lunedì 26 febbraio 2024

剣合わせ KEN AWASE: muovere la spada insieme

A distanza di quasi 3 anni dal primo Post sulle basi dell'Aiki Ken, nel quale abbiamo introdotto i suburi, ovvero il lavoro da fare senza un partner (potrete recuperarlo QUI, se ve lo foste perso), iniziamo un nuovo importante capitolo, ovvero quello di [剣合わせ] "ken awase": le armonizzazioni della spada.

Molti praticanti sostituiscono le Scuole di Scherma giapponese all'Aiki Ken, lo sappiamo quasi tutti molto bene e ne abbiamo parlato molte volte su queste pagine... forse proprio perché non hanno mai riflettuto a fondo (e/o non sono mai stati aiutati a farlo dai loro Maestri) sulla differenza abissale che esiste fra il "lavoro di spada" concepito tradizionalmente e quello che ha introdotto O' Sensei, in modo innovativo e peculiare.

La storia ci presenta due spadaccini, "uchitachi" (colui che attacca) ed "uketachi" (colui che riceve) ingaggiati in numerose forme di duello, che sono state anche codificate da pregevoli ed antiche Scuole di Kenjutsu (come [天真正伝香取神道流] Tenshin Shōden Katori Shintō Ryū, [鹿島神流] Kashima Shin Ryū, solo per citare le 2 più famose...).

Uno attacca, l'altro si difende... e dopo alcuni scambi, uno ha la meglio sull'altro.

Morihei Ueshiba ha riletto questa tradizione sotto una nuova luce, ed ha iniziato ad utilizzare la spada (di legno, in questo caso) in modo inedito, ovvero ponendosi in un atteggiamento NON-DUALE... che evita di basarsi su chi AGISCE per attaccare, e chi REAGISCE all'attacco...

... bensì due individui, dei quali il primo cerca di divenire UNO con l'altro, imparando così a muoversi in modo sincronico (e non conseguente) al proprio partner. L'attaccato si armonizza all'attaccante, e non viceversa.

In quest'ottica, prima ancora di codificare un "duello Aiki", sono stati creati alcuni esercizi che sviluppano SOLO questa capacità: armonizzarsi al partner, cogliendo intuitivamente la sua velocità, la profondità del suo attacco... cioè essendo in grado di interagire in modo consapevole con il [間合い] "maai", lo spazio/distanza-timing".

Siamo quindi ora in una fase nella quale iniziamo ad avere un compagno FISICO con il quale praticare, a differenza di Ken Suburi, ma l'interazione è unicamente mirata a sviluppare la capacità di "andare insieme": diciamo che una persona che osserva uchitachi ed uketachi che interagiscono non dovrebbe essere in grado di cogliere chi dei due si muove per primo.

Dovrebbe vedere SOLO movimenti sincroni.

Questo aspetto per forza è anche contenuto nelle antiche Scuole di Scherma giapponese, poiché si tratta di un principio universale... tuttavia l'Aiki Ken lo focalizza in modo peculiare e specifico PRIMA di approcciarsi alle forme di duello codificato... proprio per porsi in modo alternativo rispetto alla dualità "attaccante-attaccato", "azione-reazione", vincente-perdente".

In tutto l'Aiki Ken se non c'è [合わせ] "awase" (armonizzazione) si può dire che non abbia senso la pratica, e quindi nemmeno la ripetizione a nastro di 10.000 varianti elaborate di duello codificato.

Sono quindi stati sviluppati 4 esercizi di base, che permettono di includere questo aspetto fondamentale nella propria pratica; vediamoli uno ad uno...


MIGI NO AWASE: armonizzazione a destra

Uchitachi fa un semplice fendente frontale (shomenuchi), mettendo in movimento il primo suburi di ken; contemporaneamente a ciò, uketachi compie un analogo fendente frontale (shomenuchi), spostandosi però alla destra della linea di azione del partner (sei chu sen).



Come si potrò notare dal video, la distanza fra i praticanti è molto ampia, sicuramente esagerata per un attacco di tipo realistico, ma la funzione di questo esercizio (e del prossimo) è solo quella di imparare il timing del movimento, mentre l'armonizzazione della distanza verrà introdotta negli ultimi 2 esercizi.

Quando si diventa capaci di prendere il ritmo dell'attaccante, chiederemo a questi di modificarlo in continuazione (es: 2 attacchi veloci, 1 lento, 2 medi, 3 veloci, 2 lenti, etc...), per vedere se siamo in grado di variare a nostra volta il nostro ritmo SENZA sapere prima quale velocità egli utilizzerà.

In questo modo sviluppiamo due differenti attitudini della mente, ovvero [無心] "mushin" (mente libera) e [残心] "zanshin" (mente pronta)... ovvero abbiamo la possibilità di lavorare su due principi che poi potremo utilizzare trasversalmente in tutto l'Aikido.


HIDARI NO AWASE: armonizzazione a sinistra

Uchitachi fa un semplice fendente frontale (shomenuchi), mettendo in movimento il primo suburi di ken; contemporaneamente a ciò, uketachi compie un analogo fendente frontale (shomenuchi), spostandosi questa volta però alla sinistra del sei chu sen.



Questo esercizio ha tutte le caratteristiche già esaminate in quello precedente, ma avviene con un cambio di guardia per uketachi, che passa da migi ken no kamae ad hidari ken no kamae, ovvero dalla guardia destra di spada a quella sinistra.

Nuovamente, impariamo a prendere il ritmo dell'attaccante, specie quando questi inizia a variarlo in modo inaspettato e casuale... ma chiediamo al nostro corpo di eseguire nel mentre un movimento più elaborato del precedente.


GO NO AWASE: armonizzazione del 5 (5º suburi di ken)

Uchitachi esegue una serie di fendenti laterali (yokomenuchi), uno a sinistra ed uno a destra e così via... mentre uketachi indietreggia armonizzandosi ad essi con una sorta di 4º suburi di ken eseguito arretrando, anziché avanzando (shomenuchi).

Ukeru ken è l'attitudine di "ricevere" con la propria spada, andando a deviare la spada dell'attaccante senza perdere di vista la sua linea centrale: ne segue che questa NON risulta una parata, che di solito ha il compito di fermare completamente l'energia in arrivo.... bensì di incanalarla lateralmente al proprio centro. 



In questo esercizio inizia a divenire importante anche la distanza reciproca, oltre che il timing: è necessario riuscire a mantenere una prossemica invariata fra i praticanti (di solito, issoku ittō no maai, "un passo, una distanza"), il che significa che per un avanzamento grande di uchitachi dovrà corrispondere un altrettanto grande arretramento di uketachi (altrimenti la distanza si chiuderebbe)... mentre se l'attacco ha un ingresso modesto, anche uketachi deve indietreggiare solo modicamente (altrimenti la distanza si aprirebbe).

Non vi è un numero minimo o massimo di ripetizioni: esse sono gestite in base allo spazio fisico che i praticanti hanno a disposizione; lo si utilizza tutto con uno praticante che attacca "all'andata" e quindi si "torna" indietro utilizzando lo stesso spazio a ruoli invertiti.


SHICI NO AWASE: armonizzazione del 7 (7º suburi di ken)

Uchitachi esegue una serie di fendenti laterali (yokomenuchi) a destra ed una serie di affondi (tsuki) a sinistra... mentre uketachi indietreggia armonizzandosi a queste due tipologie di attacchi in modo coerente e specifico a ciascuno di essi.
L'armonizzazione su yokomenuchi risulta identica a quella già studiata nell'esercizio precedente... mentre l'armonizzazione sul colpo di punta si esegue compiendo un movimento spiraliforme interno, complementare a quello spiraliforme esterno che compie uchitachi.



Si nota - innanzitutto - che all'inizio dell'esercizio esiste un movimento convenzionale nel quale uketachi passa con il bokken SOTTO a quello di uchitachi: ciò risulta un segnale contemporaneamente al quale entrambi i praticanti cambiano la guardia (passando da  migi ken no kamae ad hidari ken no kamae); questo avviene poiché la guardia più tipica di entrambi è quella destra, ma l'esercizio non può "decollare" fino a quando entrambi non hanno assunto quella sinistra.

A differenza di go no awase, in questo esercizio l'attaccante impara a sferrare un colpo di punta ogni qual volta che uketachi tenta di abbassare il suo bokken sulla sua destra: quest'ultimo compie questo movimento per il desiderio di togliere di mezzo l'arma del compagno ed avere spazio libero per un attacco di risposta.

L'interazione diventa quindi più complessa, poiché uketachi NON si limita a deviare solo l'attacco che riceve... bensì sviluppa l'attitudine a rispondere ad esso (appunto provando ad abbassare l'arma di uchitachi sulla sua sinistra).

L'attaccante rimane in attesa di questa azione PRIMA di sferrare il colpo di punta, il che crea una sorta di "dialogo ritmico" fra i praticanti... intenti ad avere lo stesso timing, a mantenere inalterata la loro distanza reciproca, ma ANCHE di dipendere gli uni dagli altri durante l'azione.


ATTENZIONE

Negli ultimi 2 video (go no awase e shici no awase) avrete notato la possibilità di partire con l'allenamento detto "dankai teki ni", cioè "a livelli/step fra (sé e il) nemico"; questo rappresenta una modalità non direttamente legata a ciò che faceva il Fondatore, ma ideata da Morihiro Saito Sensei alla fine degli anni '80 per pure esigenze didattiche.

In questa modalità i due praticanti NON si muovono insieme (e quindi l'uno non si armonizza all'attacco dell'atro), ma a step successivi: quando uno si muove, l'altro sta immobile (e viceversa); così facendo era possibile far sviluppare un movimento corretto anche ad un gran numero di persone contemporanee che non avevano esperienza precedente di Aiki Ken (la stessa modalità, anche detta "stop and go", si utilizza anche nell'Aiki Jo).

La pratica di armonizzazione vera e propria (awase) viene proposta una volta che il dankai teki ni riesce ad essere eseguito con un sufficiente livello di precisione.


PROGRESSIONE DIDATTICA

4 esercizi di base...

1º - mi armonizzo al timing del compagno

2º - mi armonizzo al timing del compagno, ma compio un movimento più complesso con il corpo

3º - mi armonizzo al timing ed alla distanza del compagno, compiendo una serie di movimenti più complessi con il corpo

4º - mi armonizzo al timing ed alla distanza del compagno, compiendo una serie di movimenti più complessi con il corpo, instaurando una sorta di dialogo interattivo fra i praticanti.

Notate quanta cura è stata conferita all'aumentare graduale della difficoltà per i praticanti?

Questa si chiama "didattica", ovvero capacità di trasferire nozioni, anche complesse, a chi ancora non le possiede: tutto ciò non è così comune fra le Scuole tradizionali di Scherma giapponesi, che invece si basano più sul: "Fai così per 20 anni, poi, forse... un giorno capirai".


VARIANTI

Questi 4 esercizi di armonizzazione di base sono poi completati da una serie piuttosto grande di varianti (sul nostro canale YouTube ne troverete come minimo una trentina!), sulle quali però preferisco non fare menzione oggi: ci torneremo più avanti... quando questi concetti di base avranno avuto modo di sedimentare e di diventare facilmente esprimibili per molti di voi nella pratica sul tatami.


Un ultima riflessione...

Quando pratichiamo - anche con un partner - NON dobbiamo compiere il madornale errore di dare il via ad atteggiamenti dal sapore competitivo, anche solo a livello stealth: NON pratichiamo per "vincere" sull'altro o per diventare "migliori" dell'altro... lo facciamo per migliorare, competere e vincere contro noi stessi semmai, per avere dopo una versione migliore e più consapevole di chi eravamo prima del keiko.

A questo proposito, durante la pandemia, quando al Dojo potevo andarci solo io... ho avuto l'occasione di incontrare il mio avversario più temibile e l'onore di combatterci: ho catturato questi istanti in quest'ultimo video per voi, buona visione!



Marco Rubatto




Nessun commento: