Di settimana in settimana accadono eventi, sia a livello personale, sia comunitario, che talvolta vale la pena di specchiare su queste pagine, ma ci sono anche numerosi progetti nostri ed altrui dei quali parlare e sui quali riflettere e stimolare ulteriori riflessioni altrui.
Ci sono però anche cose delle quali non fare menzione e stili editoriali che preferisco tralasciare.
È accaduto molte volte di essere contattato per farmi presente l'interesse o la necessità che Aikime punti i riflettori su questo o quell'altro argomento specifico.
La maggior parte delle volte non ho obiezioni a che ciò avvenga, ma qualche volta ho anche rifiutato di dare retta a queste richieste, perché non soddisfacevano alle 3 REGOLE che mi sono dato sin dal giorno in cui il Blog è andato on-line.Quest'oggi le esamineremo insieme, così da darvi modo di comprendere alcune scelte editoriali, così come potenziali direzioni da intraprendere in futuro.
1 - È VERO?
Per rispondere a questa prima domanda, è necessario che io (in solido ai miei collaboratori) mi chieda che informazioni posseggo su ciò che pubblico: sono info relative ad un'esperienza personale diretta, sono state ottenute sentendo racconti di terzi, sono state reperite sul Web?Le opinioni sono opinioni è sono qualcosa molto differente dalla realtà, poiché sono più legate a come si interpreta quest'ultima, quindi so bene di poter avere un sacco di opinioni viziate da una parziale lacuna di comprensione della realtà... che cerco di colmare, ma che comunque sono destinate a rimanere sempre opinioni soggettive. Chi fa sbaglia, è solo chi non fa nulla ad essere certo di non sbagliare mai!
Quindi pure ciò che oggi considero "vero", potrebbe rivelarsi "parzialmente vero", se non addirittura "falso" alla luce dell'esperienza di domani. Però se attendo/attendiamo di avere la certezza matematica su ogni passo che facciamo, siamo destinati a non andare mai da nessuna parte.
La prima domanda, quindi, serve ad assicurarmi che io faccia il possibile per passare a voi tutti SOLO informazioni o riflessioni che hanno passato il momentaneo vaglio di autenticità che riesco ad avere nel momento nel quale i Post vengono pubblicati.
2 - È UTILE?
La seconda domanda serve a comprendere meglio i fini che stanno dietro ad ogni pubblicazione. Il mondo dell'Aikido non possiede molte persone dedicate h24 a fare divulgazione sulla disciplina, e quelle poche che ci sono da cosa sono mosse?
- Dal fatto di diventare "famose" nell'ambiente?
- Dal fatto di fornire supporti e buoni spunti di riflessione alla community?
- Dal desiderio di guadagnare soldi?
- Dal piacere di condividere le proprie ricerche personali?
- Da più di questi fattori, variegatamente intrecciati fra loro, o da altri ancora che non ho espresso?
Ecco: con la seconda domanda mi pongo il quesito di cosa voglio ottenere con ciò che pubblico, e cerco di quindi di dare priorità agli aspetti che mi paiono di supporto alla disciplina.
Ci stanno quindi Post informativi, post dal tono riflessivo, anche critico/polemico talvolta... a patto che questa "critica" possa avere una sua qualche forma di utilità nello stimolare ragionamenti e cambiamenti di prospettiva. Sono convinto di essere letto da persone intelligenti, in possesso di un sano spirito critico personale, quindi mi auguro che questo aspetto/fine sia ben compreso.
3 - È INEDITO?
Sin dai suoi esordi, su Aikime viene pubblicato SOLO materiale inedito, perché lo scrivo/filmo io, chi collabora con me... oppure lo hanno fatto fonti terze, ma - ad esempio - non è disponibile in italiano. Ci deve insomma essere qualcosa in più di un "copia incolla", ovvero deve avere in sé qualcosa di inedito.Il mondo dell'Aikido è molto "copia incolla" di suo, purtroppo, poiché il metodo di apprendimento della disciplina si è sempre basato SOLO su questo aspetto: "il Maestro mostra, l'allevo COPIA (come riesce)".
Quando poi un allievo diventa Maestro, inizia lui a credere di avere il diritto di mostrare cose e che gli altri abbiano il dovere di copiarle... in un infinito telefono senza file, che ha il problema di una perdita di informazioni pressoché certa ed inevitabile ad ogni passaggio successivo.
Questo è limitante, perché ognuno parla dell'esperienza propria, come se fosse "oggettiva"... ma in realtà è solo "soggettiva" (cfr. domanda 1).
Allora nell'INEDITO c'è un pezzo nuovo, ovvero qualcosa che mi pareva mancasse o non fosse stato ancora esplicitato in una modalità specifica: facendo così siamo molto vicini alla "fonte" e quindi c'è meno dispersione di segnale, rispetto al telefono senza fili reiterato 1000 volte, del quale facevo menzione prima.Poi in Aikido ci sono veramente tanti aspetti sui quali mi pare che non si sia ancora fatto sufficientemente luce, pure se quelli già noti non risultino né pochi, né poco importanti: diciamo che di carne al fuoco ce n'è già tanta così... ma che talvolta non è male metterne su un altro po'.
E poi pensare, ad esempio, anche a cibo adatto ai vegetariani.
Perché se c'è una cosa che ho compreso è che la ns. disciplina mette una "e" ogni dove prima c'era una "o"... ed il mondo dell'Aikido - come di tutte le arti marziali tradizionali - per molto tempo è stato dominato solo dalle O!
Aikime nasce per mettere qualche "e" in più invece... e si cura di continuare così di settimana in settimana.
Poi Aikime è cambiato molto negli anni, così come lo sono io stesso, e credo che potrebbe ancora farlo in modo ancora più sostanziale in un immediato futuro: resteranno però invariate le 3 REGOLE di fondo che abbiamo dettagliato quest'oggi.
Proprio per la 1º di queste norme, Aikime NON vi ha parlato, né vi parlerà di Yoshimitsu Yamada Sensei, che è scomparso proprio ieri: è stato un personaggio storico sicuramente molto importante per la divulgazione della disciplina, per il suo seguito, per essere stato il più giovane uchideshi dell'Honbu Dojo ai tempi del Fondatore... ma del quale ho contemporaneamente sentito parlare un gran bene ed un gran male.
Ma i "sentito dire" non sono sufficienti, né purtroppo ho avuto con lui esperienze personali dirette che mi permettano di vederci un po' più chiaro, quindi mi limito a ringraziarlo per il buono che certamente avrà compiuto ed curargli di riposare in pace.Marco Rubatto
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