lunedì 21 settembre 2020

Aikido, Covid e le responsabilità che maturano

Siamo a poche settimane dalla ripresa delle attività (noi fortunati già da 3, ma più di qualcuno è sul tatami solo da pochi giorni): sulla pratica sportiva in ottemperanza delle linee-guida che la Federazione e gli ESP hanno emanato si è detto e si sta dicendo di tutto.

Ovvio che ci sentiamo limitati in alcune azioni che vorremmo far (rilevare bla temperatura, prendere le presenze, richiedere autocertificazioni...), ma occorrerebbe sempre pensare alle difficoltà che deve avere un legislatore nel coniare poche linee guida che si adattino al meglio ad una pluralità di situazione delle quali è IMPOSSIBILE tenere contemporaneamente conto.

Ovvio che qualcosa funzionerà, e qualcosa lo farà di meno... e non è colpa di nessuno: le cose stanno così e cerchiamo di utilizzarle/viverle al meglio.

Vogliamo parlare oggi però di alcuni insperati impatti positivi che stanno emergendo dall'ottemperanza delle famose linee-guida di cui sopra...


Eh si, perché non ci sarebbe mai venuto in mente le dinamiche del Covid-19 potessero regalarci anche upgrade desideratissimi nella nostra disciplina!!!

Il primo ed importantissimo punto è... LA PULIZIA.

Covid o non Covid, i nostri tatami non sono mai stati così puliti come lo sono ora... ma il punto è che per decenni sono stati proprio ZOZZI e basta!

Per circa 15 anni, noi stessi ci allenavamo presso la palestra di una Scuola pubblica, piazzando e rimuovendo i tatami ad ogni lezione (120 mq): li lavavamo tutti UNA volta all'anno, di solito prima dell'evento più importante che veniva organizzato in ogni stagione di pratica.

UNA volta all'anno!

Magari eravamo semplicemente zozzi noi e basta, ma sappiamo di non essere stati poi così tanto in cattiva compagnia: le aree di pratica erano (e spesso sono ancora) parecchio trascurate in quanto igiene.


Da 4 anni a questa parte abbiamo un Dojo ed il tatami viene lavato ogni qualvolta viene utilizzato (da 1 a 4 volte al giorno, quindi); ora il Covid-19 impone a tutti di igienizzarlo a seguito di ogni utilizzo: non sappiamo se questo ci impedirà di prendere il tanto temuto virus, però magari evitiamo l'ebola e la peste bubbonica!

Noi poi abbiamo fatto una furbata (bastardata?) ulteriore: da quando abbiamo aperto è stata introdotta la pulizia del tatami anche nei corsi bambini e ragazzi... ovviamente tutta fatta hand-made da LORO!

Nuovamente, non sappiamo se ciò ci proteggerà dal Covid-19, però è qualcosa che sentivamo da anni che mancava nei corsi junior... per la responsabilità che implica in ciascun praticante provvedere alla pulizia dell'area che utilizza; un gesto dalla valenza educativa molto importante, che questo virus ci ha dato l'occasione/scusa di attivare.


Ma vogliamo parlare dei piedi?!

Decadi di olezzi al gorgonzola, nonostante in Dojo ci sia pure un lava-piedi: uno sta 8-10 ore al giorno nelle proprie scarpe (pure da ginnastica) e poi alla sera fa sentire a tutti l'odore di carogna che è riuscito a generare durante la giornata. Ottimo segno di attenzione a sé e rispetto del prossimo!

Ora invece va di moda "igienizzarsi"... Ma ci andava una pandemia a farci capire quanto fosse importante lavarci mani, ascelle e piedi?!

Sembra di si... ma almeno adesso c'è più attenzione su questi elementari gesti di attenzione verso gli altri.


Ma passiamo ad un altro importantissimo punto... la PRESA DI RESPONSABILITÀ.

Gli allievi sono abituati a ritenere il Dojo, il tatami, il Sensei come qualcosa di certo per loro... talvolta pure scontato: se loro "vogliono", tutte queste cose/persone sono li a loro disposizione.

"Se mi va di andare a lezione ci vado, altrimenti ci vado poi un'altra volta e questa sera esco con gli amici": quante volte abbiamo sentito dire cose simili, o le abbiamo pensate/dette noi stessi?

BENE: uno dei regali del Coronavirus è l'avere imposto un affollamento massimo dei locali riservati alla pratica (4 mq a testa, nel caso di lavoro singolo, 9 mq invece nel caso di esercizi a coppia).



Ne segue perciò che in un tatami di 90 mq può al massimo contenere 9 coppie, quindi 18 persone.

Il nostro è più grande ed al momento siamo riusciti a NON richiedere agli allievi di prenotarsi (ne possiamo accogliere circa 24)... ma - a corso normalmente avviato - potrebbe capitare di dover richiedere a chi ha intenzione di partecipare alle lezioni di segnalarlo.

Questo implicherà presa di responsabilità, poiché prenotare il proprio posto e poi non partecipare vorrebbe dire avere impedito a qualcun altro di utilizzare meglio la stessa occasione!

Dover prenotare la propria partecipazione potrebbe essere visto come qualcosa di tedioso ... ma riflettiamo sull'importanza del gesto...

Forse può aiutare a non considerare più scontato proprio un bel nulla che riguarda la pratica... che non sarebbe poi tutto sto malaccio!

Al solito, la vita, il Covid o ciò che ci accade si rivelano essere solo catalizzatori di evoluzione: c'è chi fa click e passa al prossimo livello del videogioco... e chi esaurisce le vite e gli tocca rifare la partita.

L'Aikido stesso è un videogioco simile... e noi collettivamente stiamo ora maturando responsabilità che non avevamo mai scorto in precedenza: siamo vicini al Mostro di fine livello... come si concluderà questa partita?

L'Aikido è un videogioco meglio di quelli in realtà aumentata: è in realtà "meritata"!




Nessun commento: