lunedì 6 aprile 2009

Dubbi sull'Aikido e la sua pratica


Se l'Aikido ci aiuta ad esplorare i nostri limiti, a fare il prossimo passo sulla personale conoscenza di se stessi, appare alquanto naturale che questo cammino possa condurci più o meno ciclicamente al confronto con momenti di dubbio, conflittualità... di crisi.

Per "crisi" intendiamo proprio la sensazione che si prova nel momento in cui varchiamo i confini di quello che credevamo di essere, senza però essere ancora approdati alla consapevolezza di quello che stiamo realizzando di essere.
E' una terra di nessuno, in cui i confini vecchi erano ormai divenuti troppo stretti per definirci, ma quelli nuovi devono ancora essere delineati con precisione.

Ogni pulcino esce a fatica dal guscio del proprio uovo, spinto probabilmente dalla sensazione claustrofobica che iniziava ad avvertire, ma il mondo al di fuori è così tremendamente più vasto, scarsamente protettivo, che la sua prima sensazione potrebbe essere di timore e pericolo rispetto a questo nuovo inesplorato contesto...

Sarà capitato a molti forse quindi anche in Aikido di avere dei momenti di dubbio, esitazione, ripensamento in merito alle scelte fatte in passato: l'esperienza vissuta ci ha arricchito di elementi su cui riflettere, spesso aprendoci nuovi ed interessanti orizzonti, spesso creandoci una sensazione di incertezza rispetto a dove ci stiamo dirigendo, a cosa vogliamo veramente...

Dal nostro punto di vista, questo ci pare fisiologico se l'Arte sta "facendo il suo dovere", perché significa che ci sta supportando in un cambiamento profondo, una scelta, un'evoluzione dei propri punti di vista.

Altrettanto sicuramente però non è piacevole trovarsi in queste "crisi", soprattutto se ci si crede soli e gli unici a vivere tali momenti. Così abbiamo cercato nelle esperienze disponibili per ricevere aiuti, conferme e prospettive da tenere a mente nel momento in cui venissimo a trovarci in queste sfortunate (perché si soffre) e fortunate (perchè si cresce) situazioni.

Di seguito vi riportiamo un articolo di Bruce Baker comparso di recente su Aikido Journal; potrete trovare il testo originale al questo link, mentre segue la traduzione:

"Avete mai avuto dubbi circa il continuare ad allenarsi? Forse un giorno il vostro capo vi chiederà di scegliere tra il vostro lavoro e il vostro hobby, [...] magari per una ferita procuratavi durante un allenamento... Accade. Che cosa fare in tali casi?

Ciascuno ha delle scelte da compiere. Cos'è meglio per il vostro futuro, il vostro presente, e a quali compromessi scendere per ottenere cosa vorreste rispetto a quanto vorrebbero coloro che sono intorno [a noi].

Questa è la lotta continua per accontentare chi vi circonda e soddisfare anche voi stessi.
Molte persone si compromettono, o scelgono il loro lavoro, e può darsi che questo sia un motivo per cui ho visto molte persone andare e venire durante il mio tempo [trascorso] con l'Aikido.

Posso solo parlare della mia situazione, e può darsi che questo vi possa essere di qualche aiuto, ma nuovamente magari no.
Non abbiate dubbi... verrà un giorno in cui la maggior parte faticherà a conformarsi ai canoni normali di allenamento, se si vive con lo scopo di invecchiare a sufficienza.

Realizzare che si ha soltanto un limitato ventaglio di opportunità per allenarsi potrebbe essere uno di quei fattori che vi sprona a praticare per tutto il tempo possibile, [proprio] in vista delle altre circostanze della vita che a volte si impongono a ciò che si desidera.

Io stesso, ho [avuto] anche problematiche fisiche oltre ai fattori finanziari che hanno contribuito ai miei personali dubbi circa la continuazione dell'addestramento convenzionale all'interno di un corso regolare.

Ma ancora, quattro o cinque volte all'anno mi scopro a guardare una lezione ed a riflettere su come sia necessario per alcuni studenti lavorare sulla loro la forma, migliorare la loro comprensione dei principi di base mentre paiono avere troppa fretta di sembrare bravi essendo veloci, anziché riscoprirsi bravi per essersi impadroniti dei principi fondamentali.

Bene, probabilmente non dovrei andare fuori tema… ho imparato molte cose da altri tipi di studi, differenti d'Aikido, ma tutto si applica esattamente come [a voler] ritornare ai principi fondamentali dell'Aikido.

Ogni volta che mostro a qualcuno qualcosa nell'Aikido che ho imparato in qualche [altro] luogo, ciò è applicabile all'addestramento avanzato dell'Aikido e tutte le volte che mostro a qualcuno ciò che ho appreso in Aikido, ciò risulta applicabile a questo [differente] contesto, ci si figuri.

Avete dubbi sull'Aikido?

Allora prendetevi del tempo per realizzare dove il vostro Aikido si adatta alla vostra vita, i vostri obiettivi per l'allenamento e come probabilmente essi potranno costituire una chiave di volta per voi durante i vostri anni più tardi, in cui la gioventù è volata via!

Yep… quei giorni verranno, e quando lo faranno... vi garantisco... tutto che avete imparato in Aikido costituirà un mezzo per migliorare la vostra qualità di vita, così come mantenere un collegamento a tutte le abilità che avrete potuto acquisire durante la vostra giovinezza. Potrebbe dovere essere adattato al vostro tipo di "arti marziali" di donna/uomo anziana/o, ma così è la vita.

Mettete da parte i vostri dubbi. Fate ciò che potete.

Carpite la conoscenza che potete dalla gente che è disposta a dare via la propria conoscenza. Realizzate che non è per se stessi che essi trasmettono a voi questa conoscenza, ma per migliorare la qualità di vita per quelli che si trovano intorno a loro, e perché nel fare ciò migliorano [contemporaneamente] la qualità della loro stessa vita.

Ci saranno sempre difficoltà finanziarie. La gente sempre diverrà ammalata e poi morirà, ma nel frattempo…. ci adattiamo… ci superiamo… facciamo cosa è possibile per migliorare la qualità della vita fin tanto che siamo vivi.

La cosa più dura da fare ogni giorno è accettare l'inevitabile dolore, il procedere inevitabile verso la morte e il fatto che non sarò mai più nuovamente giovane.

Abbraccio il dolore ed abbraccio i fatti come essi sono, così da non essere incollerito, forse un po' infastidito, ma non divorato dalla rabbia o rapito [eccessivamente] da questi i pensieri in modo da considerarli interamente negativi o interamente positivi... ma così da farne una sorta di compromesso neutrale. In questo modo, con un compromesso neutro, sono cosciente dei lati positivi e negativi ma senza essere controllato dagli eccessi dell'uno o dell'altro. [La cosa] funziona niente male, almeno io penso che sia così.

Non tutti noi sceglieremo di diventare Insegnanti di Aikido. Molti di noi integreranno le proprie abilità acquisite nella pratica nella propria vita man mano che ci accingeremo tranquillamente a vivere. Non abbiate dubbi.
Qualunque tempo abbiate a disposizione per allenarvi, qualsiasi cosa possiate fare... diverrà rilevante nel tempo.


Come sarete capaci di applicare il vostro allenamento per incrementare la qualità della vostra vita dipende da voi.

Mi auguro che ricordiate di mettere da parte quei dubbi quando sarete a lezione. So quanto può essere difficile, ma credetemi, quando doveste essere feriti, vecchi, o semplicemente lontano dalla pratica per un periodo di tempo, essere in grado di fare qualcosa da soli… realmente migliora la qualità della vita, lo crediate oppure no.

Dovete ricordare, nessun Insegnante può insegnarvi tutto. Avrete bisogno di prendere cose differenti da una moltitudine di insegnanti. Se avete dubbi sulla pratica, semplicemente esaminate come quello che fate in Aikido è considerato essere una pratica avanzata nelle altre Arti Marziali. Se cosa realmente mi salta in mente è come la pratica in altri stili marziali, e come può integrarsi bene con l'Aikido.

Per favore, trascorrete tempo a studiare le basi di altri sistemi marziali, incrementerà vastamente l'apprezzamento della comprensione dell'Aikido.

Il mio punto [di vista] è questo: non sapete mai dove la vita vi porterà, ma sarà certo quanto potrà esservi utile quanto apprendete in Aikido quando andrete là dove vi conduce".

Bruce Baker

1 commento:

Anonimo ha detto...

good start