Si tratta di un libro fotografico, che essenzialmente mostra le tecniche di base da 5º kyu a 3º kyu ... quindi un documento base-base, per quanto riguarda l'Aikido... tuttavia in esso sono esposti in modo semplice ed efficace i cardini della pratica dell'Aikido di Iwama, che ha una metodologia d'insegnamento molto peculiare e dettagliata.
Ci sono rapidi cenni storici, ma il testo non ha la pretesa di risultare esaustivo né a questo livello, né a quello tecnico o filosofico: proprio per questo risulta un'opera molto particolare... una di quelle da consigliare a chi è alle prime armi e che risulterebbe appesantito da trattazioni più per "addetti ai lavori".
Poi c'è un altro aspetto che considero molto importante: Alfonso Torregrossa Sensei si è recato più volte in Giappone, nella città di Ota, nella prefettura di Gunma (ad un'oretta di treno da Iwama), ad allenarsi con Teruo Sensei, presso l'Ota Aiki Shuren Dojo.
Egli ha scelto un allievo decennale di Morihiro Saito Sensei, attualmente 7º dan So-Shihan, responsabile di una piccola cerchia di Dojo in Giappone, ma non una persona sotto i riflettori dell'occidente.Ovviamente lo conoscono tutte le persone che da Iwama ci sono passate per più di un quarto d'ora, ed è possibile trovare in rete molti video nei quali Teruo Sensei fa da uke-otomo a Morihiro Saito Shihan.
Lo conosce bene di persona il mio Sensei e tutti gli altri Deshi di Iwama con i quali tutt'ora collaboro... però non è un Maestro di quelli "famosi" alle nostre latitudini, nonostante il curriculum esperienziale di tutto rispetto.
Questo aggiunge un enorme valore - dal mio punto di vista - al libro fotografico che ritrae Teruo Sensei cimentarsi nelle tecniche di base per i primi livelli kyu. Rappresenta l'esempio di una metodologia che è rimasta invariata, nonostante sia una "fonte terza" a presentarla.
Di solito, quando uno fa una ricerca seria, non si accontenta di sentire una campana sola.
L'Iwama Ryu è stato reso noto nel nostro Paese da figure come Giorgio Oscari Sensei e Paolo Corallini Sensei...
Molto bene: rendendo il meritato onore a queste figure, è bene anche andare altrove a studiare le medesime cose, poiché in questo modo ci si affranca dai limiti personali di ciascun "ripetitore" didattico... poiché conoscendone e frequentandone una decina, è facilissimo vedere cosa accomuna tutti (ovvero i principi che sono stati assimilati), da ciò che li distingue e che quindi costituisce l'interpretazione personale (o la capacità di comprensione) di singoli allievi di Morihiro Saito.
Non ci trovo nulla di male nemmeno nell'interpretazione personale, sia chiaro... però mi fa un enorme piacere trovare una "fonte indipendente" che ribadisce le stesse cose che a me sono giunte per altra via, perché ciò - in qualche modo - conferma la bontà di ciò che ho ricevuto e lo epura (tramite il confronto) di ciò che poteva essere limitativo di una visione specifica.Sono quindi contento che ci siano iniziative simili, in grado di far giungere nuova documentazione tecnica e storica sugli scaffali virtuali dei nostri Store on-line, e per giunta in italiano.
Un grazie speciale quindi ad Alfonso Torregrossa Sensei, per la sua dedizione, il suo interesse nella didattica di Iwama che lo ha portato a sostenere (anche per questo, ma non solo per questo) diversi lunghi viaggi in Giappone (Torregrossa Sensei è un rinomato insegnante italiano di Ju Jutsu, Responsabile nazionale CSEN di questa disciplina, quindi in Giappone ci si è recato anche e sopratutto per questo).
Per chi fosse interessato a questo testo, lo può trovare al seguente LINK, mentre per quanto concerne l'Ota Aiki Shuren Dojo di Teruo Sensei, è possibile trovare maggiori info QUI.
Marco Rubatto
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