lunedì 11 febbraio 2019

CON3: Congedo Conscio del Conflitto... e dove trovarlo

Utilizziamo spesso queste pagine per portarvi a conoscenza di nuovi esperimenti di frontiera che coinvolgono l'Aikido... ed oggi siamo fieri di parlarvi di qualcosa che è NATO proprio nel nostro Dojo, e che ora sta mostrando un discreto successo in ambiti molto eterogenei.

Ci riferiamo al CON3, acronimo di "Congedo Conscio del Conflitto", un programma specifico - Aikido based - ideato da Marco Rubatto poco più di un anno fa.

Questo corso, strutturato in 10 lezioni tematiche, era stato pensato per tutti coloro che NON fossero già inseriti in un percorso Aikidoistico regolare, ma che intendessero avvicinarsi ai principi della disciplina, mediante alcuni esercizi semplici e pratici, ed alla portata di tutti.

Il goal è imparare a vivere la conflittualità come una spinta evolutiva per l'individuo che la incontra, nei vari ambiti della sua vita personale.
Si va quindi molto oltre ed al di là del mero concetto di aggressione fisica e quindi di "difesa personale".

La capacità di cavalcare le opportunità offerte dai conflitti di ogni tipologia segna, infatti, la differenza fra coloro che ne rimarranno passivi ed involontari frequentatori e chi sarà in grado di riprendere le redini del proprio vissuto e dirigerlo nella direzione più realizzante per sé.

Chiunque ha diritto e possibilità di realizzare se stesso e spesso la conflittualità risulta l’insegnante più prodigo di insegnamenti efficaci... sempre però se siamo in grado di rapportarci con essa in modo costruttivo ed integrante!

Questo corso tratta nello specifico questi argomenti:

1º - “cadere non vuol dire perdere”, esplorazione del concetto di resilienza, sia a livello teorico che pratico; il “lasciar andare” come mezzo di esplorazione delle parti in ombra di sé;

2º - “allinearsi al problema”, ovvero come la rinuncia alla passività ed all’aggressione apra nuove prospettive di dialogo con il conflitto;

3º - “differenti modo di apprendere”, rilettura del concetto di “vincitore” e di “perdente” in un’ottica di superamento dell’antitesi e del dualismo di queste due posizioni solo in apparenza polari;


4º - “connessione e contatto con il conflitto”, le proprietà transitive dell’essere ingabbiato in una sensazione apparentemente univoca, spiacevole e senza uscita;

5º - “l’esplorazione dell’ignoto”, l’avvincente viaggio in ciò che temiamo ci piaccia così tanto da non avere il coraggio di farne per nulla esperienza;

6º - “il conflitto come strumento di esplorazione personale”, è possibile fare un upgrade coscienziale tramite il conflitto? Può il conflitto essere un’occasione di conoscersi meglio e più a fondo? Cosa il conflitto “specchia di me”?

7º - “la legge dell’alternanza e l’equilibrio dei sistemi dinamici”, il conflitto viene studiato come un eccesso o una mancanza da riconciliare con il suo opposto polare per ottenere un sistema più armonico ed equilibrato;

8º - “imporre l’equilibrio e condividere lo squilibrio”, due posizioni antinomiche del conflitto; il coraggio di farsi cambiare dall’imprevisto, per quanto esso appaia pericoloso e malaugurato;

9º - “svegliarsi dall’incubo collettivo”, il conflitto come occasione di aumentare la propria consapevolezza e responsabilità personale nelle relazioni definite “difficili”;

10º - “la cecità che dona una nuova vista”, cambiamento della mappa del territorio sul conflitto e come esso può diventare una fonte inesauribile di creatività e realizzazione personale;

Inizialmente questa struttura didattica è stata sperimentata in modo privato, nel nostro Dojo, per tutti i Soci della nostra ASD che volevano provare questa nuova forma di approccio alle tematiche inerenti al conflitto.

Però poi è successo qualcosa di molto più importante: ci è stato chiesto di esportare questo metodo in contesti molto differenti, e soprattuto più pubblici ed istituzionali!

Il primo interesse è stato mosso dalla Formazione dei tecnici M.G.A. FIJLKAM di Piemonte e Valle d'Aosta, per i quali Marco è formatore fisso da diversi anni.

Lo scorso settembre tuttavia lo è stato - in compagnia della Psicoterapeuta Dott.sa Giorgia Bellone - utilizzando proprio il CON3 come base della formazione dei Tecnici di 1º e 2º livello.

I feedback dei partecipanti sono stati così positivi che quest'anno si replicherà sicuramente, e ci è già stato chiesto di approdare anche alla formazione M.G.A. nazionale con questo approccio innovativo.
Questo avere un sicuro impatto sulla formazione di tutti coloro che tengono regolarmente corsi di difesa personale, facendo si che essi siano meno pieni di tecnicismi poco applicabili alla vita reale, e più concentrati su contenuti utili all'utente finale di tali corsi.

Lo scorso venerdì è invece partita una nuova entusiasmante avventura, che vede protagonista il CON3.
Grazie alla collaborazione con il Maestro Fulvio Rossi, membro della Commissione Tecnica Nazionale M.G.A. ed ex Magistrato, Marco ed il suo metodo hanno esordito nella "Palestra dei Diritti", ovvero una sorta di Dojo che si trova all'interno del Palazzo di Giustizia di Torino... in collaborazione questa volta con la Procura della Repubblica del Tribunale di Torino.

Il progetto si chiama "NonPiùIndifesa", e potrete trovare tutte le info al seguente LINK.

In questo stupendo progetto di 10 lezioni aperte e gratuite per la cittadinanza, viene trattata la "violenza di genere", ovvero si offrono strumenti alle donne vittime di ogni tipo di violenza (non solo quindi di tipo fisico, ma anche psicologico, economico e sociale, etc).

Marco non sarà solo, ma verrà coadiuvato da:

- Fulvio Rossi (Commissione Tecnica Nazionale M.G.A.)
- Monica Ghirardi, Insegnante di Aikido;
- Salvatore Ligama, Insegnante di Aikido;
- Luisella Picchetta, Insegnante di Aikido;
- Eleonora Rescigno, Insegnante di Aikido;
- Andrea Merli, Insegnante di Aikido;
- Sara Caruana, Avvocato ed Insegnante di Aikido.

La prima lezione ha avuto un impatto positivo sulle partecipanti, e vi aggiorneremo sicuramente su questo progetto in futuro... magare al termine del primo ciclo di 10 lezioni.

Ultimo, ma non per importanza, il CON3 - giusto domani - verrà utilizzato per un percorso di FORMAZIONE PROFESSIONALE per Operatori Socio Assistenziali (Educatori ed Oss), di una famosa Cooperativa piemontese, che opera nel Terzo Settore.

Non è la prima volta che l'Aikido (anche sotto mentite spoglie!) entra nei curriculum lavorativo di alcuni professionisti a continuo contatto con stress, conflitto ed aggressività... così come nel team-building aziendale.

A nostro avviso, queste iniziative non potranno che fare bene alla nostra disciplina, poiché ne mostrano le incredibili potenzialità ed utilità... fra l'altro particolarmente preziose ed attuali per la società in cui viviamo.

Un piccolo appunto finale, invece riservato agli Aikidoka di maggiore esperienza: non possiamo che rilevare quanto PESO in tutto questo successo stia avendo appartenere ad un'istituzione come la Federazione, che è in grado di aprire un sacco di porte altrettanto istituzionali come difficilmente un privato, una semplice Associazione o un Ente di Promozione Sportiva è in grado di fare.

Appartenere all'Aikido Federale non è qualcosa di facile, né gratuito... e lo sappiamo bene, tuttavia quando Marco ha iniziato il suo mandato nella Commissione Tecnica Nazionale abbiamo creduto una volta in più in questo progetto... ed ora i primi tangibili risultati non stanno tardando a farsi vedere!

In Italia si può fare Aikido dove lo si desidera, però non possiamo che prendere atto del fatto che NON è per NULLA uguale farlo sotto egida di un Ente, piuttosto che di un altro... ma di questo magari vi parleremo in futuro in un prossimo Post.

Per ora ci limitiamo ad essere contenti di vedere così tate attività proliferare imbibite dei principi della disciplina che amiamo!











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