lunedì 10 gennaio 2011

L'Aikido e il mondo delle spirali


Recentemente numerosi scienziati, sia fisici, che matematici, che astronomi, stanno realizzando l'importanza ed il profondo collegamento delle forme spiroidali nel nostro universo.

Per noi è quasi naturale ritrovare questa geometria dinamica nel mondo che ci circonda: in natura le spirali sono molto frequenti.

Dallo scarico dell'acqua nella vasca da bagno, ai tornado, la forma spiroidale che viene a generarsi è piuttosto evidente.

Ma ci sono spirali praticamente ovunque, anche dove non ci saremmo aspettati di trovarle.

Guardiamo ad esempio l'immagine di un fiammifero appena acceso, osservando nei primi istanti qual è il comportamento geometrico spontaneo del fumo nel suo intorno più prossimo...

... assume una forma marcatamente spiroidale!

Ma non è tutto!

Sono a forma di spirale le galassie, come quella in cui anche noi viviamo... cioè nell'infinitamente grande, così come ne troviamo nel D.N.A. e l'infinitamente piccolo...

Ci sono spirali formate dai pistilli nella corona di un girasole, così come dalle conchiglie o nella disposizione dei petali di una rosa.

E ancora...
il corpo umano è zeppo di forme spiroidali più o meno evidenti.

Il lobo dell'orecchio, le linee delle mani... e si è venuto a scoprire che ci sono spirali che approssimano meglio di altre l'andamento spontaneo dei profili naturali: queste spirali sono quelle basate su una funzione logaritmica...

... che le rende, a loro volta, la forma geometrica più simile e convergente ai numeri della famosa Serie di Fibonacci, contenenti l'altrettanto celeberrima "sezione aurea", sulla base della quale pare proprio che tutto il nostro universo sia stato costruito.

Ma queste sembra essere un'altra storia (sembra solo, ma in questa sede non è opportuno approfondire oltre).

Come mai ci sarebbe così tanta importanza in questa geometria "preferenziale"?

Perché a quanto pare una struttura spiraliforme nello spazio, cioè dotata di tre dimensioni (tipo un imbuto), sarebbe una sorta di "porta di passaggio" o di trasformazione per diverse forme o stati dell'energia.

Pare, ad esempio che l'energia possa essersi trasformata in materia grazie ad una forma a spirale nei primi istanti del Big Bang, così come ora sembra che la materia torni ad essere trasformata in energia (ed espulsa in qualche altro universo/dimensione?) nel noto fenomeno del Buchi Neri...

Ci sarebbero quindi essenzialmente spirali di due generi, o meglio, di due polarità: una sarebbe in grado di prendere l'energia addensata in modo critico intorno al suo centro e scagliarla verso la periferia (Big Bang - appunto), l'altra prenderebbe l'energia dall'esterno e dalla periferia per concentrarla intorno al suo centro (come i Buchi Neri).

Ma questo è qualcosa di più che una teoria, è un fatto ben accettato e conosciuto da chiunque!

Gli uragani, formati da spirali per così dire di "polarità positiva o maschile", riescono a sollevare gli oggetti che incontrano sul terreno e a scagliarli in aria, tangenzialmente alla loro rotazione spiraliforme...

D'altro canto, i vortici d'acqua di mare o dei corsi d'acqua, fanno esattamente l'opposto: prendono le imbarcazioni o ciò che galleggia in superficie e lo fanno inabissare nelle acque. Un esempio di movimento spiraliforme ricettivo, potremmo dire di "polarità negativa o femminile"!

Quindi l'energia sembra poter essere dispersa o concentrata meglio mediante un movimento a spirale piuttosto che grazie ad un movimento rettilineo o circolare.

Per definizione, infatti, una spirale è la risultante di un moto rotatorio e di un moto rettilineo integrati insieme!

Ma qualcuno, a questo punto, potrà essersi chiesto il motivo di questo improvviso interesse per la fisica e la matematica!!!

Noi parliamo di Aikido, ma non solo parliamo, lo pratichiamo anche...

I neofiti o i profani spesso vengono "CATTURATI" (Buco Nero!?! ^_^) dai movimenti "circolari" della nostra Arte...

Ma con tutta probabilità questi movimenti non sono poi così CIRCOLARI...

Sono spiraliformi, cioè si sviluppano nello spazio come movimenti traslatori e rotatori, questi ultimi che incrementano o decrementano la loro frequenza, così da poter disperdere l'energia dell'attaccante, così come avviene nella destabilizzazione che sa creare un uragano, e quindi concentrarla in uno specifico punto di immobilizzazione e/o proiezione, come accade in un vortice marino!

Ne seguirebbe che ci sono specifici momenti all'interno di una tecnica, nei quali l'azione mira più alla destabilizzazione dell'energia cinetica altrui, o di quella potenziale data dal peso corporeo.... e altri nei quali è prioritario convogliare questa energia, ora divenuta "libera" dall'attacco che l'ha generata, e quindi disponibile ad essere trasformata e riutilizzata.

Osservando le tecniche in sé, inoltre, è evidente come alcune di esse utilizzino più un principio centripeto, mentre altre siano maggiormente caratterizzate da movimento centrifugo.

Poi ci sono svariate combinazioni armoniche di questi due principi opposti...

Così come i fiori e l'orecchio non sono altro che "antenne" capaci a ricevere con la loro forma spiraliforme, rispettivamente l'energia cosmica ed il suono, così i movimenti spiraliformi sul tatami sono i migliori "ricettori" di energia dell'attaccante.

Questa è la ragione matematica e fisica per la quale l'energia va accolta per poter essere trasformata, anziché interrotta sul suo corso.

Direte voi: "ma ci sono anche parecchi movimenti che sembrano squisitamente rettilinei all'interno della pratica!"

In realtà è vero, ma è possibile immaginare che essi siano semplicemente archi di una spirale con raggio veramente vasto, tali da poter essere approssimati efficacemente con rette, anziché con linee curve!

Infatti l'Aikido dovrebbe essere l'Arte di trasformare l'energia, piuttosto che fare altro.
L'energia può così cambiare stato: passare ad uno stadio ulteriore, più evoluto... probabilmente elevando o modificando la propria vibrazione, da un livello meramente fisico, forse a qualcosa di più mentale, emotivo o, perché no, addirittura spirituale!

Se le spirali sono una "porta" che trasforma l'energia, allora l'Aikido è pieno di "porte"!

Ma questa è in realtà la scoperta dell'acqua calda, poiché il suo stesso Fondatore aveva già utilizzato, in metafore oltre che in movimenti veri e propri tutta questa teoria...

Nel Misogi no Jo, egli affermava di compiere una "purificazione" del tatami dagli "spiriti maligni" (leggi "forme di energia indesiderate che era meglio andassero altrove").
Ed è evidente come lo facesse mediante movimenti spiraliformi!




Tai no henko non è altro che un movimento con il quale ci si allinea all'energia dell'avversario, apparentemente con una rotazione intorno al proprio polso, ma chi ci dice che non si tratti, anche in questo caso, di un tratto di movimento spiroidale?

Altrettanto evidente è l'importanza di assumere coscienza di ciò mentre pratichiamo, giacché l'architettura del nostro universo e quindi la natura stessa, ci insegnano l'enorme differenza di efficacia che passa tra un movimento circolare ed uno a spirale!

Siamo propensi a credere che O' Sensei fosse consapevole di questo ed avesse appositamente infarcito la sua pratica ed il suo insegnamento di questa particolare struttura, in modo da "ricalcare" i dettami delle regole universali.

Non avrebbe quindi inventato nulla di nuovo, ma avrebbe capito come utilizzare principi antichi come il Big Bang alle Arti Marziali, nell'accezione di renderle pratiche trasformative, delle energie fisiche e delle coscienze stesse dei praticanti...

C'è ancora molto da dire sull'argomento e i nostri studi da qualche anno continuano in questa direzione, ma oggi ci fermiamo qui.

Fateci gentilmente sapere se trovate riscontro di qualcosa alla quale abbiamo accennato nella vostra esperienza personale.
Grazie.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Chi ha seguito almeno un seminar di Hitohira Saito Sensei da qualche anno a questa parte, oppure ha ha visto qualcuno degli innumerevoli video presenti in rete(ad esempio quelli di un seminar in Florida), ha sentito sicuramente che nelle sue spiegazioni Sensei parla molto spesso di movimenti spiraliformi.
Saluti

Carlo ha detto...

beh, dal basso della mia scarsa esperienza posso dire che di spirali sul tatami se ne incontrano molte.
Corallini sensei rimarca speso questo punto, evidenziando l'importanza delle spirali (rassen?) per la corretta esecuzione della tecnica.
Come indicato nell'articolo parlando del "misogi no jo", il jo è molto legato alle spirali, più o meno evidenti, a partire dai "jo awase" durante i quali, se potessimo avere una vista modello "stop motion" vedremmo che il jo di uke-jo (specie nei primi due awase) realizza una specie di cono, che potremmo vedere come il "guscio esterno" delle spirali stesse.
Ok, non ho la chiarezza di Marco sensei, ma se non ricordo male questo aspetto particolare era molto chiaramente descritto nella appendice dedicata al buki waza del suo libro.
Concludo con i soliti ma sempre sinceri complimenti.

carlo

Daniele T ha detto...

Concordo con quanto detto,
Volevo solo specificare una sottigliezza... la spirale è una descrizione geometrica della natura non il contrario.
O meglio...

La matematica (in questo caso la geometria) ci fornisce degli strumenti per descrivere la natura, in questo caso le spirali (o eliche e affini).

Ma è la spirale a descrivere la natura non la natura che segue la spirale.

So che è una mera sottigliezza, però è bene diffondere la concezione che non è la fisica a seguire la matematica, bensì che la matematica è un mezzo per descrivere la fisica.

Ovvio che l'uomo dal canto suo, per perseguire uno scopo deve seguire quanto detto dalla fisica, interpretato con un modello matematico.

In questo caso nell'Aikido le forme circolari o affini (cerchio, spirale, elica, ...) sono quelle da seguire per far seguire una traiettoria che permetta la pratica per come la conosciamo e come la pratichiamo sul tatami.

Scusate la pignoleria, ma d'altronde io sono un rompiscatole nato = )

Saluti
Daniele

Unknown ha detto...

Ben detto, Marco e molto grazie per aver portato questo aspetto avanti. Una buona lettura.

Unknown ha detto...

Ben detto, Marco e molto grazie per aver portato questo aspetto avanti. Una buona lettura.

Anonimo ha detto...

Bravo Marco, bell' articolo... e bravo Daniele T, a cui evidentemente gli studi di Fisica non sono nuovi :)
Studio l' Aikido e la Fisica da ormai... un po' di tempo ormai ... e credo di aver spesso usato esempi dell'una per spiegare l'altra e viceversa.
Del resto tutti i grandi maestri sottolineano l'importanza del movimento "a spirale" nell' Aikido, come sottolineato giustamente nei post precedenti.
Mi permetto di suggerirvi di guardare a questo proposito dei video dei maestri Tohei, Saito (Morihiro) e Yamada, tutti e 3 allievi diretti di O'Sensei.
Continuate così!
Saluti
Salvatore, Cesena