
Quest'oggi Aikime interrompe la programmazione dei suoi articoli, per onorare la memoria di questo importante Maestro di Aikido.
Praticavo al tempo da pochi mesi, e lo stage era appunto diretto da Alessandro Tittarelli Sensei.
Egli colpi subito l'immaginario di noi giovani neofiti con un Aikido chiaro, potente, poderoso!

Alessandro Sensei, al tempo, si recava spesso al nord (Torino, Cuneo e Mondovì, in particolare) per preparare tecnicamente gli appartenenti all'Associazione "Iwama Takemusu Aiki Italy" di cui egli era dirigente insieme al suo senpai Paolo Corallini Sensei... quindi noi ci recavamo nelle Marche, per sostenere gli esami dan di fronte a quest'ultimo Sensei...

Alessandro Tittarelli nacque nel 1957 a Jesi, in provincia di Ancona.
Fin da giovanissimo si appassionò alle arti marziali, tanto che a 16 anni si iscrisse presso l’unica palestra dove fosse possibile al tempo praticarle a Jesi: il Circolo Cittadino, in Via Mura Orientali, dove insegnava il M° Aldo Natalini, allora cintura nera di Judo.
Praticò per due anni Judo, poi per un anno Karate Shotokan e nel frattempo saltuariamente anche Aikido, che dal 1976 scelse di studiare in modo esclusivo.

I giovani Alessandro e Paolo risiedevano al tempo nello stesso paese, Filottrano, in provincia di Ancona e si conoscevano e frequentano già da tempo.
Cominciò così un’avventura nel mondo dell’Aikido che porterà Alessandro Tittarelli ad essere a stretto contatto con il M° Paolo Corallini, per i successivi 23 anni ed a partecipare, con lui, a più di 350 seminari in giro per l’Italia, l’Europa ed il resto del mondo.


Questi furono gli anni della fondazione dell’Unione Italiana Aikido (U.I.A.) con Presidente Paolo Corallini, Associazione legata all’Unione Europea Aikido diretta dal Maestro André Noquet.
Il 29 Novembre 1981 ottenenne il 1° dan U.I.A.
Nel 1982 aprì un altro corso a Tolentino (MC) presso i locali del Tayton Club. Il nome scelto per il Dojo fu "Aiki Shrine Dojo" ("Aiki-jinja Dojo"), un nome al quale Alessandro rimarrà fortemente legato fino al 1998, quando lo cambierà in "Aiki Shuren Dojo – Ancona".
Il 20 Novembre 1983 ottiene il 2° dan U.I.A., in occasione di un seminario internazionale di Aikido con il Maestro André Noquet, organizzato a Filottrano (AN) presso l’Hotel Sette Colli.
Nel 1984 inizia lo studio del Takemusu Aiki Iwama Style e gli insegnamenti di Morihiro Saito Sensei.
Nello stesso anno, Alessandro aprì un corso a Macerata presso il "Samurai Budo" ed in giorni diversi si spostava anche ad Ancona dove diresse un corso di Aikido presso i locali del "Busen Dojo", vicino al vecchio Stadio Dorico.

Questa fu la prima volta in cui Alessandro Tittarelli incontrò personalmente Morihiro Saito Sensei che verrà quindi una seconda volta in Italia nel Maggio 1985, ad Osimo (AN).
Sempre nel 1985 il nome all’Associazione venne modificato: ad "Unione Italiana Aikido" viene aggiunto “Takemusu Aiki Iwama Style Italy": il Presidente era Paolo Corallini; Alessandro Tittarelli mantiene la carica di Vicepresidente e Gianfranco Leone quella di Segretario Generale.
Il nome di quest’Associazione, che si trasformò in un collegio di cinture nere, verrà cambiato ancora varie volte, negli anni a venire, in "Iwama Takemusu Aiki Italy" nel 1992; poi in "Iwama Ryu Italy" nel 1998 per poi divenire, dopo la morte di Morihiro Saito Sensei, nel 2002, l’attuale "Takemusu Aikido Association Italy".

Nel Settembre 1985 Alessandro Tittarelli ed il suo Aiki Shrine Dojo si trasferirono, dal Busen Dojo, presso alcuni locali messi a disposizione dal Dopolavoro Ferroviario, in Via Marconi, 46/a ad Ancona.
In questa struttura rimase fino al Luglio 2004 (nel 1998 cambierà nome in Aiki Shuren Dojo - Ancona) per poi trasferirsi, nel Settembre 2004, in Via Palombare, 55/d, e nel Settembre 2006 all'interno della Questura di Ancona.
In questa struttura rimase fino al Luglio 2004 (nel 1998 cambierà nome in Aiki Shuren Dojo - Ancona) per poi trasferirsi, nel Settembre 2004, in Via Palombare, 55/d, e nel Settembre 2006 all'interno della Questura di Ancona.

Il 28 Settembre 1991 ottenne il 4° dan (Takemusu Aiki – Iwama Style).
Il giorno 11 Novembre 1991 fondò l’Associazione Sportiva "Iwama Ryu", che si prefiggeva lo studio, la pratica e lo sviluppo dell’Aikido tradizionale d’Iwama.
Fu la prima in Italia a chiamarsi in questo modo. I Soci fondatori di questa Associazione furono: Alessandro Tittarelli, Paolo Clementi, Giuseppe Lenti, Guerrino Spada, Renzo Tombesi e Angelo Santilli.

Il 13 Novembre 1991 incontrò Hitohiro Saito Sensei per la prima volta, in occasione del seminario internazionale di Parma (15-16-17 Novembre 1991). Questa fu anche la prima volta che Hitohiro Sensei tenne un seminario in Europa.

Tittarelli Sensei organizzò nel 2000 il 1° Gasshuku (ritiro) in Italia di Hitohiro Saito Sensei, del quale divenne fedele allievo e rappresentante in Europa dalla data di scomparsa del padre Morihiro (nel 2002).
Egli partecipò nel 2004 alla cerimonia d’inaugurazione ad Iwama, Giappone, della "Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai" e nel 2005 fondò l'Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai - Italia

Nel 2014 il Maestro Alessandro era stato colpito da una neoplasia, che sembrava avere superato, tanto che le sue attività d'insegnamento erano riprese al meglio e con un ritmo molto intenso.

È stato trasportato in Ospedale, ma non c'è stato purtroppo nulla da fare.
Alessandro Sensei lascia tre figli: Laura, Francesca e Febo.
Oltre ad essere un Maestro di Aikido, era anche un Operatore Craniosacrale iscritto nell'albo dell'Associazione Craniosacrale Italia.
Dopo avere trascorso all'incirca i miei primi quindici anni di pratica in stretto e costante contatto con Alessandro Tittarelli Sensei, non l'ho più visto e frequentato da una decina di anni: le nostre strade Aikidoistiche si erano divise già quindi da molto, ma ugualmente serbo un ricordo molto dolce di lui e dei suoi preziosi insegnamenti, oltre che numerosissime amicizie in comune.

Possedeva il dono di una chiarezza rara nell'insegnamento e chiunque aveva la chiara sensazione di essere di fronte ad una persona dall'esperienza immensa e dall'enorme e generoso desiderio di condividerla.
Un uomo dal cuore grande, insomma.
Se dovessi dire cosa di più mi sovviene di questo grande Maestro, direi il suo kiai... un suono acuto, potente, che arriva dall'anima... ed è capace di toccarti il cuore.

Mi ritengo veramente onorato di avere incrociato la mia strada con la tua!
Marco Rubatto
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