Per i curiosi, specifico che TUTTI quelli che mi hanno contattato sono Insegnanti di Aikido e che la seguente è la locandina di cui mi parlavano...
E dove sta il problema?
Che dalla locandina poteva essere inteso che questa Qualifica potesse essere presa "da praticanti di tutte le arti marziali" (come si legge testualmente).
Il mondo dell'Aikido (e delle arti marziali, più in generale) è da sempre stato gravido di occasioni per creare dal nulla gradi, qualifiche, competenze con corsi di un week end... quindi le persone mi hanno contattato per denunciare l'ennesima "frode" in tal senso, in questo caso in apparenza portata avanti dallo CSEN laziale.
È stato sorprendente vedere quale sdegno mi veniva segnalato questo corso: "online poi, ma scherziamo?!"
"Ma è normale, secondo te?... che uno che fa Jujutsu dopo 48 di corso possa insegnare Aikido?!"
I commenti in merito erano piuttosto aspri... e fino a qui, purtroppo, non ci sarebbe nulla di nuovo, né nelle dimostrazioni di sdegno, né nelle potenziali occasioni di frode: queste cose accadevano serenamente pure in Federazioni fino a non tantissimi anni fa... quindi l'Ente senza peccato, scagli la prima Qualifica!
La cosa interessante è che nessuno ha approfondito, ma molti si sono accontentati di puntare il dito: mi è bastato fare una telefonata al Mº Enrico Moraggi, che già conoscevo, ma il cui numero è pure riportato sulla locandina stessa, per avere tutte le informazioni che mi mancavano e tutte le rassicurazioni del caso.
Come in Federazione, il corso trasversale (che ora è online e non più in presenza, perché almeno la pandemia ci ha insegnato che non serve attraversare l'Italia per partecipare ad una lezione teorica frontale) viene frequentato da TUTTE le discipline marziali, mentre quello specifico SOLO dalla disciplina interessata.
Come c'era da immaginare e sperare, il Maestro Enrico mi ha confermato che per ottenere la qualifica di Allenatore di Aikido... bisogna innanzitutto praticare AIKIDO e provenire da QUESTA disciplina!Ovvero le altre discipline ambiranno alle LORO Qualifiche, ma NON è possibile prendere la qualifica di Allenatore di Aikido per un praticante di Judo o di Capoeira.
Questo è esattamente, fra l'altro, l'iter che viene proposto in Federazione, anche se ci sono cose che cambiano fra questa ed un EPS... gli Enti di Promozione tendono ad avere paletti meno fitti da rispettare, ad esempio in FIJLKAM per diventare Allenatore serve ALMENO il 2º dan, mentre lo CSEN consente pure ai 1º dan di ottenerlo (perché funziona su 3 livelli di qualifica, mentre la Federazione su 4).
Gli Enti talvolta sono molto distratti in merito alla forma con la quale emettono la loro documentazione: in Commissione Tecnica Nazionale noi riceviamo di tutto, veramente!
A titolo esemplificativo volevo riportarvi 2 certificati di "shi dan", un termine che in giapponese non vuole dire una benamata ceppa (perché 4º dan si dice "YONdan"), uno di LIBERTAS ed uno di ENDAS... insieme ad un curioso diploma CSEN che attesta addirittura un 5º dan di Kung Fu (che però NON utilizza ovviamente una nomenclatura giapponese, essendo un'arte cinese, che quindi la chiama "duan").Ma per non fare torto a nessuno, e per mostrare che il trend è piuttosto trasversalmente diffuso, vi racconto una storiella paradossale accadutami con OPES: la prima volta che sono stato chiamato a dirigere un Seminar Regionale in Sicilia, il Resp. Provinciale OPES, Sig. Marcello Vattiato, ha chiesto al Fiduciario FIJLKAM, Sig. Pietro Leto, se fosse possibile una forma di collaborazione per rilanciare l'Aikido nel palermitano.
Ovviamente gli è stato risposto di SI, quindi ci si era accordati per unire le forze in occasione dell'evento, che fu appositamente sottotitolato "insieme per crescere" (come si evince dalla relativa locandina qui a fianco).Beh, è stato fatto, ma in modo un po' particolare direi: OPES ha organizzato un Seminar (addirittura "nazionale"!) CONCOMITANTE e PARALLELO a quello che avrei poi diretto io, con il LORO Referente per l'Aikido... infatti vi allego pure quella locandina perché possiate constatare come giorni e location COINCIDESSERO.
Inutile ribadire che un tale comportamento ha rappresentato un'immediata fine dei rapporti di collaborazione prima ancora che questi potessero decollare.
Ma tutti questi esempi di approssimazione, incuria o addirittura raggiro cosa vogliono dire?
Che CSEN, LIBERTAS, ENDAS, OPES... o altri ancora lavorino male?
Assolutamente NO: significa che LE PERSONE coinvolte in ciò che vi ho mostrato si sono mostrate poco professionali, come minimo... ma la DIFFERENZA la fanno come sempre le persone, non gli Enti per le quali queste persone prestano opera.
OGNI gruppo umano ha al suo interno persone impegnate, costruttive e preparate... e perfetti imbecilli che si sono sgomitati una nikya dalla quale fare danni; questa diffusa dinamica mi pare piuttosto constatabile ovunque.In Federazione abbiamo ancora oggi luoghi molto problematici per l'Aikido... PERSONE, Comitati, incaricati che non lavorano ad un livello qualitativo accettabile: cerchiamo di fare di tutto per migliorare queste criticità, un altro discorso è riuscirci in breve tempo.
Allora possiamo approfittarne per fare qualche riflessione insieme.
Come mai gli Aikidoka (e sopratutto gli Insegnanti) si scandalizzano ancora così tanto di ciò che sembra non andare negli Enti diversi dal proprio?
Come mani che c'è ancora così tanta tendenza a girare intorno ai presunti problemi e non c'è il coraggio di alzare un telefono, come ho fatto io, per frugarsi ogni dubbio o legittimare i propri a fronte di un confronto aperto e chiaro?
Quanta energia mettiamo nel rilevare le pagliuzze negli occhi degli altri, rispetto a quella che impieghiamo per migliorare strutturalmente la posizione nella quale ci troviamo noi, con il ns. Ente di appartenenza?
E, ultimo ma non per importanza: come mai che quando c'è qualcosa che non vi torna... chiedete a ME????
Posso con serenità affermare che ho buoni amici Aikidoka in ciascuno degli EPS che ho citato (e pure in quelli che non ho nominato), che ci continuiamo a frequentare con mutua soddisfazione proprio perché ciò che ci lega non è una bandiera, ma piuttosto ciò che condividiamo dell'Aikido, e forse pure delle prospettive della vita.Mi sono da tempo reso conto che la fantomatica unificazione dell'Aikido (regionale, nazionale, mondiale, galattica) non avverrà mai fino a quando rimarremo in un clima di "caccia alle streghe", a chi fa passi falsi, etc. E invece non tutto il lavoro altrui è necessariamente mal fatto, pure se è diverso dal nostro.
Per paradosso, questa unione avverrà spontaneamente quando saremo tutti legati a qualcosa di così simile, che sarà naturale e comodo per tutti renderlo UNICO... ma per ora non è così e siamo ancora parecchio distanti da una simile condizione, haimé.
Ci aggiriamo in media abbastanza guardinghi e sospettosi sul lavoro altrui, talvolta in modo saggiamente prudenziale, altre volte pronti a vedere il marcio pure dove non c'è.
Solo che l'Aikido insegna il "masakatsu agatsu", ovvero che il nemico più importante sul quale avere la meglio non è né il FIJLKAM, né negli EPS, ma dentro ciascuno di noi: perché gli Insegnanti della nostra disciplina sembrano la specie umana ad avercelo meno chiaro?"Qui c'è qualquadra che non cosa", direbbe Luca Giurato...
Marco Rubatto
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