lunedì 16 ottobre 2023

L'AREA dell'Aikido: un perimetro di base per poterla calcolare

Quando ho iniziato il progetto di costruzione del database video (del quale abbiamo parlato da poco QUI), avevo chiaro che questo lavoro avrebbe goduto di utilizzi differenti, molteplici e trasversali.

Non solo quello di creare un catalogo di tecniche accessibile a tutti quindi, ma anche quello di delimitare in modo più dettagliato possibile un PERIMETRO tecnico di cosa riteniamo (anche solo a livello di esercizi fisici) essere parte della disciplina che pratichiamo.

Una delle procedure preliminari che la scienza utilizza quando deve fare uno studio mirato è sempre quella di definire meglio possibile l'oggetto di studio stesso, così che si possa tracciare una linea di demarcazione più chiara possibile in merito a cosa entra nell'indagine e cosa invece no.

A questo punto, diventa possibile esaminare con più coerenza le proprietà che emergono dai dati a disposizione... perciò, avere consapevolezza sull'estensione tecnica delle varie pratiche svolgibili sul tatami ha consentito proprio di creare questo "PERIMETRO" Aikidoistico. Questa è una frontiera non rigida, non definitiva... che accetta sempre che qualche punto se ne esca e qualcun altro ci entri... ma grossomodo definisce una superficie abbastanza chiara per tutti.

Parliamo oggi di TAI JUTSU, ovvero di tecniche eseguite (prevalentemente) a mani nude.

A livello prettamente tecnico, ad esempio... le tecniche KATAME (immobilizzazione) sono indicativamente appartenenti ad 8-13 categorie differenti (a seconda di come le contiamo); giusto per capirci, questo ci consente di dire che non sono né 3, né 300... pure se fossero 12 o 14 anziché 13!

In questa AREA si delineano all'incirca 8 pratiche differenti: ikkyo, nikyo, sankyo, yonkyo, gokyo, rokkyo, kotegaeshi e udegarami; alcune stili di Aikido chiamano "rokkyo" "hiji kime osae", altri non praticano udegarami come tecnica a sé, ma solo come immobilizzazione finale di nikyo e sankyo, tuttavia ho voluto considerarla come una tecnica a sé, poiché nell'Iwama Ryu essa viene praticata anche senza passare per i principi citati poc'anzi.

Infine kotegaeshi può sicuramente essere annoverata SIA fra i Katame Waza (visto che si può immobilizzare uke al suolo), sia come Nage Waza (visto che si può proiettare uke, senza poi controllarlo sul tatami, ad esempio durante un randori).

Ho scelto qui di includerlo nei KATAME perché una recente ricerca storica nel Daito Ryu Aiki Jujutsu dal quale l'Aikido tecnicamente deriva in modo piuttosto incontestabile - kotegaeshi era compreso nelle serie Ikkajo e Nikajo come KATAME, nonostante il fatto che potesse prevedere un volo di uke.

Potrete controllare voi stessi in questo splendido DATABASE.

Nel Programma Tecnico Unificato di FIJLKAM, che invece ho scritto nel 2017, kotegaeshi era ancora incluso nel Nage Waza... ma, evolvere è naturale... e cito questa apparente discrepanza solo per non ingenerare confusione fra due documenti che ho redatto io stesso in momenti differenti di consapevolezza sulla storia della nostra disciplina.

Se invece contiamo queste pratiche riferendoci alle loro caratteristiche tecniche, vediamo che il loro numero sale a 13:

- ikkyo (omote) & ikkyo (ura)

- nikyo (omote) & nikyo (ura)

- sankyo (omote) & sankyo (ura)

- yonkyo (omote) & yonkyo (ura)

- gokyo (ura)

- rokkyo (ura)

- kotegaeshi (irimi) & - kotegaeshi (hirai)

- ude garami (ura)

In questo caso non stiamo solo facendo l'elenco delle pratiche che eseguiamo, ma abbiamo iniziato ad attribuire loro anche alcune forme duali di principio, come "omote/ura" (anteriore/posteriore) e "irimi/hirai" (entrando/togliendosi).

Entrando ancora più nel merito dello studio di queste pratiche, ci accorgeremo poi che gokyo (ura) risulta come una forma molto particolare di ikkyo (ura), ove esso sia applicato ad un attacco di coltello; questo "imparenta" queste due pratiche per principio utilizzato.

Ci accorgeremo che rokkyo (ura) risulta una forma molto particolare di nikyo (ura) applicato ad un ma-ai (distanza prossemica) maggiore, specie quando uke ha la tendenza a non voler piegare il suo braccio; ovviamente vale anche il viceversa, ossia vedere nikyo (ura) come una forma molto particolare di rokkyo (ura), applicato ad una distanza minore, quando uke ha la tendenza a piegare il proprio gomito verso il basso. Sta di fatto che queste 2 pratiche sono sicuramente fra loro correlate.

Ci accorgiamo poi che udegarami (ura) utilizza lo stesso angolo di chiusura di sankyo (ura), cosa che ci fa nuovamente intravvedere una correlazione fra queste 2 tecniche, a livello dei principi che le animano.

(In ultimo - un attimo off topic - notiamo anche che kotegaeshi pare essere la postura del polso duale ed opposta a quella di nikyo... ma nella trattazione odierna ci occupiamo dei punti di similitudine, quindi torneremo su questa considerazione altrove).

Ricapitoliamo quindi: il Katame Waza può essere descritto come un insieme di 8 tecniche, di 13 tecniche, oppure di 10 differenti principi distinti... TUTTO QUI, per qualsiasi Aikidoka sulla faccia della terra che abbia 2 braccia e 2 gambe, indipendentemente dalla sua Scuola, dalla sua didattica, dal suo stile. Possono al massimo scendere a 4 per coloro che volessero includere SOLO i principi delle tecniche (1 ikkyo & gokyo, 2 nikyo & rokkyo, 3 sankyo & udegarami e 4 yonkyo) e che volessero mettere kotegaeshi fra i Nage Waza. 

Ci saranno praticanti che hanno più familiarità con alcune di queste pratiche, piuttosto che con altre... ma le immobilizzazioni rilevanti in Aikido possono quindi andare indicativamente da 4 a 13... ma ecco bello che delimitata l'area di competenza del Katame Waza.

Ed ora che abbiamo trattato le pratiche che trattengono l'attaccante, diamo un occhio a quelle che sembrano essere di segno posto, ovvero le tecniche che lo allontanano mediante una proiezione (Nage Waza).

Esse possono essere enumerate nelle seguenti categorie:

- irimi nage

- juji nage

- kaiten nage

- kokyu nage

- koshi nage

- shiho nage

- udekime nage

- ushiro kiri otoshi


Nuovamente ci troviamo dinnanzi ad 8 pratiche sensibilmente distinte, che combinazione!!!

In realtà esistono anche altre tecniche che non abbiamo citato, ovvero tenchi nage, aiki otoshi e sumi otoshi... ma non le abbiamo incluse coscientemente, poiché rappresentano dei casi molto particolari di kokyunage (lo si vede bene nel database tecnico, che invece le enumera tutte), quindi non ci siamo fatti confondere dalle differenti nomenclature, considerando SOLO gli oggetti sensibilmente differenti fra loro.

Se poi queste pratiche volessero essere viste comprendendo le loro varianti di principio (omote/ura, irimi/hirai, soto/uchi), l'elenco di prima diventa il seguente:

- irimi nage (irimi) & irimi nage (hirai)

- juji nage

- kaiten nage (soto) & kaiten nage (uchi)

- kokyu nage (irimi) & kokyu nage (hirai)

- koshi nage (1) & koshi nage (2) *

- shiho nage (omote) & shiho nage (ura)

- udekime nage

- ushiro kiri otoshi

Ovvero nuovamente 13 pratiche differenti... la coincidenza continua imperterrita!

* NdR, si vede sperimentalmente che esistono 2 differenti tipi di koshinage, anche se la tradizione NON prevede che esse vengano distinte da nomi specifici... ma non è questa la sede per entrare nel merito di ciò.

Anche in quest'area, si potrebbero raggruppare le tecniche per principio, cosa che farebbe includere - ad esempio - in un unico gruppo irimi nage & kokyu nage, oppure shiho nage & udekime nage... ma a noi interessa delimitare un insieme di pratiche, nulla di più al momento.

Di nuovo quindi constatiamo che esistono più o meno dalle 8 alle 13 tipologie di tecniche di proiezione praticate comunemente sui tatami di mezzo mondo.

L'ultimo gruppo di pratiche si riferisce alle tecniche nelle quali si deve disarmare l'assalitore, oppure si deve sfruttare la sua iniziativa di bloccare l'arma di cui disponiamo... di solito ci si riferisce con il termine "BUKI DORI"... esse risultano appartenere a 3 o 4 differenti tipologie:

- tachi dori

- tanken dori

- jo dori

- jo mochi nage waza (alcuni stili includono questa pratica in quella precedente)


Sommando cosa ci siamo detti quest'oggi, scopriamo che - a livello tecnico - esistono circa:

- 8 Katame Waza + 8 Nage Waza + 3 Buki Dori = 19 tipologie distinte (min)

oppure

- 13 Katame Waza + 13 Nage Waza + 4 Buki Dori = 30 tipologie distinte (max)


Questi sono il perimetro minimo e massimo di cosa di solito viene considerato Aikido tecnico: non 3 cose, non 300... ma dai 19 ai 30 oggetti di studio differenti.

Ora potremmo prestare attenzione a COME possono avvenire gli attacchi (con precisione e/o in modo potente e veloce) a COME possono essere seguite le tecniche (in modo solido, statico oppure fluido e dinamico...), ma in qualsiasi caso, parleremo al massimo di questi oggetti, che sono da 2 a 3 decine, non molto di più, non molto di meno.

Ora c'è da annettere a questa trattazione TUTTA la parte relativa al Buki Waza (le tecniche di armi) propriamente detto (Aikijo ed Aikiken), ma ce ne occuperemo in un prossimo Post: è interessante notare alcune strane coincidenze che iniziano ad emergere dallo studio odierno, poiché esse costituiranno l'ossatura di uno studio di prossima pubblicazione, che però avrà bisogno di un luogo nel quale possa essere rintracciata facilmente la loro origine.

Motivo per il quale ho scritto il Post odierno... Stay tooned!


Marco Rubatto




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