lunedì 10 giugno 2013

Assicurami che... faccio Aikido!

Qualche settimana fa, una nostra lettrice ha sollevato il tema importante e mai del tutto sviscerato delle "assicurazioni" che coprono la pratica dell'Aikido nel nostro Paese.

Ne è seguita una interessante discussione sul gruppo FB "Aikime REVOLUTIONS" che vi invitiamo a leggere.

Per tutti coloro che comunque non hanno un account Facebook, ed anche perché non se ne parlerà mai a sufficienza... ecco in breve qualche nota sull'argomento.

In Italia chi pratica Aikido fa ufficialmente uno SPORT... - che già sarebbe come dire che "chi fa l'amore" sta praticando un po' di GINNASTICA DA CAMERA -,  ma andando oltre questa definizione un po' riduttiva... ciò significa che è tenuto a rispettare le normative di legge previste nell'ambito sportivo [lo esplicitiamo poiché all'estero non è ovunque così].

E in Italia come si fa a praticare uno sport?

Normalmente ci si affilia ad una Associazione Sportiva Dilettantistica (d'ora in poi per brevità "A.S.D."), che a sua volta è affiliata ad una Federazione Sportiva (diretta emanazione del CONI) o ad un Ente di Promozione Sportiva, che a sua volta ha comunque un aggancio con il CONI.

Tramite questa affiliazione, l'A.S.D. fornisce i suoi soci di un tesseramento che comprende un'assicurazione sulla pratica sportiva non agonistica (nel caso dell'Aikido) sul territorio italiano.
E fin qui...

Per l'Aikido, nella fattispecie, esiste solo UNA Federazione nazionale creata dal CONI, che si chiama F.I.J.L.K.A.M., più una marea di Enti di Promozione Sportiva più o meno grossi e stabili (UISP, CSEN, ASC, ASI, ACLI...) che si occupano di fornire tesseramento alle Società Sportive che si rivolgono a  loro.

Normalmente un Aikidoka è tesserato presso una A.S.D. specificamente improntata sulla pratica delle Arti Marziali, o quantomeno che le prevede all'interno delle attività svolte sul territorio.

La Federazione o gli Enti di Promozione Sportiva si occupano a garantire, come si diceva, la copertura assicurativa ai praticanti, con tessere annuali personali che costano dai 2,00 € ai 15,00 € circa.

Queste assicurazioni NORMALMENTE iniziano a prevedere un rimborso in caso di sinistro solo in casi parecchio gravi di invalidità a seguito degli incidenti di pratica, anche se ci sono quelle più virtuose che prevedono addirittura una diaria per l'infortunio - ad esempio - dei liberi professionisti (dopo x giorni di mutua o ospedalizzazione).

Questi rimborsi NON sono quindi da intendere per curare il malcapitato - poiché il primo pronto soccorso e la sanità in generale in Italia è gratuita (per quanto ci si stia dirigendo in odore di integrazione sempre maggiore dei contribuenti al costo delle cure), quanto per risarcirlo degli incomodi a cui va in contro a causa del danno subito nella pratica.

Una A.S.D. assicura i suoi tesserati sia contro i danni che ciascuno può subire durante la pratica, che quelli che possono causare a terzi durante ad essa... e sia anche a quelli che potrebbero generarsi in ambiti strettamente collegati all'attività sportiva (spogliatoi, docce, ad esempio...) - tramite una assicurazione RC che ogni Società è tenuta ad attivare se vuole operare sul territorio.

Fin qui abbiamo esposto cosa la legge prevede accada per i praticanti che si allenano presso la sede del proprio Dojo nei giorni ed orari di svolgimento regolare dei corsi.

Unica pecca: l'abitudine tutta italiana a seguire normative solo di facciata, che poi di fatto NON supportano gli iscritti in caso di lieve infortuni, che sono anche i più frequenti.

Lussazioni, contusioni, fratture?

Niente rimborsi di solito: a meno che uno non "rimanga un vegetale" a seguito di un kotegaeshi non è così facile vedere entrare in azione la copertura assicurativa dei praticanti!

D'altronde cosa si può pretendere con 3,00 € all'anno!

Ma i problemi non finiscono qui... bensì iniziano solo!

Ogni copertura assicurativa fa capo - come si diceva - alla Federazione o all'Ente di Promozione Sportiva che l'emette e che prevede quindi che essa sia valida SOLO nei luoghi e nei tempi in cui la sua attività viene svolta.

Se ci iscriviamo all'Ente X e dichiariamo che i corsi di Aikido si svolgono in martedì e venerdì dalle 20:00 alle 21:30 presso la Palestra Y... quello sarà precisamente il termine di validità della copertura assicurativa in caso di sinistro (cioè la pratica ORDINARIA).
Ovviamente, essendo la pratica sportiva fortemente intrisa di eventi, gare, tornei... sono state pensate numerose forme di copertura per le occasioni ECCEZIONALI di pratica, ma è bene che si rimandi qualche importante nota a riguardo!

Se una Federazione o un'Ente di Promozione dovesse indire in una specifica data e luogo uno stage di Aikido... ovviamente considererebbe coperti per l'occasione tutti i partecipanti APPARTENENTI alla medesima Federazione o Ente di Promozione: ma normalmente però non è così che accade...

Sono le Palestre, o meglio i Dojo ed i Gruppi ad organizzare gli eventi sul territorio... e quindi spetterebbe ad essi segnalare con congruo anticipo alla Federazione o Ente di appartenenza la necessità di estendere la copertura assicurativa al tal giorno, nel tal luogo, nei tali orari.

Federazioni ed Enti prevedono di concedere questa estensione SE vengono rispettati alcuni requisiti - che cambiano da Ente ad Ente - che solitamente riguardano un NUMERO MINIMO di partecipanti (cui nominativi devono essere rimandati all'Ente in anticipo) ed una location che rispetti alcune specifiche di legge (idoneità alla pratica, documento di Valutazione del Rischi relativi all'evento... etc).

Ora questa cosa in Italia NON viene poi di fatto solitamente messa in atto visto che:

1) questi requisiti NON sarebbero quasi mai rispettati dagli Organizzatori (che non sanno ad esempio in anticipo il numero ed il nominativo dei partecipanti...)
2) la maggioranza degli Organizzatori NON segnala proprio nulla al suo Ente di appartenenza, ma organizza e basta

In ogni caso, lo ricordiamo... tutta questa procedura avrebbe valore nel far estendere la copertura assicurativa che entra in azione se uno dovesse rimanere un vegetale per un kotegaeshi o simili SOLO se i partecipanti APPARTENESSERO alla MEDESIMA Federazione o Ente di Promozione Sportiva.

Questo in Aikido però di fatto non accade quasi mai!

A dire il vero in FIJLKAM accade, ma è una rarità... ed è legato al fatto che di fatto la Federazione ha una sorta di "monopolio" visto che in Italia è unica e decide espressamente di VIETARE la pratica a chi non è iscritto ad essa (come dovrebbe sempre avvenire per favorire la sicurezza dei praticanti ovunque iscritti).

La maggior parte di stage, raduni e koshukai è aperto ad Aikidoka di provenienza promiscua e spesso sulle locandine si legge la famosa frase "purché regolarmente assicurati ed in possesso del certificato medico in corso di validità".

Ora si capirà bene che questa frase NON ha assolutamente una reale validità, visto che chiunque può essere coperto dalla PROPRIA assicurazione SOLO se frequenta luoghi ed orari che essa ha consentito a coprire.

Quindi se il Dojo X organizza un evento (con data e location resi noti e approvati dalla sua Federazione o Ente di Promozione - che ECCEZIONALMENTE provvederà quindi all'estensione dell'assicurazione dei praticanti di QUEL Ente o Federazione)...
... gli altri praticanti provenienti da altre affiliazioni, potrebbero essere coperti dalle proprie assicurazioni sono se essi - o meglio le A.S.D. dalle quali provengono - avessero ottenuto parimenti dal proprio Ente l'estensione della propria assicurazione sulle coordinate spazio temporali degli amici ai quali vanno a fare visita!

Altrimenti nessuna Assicurazione vorrebbe saperne nulla di un sinistro avvenuto, in una location ignota, in un momento ignoto... durante un attività NON ordinaria, nell'evento di qualcun altro!

Ma si può ben comprendere tutto ciò!

Quindi di fatto, scrivere che "si declina ogni responsabilità" e che tocca a chi arriva da fuori essere assicurativamente coperti è qualcosa che fa fine e non impegna... ma anche che in realtà poi di fatto non è reale e non funziona!

Al contrario, per la legge italiana, TOCCA a chi organizza un'evento assicurare chiunque entra dalla porta del suo Dojo o Palazzetto dello Sport... esattamente come la Scuola si premura di assicurare tutti gli allievi dal momento in cui varcano il cancello alla loro "riconsegna" ai genitori... e le Ditte fanno con i propri dipendenti con opportune RC obbligatorie.

Se quindi qualcuno si recasse ad uno stage di Aikido e si facesse male avrebbe tutto il diritto di pretendere un risarcimento dall'Organizzatore... che invece glissa rispondendo che egli ha firmato un foglio sul quale dichiarava di essere coperto per i fatti suoi.

Ma perché si ricorre a ciò, se sappiamo che è un ripiego burocratico che non funziona operativamente in caso di bisogno?

Semplice: perché quando qualcuno va da un'Assicurazione e chiede di stipulare un contratto di copertura per un evento sportivo a carattere "marziale"... quelli alzano subito le sopracciglia e - congiuntamente - mandano alle stelle il prezzo della polizza, o come minimo le franchigie!

Che ne sanno questi che l'Aikido è l'Arte dell'armonia e della pace: pensano ad Octagon ed ai fiumi di sangue che scorrono, e non hanno la benché minima voglia di risarcire ogni guerriero medioevale che si presenterà loro con un polmone in mano e la tibia a tracollo!

Quindi assicurare gli eventi da parte degli Organizzatori COSTA TROPPO e quindi non si fa (gli introiti degli eventi sono di norma troppo piccoli per coprire tali cifre): scriviamo quindi che i partecipanti devono essere auto-coperti, poi non importa se non è reale o possibile... tanto le loro assicurazioni entrerebbero in azione solo nel caso di invalidità permanente... che di fatto è piuttosto RARA in Aikido...

Ma le stranezze NON finiscono qui!

Uno degli escamotage più utilizzati dagli Organizzatori per "essere in regola" per il rotto della cuffia è quello di iscrivere a - costo zero, di solito - alla propria A.S.D. chiunque entra dalla porta del Dojo o dell'evento organizzato: in questo modo per "interni" ed "ospiti" varrà la stessa polizza assicurativa... e verrebbero quindi anche coperti eventuali stranieri NON iscritti ad alcuna realtà sportiva.

Con pochi euri da sottrarre al "prezzo del biglietto" d'ingresso... si ottiene di mettere tutti in regola "sotto lo stesso tetto assicurativo"... ma questo escamotage ha due falle non da poco:

1) per far entrare in azione l'assicurazione di un qualsiasi iscritto ad una A.S.D., servono mediamente 24  ore lavorative, il certificato medico (che non viene richiesto dall'Assicurazione, ma serve all'A.S.D. per essere in regola con i suoi iscritti, compresi quelli "fake") e tutti i suoi dati anagrafici... il che di fatto PRECLUDE la partecipazione agli eventi Aikidoistici dei "forestieri", poiché ad essi si accetta fino all'ultimo minuto OGNI partecipante - di solito;

2) chi partecipa ad un evento può tenerci a gioire dell'esperienza, ma se di fatto viene iscritto ad una A.S.D. (quella che organizza, ad esempio) è tenuto anche a condividerne i principi fondanti, il regolamento ed a partecipare attivamente alla vita sociale (assemblee comprese) PER UN ANNO: perché uno dovrebbe essere obbligato a tanto?

uno vuole venirsi solo ad allenare il giorno X all'ora Y, mica vuole "sposare" l'organizzazione!

Di fatto questo è ovviamente solo un escamotage per aggirare un ostacolo, commettendo altre irregolarità forse dall'aspetto e conseguenze meno gravi in caso di sinistro (che di fatto in questo modo - sapendo i dati in anticipo - verrebbe coperto!)... forse addirittura l'unico escamotage attualmente possibile in Italia per avere una regolarità in fatto assicurativo sul tatami.

Basti pensare che, in virtù di quello che abbiamo appena scritto... anche le LEZIONI DI PROVA in Italia sarebbero da considerarsi illegali: e se uno si fa male mentre prova l'Aikido, quando non è ancora iscritto e quindi coperto assicurativamente?

Di fatto se un interessato si facesse vivo al Dojo e gli si richiedesse di presentare il certificato medico e di iscriversi all'A.S.D. PRIMA di essere convinto in ciò che fa... di sicuro se la darebbe a gambe (per la reazione alla richiesta claustrofobica di "matrimonio forzato" di cui sopra).
Ma allora... non facciamo più lezioni di prova?

SI che le facciamo, augurandoci che vada sempre tutto bene!

Un discorso parallelo a questo, che qui accenniamo solo, ma che diventa fondamentale è sapere che tutti i frequentatori delle attività - ed eventi - organizzati da una A.S.D. (come un seminario di Aikido ordinario) NON iscritti e che pagano all'Associazione ticket di presenza/frequenza di qualsiasi cosa diventato per il Fisco un "reddito d'impresa" della succitata A.S.D., la obbligano ad emettere regolare fattura o scontrino fiscale ed a pagarci il 21% (speriamo presto NON 22!) di IVA!

Quindi far entrare dalla porta un individuo per una lezione di prova o per un seminario SENZA che egli sia un regolare iscritto all'A.S.D. fa drizzare l'orecchio all'Agenzia delle Entrate che dice: "Non è che tu sei qui e paghi in nero, e quindi eviti di far pagare le tasse all'Associazione?!"

Sembrerà una stupidata, ma l'anno scorso sono state più di una le A.S.D. pinzate da controlli ed alle quali sono state fatte multe per avere al loro interno N persone "in prova"... ugualmente risulterebbe ad un seminario con partecipanti che provengono da "altrove".

Ma voi avete mai visto Associazioni che rilasciano scontrino o fattura per un seminario?
(NOI e pochi altri lo facciamo...)

Ma torniamo sulle Assicurazioni: all'estero la cosa è molto più semplice... ciascuno PAGA GIA' una propria assicurazione personale che può essere estesa con un piccolo contributo alle proprie attività sportive, quindi quando ci si reca in un Dojo egli deve provvedere solo alla sua RC (per infortuni in spogliatoio, docce, reception...), poiché chi entra dalla porta è già assicurato sul serio.

Basta quindi segnalare su un sito internet che l'assicurazione per pratica nel Dojo o agli eventi deve essere responsabilità del singolo... ed il gioco è fatto!

Spesso siamo andati all'estero è ci è stato richiesto di sottoscrivere che fossimo in regola per la pratica dell'Aikido in Svizzera, Francia, Giappone, Olanda... NON LO ERAVAMO, ma abbiamo firmato a nostro rischio e ci è andata bene...

Qui in Italia però speriamo anche troppo spesso"che le cose vadano solo e sempre bene", anche perché una seria ricerca del bandolo della matassa in tema assicurativo ad oggi per l'Aikido non è stata fatta... e ad oggi una soluzione stabile, legale e definitiva appare parecchio lontana.

Ci sono alcuni escamotage, come abbiamo visto... che cercano di tappare con le mani i buchi della diga del Vajont... c'è sicuramente la nostra italianissima propensione a "cavarsela"ad ogni costo...

c'è solo da chiedersi se ogni tanto non MERITEREMMO QUALCOSA IN PIU'!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Amaramente condivido... :-(
Provate a chiedere un mutuo in banca ed a dire che praticate attività sportiva (anche fare una corsettta la domenica) e rischiate che non vi stipulino l'assicurazione a garanzia del muuto stesso...

carlo

Takemusu Aikido Roma ha detto...

FALSO. E' la fijkjam che esige il monopolio degli eventi e delle gare sportive (!) anche per l'aikido. Se tu organizzi una lezione di prova come "evento" uno al mese, ad esempio la prima lezione del mese (che generalmente coincide con gli arrivi) sei coperto. Così come sei coperto da tutti gli eventi organizzati con la copertura della polizza dell'ASD da parte dell'ente di promozione sportiva. Che sono mille anni più avanti. Vedi ASI http://www.asinazionale.it/web/asi/polizze o CSEN http://www.csenveneto.it/affiliazione/coperture-assicurative.html
Il problema è l'autorizzazione della fijalkm che per motivi di gare e arbitraggi (ovviamente..) non ti autorizza. Se vuoi organizzare uno stage sei coperto eccome..

Shurendo ha detto...

Un lettore ANONIMO piuttosto maleducato ha inviato un commento che rimandava quante imprecisioni/invenzioni ci fossero (secondo lui) nel nostro Post e ci esortava ad andare a studiare meglio la legislazione in materia. Il suo commento però non è stato pubblicato in quanto:

- le critiche di questo tipo vanno fatte FIRMANDO il proprio scritto;

- oltre ad affermare che ci sono errori bisogna dire anche QUALI essi sarebbero secondo il suo parere ed indicare quindi le fonti alle quali egli si rifà;

- noi non dobbiamo nulla a nessuno, Aikime viene curato in puro spirito di volontariato nel tempo libero... quindi chi ci chiede di FARE qualcosa come studiare, approfondire - senza gentilezza - si radia automaticamente fuori da una possibile pubblicazione e conversazione.

Non dimentichiamoci che le più banali regole dell'Aikido (quali il rispetto) andrebbero onorate al di fuori del tatami, altrimenti cose le apprendiamo a fare?