mercoledì 21 luglio 2010
Il perenne conflitto
Solo gli esseri umani ne sono capaci: parlo di essere continuamente in guerra.
... il conflitto delle piante e dei vegetali in genere è solo di tipo territoriale: la sopravvivenza propria può mettere o essere messa a rischio dalla sopravvivenza di un'altra specie, perciò si lotta per cogliere i raggi del solo in modo diretto e per avere la maggiore quantità di nutrimento dal sottosuolo. Una specie sopravvive e se le altre non riescono ad integrarsi con l'ambiente circostante scompaiono, risolvendo il conflitto.
Quello degli animali è più complesso forse, ma comunque sempre limitato nel tempo: fame, territorialità, corteggiamento, protezione dei propri cuccioli... gli animali combattono, scappano o si mimetizzano per risolvere un conflitto... ma quando l'allarme è cessato tornano alla loro vita pacifica.
L'uomo no! E' veramente l'unico essere in grado di fare ciò, ponendo che sia una capacità.
L'uomo è sempre in grado di vivere in una situazione di conflitto, per quanto NON sia minacciato il suo territorio, per quanto NON sia predato o NON debba più predare, per quanto possa conoscere il suo futuro partner su FB e non mettendo in mostra la propria forza... e per quanto i suoi ciccioli siano al sicuro in accoglienti asili nido!
E' molto interessante scoprire la ragione di ciò; siamo gli unici esseri dotati di una mente senziente in grado di "pensare dei propri pensieri".
Anche gli animali pensano, ma non sono consci di farlo. Io "penso che domani andrò al lavoro" e posso anche "percepire me mentre sto pensando che domani andrò al lavoro".
Questo spalanca agli esseri umani universi di possibilità completamente impensabili per i nostri fratelli minori del regno animale e vegetale, ma contemporaneamente anche pericolosi labirinti nei quali andarsi il più delle volte a perdere.
L'uomo è in grado di vivere in perenne conflittualità proprio perché è sempre in grado di fabbricarsi con la sua mente un avversario, anche quando questi non è reale... e quindi ingaggiarsi in una lotta interna lunga quanto riesce ad essere potente la sua fantasia!
La mente... la mente che spesso "mente"!
Quanti partners si dividono perché uno di essi è completamente convinto che l'altro lo tradisca!
Da prima la gelosia soffocante, poi una valanga di domande per carpire dove il coniuge sia stato... per poi magari giungere ai pedinamenti veri e propri...
In ciò non credo ci sia nulla di sbagliato in senso assoluto, ma cosa accade se il tanto temuto spasimante segreto semplicemente NON ci fosse proprio?!
Energie semplicemente sprecate a rincorrere ombre della propria mente.
Credete che sia diverso per la fiumana di persone, soprattutto oggi, che ricercano spasmodicamente il Corso di Difesa personale che in 4 lezioni li trasformi in perfetti Marine alla Rambo...?!
Cosa cerca questa gente?
Sicurezza...
Dietro ogni angolo si può nascondere un pericoloso assalitore, un violentatore senza scrupoli, un pericoloso ladro, un assassino efferato... "Come, non hai sentito tutte quelle brutte cose che accadono e che dicono al telegiornale?!"
Purtroppo la sicurezza spesso è realmente a rischio, ma quante persone ricercano una sicurezza che sarà sempre garantita loro dagli eventi... quanti quelli che non dovranno mai cimentarsi con le tecniche micidiali apprese nei Mc Dojo!
Saranno tanti: eppure molti ricercano sicurezza, parecchi anche all'interno delle Arti Marziali, proprio perchè la loro prima fonte di conflittualità non è nel mondo esterno, ma è ben nascosta all'interno, a generare ombre paurose ed inverosimili... capaci però di alterare autenticamente la serenità del quotidiano.
"La vita è come una scatola di cioccolatini", ci ricorda Forrest Gump, "Non sai mai quello che ti capita"... ma ciò non significa che non si sarà in grado di gestire ciò che ci capita.
Certo, questo è possibile solo nel momento in cui la nostra mente non peggiora ulteriormente la situazione deformando la realtà, inculcandoci ansie che non hanno motivo d'essere o proiettando nemici che hanno vita propria solo in qualche angolo recondito del nostro inconscio.
Dietro l'angolo c'è l'assalitore che ciascuno è in grado di concepire prima di tutto dentro sé: si temono molte aggressioni quindi anche perchè c'è molta instabilità interiore, oltre che per il gran numero di delinquenti!
E cosa centra l'Aikido con tutto ciò?
Centra veramente molto a mio dire.
Il suo Fondatore aveva, credo, interiorizzato molto bene questa realtà paradossale della natura umana, quindi ha iniziato a propagandare che l'avversario più ostico da abbattere è quello interiore e che la vittoria migliore è proprio quella su noi stessi!
Nulla con contro chi utilizza tutto il suo tempo sul tatami per studiare micidiali ed efficacissime tecniche marziali, esplorando millimetricamente ogni postura che massimizzi l'abbattimento del proprio "avversario"...
... ma a patto che venga riconosciuto che tali angoli millimetrici sono il riflesso degli spostamenti taglienti della sua mente in primis, capaci di far capitolare nel nostro quotidiano ben prima di un pugno in faccia.
A patto che venga riconosciuto nel partner che proiettiamo al suolo il riflesso di quel "sabotatore" interno che viene a rompere le uova nel paniere ogni volta che non siamo capaci di adattarci armoniosamente alla realtà per ciò che semplicemente è.
A patto di non entrare a nostra volta nei meccanismi di quel gioco perverso che vede reali solo gli aggressori dietro agli angoli e ci fa ignorare quelli che vivono nel nostro stesso respiro.
Credo fermamente che se l'Aikido oggi ha ancora qualcosa di veramente nutriente da dare alla società, sia di insegnare un modo sano di aderire agli eventi per quelli che sono, abituando ad una capacità personale e critica evoluta, a cambiare rapidamente il PROPRIO punto di vista ed a FLUIRE liberamente con le cose che ci accadono, senza tentare di ignorarle (mimetismo), abbatterle (aggressività) o fuggirle (rifiuto).
Questo Aikido è veramente utile, quello che ci parla di equilibrio, che ci offre un metodo per testare quanto ne abbiamo e degli strumenti in grado di poterlo eventualmente incrementare se ne avremo voglia.
Questo Aikido è utile oggi alla società, anzi forse mai è stato utile come oggi.
L'Aikido che ci insegna un micidiale kotegaeshi SOLO per poterlo applicare eventualmente all'aggressore dietro l'angolo è a mio avviso una sorta di articolo da museo, utile forse un tempo, quando c'erano più pericoli reali dietro l'angolo che nella nostra testa.
Il sistema delle aspettative invece è una fontana continua di conflittualità per moltissimi e il problema non si risolve a suon di kotegaeshi:
- "Credevo che quella persona facesse questo, invece ha fatto quello";
- "Non immaginavo che mi potesse rispondere in modo così aggressivo";
- "Non mi sarei aspettato di vivere una simile situazione"...
... tipiche frasi di momenti di conflittualità generati dal nostro abituale sistema di aspettative, che ci fa supporre come le cose dovrebbero secondo noi andare, ma che spesso ci manda in tilt quando ci accorgiamo che ha toppato!
L'Aikido che ci mantiene fluidamente consapevoli della realtà delle cose è una grande disciplina, perchè la si può vivere SOPRATTUTTO al di fuori del tatami, del Dojo.
In quasi un ventennio di pratica, non mi è MAI successo di dover applicare un micidiale oyo waza per difendermi la vita, ma parecchie volte alla settimana mi accade di dover ponderare quale sia la risposta migliore da dare ai colleghi di ufficio per far valere la mia posizione in modo armonico ma significativo... e ogni giorno più volte mi chiedo semplicemente quali dinamiche adottare per dare risposte nuove ai miei vecchi problemi ed essere così supportato dalla filosofia dell'Aikido nell'adottare scelte migliori.
Se l'essere umano è stato effettivamente dotato di uno strumento così raffinato come la propria mente, ad esso appartiene anche la responsabilità di apprendere come utilizzarlo al meglio e non rimanere vittima della sua stessa lama affilata.
L'Aikido, inteso ora come "meditazione in movimento", credo possa offrire validi spunti di riflessione ed altrettanto efficaci metodologie di studio di sé, per risolvere piccoli o grandi problemi che attraversano il nostro quotidiano: non molti dovranno avere il coraggio di affrontare un temibile Samurai usciti da casa, ma di andare in ufficio si!
Concludo con le parole di un predecessore di O' Sensei nell'antica Arte di viaggiare dentro e fuori da sé...
che l'Aikido sia la nostra nave...
[Marco Rubatto]
"Quando partirai, diretto a Itaca,
che il tuo viaggio sia lungo
ricco di avventure e di conoscenza.
Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi né il furioso Poseidone;
durante il cammino non li incontrerai
se il pensiero sarà elevato,
se l'emozione non abbandonerà mai il tuo corpo e il tuo spirito.
I Lestrigoni e i Ciclopi e il furioso Poseidone
non saranno sul tuo cammino
se non li porterai con te nell'anima,
se la tua anima non li porrà davanti ai tuoi passi.
[...]
Non perdere di vista Itaca,
poiché giungervi è il tuo destino.
Ma non affrettare i tuoi passi;
è meglio che il viaggio duri molti anni
e la tua nave getti l'ancora sull'isola
quando ti sarai arricchito di ciò che hai conosciuto nel cammino.
Non aspettarti che Itaca ti dia altre ricchezze.
Itaca ti ha già dato un bel viaggio;
senza Itaca, tu non saresti mai partito.
Essa ti ha già dato tutto, e null'altro può darti.
Se, infine, troverai che Itaca è povera,
non pensare che ti abbia ingannato.
Perché sei divenuto saggio,
hai vissuto una vita intensa,
è questo è il significato di Itaca".
[Konstandinos Petrou Kavasis (1863 -1933, Itaca)]
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3 commenti:
Grazie Marco sensei.
E' stupefacente (ma neanche tanto...) leggere le tue riflessioni, perché sono praticamente le stesse che ho fatto io in un mio scritto di un po' di tempo fa, "Itaca" compresa... è proprio vero, all'unica vetta si può giungere da infiniti sentieri.
Un grande, grosso grazie.
carlo
Grazie Calo San per il tuo commento. Non avevo visto il tuo scritto... ma ciò avvalora ulteriormente la posizione spontanea che fiorisce in ciascuno di noi grazie alla pratica.
Approfitto per annunciare ufficialmente il link stabile al Seishin Dojo nella colonna destra di Aikime. Veramente ottimo sito, che segnaliamo con entusiasmo e volentieri a chiunque.
A presto!
Amen! Che dire d'altro?
Sono assolutamente dello stesso avviso!
Tra l'altro grazie per il link ai McDojo: fenomenale! :D
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