lunedì 11 maggio 2020

L'Aikido e parte del suo futuro partono da qui

Questa cosa del Covid-19 ha fermato e sconvolto un po' tutti, questo è ovvio... però c'è chi è stato li a spaventarsi ed ad attendere che il problema passasse, e chi si è dato da fare... per comprendere cosa si potesse fare e come farlo.

Dopo una decina di giorni di pausa assoluta dal momento del lockdown, intorno al 23 marzo, ho iniziato a proporre alcune attività, a titolo completamente sperimentale tramite la piattaforma Zoom.

Ero stato più volte utente di questa piattaforma, già utilizzata da alcuni anni dall'Evolutiuonary Aikido Community di cui faccio parte per le conference call internazionali, ma non ne ero mai stato l'organizzatore ("host" si dice, nel campo).

Ci sono on-line un sacco di tutorial, che permettono però a chiunque di capire, studiare, provare... - pure gratuitamente - come si faccia ad organizzare meeting on-line con chi si vuole.
Ci sono limiti di tempo e di utenza se uno vuole usare le versioni gratuite di queste piattaforme, ma se si vuole evitare queste limitazioni, c'è da spendere una quindicina di euro al mese, quindi una cifra tutto sommato accettabile.

Istintivamente non ho puntato in un "Dojo virtuale" nel quale ritrovarsi a fare i tai sabaki, l'Aiki Taiso o i suburi: fare movimento durante questo lockdown era qualcosa di fondamentale, tuttavia c'erano fattori da considerare, che mi hanno suggerito di puntare altrove...

1) egoisticamente parlando, non morivo dalla voglia di mettermi a fare ginnastica davanti ad una telecamera; dopo un certo numero di mesi nei quali ti alleni circa 3-5 ore al giorno, quello che desideri dal un lockdown è una VACANZA, ve lo assicuro!

2) non tutti hanno in casa gli spazzi adeguati per allenarsi; io ero (e sono) in un appartamento di meno di 60 mq, senza jo e bokken (sono al Dojo, nel quale non vado da 2 mesi);

3) ho pensato a cosa si potesse fare al top, che fosse utile per l'Aikido dei miei allievi e che non fosse solo un palliativo della pratica fisica che non abbiamo più potuto fare al Dojo.

Per via del TERZO punto, ho constatato che la consueta pratica era mancante di un importante elemento tradizionale, ovvero del CONFRONTO su tematiche importanti della disciplina, mancavano elementi culturali, storici e filosofici.

Non che la pratica fisica non sia importante - ovvio come sia stata e sarà il fulcro dell'Aikido! - però chi ha avuto la fortuna, come me, di essere uchideshi in Dojo tradizionali, sa per esperienza QUANTO Aikido sia fatto al di fuori del tatami...

... ovvero in tutti quegli spazi comunitari che si vivono - sia con il Sensei, che con i compagni di pratica - in ogni momento della giornata, a latere della pratica fisica: ogni momento di pulizia, di preparazione dei pasti, di colazione, pranzo e cena... di preparazione del proprio sacco a pelo per la notte...

Si PARLA, ci si confronta con i propri compagni degli argomenti della disciplina che più ci interessano; si ascoltano le esperienze di persone che provengono dall'altro lato del mondo, dei Senpai che ne hanno di più... del Sensei, che talvolta "si racconta" e condivide parte della sua storia personale con l'Aikido...

Una CHIACCHIERA strutturata, non da bar... nella quale ciascuno sa quando intervenire e quando ascoltare gli altri: un'esperienza che - al mio tempo - mi fece crescere un sacco!

Quindi ho iniziato a proporre alla mia community una serie di conference call, delle quali elenco alcuni degli argomenti già trattati in questo periodo:

- il rapporto Senpai-Kohai

- la vita di Morihei Ueshiba

- espressività e nuovi paradigmi dell'Aikido

- reishiki, significato e utilità

- il valore della critica costruttiva in Aikido

- eleganza ed efficacia della pratica

- gli esami, stress emotivo ed utilità

- la ripetizione del gesto, quantità e qualità

- cosa ancora sentiamo mancare nella nostra pratica dell'Aikido

- i principali allievi diretti del Fondatore

- come affrontare le proprie paure sul tatami

- elementi di lingua giapponese

Ne sono nate dai 2 ai 3 appuntamenti serali alla settimana, di circa un paio di ore l'uno, frequentati dai 15 ai 30 utenti alla volta; oltre a questo mi sono anche occupato di fare lezione ai bambini (quello si, muovendomi e non parlando!) e di offrire almeno una meditazione libera a tutti alla settimana, come faccio già da anni nel Dojo.

Sono un sacco di ore on-line di Zoom ogni settimana, che continuano tutt'ora.
L'accoglienza è stata positiva da parte del gruppo... tanto che si sono uniti ad esso anche praticanti e docenti sparsi ovunque, dalla Sicilia, alla Toscana... dal Veneto, alle Marche ed alla Puglia.

Sono venuti a partecipare persone che abitano in Germania ed in Svizzera... perché il lato positivo di questa esperienza è la completa possibilità di abbattere qualsiasi tipo di confine, sia quelli legati alla distanza, che alla lingua, che allo stile di Aikido praticato!

Questo è POTENTE, utile ed inedito in Aikido!!!

Così potente ed utile che diverse persone mi hanno chiesto di NON smettere con questo tipo di attività, anche quando l'emergenza Coronavirus sarà passata...



Il passo successivo naturale quindi è stato parlare con i miei referenti federali, sia nazionali, che regionali... per comprendere se questa mia personale esperienza di successo potesse essere condivisa o esportata anche altrove: l'accoglienza è stata molto positiva e quindi in Piemonte e Valle d'Aosta (vi è un unico Comitato per entrambi) abbiamo pensato di mantenere la data del prossimo Stage Regionale, già da lungo pensato per il 23 maggio prossimo... per proporre un Webinar di formazione gratuito, per supplire all'allenamento fisico che con molta probabilità non sarà ancora possibile nei Dojo e nelle Società Sportive.

Qui in Piemonte almeno da 4 anni organizziamo corsi trasversali riservati agli insegnanti tecnici di ogni Settore: sono occasioni di formazione teorico-pratiche i cui argomenti sono appunto "trasversali" and ogni disciplina federale praticata (posturologia, nutrizione sportiva, infortuni sportivi, gestione dello stress, tematiche assicurative e gestionali delle ASD, etc).

La FIJLKAM, approfittando di questa esperienza di smart working ha quindi pensato di trasportare on-line molte delle attività formative consistenti in lezioni frontali... ottimizzandone così i costi e la fruibilità da parte della sua utenza.


Il nostro Webinar sarà quindi la prima occasione di formazione on-line per l'Aikido ufficialmente accreditata in Italia dalla Federazione!

Cosa faremo quel giorno?

Ci saranno interventi su argomenti specifici da parte di alcuni Tecnici regionali dell'Aikido, mentre io mi occuperò di coordinare l'incontro e di favorire alcuni scambi mirati fra i partecipanti: ci occuperemo di scoprire cosa possa offrire l'Aikido nel loro vissuto, specie alla luce dell'emergenza che stiamo tutti vivendo.

Ecco qui l'elenco delle tematiche...



QUI invece la pagina Facebook dell'Evento.


Chiunque potrà partecipare e sarà gratuito, però verrà data priorità a studenti e docenti dell'Aikido, FIJLKAM Piemonte e Valle d'Aosta... quindi a seguito tutti gli altri; per iscriversi è necessario:

- mandare una e-mail all'indirizzo "info@harakai.it";

- specificare NOME, COGNOME, numero di telefono, Ente di appartenenza;

- specificare il proprio consenso alla registrazione dell'evento (per manlevare l'organizzazione dai diritti di utilizzo della propria immagine - che NON sarà utilizzata per alcun fine commerciale).

La piattaforma al momento può ospitare un massimo di 100 partecipanti, quindi dovremmo starci tutti.

Sarà il primo passo di una risorsa di formazione che potrebbe diventare parte della normalità in un futuro abbastanza prossimo!

Volete vedere di persona come funziona?
Iscrivetevi e unitevi a noi in questa inedita esperienza!

Marco Rubatto
Presidente Commissione Tecnica Nazionale Aikido FIJLKAM

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