli EPS che - sfortunatamente - hanno anche l'Aikido fra le loro discipline... Andando in ordine alfabetico, lo trovate sempre alla prima riga, non potere sbagliarvi.

I consulenti che hanno fornito i dati allo CSEN, hanno messo 4 (molto alto) praticamente a tutto, palestre di supporto per l'allenamento (?) ed eventi con pubblico (?) compresi: ho sempre un po' avuto l'impressione che praticare Aikido li fosse pericoloso... ora però me lo hanno confermato loro direttamente.

US Acli invece inverte il SITO GARA/EVENTO con EVENTO/PUBBLICO, non attribuendo punteggi al primo, ma solo al secondo...

Dell'Aikido CSEN e di quello OPES... che alla voce "Personale di supporto (giudici, cronometristi, raccattapalle)" attribuisce 4 alla pericolosità... esattamente cosa dovremmo poi pensare?!

Ad una svista?

MSP Italia ed OPES. dichiarano che la possibilità di "digitalizzare la pratica" sia di 4 su 4: per questi non è manco il caso di ripartire dal vivo, tanto si fa bene tutto on-line come stiamo facendo adesso!!!

Secondo AICS per loro i raccattapalle il rischio è invece solo 3 su 4! Avranno uno scafandro...

CSAIN è stato il più creativo: da loro i giudici, i cronometristi ed raccattapalle in Aikido corrono rischio 2/4 nel "sito sportivo", NON ci sono nel "sito di allenamento" (goal!), 2/4 nel "sito di gara/evento" e... 4/4 nel "evento/pubblico".

Capite signori molti di voi a chi si mettono in mano?

Non sono qui per dire che FIJLKAM sia il posto migliore o quello che per tutti, ma io quando vedo così poca cura per ciò che amo non riesco a non incazzarmi un tot!

La nota veramente positiva è che comunque NESSUNO è riuscito ad attribuire una qualche forma di pericolosità all'Aikido in piscina: consideriamolo come un piccolo traguardo, dai!

Purtroppo se ne deduce che questi fogli o non sono stati capiti, o che sono stati più di una volta compilati da incompetenti.

Peccato che poi lo studio del Politecnico prenda per buoni i numeri di chi ci ha riflettuto sopra (Libertas per esempio lo ha fatto), tanto quanto quelli di chi ha fatto copia-incolla in una tabella, senza nemmeno forse sapere cosa l'Aikido sia o quali possibilità ci sia di praticarlo temporaneamente in sicurezza.

Certo che quando stai in un Ente che patrocina la pratica di 385 discipline sportive contemporanee, che vanno dall'Aikido e la Paracanoa... alla "Palla eh" (giuro che una si chiama così!) è un gran difficile fornire qualità ovunque...

Un'altra bella domanda potrebbe fra l'altro assalire alcuni di voi: ma dove sono nell'elenco tutte quelle FEDERAZIONI presso le quali fate Aikido ma che non compaiono nell'elenco?

Che so, dov'è l'Aikikai d'Italia, ovvero la prima organizzazione per numero di iscritti in Italia?
Dov'è il Progetto Aiki... l'Aida, la Taai, la Shumeikai, che ancora molti considerano federazioni?

NON CI SONO! Non vi chiedete come mai?

Perché NON sono né federazioni, né Enti di Promozione Sportiva, semplicemente. Lo sapete sicuramente tutti, però sono più o meno 20 anni che mi sento chiedere: "Ma te di che Federazione sei?".

Molti di essi sono in realtà indirettamente presenti, perché iscritti ad un EPS del quale riservano o meno di condividere le linee guida. Ma pensate che nemmeno tutti gli EPS sono presenti, giusto per farvi notare il CONI chi interpella in un'emergenza come questa.

Un'amarezza piuttosto intensa in ogni caso constatare quanto POCO in generale si tenga alla nostra disciplina da parte di chi dovrebbe patrocinarne la pratica.

Al di là della rabbia iniziale, questa cosa però mi è servita un tot: mi ha fatto comprendere - se ancora ce ne fosse stato bisogno - quanto è importante lavorare con coerenza ed a testa bassa e soprattutto con le ISTITUZIONI per fornire un servizio che non lascia al caso l'Aikido, nemmeno in una situazione delicata come quella che tutti quanto ora viviamo.

Se l'Aikido potrà ripartire 5 minuti prima di altre discipline (ovviamente prendendo tutte le precauzioni che lo facciano risultare sicuro) andate a guardarvi sul documento di 404 pagine a chi lo dovrete.
Nel documento c'è anche a chi dire grazie se invece dovesse ripartire fra gli ultimi.

Ragazzi, sveglia: l'Aikido non credo che sia così pericoloso quando la leggerezza e la superficialità con la quale in Italia lo trattiamo!

Marco Rubatto
Presidente Commissione Tecnica Nazionale Aikido FIJLKAM



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