martedì 1 settembre 2020

La ripartenza per la prima volta: hajime!

Ci riconnettiamo dopo un periodo di ferie estive trascorse all'insegno del relax e delle mascherine, nel quale forse spesso abbiamo pensato a quale ripresa delle nostre attività fosse possibile dopo questo periodo delicato.




Una pandemia non si cancella con qualche mese di lockdown, ma è sicuramente qualcosa che prolunga i suoi strascichi molto più a lungo, fosse che è destinata a cambiare per sempre alcune abitudini consolidate.

Poco o niente contatto, molto buki waza, spazi aperti... ne avevamo parlato anche su questo pagine prima della pausa estiva, se ricordate.

Non avevamo mai pensato prima all'eventualità che un simile evento mettesse in forse gli spazi nei quali praticare, e le modalità che utilizziamo di consueto per farlo.

Molto è ancora nell'incertezza, essendolo il mondo della Scuola... ed essendo molti corsi vincolati alla disponibilità di spazi pubblici, proprio nelle palestre scolastiche.

Ora però è nuovamente il momento di incominciare, come faremo a farlo?

Ce la faremo a farlo in modo significativo ed utile a noi stessi ed agli altri?

E quando l'incertezza è tanta... non ci resta che farci dare una mano dalla tradizione, che di momenti singolari ne ha passati tanti e con successo, tanto da fare giungere la sua sapienza fino a noi.

"Hajime" in giapponese può scriversi in diversi modi, fra i quali ricordiamo:

- 始め "inizio" o "partenza";

- 初め "inizio" o "primo";

- 甫 "per la prima volta" nel senso di "mai prima di ora";

- 孟 "capo" o "inizio";

- 創 "genesi" o "origine".

La tradizione giapponese quindi ci indica chiaramente che ogni ripartenza è innanzi tutto una PARTENZA, ma di qualche cosa di sempre INEDITO, e non di qualcosa che deve essere rimesso in moto dopo che si è fermato.

E se ogni cosa è un nuovo inizio, non dovremmo troppo chiederci come faremo in questa condizione di precarietà a ripartire... ma dovremmo forse chiederci: "Ci interessa iniziare?".

La questione diviene molto semplice: "SI" o "NO", tutto qui!

Nel caso di un NO, problema risolto: non dobbiamo fare nulla di particolare, se non stare attenti a non ringretare i "bei tempi" per il resto dell'esistenza, crogiolandosi nella sensazione di sfiga permanente nella quale ci si sente intrappolati.


Nel caso di un SI
, invece, non dobbiamo fare altro che comprendere quali sono le attuali libertà ed opportunità che abbiamo, e sfruttare al massimo, e non trastullarci con quelle che ci sarebbero piaciute nelle nostre più rosee aspettative; è un bell'esercizio di umiltà e di presa di contatto con la realtà.

Negli scenari peggiori, servirà un po' di intraprendenza... forse nel riprendere le attività più on-line possibile, forse consorziandosi per affittare una struttura privata che dia sicurezza e che non sia vincolata alla labilità degli spazi pubblici, forse cambierà corso, insegnante e gruppo... questo non lo sappiamo.

Una cosa è certa: chi vorrà iniziare, inizierà: troverà in sé la forza, il modo, la prospettiva... ed avrà forse pure un gran successo!


Negli anni passati, del resto, le nostre discipline hanno talvolta accettato i compromessi più turpi, pur di "vivacchiare" e non si sono accorte di quanto ciò avesse la possibilità di presentare il conto, alla lunga.

Siamo andati a praticare negli spazi pubblici, perché sono quelli offerti ad un prezzo inferiore per le Associazioni.

Siamo andati presso i Fitness Club, spesso portando avanti corsi di poche unità... e talvolta ci siamo visti sbattere la porta in faccia, anche pre-Covid, perché eravamo "pochi", e perché ai gestori il corso "non conveniva" tenere il corso di Aikido.

La pandemia ha solo accelerato certi processi di presa di consapevolezza, nulla di più.

A sopravvivere sarà chi ha le idee chiare, chi ha una sufficiente preparazione e chi ha la forza di attrarre a sé un seguito così significativo da poter "camminare con le proprie gambe".

L'Aikido si adatta, per definizione di se stesso, ma con l'obbiettivo di evolvere... non con quello di non pagare i dazi della propria crescita: questa è una lezione fondamentale, che forse il Covid-19 è venuta ad impartire a tutta la nostra community.


Aikime
augura a voi tutti una importante "ripartenza per la prima volta", degna dell'impegno che ciascuno di noi riesce a mettere in ciò che fa.

Ci vedremo presto, anche grazie a molti progetti interattivi ai quali stiamo lavorando, ma di questo avremo presto modo di parlare diffusamente...




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